Santa Croce (Sermide e Felonica)
Santa Croce frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Mantova |
Comune | Sermide e Felonica |
Territorio | |
Coordinate | 44°59′01.64″N 11°15′11.84″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Abitanti | 209[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46028 |
Prefisso | 0386 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Santa Croce è una frazione del comune di Sermide e Felonica, in provincia di Mantova, dal quale dista circa 6 km. Santa Croce si trova nel bacino subsidente padano e i comuni limitrofi sono quelli di Magnacavallo, Carbonara di Po e Poggio Rusco.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Non si sa con certezza a quando risalga la civilizzazione del territorio di Santa Croce, ma i primi insediamenti umani potrebbero risalire ai secoli XVI - XII a.C. Dal ritrovamento di alcune strutture murarie e di alcuni reperti ceramici si può dedurre che durante il periodo romano e imperiale la zona di Santa Croce fu abitata da varie famiglie. Sembra infatti che la civiltà romana fosse presente dal I secolo a.C. Durante il dominio romano la zona di Santa Croce, territorio lagunare che sorgeva nelle vicinanze del corso d'acqua Lagurano, fu bonificata per consentire alla civiltà umana di insediarsi e svilupparsi.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Le attività più praticate nel territorio di Santa Croce erano l'agricoltura, l'allevamento e alcune attività artigianali. Grazie alla sua posizione geografica, vicina a vie di comunicazione importanti come il fiume Po e le strade che la collegavano alle città di Verona, Mantova e Modena, Santa Croce vide svilupparsi anche una fiorente attività di scambi commerciali.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Santa Croce deriva dal miracolo della croce avvenuto nella zona dove oggi si sviluppa la frazione. Secondo la leggenda, un uomo cieco si recò a Gerusalemme e fece un voto per poter riacquistare la vista. All'improvviso gli apparve un santo che gli donò una croce e gli disse di portarla al Lagurano, dove avrebbe riavuto la vista. Il cieco obbedì e, una volta arrivato a destinazione, per far stare dritta la croce la legò a un ramo di salice. Il salice rinverdì, crebbe e si sviluppò assumendo la forma di una croce. Dopo questo fatto, il cieco ricevette il dono della vista e da allora gli abitanti della zona iniziarono a visitare il luogo della croce per essere miracolati e risanati da malattie e infermità.
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Santa Croce. Fu eretta nel 1074 su ordine di Matilde di Canossa. Essa era una grangia benedettina, dipendente dall'Abbazia di Felonica. La struttura, lunga circa 14 metri, larga 6 metri e alta 7 metri, fu costruita in stile Romanico-Matildico. Sull'altare maggiore fu posto un altorilievo composto da 9 figure, alte circa 1 metro, rappresentante la deposizione della Croce. Nella seconda metà del Quattrocento la chiesa fu ingrandita e abbellita con degli affreschi. Secondo fonti storiche, il cardinale Francesco Gonzaga consacrò la chiesa di Santa Croce nel 1479.[2]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]In passato a Santa Croce facevano il Torneo di Santa Croce e c'era la squadra calcistica amatoriale che giocava le partite al Campo Sportivo di Santa Croce.
Il torneo e la squadra non ci sono più rimane il campo che è pubblico a tutti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ circa
- ^ La riviera del Po. Unità pastorale., su larivieradelpo.it. URL consultato l'8 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Freddi, Sermide 1998 Quindici secoli di storia
- Ida Muzio, Sermide (dal 2000 a.C. al 1946 d.C.)
- Luca Mantovani, Santa Croce nell'antichità
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244308718 |
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