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Sophie Desmarets

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Sophie Desmarets

Sophie Desmarets, nome all'anagrafe Jacqueline Yvonne Eva Desmarets (Parigi, 7 aprile 1922Parigi, 13 febbraio 2012), è stata un'attrice francese.

«Non sono affatto quella brava ragazza che tutti credono sia. Non sono né paziente né indulgente, piuttosto sono tignosa.»

Figlia di Bob Desmarets, direttore del Vélodrome d'Hiver e ideatore dell'evento ciclistico Les Six jours de Paris, nel 1938, a sedici anni, viene notata da Louis Jouvet, che venne a visitare la villa di Saint-Cloud messa in vendita dai suoi genitori, proponendole di studiare per diventare attrice di teatro. Qualche mese dopo, entra a far parte della sua classe al Conservatoire e segue inoltre i corsi del Théâtre de l'Athénée avendo come insegnanti lo stesso Jouvet, Jean Meyer e Alfred Adam.

Dopo la partenza di Jouvet in America Latina, entra come allieva nella classe di Béatrix Dussane, di cui diventa ufficialmente la pupilla dopo essere stata ricevuta all'esame di ammissione al Conservatoire nell'ottobre del 1941. È iscritta parallelamente al Cours Simon. Poco dopo, a causa della guerra, è costretta a rifugiarsi a Noirterre, dove nel 1942 si sposò una prima volta con René Froissant, con la quale ha una figlia, Catherine (nata nel 1946). Ha divorziato nel 1949 per sposare l'anno successivo Jean de Baroncelli, scrittore e critico cinematografico su Le Monde e figlio del regista Jacques de Baroncelli, dal quale ha una seconda figlia, Caroline (nata nel 1951). Con il secondo matrimonio acquisisce il titolo di marchesa di Baroncelli-Javon. Nel giugno del 1944 vinse il primo premio per la commedia moderna alla competizione di uscita dal Conservatoire, e dall'anno successivo diventa una vedette del teatro di boulevard con il testo di Armand Salacrou Le soldat et la sorciere, intrattenimento storico che raccontava gli amori tumultuosi di Maurizio di Sassonia con l'attrice Justine Favart. Incarna inoltre anche personaggi di André Roussin, Marcel Mithois, e in particolare di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy. L'ultima interpretazione sul palcoscenico avvenne nel 1987.

Nel cinema ottenne il suo primo ruolo nel 1940, nel film di Henri Decoin Battement de cœur. Apparsa in una sessantina di film, principalmente commedie in cui recita con Jean Poiret, Michel Serrault e Francis Blanche. Nel cinema italiano comparve in cinque pellicole: nella prima, Signori, in carrozza! (1951) interpreta Ginette, la giovane vedova parigina con la quale un controllore di vagoni letto (Aldo Fabrizi) tenta di rifarsi una seconda vita, poi ne Gli ultimi cinque minuti (1955) interpreta la duchessa Isabella Camporese, in Anonima cocottes (1960) è Madame Pfiffer, in La ragazza di mille mesi (1961) recita con Ugo Tognazzi nel ruolo di Armanzia, mentre nel 1963 è accanto a Walter Chiari in un episodio del film Le motorizzate. Nel 1962 fa parte della giuria del Festival del cinema di Cannes. Abbandona il grande schermo nel 1978, salvo rientrarci nel 1992 quando interpreta quattro film fino al 1996.

In Francia la sua popolarità è dovuta anche alla sua partecipazione, negli anni '60 e '70, ai programmi di Maritie e Gilbert Carpentier (Les Grands Enfants, Top à e Numéro un) e, su RTL, nel programma Les Grosses Têtes di Philippe Bouvard. Inoltre, sul piccolo schermo partecipa a telefilm e adattamenti di opere teatrali. Dal 1981, problemi di udito la costringono a ridurre notevolmente le sue attività professionali.

Nel 1997 riceve l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere. Nel 2002 pubblicò la sua autobiografia, Les Mémoires de Sophie, pubblicata dalle Editions de Fallois, che non ha avuto una traduzione in italiano. Morì dieci anni dopo, a 89 anni. Dopo la cremazione, le sue ceneri sono sepolte nella cappella di famiglia del Cimitero di Montparnasse a Parigi. Nel 2014 il comune di Noirterre intitola a suo nome una piazza.

È menzionata come la 207° dei 480 souvenir citati da Georges Perec nel suo libro Je me souviens.

Cortometraggi

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Lungometraggi

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Doppiatrici italiane

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  • Sophie Desmarets, Les mémoires de Sophie, Parigi, Éditions de Fallois, 2002

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN70011685 · ISNI (EN0000 0001 2281 5233 · LCCN (ENn84016393 · GND (DE129539376 · BNF (FRcb13893217t (data)