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Mingus (album)

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Disambiguazione – Se stai cercando l'album di Charles Mingus del 1960, vedi Mingus!.
Mingus
album in studio
ArtistaJoni Mitchell
Pubblicazionegiugno 1979
pubblicato negli Stati Uniti
Durata37:20
Dischi1
Tracce11
GenereJazz
EtichettaAsylum Records (5E-505)
ProduttoreJoni Mitchell
RegistrazioneHollywood al A&M Studios; New York al Electric Lady Studios
FormatiLP
Joni Mitchell - cronologia
Album successivo
(1980)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Robert ChristgauC+[2]
Sputnikmusic3.2 (Good)[3]
Piero Scaruffi[4]
Dizionario del Pop-Rock[5]
24.000 dischi[6]

Mingus è un album discografico di Joni Mitchell, pubblicato dall'etichetta discografica Asylum Records nel giugno[7] del 1979.

Il grande contrabbassista Charles Mingus, incuriosito dall'ascolto della suite Paprika Plains contenuta nell'album Don Juan's Reckless Daughter decise di contattare Joni Mitchell e le propose di ridurre e musicare i Quattro Quartetti di T. S. Eliot[8]. La Mitchell, dopo un iniziale tentativo, fu costretta a gettare la spugna, commentando ironicamente che "piuttosto avrebbe preferito musicare la Bibbia"[1]. Mingus, desideroso comunque di collaborare con lei, le propose allora di scrivere i testi su alcune musiche da lui composte in vari periodi della sua carriera, tra i quali anche la storica Goodbye Pork Pie Hat. Ormai gravemente malato, Mingus si spense in Messico prima che l'album venisse completato, ma, fece in tempo a sentire, secondo quanto la Mitchell scrive nelle note di copertina, "tutte le canzoni tranne una, God Must Be A Boogie Man: sono sicura che l'avrebbe fatto ridacchiare".

La veste grafica (copertina e interno del disco) fu curata dalla Mitchell stessa, arricchita di diversi suoi dipinti, come era avvenuto e sarebbe avvenuto ancora per diversi altri album della cantautrice-pittrice.

Testi e musiche di Joni Mitchell, eccetto dove indicato.

Lato A
  1. Happy Birthday 1975 (Rap) – 0:57 (testo: tradizionale – musica: Mildred Jane Hill)
  2. God Must Be a Boogie Man – 4:33
  3. Funeral (Rap) – 1:07
  4. A Chair in the Sky – 6:40 (testo: Joni Mitchell – musica: Charles Mingus)
  5. The Wolf That Lives in Lindsey – 6:33

Durata totale: 19:50

Lato B
  1. I's a Muggin (Rap) – 0:07 (Stuff Smith)
  2. Sweet Sucker Dance – 8:06 (testo: Joni Mitchell – musica: Charles Mingus)
  3. Coin in the Pocket (Rap) – 0:11
  4. The Dry Cleaner from Des Moines – 3:22 (testo: Joni Mitchell – musica: Charles Mingus)
  5. Lucky (Rap) – 0:03
  6. Goodbye Pork Pie Hat – 5:41 (testo: Joni Mitchell – musica: Charles Mingus)

Durata totale: 17:30

Note aggiuntive:

  • Joni Mitchell - produttore
  • Registrato al A&M Studios in Hollywood, California
  • Henry Lewy e Steve Katz - ingegneri della registrazione
  • Registrazioni addizionali effettuate al Electric Lady Studios di New York City, New York
  • Henry Lewy e Jerry Solomon - ingegneri della registrazione
  • Mixaggio eseguito da Joni Mitchell, Henry Lewy e Steve Katz
  • Bernie Grundman - masterizzazione LP
  • Stephen Innocenzi - masterizzazione CD (effettuato al Atlantic Studios)
  • Joni Mitchell - pitture (sull'album)[9]
  1. ^ a b (EN) Lindsay Planer, Mingus, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  2. ^ [1]
  3. ^ [2]
  4. ^ [3]
  5. ^ da Dizionario del Pop-Rock di Enzo Gentile & Alberto Tonti, Ed. Baldini & Castoldi, pagina 665
  6. ^ da 24.000 dischi di Riccardo Bertoncelli e Chris Thellung, Zelig Editore, pagina 646
  7. ^ (EN) Joni Mitchell - Mingus - Album, su jonimitchell.com. URL consultato il 26 novembre 2015.
  8. ^ Vocalità e parola nell'opera di Charles Mingus, su theloniousmonk.it.
  9. ^ Note di copertina di Mingus, Joni Mitchell, Asylum records, 7559-60557-2, 1999.

Collegamenti esterni

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