Parnassius apollo
La farfalla apollo (Parnassius (Parnassius) apollo (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia Papilionidae.
È una delle tre specie appartenenti al genere Parnassius presenti in Italia.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]L'epiteto specifico della farfalla apollo si riferisce al dio greco Apollo, mentre il nome, Parnassius, in latino significa proprio "di Apollo" o "delle muse".
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Parnassius apollo è contraddistinta da una livrea bianca, e da ali punteggiate di piccole macchie nere nella zona anteriore e di due o più grandi macchie rosse, circolari e bordate di nero, mentre l'estremità delle ali anteriori spesso sono trasparenti, soprattutto nella femmina. L'apertura alare della farfalla è tra i 50 e gli 80 mm[2].
L'animale è molto simile a Parnassius phoebus, dal quale l'Apollo si distingue principalmente per il bianco interno alle macchie rosse e per il colore di fondo bianchissimo con parecchie piccole macchie nere, ma in alcune variazioni queste particolarità sono presenti anche nel Febo, per cui per accertarsi è sempre meglio controllare il funicolo antennale: nell'Apollo è a strisce bianco-grigio chiarissimo e termina con una clava nera, mentre nel Febo le strisce e sono bianche e nere[3].
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Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una specie univoltina, la si può osservare da maggio a settembre, con variazioni a seconda della località e della temperatura[3].
La larva si nutre principalmente di Sedum album ma anche, più raramente, Sedum telephium, Sedum acre, Petrosedum rupestre, Sedum dasyphyllum, Sedum sexangulare, Sedum annuum, Sedum villosum, Sempervivum tectorum, Sempervivum arachnoideum, e Rhodiola rosea. Depone le uova su tronchi, fiori, piante secche o su foglie di sempreverdi in prossimità delle piante alimentari delle larve. Il bruco, nero con macchie che vanno dal giallo al rosso a seconda della sottospecie, solitamente preferisce nutrirsi al sole e si impupa tra dei sassi o nel muschio[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie, prettamente montana, predilige i prati e le vallate fiorite, ma anche pendii rocciosi. Come le altre specie del suo genere, è vulnerabile per l'isolamento successivo all'ultima era glaciale, ma nei luoghi dove presente risulta abbastanza comune. Tipica delle alte quote, è presente dai 400 ai 2500 metri, sebbene sia di gran lunga più presente al di sopra dei 1000 metri. Il suo areale, molto discontinuo e simile a quello degli altri Parnassius europei: la si trova nelle alture spagnole, tra le quali la Sierra Nevada, la Cordigliera Cantabrica, la Cordigliera Betica, i Pirenei; in Francia vi sono popolazioni nel Massiccio centrale, anche se nel paese è sempre più rara, probabilmente a causa del cambiamento climatico; è relativamente abbondante su tutte le Alpi; la troviamo sporadicamente sugli Appennini, i Balcani, i Carpazi; e poi l'Estonia, la Finlandia meridionale ed alcune zone della Scandinavia anche se in queste zone nordiche, come in Francia, è sempre più rara; infine ha popolazioni anche in Turchia, nel Caucaso, nella Siberia orientale e nel Tien Shan[3].
Per quanto riguarda l'Italia, sulle Alpi è abbastanza comune, mentre sugli Appennini è presente, sporadica, in modo frammentario, soprattutto nell'Appennino tosco-emiliano e in Umbria, ma in queste zone è comunque in grande declino. Si trova poi nella Sicilia settentrionale e nell'Aspromonte, mentre è presumibilmente scomparsa nella Sila[2][4].
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Francobollo finlandese
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Francobollo kirgyzo
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Francobollo Azero
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Tra le tantissime sottospecie di P. apollo, dovute all'isolamento successivo all'ultima era glaciale, sono elencate qui sotto le più particolari:
- Parnassius apollo alpherakyi Krulikowsky, 1906
- Parnassius apollo apollo L.
- Parnassius apollo atrides van der Poorten & Dils
- Parnassius apollo bartholomaeus Stichel, 1899
- Parnassius apollo democratus Kulikowsky, 1906
- Parnassius apollo filabricus Sagarra, 1933
- Parnassius apollo gadorensis Rougeot & Capdeville, 1969 ✝︎
- Parnassius apollo geminus Schawerda, 1907
- Parnassius apollo graecus Ziegler, 1901
- Parnassius apollo hesebolus Nordmann, 1851
- Parnassius apollo hispanicus Oberthür, 1909 Central (Spain)
- Parnassius apollo limicola Stichel, 1906
- Parnassius apollo merzbacheri Fruhstorfer, 1906
- Parnassius apollo nevadensis Oberthür, 1891 (Sierra Nevada)
- Parnassius apollo provincialis Kheil, 1905
- Parnassius apollo pyrenaica Harcourt-Bath, 1896
- Parnassius apollo rhodopensis Markowitsch, 1910 (Greece, Balkans)
- Parnassius apollo rhaeticus Fruhstorfer, 1906
- Parnassius apollo rhea Poda, 1761
- Parnassius apollo rubidus Fruhstorfer, 1906
- Parnassius apollo sibiricus Nordmann, 1851
- Parnassius apollo sicilae Oberthür, 1891
- Parnassius apollo valesiacus Fruhstorfer, 1906
- Parnassius apollo vinningensis Stichel, 1899
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Parnassius apollo con le ali chiuse dopo la pioggia
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Parnassius apollo dispiega le ali
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Parnassius apollo, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Roberto Fabbri e Lorenzo Pizzetti, fauna minore dell'Emilia Romagna, invertebrati I - particolarmente protetti (Molluschi, Crostacei, Odonati, Ortotteri, Lepidotteri, n. 15, 2006.
- ^ a b c d Tom Tolman, Guida alle Farfalle d'Europa e Nord Africa, illustrazioni di Richard Lewington, Gennaio 2014, Ricca editore, 2008, p. 36-37-38-39, ISBN 978-88-6694-002-9.
- ^ Scheda IUCN, su iucn.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David Attenborough, Michael Chinery, 1990. Farfalle d'Italia e d'Europa, De Agostini, ISBN 88-402-0802-X
- Tom Tolman, Guida alle farfalle d'Europa e Nord Africa, illustrazioni di Richard Lewington, Gennaio 2014, Ricca editore, 2008, p. 36-37, ISBN 978-88-6694-002-9.
- (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
- (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
- (EN) Weiss, J.-C.: The Parnassiinae of the World, Pt. 4, 2005 [1] Archiviato il 20 agosto 2008 in Internet Archive.
- (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Parnassius acco
- Parnassius acdestis
- Parnassius mnemosyne
- Parnassius mnemosyne guccinii
- Parnassius phoebus
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Parnassius apollo»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Parnassius apollo
- Wikispecies contiene informazioni su Parnassius apollo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Global Butterflies Names URL consultato il 22 novembre 2014, su ucl.ac.uk.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh87000371 · GND (DE) 4357469-5 · J9U (EN, HE) 987007536639905171 |
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