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Gustave Mutel

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Gustave Mutel, M.E.P.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Florete, flores martyrum
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 marzo 1854 a Blumeray
Ordinato presbitero24 febbraio 1877
Nominato vescovo2 settembre 1890 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo21 settembre 1890 dal cardinale François-Marie-Benjamin Richard
Elevato arcivescovo11 gennaio 1926 da papa Pio XI
Deceduto22 gennaio 1933 (78 anni) a Seul
Firma
 

Gustave Mutel (Blumeray, 8 marzo 1854Seul, 22 gennaio 1933) è stato un arcivescovo cattolico e missionario francese.

Gustave Charles Marie Mutel nacque l'8 marzo 1854 a Blumeray in una famiglia di agricoltori. Iniziò gli studi presso il collegio di Joinville e in seguito entrò al seminario minore di Langres. Frequentò successivamente il seminario delle missione estere e completò gli studi a Roma nel 1877.[1]

Ministero sacerdotale

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Fu ordinato presbitero il 24 febbraio 1877. Il 5 aprile seguente venne assegnato alla missione in Corea. Poiché nella Corea del tempo il cristianesimo era una religione malvista, perseguitata ferocemente e vietata ufficialmente, fu costretto a fermarsi prima in Manciuria e successivamente in Giappone. Durante questo periodo gli vennero affidate le indagini canoniche per la canonizzazione dei martiri coreani. Nel 1880 fece due tentativi di entrare clandestinamente nel paese riuscendoci alla seconda volta. Da quel momento dovette vivere e svolgere il suo lavoro di nascosto e spostandosi spesso.[1][2]

Nel 1885 venne richiamato in Francia dove fu nominato professore di dogmatica e liturgia presso il seminario di Parigi delle missioni estere. Pochi anni dopo consigliò di inviare in missione in Corea il primo gruppo delle suore di Chartres, consiglio che fu approvato nel 1889.[1]

Ministero episcopale

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Il 2 settembre 1890 papa Leone XIII lo nominò vicario apostolico di Corea assegnandogli la sede titolare di Milo. Ricevette l'ordinazione episcopale il 21 settembre successivo nella Chapelle Notre-Dame-de-la-Médaille-Miraculeuse de Paris per imposizione delle mani del cardinale François-Marie-Benjamin Richard.

Imbarcatosi a Marsiglia il 14 dicembre dello stesso anno arrivò a Seul il 23 febbraio dell'anno dopo, accolto con gioia dalla popolazione cattolica locale. Nel 1886 la Corea aveva ufficialmente aperto alla libertà e tolleranza nei confronti della religione cristiana, pertanto, al suo arrivo poté entrare nel paese senza rischi.[1][3]

Fu una figura di grande importanza nella storia della Chiesa nella penisola coreana, durante gli anni del suo ministero vide crescere la chiesa in numero e influenza sociale, ma avendo sempre la prudenza di non intervenire delle delicate problematiche politiche che il paese stava attraversando. Nel 1898 consacrò la cattedrale di Myeongdong e inaugurò il primo seminario a Seul, avendo particolare cura dell'istruzione dei seminaristi. Durante gli anni del suo ministero poté ordinare ben 64 nuovi presbiteri tutti coreani. Fondò numerose nuove parrocchie e le attività missionarie furono implementate dato il rapido crescere della popolazione cristiana.[4][5]

Il 31 gennaio 1923 gli venne assegnata la sede titolare di Mopsuestia e tre anni dopo, l'11 gennaio 1926, fu elevato ad arcivescovo con l'assegnazione della sede di Raziaria. Negli anni seguenti grazie al suo operato furono gettate le basi per la fondazione delle future diocesi di Pyongyang e diocesi di Hamhung, venne raccolta e studiata la documentazione per la beatificazione dei martiri coreani e nel 1931 convocò il primo sinodo coreano nel quale tra le altre disposizioni, ci fu la pubblicazione del primo catechismo coreano.[1]

Resse il vicariato per 42 anni, morendo di polmonite a Seul il 22 gennaio 1933 all'età di 78 anni.

Valutazione storica

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Gli ottimi risultati ottenuti nell'evangelizzazione della Corea portarono papa Pio X ad erigere il nuovo vicariato apostolico di Taiku (oggi arcidiocesi di Daegu) l'8 aprile 1911 mentre il vicariato di Corea assunse il nome di vicariato di Seul. In quegli anni, tuttavia, la Corea era entrata in una gravissima crisi politica e sociale in quanto annessa al Giappone nel 1910. In tale pericoloso contesto, rimase sempre neutrale ed intervenendo solo durante manifeste ingiustizie nei confronti della popolazione.

Un caso molto significativo del suo operato durante gli anni della colonizzazione giapponese fu l'omicidio di Itō Hirobumi, primo ministro del Giappone al suo quarto mandato, da parte di un attivista indipendentista coreano cattolico, (Thomas) An Jung-geun. La neutralità del vescovo Mutel fu interpretata e giudicata da parte dei coreani generalmente in modo negativo. La sua fondamentale preoccupazione era la salvaguardia della popolazione cattolica coreana dalle possibili ritorsioni giapponesi. Durante la detenzione negli ultimi mesi di carcere prima di essere giustiziato per impiccagione, un prete francese, tale padre Nicolas Wilhelm[6], impartì l'Estrema Unzione al condannato, nonostante il vescovo Mutel avesse disposto il contrario. Per tale motivo, sospese padre Wilhelm per due mesi e condannò pubblicamente l'omicidio appellandosi al quinto comandamento.

Tale atto deluse profondamente la popolazione coreana cattolica e venne vista come prova dell'estraneità della religione cristiana alla cultura coreana da parte dei non credenti. Tuttavia, negli anni successivi il suo comportamento fu rivalutato e la sua reputazione ristabilita, in quanto il vescovo Mutel agì per protezione della popolazione coreana, assicurandosi con il formale gesto di condanna l'indulgenza dei giapponesi.[3][7][8][9]

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vicario apostolico di Corea Successore
Marie-Jean-Gustave Blanc, M.E.P. 2 settembre 1890 – 8 aprile 1911 -

Predecessore Vescovo titolare di Milo Successore
John Baptist Butt 2 settembre 1890 – 31 gennaio 1923 -

Predecessore Vicario apostolico di Seul Successore
- 8 aprile 1911 – 22 gennaio 1933 Adrien-Joseph Larribeau, M.E.P.

Predecessore Vescovo titolare di Mopsuestia Successore
Santiago Ricardo Vilanova y Meléndez 31 gennaio 1923 – 11 gennaio 1926 Joseph Gotthardt, O.M.I.

Predecessore Arcivescovo titolare di Raziaria Successore
- 11 gennaio 1926 – 22 gennaio 1933 Andrew Killian
Controllo di autoritàVIAF (EN43745304 · ISNI (EN0000 0000 3586 7430 · LCCN (ENn2007009021