Vai al contenuto

Matthias Sammer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Matthias Sammer
Sammer alla Dinamo Dresda nel 1990
NazionalitàGermania Est (bandiera) Germania Est
Germania (bandiera) Germania (dal 1990)
Altezza181 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1998 - giocatore
2 giugno 2005 - allenatore
Carriera
Giovanili
1976-1985Dinamo Dresda
Squadre di club1
1985-1990Dinamo Dresda102 (39)
1990-1992Stoccarda63 (20)
1992-1993Inter11 (4)
1993-1998Borussia Dortmund115 (21)
Nazionale
1987Germania Est (bandiera) Germania Est U-202+ (4)
198?Germania Est (bandiera) Germania Est U-215 (0)
1988Germania Est (bandiera) Germania Est Olimpica4 (0)
1986-1990Germania Est (bandiera) Germania Est23 (6)
1990-1997Germania (bandiera) Germania51 (8)
Carriera da allenatore
2000Borussia Dortmund Vice
2000-2004Borussia Dortmund
2004-2005Stoccarda
Palmarès
 Mondiali di Calcio Under-20
BronzoCile 1987
 Europei di calcio
ArgentoSvezia 1992
OroInghilterra 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Matthias Sammer (Dresda, 5 settembre 1967) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco orientale, dal 1990 tedesco, di ruolo difensore o centrocampista, campione d'Europa con la nazionale tedesca nel 1996.

Considerato uno dei più forti difensori tedeschi della storia,[1] occupa la 94ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista specializzata World Soccer.[1] Fu insignito del Pallone d'oro 1996, premio raramente riservato a un giocatore del suo ruolo, dopo essersi laureato campione europeo con la propria nazionale. Durante la sua carriera da giocatore ha vinto inoltre una UEFA Champions League nell'edizione 1996-1997 con il Borussia Dortmund.

Insieme a Felix Magath, Franz Beckenbauer, Jupp Heynckes, Thomas Schaaf e Helmut Benthaus, è tra i pochi ad aver vinto la Bundesliga sia da giocatore sia da allenatore.

È figlio di Klaus, anche lui calciatore. Sposato, ha tre figli.[2]

Durante la militanza nella Dinamo Dresda, club all'epoca controllato dalla Stasi, fu forzatamente costretto ad affiliarsi alla polizia segreta dell'allora Repubblica Democratica Tedesca – chiarendo «di non aver mai dovuto spiare nessuno, di non aver mai visto un'arma e di non aver mai partecipato a un'esercitazione» –, ciò per non vedersi precluso il prosieguo della carriera; anche alla luce del precedente che aveva coinvolto il padre Klaus, il quale, rifiutatosi a suo tempo di entrare nel SED, il partito unico della Germania Est, si era visto estromesso dalla nazionale e di fatto costretto a chiudere la carriera agonistica.[3]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Fu un calciatore che rese al meglio in compiti prettamente difensivi, inizialmente come centrocampista e in seguito reinventandosi «con eccellenti risultati» come libero; ciò nonostante si rivelò anche discretamente prolifico sottorete, grazie a frequenti sortite nell'area avversaria. Molto dotato tecnicamente, mostrò inoltre visione di gioco e carisma da leader.[4]

Dopo aver giocato dal 1985 al 1990 con la squadra della sua città, la Dinamo Dresda, con cui colse due coppe e due campionati della Germania Est oltre a raggiungere le semifinali della Coppa UEFA 1988-1989,[4] con l'avvenuta riunificazione tedesca passò allo Stoccarda, diventando così il secondo giocatore dell'ormai disciolta DDR (dopo Ulf Kirsten) a firmare per un club dell'ex Germania Ovest. Rimase in biancorosso per un biennio, vincendo nella stagione 1991-1992 il suo primo titolo tedesco.

Sammer all'Inter, alle prese con lo juventino Roberto Baggio nel derby d'Italia del 25 ottobre 1992.

