Jyotirlinga
Lo jyotirlinga o jyotirlingam è una rappresentazione devozionale del dio Shiva. Jyoti significa 'luce' e linga è il simbolo fallico legato a Shiva. Nella tradizione indù esistono dodici templi jyotirlinga in India, santuari in cui si venera Shiva rappresentato come colonna di luce.
Leggenda
[modifica | modifica wikitesto]Lo Śiva Mahāpurāṇa narra che un tempo Brahmā e Visnù litigarono per chi dei due avesse la supremazia sul creato. Per risolvere la disputa, decisero di affidarsi al giudizio di Shiva. Quest'ultimo trafisse i tre mondi con un'enorme colonna di luce, lo jyotirlinga appunto, e sancì che il primo dei due che fosse arrivato alla fine della colonna di luce avrebbe avuto la supremazia sul creato. Visnù e Brahmā si lanciarono rispettivamente verso il basso e verso l'alto per ottemperare alla richiesta. Nonostante i loro sforzi però non riuscirono mai ad arrivare alla fine della colonna di luce. Alla fine Brahmā decise di mentire, sostenendo di aver raggiunto la fine, mentre Visnù ammise la sconfitta. La menzogna di Brahmā fece andare su tutte le furie Shiva che apparve come una seconda colonna di fuoco e maledisse Brahmā affinché non fosse mai adorato da alcun essere umano. Lo jyotirlinga, oggetto della prova, è il supremo Shiva stesso, realtà senza parti[1][2][3].
I templi
[modifica | modifica wikitesto]Ognuno dei dodici templi prende il nome da una manifestazione di Shiva[4]. In tutti i templi la rappresentazione principale è quella della colonna ("stambha") senza inizio né fine, a simboleggiare la natura infinita di Shiva[4].
I dodici Jyotirlinga sono citati nello Shiva Purana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mukherjee 2013, p. 154.
- ^ (EN) The 12 Jyotirlings of Lord Shiva, su timesofindia.indiatimes.com, accesso=9 novembre 2019.
- ^ (EN) Where are the 12 jyotirlingas of Shiva in India?, su india.com.
- ^ a b Lochtefeld 2001, pp. 324-325.
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Do you know about these 12 Jyotirlingas, su timesofindia.indiatimes.com, 13 febbraio 2018. URL consultato l'8 novembre 2019.
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Jyotirlingas Temples, su jyotirlingatemples.com. URL consultato l'8 novembre 2019.
- ^ Miller 2014, p. 79.
- ^ Lochtefeld 2001, p. 413.
- ^ Lochtefeld 2001, p. 402.
- ^ (EN) Omkareshwar people, su jagghoomiya.com. URL consultato il 9 novembre 2019.
- ^ Pletcher 2010, p. 179.
- ^ Baidyanath Saraswati 1984, p. 110.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sam Miller, A Strange Kind of Paradise: India Through Foreign Eyes, 2014, ISBN 978-0224093415.
- (EN) James G. Lochtefeld, The Illustrated Encyclopedia of Hinduism, Volume 1, 2001, ISBN 978-0823931798.
- (EN) Kenneth Pletcher, The Geography of India: Sacred and Historic Places, 2010, ISBN 978-1615301423.
- (EN) Baidyanath Saraswati, The Spectrum of the Sacred: Essays on the Religious Traditions of India, 1984, ISBN 978-8170221326.
- (EN) Tapan Mukherjee, Kedarnath: 32 Days Before Devastation, 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jyotirlinga