Nel frattempo, già nel 1991[4] fu acquistato dall'Inter per 9 miliardi di lire,[5] ma stante il limite di 3 stranieri per squadra all'epoca vigente in Serie A, il calciatore poté approdare in nerazzurro solo nell'estate 1992.[4] La sua esperienza a Milano si rivelò breve e non certo memorabile: nonostante emerse presto tra i migliori stranieri del campionato, Sammer pagò dissidi tattici con il tecnico Osvaldo Bagnoli (il quale mal sopportava i suoi sganciamenti offensivi), e soprattutto il mancato ambientamento extrasportivo alla realtà italiana.[4]

Già nel gennaio 1993 spinse quindi per tornare in Germania,[4] venendo prelevato dal Borussia Dortmund per 9,5 miliardi di lire.[5] Militò nelle file giallonere fino al 1998, contribuendo a uno dei maggiori periodi di gloria della squadra: a Dortmund vinse infatti due campionati tedeschi nel biennio 1995-1996, mentre in campo internazionale sollevò nel 1997 la Champions League e la Coppa Intercontinentale. Si ritirò dall'attività agonistica a causa di una grave infezione contratta in seguito a un'operazione di routine al ginocchio, e per la quale rischiò addirittura la vita.[6]

Dopo la trafila compiuta nelle nazionali giovanili orientali, cogliendo anche un terzo posto con la Germania Est under 20 al mondiale di categoria del 1987, già l'anno precedente aveva debuttato nella nazionale maggiore orientale con cui metterà a referto 23 presenze, e di cui sarà l'ultimo capitano nonché l'autore delle ultime reti della sua storia, nell'amichevole di Bruxelles del 12 settembre 1990 contro il Belgio e vinta 2-0 grazie alla sua doppietta.[7]

Dopo la riunificazione tedesca Sammer fu tra i pochi ex nazionali orientali (assieme a Thomas Doll, al succitato Kirsten e ad Andreas Thom) a entrare stabilmente nel giro della nuova Germania unita,[8] divenendone anzi uno dei punti fermi,[4] partecipando dapprima al campionato d'Europa 1992 e al campionato del mondo 1994, e vincendo poi da protagonista il campionato d'Europa 1996 in cui segnò 2 reti.

In totale collezionò 74 presenze con le divise delle due nazionali tedesche.

Allenatore e dirigente

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 14 aprile al 30 giugno 2000 è vice di Udo Lattek al Borussia Dortmund. Il successivo 1º luglio diventa allenatore dei gialloneri, con cui vince una Bundesliga e raggiunge la finale della Coppa UEFA 2001-2002. Il 31 maggio 2004 rescinde il contratto con il club di Dortmund[9] per passare sulla panchina dello Stoccarda,[10] da cui viene esonerato (pur se la società parla di addio consensuale) il 3 giugno 2005 a fronte della mancata qualificazione alla UEFA Champions League.

Il 1º aprile 2006 diventa direttore sportivo della nazionale tedesca.[11][12] Il 31 maggio 2008 rinnova l'accordo con la federazione calcistica tedesca (DFB), divenendo anche supervisore della sezione giovanile,[13] prima di lasciare l'incarico il 1º luglio 2012.

Il giorno dopo diventa direttore sportivo del Bayern Monaco.[14] Lascia il club il 10 luglio 2016, adducendo motivi di salute: sotto la sua gestione i bavaresi hanno vinto undici titoli in quattro anni, tra cui la UEFA Champions League 2012-2013.[15] Il 1º aprile 2018 torna a collaborare con il Borussia Dortmund in veste di consulente esterno.[16][17]

Dopo la débâcle della nazionale tedesca al campionato del mondo 2022, il 13 dicembre entra a far parte, con Karl-Heinz Rummenigge, Rudi Völler, Oliver Kahn e Oliver Mintzlaff, del pool istituito dalla DFB onde seguire il processo di ricostruzione della squadra.[18]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1985-1986 Germania Est (bandiera) Dinamo Dresda OL 18 8 CGE 4 6 CdC 6 2 - - - 28 16
1986-1987 OL 20 7 CGE 3 2 - - - - - - 23 9
1987-1988 OL 19 8 CGE 3 1 CU 2 0 - - - 24 9
1988-1989 OL 25 7 CGE 3 1 CU 10 0 - - - 38 8
1989-1990 OL 20 9 CGE 5 4 CC 2 0 - - - 27 13
Totale Dinamo Dresda 102 39 18 14 20 2 - - 140 55
1990-1991 Germania (bandiera) Stoccarda BL 30 11 CG 3 1 - - - - - - 33 12
1991-1992 BL 33 9 CG 3 1 CU 1 1 - - - 37 11
Totale Stoccarda 63 20 6 2 1 1 - - 70 23
1992-gen. 1993 Italia (bandiera) Inter A 11 4 CI 1 0 - - - - - - 12 4
gen.-giu. 1993 Germania (bandiera) Borussia Dortmund BL 17 10 CG 0 0 CU 0 0 - - - 17 10
1993-1994 BL 29 4 CG 2 0 CU 8 0 - - - 39 4
1994-1995 BL 28 4 CG 1 1 CU 7 0 - - - 36 5
1995-1996 BL 22 3 CG 3 1 UCL 6 0 SG 1 0 32 4
1996-1997 BL 16 0 CG 1 0 UCL 5 0 SG 1 0 23 0
1997-1998 BL 3 0 CG 1 0 UCL 1 0 SG+SU+CInt 1+0+0 0+0+0 6 0
Totale Borussia Dortmund 115 21 8 2 27 0 3 0 153 23
Totale carriera 291 84 33 18 48 3 3 0 375 105

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania Est
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-11-1986 Lipsia Germania Est Germania Est (bandiera) 0 – 0 Francia (bandiera) Francia Qual. Euro 1988 -
26-1-1987 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 0 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
2-3-1988 Mohammedia Marocco Marocco (bandiera) 2 – 1 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
30-3-1988 Halle Germania Est Germania Est (bandiera) 3 – 3 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
31-8-1988 Berlino Est Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole 1
21-9-1988 Cottbus Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 2 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
19-10-1988 Berlino Est Germania Est Germania Est (bandiera) 2 – 0 Islanda (bandiera) Islanda Qual. Mondiali 1990 -
13-2-1989 Il Cairo Egitto Egitto (bandiera) 0 – 4 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
8-3-1989 Amarousio Grecia Grecia (bandiera) 3 – 2 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
22-3-1989 Gelsenkirchen Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 1 Finlandia (bandiera) Finlandia Amichevole -
12-4-1989 Magdeburgo Germania Est Germania Est (bandiera) 0 – 2 Turchia (bandiera) Turchia Qual. Mondiali 1990 -
26-4-1989 Kiev Unione Sovietica Unione Sovietica (bandiera) 3 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Qual. Mondiali 1990 -
20-5-1989 Lipsia Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 1 Austria (bandiera) Austria Qual. Mondiali 1990 -
23-8-1989 Erfurt Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 1 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
6-9-1989 Reykjavík Islanda Islanda (bandiera) 0 – 3 Germania Est (bandiera) Germania Est Qual. Mondiali 1990 1
8-10-1989 Francoforte sul Meno Germania Est Germania Est (bandiera) 2 – 1 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Qual. Mondiali 1990 1
25-10-1989 Ta' Qali Malta Malta (bandiera) 0 – 4 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
15-11-1989 Vienna Austria Austria (bandiera) 3 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Qual. Mondiali 1990 -
24-1-1990 Al Kuwait Francia Francia (bandiera) 3 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
28-3-1990 Amburgo Germania Est Germania Est (bandiera) 3 – 2 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Amichevole -
11-4-1990 Karl-Marx-Stadt Germania Est Germania Est (bandiera) 2 – 0 Egitto (bandiera) Egitto Amichevole 1
25-4-1990 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 0 – 1 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
12-9-1990 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 0 – 2 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole 2 cap.
Totale Presenze 23 Reti 6
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-12-1990 Stoccarda Germania Germania (bandiera) 4 – 0 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
27-3-1991 Francoforte sul Meno Germania Germania (bandiera) 2 – 1 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Amichevole -
1-5-1991 Hannover Germania Germania (bandiera) 1 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Qual. Euro 1992 -
5-6-1991 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 0 Germania (bandiera) Germania Qual. Euro 1992 -
22-4-1991 Praga Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 1 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
30-5-1992 Gelsenkirchen Germania Germania (bandiera) 1 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole -
2-6-1992 Brema Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole -
15-6-1992 Norrköping Scozia Scozia (bandiera) 0 – 2 Germania (bandiera) Germania Euro 1992 - 1º turno -
18-6-1992 Göteborg Germania Germania (bandiera) 1 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 1992 - 1º turno -
21-6-1992 Stoccolma Germania Germania (bandiera) 3 – 2 Svezia (bandiera) Svezia Euro 1992 - Semifinale -
26-6-1992 Göteborg Danimarca Danimarca (bandiera) 2 – 0 Germania (bandiera) Germania Euro 1992 - Finale -
16-12-1992 Fortaleza Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole 1
20-12-1992 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 4 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
24-3-1993 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 0 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
10-6-1993 Washington Germania Germania (bandiera) 3 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
19-6-1993 Pontiac Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
15-12-1993 Miami Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
18-12-1993 Los Angeles Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 0 – 3 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
22-12-1993 Città del Messico Messico Messico (bandiera) 0 – 0 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
23-3-1994 Stoccarda Germania Germania (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
27-4-1994 Abu Dhabi Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti (bandiera) 0 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
29-5-1994 Hannover Germania Germania (bandiera) 0 – 2 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole -
2-6-1994 Graz Austria Austria (bandiera) 1 – 5 Germania (bandiera) Germania Amichevole 1
8-6-1994 Toronto Canada Canada (bandiera) 0 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole 1
17-6-1994 Chicago Germania Germania (bandiera) 1 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Mondiali 1994 - 1º turno -
21-6-1994 Chicago Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1994 - 1º turno -
27-6-1994 Dallas Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 2 – 3 Germania (bandiera) Germania Mondiali 1994 - 1º turno -
2-7-1994 Chicago Germania Germania (bandiera) 3 – 2 Belgio (bandiera) Belgio Mondiali 1994 - Ottavi di finale -
16-11-1994 Tirana Albania Albania (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Qual. Euro 1996 -
14-12-1994 Chișinău Moldavia Moldavia (bandiera) 0 – 3 Germania (bandiera) Germania Qual. Euro 1996 -
18-12-1994 Kaiserslautern Germania Germania (bandiera) 2 – 1 Albania (bandiera) Albania Qual. Euro 1996 -
7-6-1995 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 3 – 2 Germania (bandiera) Germania Qual. Euro 1996 -
21-6-1995 Norimberga Germania Germania (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
23-6-1995 Berna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
8-10-1995 Leverkusen Germania Germania (bandiera) 6 – 1 Moldavia (bandiera) Moldavia Qual. Euro 1996 2
11-10-1995 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Qual. Euro 1996 -
15-11-1995 Berlino Germania Germania (bandiera) 3 – 1 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Euro 1996 -
21-4-1996 Setúbal Portogallo Portogallo (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
24-4-1996 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
1-6-1996 Düsseldorf Germania Germania (bandiera) 0 – 1 Francia (bandiera) Francia Amichevole -
4-6-1996 Mannheim Germania Germania (bandiera) 9 – 1 Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein Amichevole 1
9-6-1996 Manchester Germania Germania (bandiera) 2 – 0 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Euro 1996 - 1º turno -
16-6-1996 Manchester Germania Germania (bandiera) 3 – 0 Russia (bandiera) Russia Euro 1996 - 1º turno 1
19-6-1996 Manchester Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Germania (bandiera) Germania Euro 1996 - 1º turno -
23-6-1996 Manchester Croazia Croazia (bandiera) 1 – 2 Germania (bandiera) Germania Euro 1996 - Quarti di finale 1
26-6-1996 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1 dts
(5 – 6 dtr)
Germania (bandiera) Germania Euro 1996 - Semifinale -
30-6-1996 Londra Germania Germania (bandiera) 2 – 1 gg Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Euro 1996 - Finale -
14-12-1996 Porto Portogallo Portogallo (bandiera) 0 – 0 Germania (bandiera) Germania Qual. Mondiali 1998 -
26-2-1997 Tel Aviv Israele Israele (bandiera) 0 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
2-4-1997 Scutari Albania Albania (bandiera) 2 – 3 Germania (bandiera) Germania Qual. Mondiali 1998 -
7-6-1997 Kiev Ucraina Ucraina (bandiera) 0 – 0 Germania (bandiera) Germania Qual. Mondiali 1998 -
Totale Presenze 51 Reti 8

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 20 maggio 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2000-2001 Germania (bandiera) Borussia Dortmund BL 34 16 10 8 CG 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 37 18 10 9 48,65
2001-2002 BL 34 21 7 6 CG 1 0 0 1 UCL+CU 8[19]+9 4[19]+4 2+3 2+2 CdL 2 0 1 1 54 29 13 12 53,70
2002-2003 BL 34 15 13 6 CG 2 1 0 1 UCL 12 6 2 4 CdL 1 0 0 1 49 22 15 12 44,90
2003-2004 BL 34 16 7 11 CG 2 1 0 1 UCL+CU 2[20]+4 1+2 0+1 1+1 CdL 3 2 0 1 45 22 8 15 48,89
Totale Borussia Dortmund 136 68 37 31 8 4 0 4 35 17 8 10 6 2 1 3 185 91 46 48 49,19
2004-2005 Germania (bandiera) Stoccarda BL 34 17 7 10 CG 3 2 0 1 CU 8 5 1 2 CdL 2 1 0 1 47 25 8 14 53,19
Totale carriera 170 85 44 41 11 6 0 5 43 22 9 12 8 3 1 4 232 116 54 62 50,00
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Sammer solleva la Coppa della Germania Est 1989-1990
Dinamo Dredsa: 1984-1985, 1989-1990
Dinamo Dredsa: 1988-1989, 1989-1990
Stoccarda: 1991-1992
Borussia Dortmund: 1994-1995, 1995-1996
Borussia Dortmund: 1995, 1996
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Borussia Dortmund: 1996-1997
Borussia Dortmund: 1997
Germania Est: Jugoslavia 1986
Germania: Inghilterra 1996
1995, 1996
1994-1995
1996
1996
Inghilterra 1996
Borussia Dortmund: 2001-2002
  1. ^ a b (EN) World Soccer 100 Players of the Century, su englandfootballonline.com. URL consultato il 19 ottobre 2012.
  2. ^ (DE) Der Maximierer, su focus.de, 9 luglio 2012.
  3. ^ Simona Marchetti, Sammer, confessioni terribili: "Ho fatto parte della Stasi. Non avevo scelta", su gazzetta.it, 22 dicembre 2017.
  4. ^ a b c d e f g Gaetano Mocciaro, Sammer, il pallone d'oro allergico all'Italia, su tuttomercatoweb.com, 2 aprile 2013.
  5. ^ a b Panini, p. 10.
  6. ^ Sammer: "Nel '97 ho rischiato di morire: lo dissero a mia moglie", su gazzetta.it, 21 novembre 2014.
  7. ^ Archetti, p. 40.
  8. ^ Archetti, pp. 39-40.
  9. ^ Borussia Dortmund: via Sammer, in La Gazzetta dello Sport, 31 maggio 2004.
  10. ^ Sammer allo Stoccarda. Adesso è ufficiale, in La Gazzetta dello Sport, 1º giugno 2004.
  11. ^ Sammer nuovo direttore sportivo della Germania, su gazzetta.it, 8 febbraio 2006.
  12. ^ Beckenbauer vince: Sammer nuovo ds della nazionale [collegamento interrotto], su tuttomercatoweb.com, 8 febbraio 2006.
  13. ^ Germania, Sammer rinnova per altri due anni, su m.tuttomercatoweb.com, 31 maggio 2008.
  14. ^ Bayern Monaco: Sammer nuovo ds, su rai.it, 2 luglio 2012.
  15. ^ Ufficiale:Bayern Monaco, Matthias Sammer si dimette, su m.tuttomercatoweb.com, 10 luglio 2014.
  16. ^ Sammer torna al Borussia Dortmund: farà il consulente esterno, su goal.com, 30 marzo 2018.
  17. ^ BVB and Sammer go into the future together, su bvb.de, 14 marzo 2022.
  18. ^ Un esercito di vecchie glorie per risollevare la Nazionale tedesca, su rainews.it, 13 dicembre 2022.
  19. ^ a b 2 Nei turni preliminari
  20. ^ Nei turni preliminari
  21. ^ (EN) Century of Soccer: Readers' Poll, in World Soccer, dicembre 1999, pp. 12-17.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 9 (1992-1993), Modena, Panini, 2012.
  • Pierfrancesco Archetti, Una sola Germania, in SportWeek, nº 47 (763), Milano, La Gazzetta dello Sport, 12 dicembre 2015, pp. 36-40.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN67366047 · ISNI (EN0000 0000 1267 6164 · GND (DE123137829