Guglielmo III di Sicilia
Guglielmo III di Sicilia | |
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Illustrazione di Guglielmo III di Sicilia tratta dall'Historia della città, e Regno di Napoli di Giovanni Antonio Summonte, 1748 | |
Re di Sicilia | |
In carica | 20 febbraio 1194 – 25 dicembre 1194 (sotto la reggenza della madre Sibilla di Medania) |
Predecessore | Tancredi |
Successore | Costanza |
Altri titoli | Conte di Lecce |
Nascita | 1185 |
Morte | Hohenems, 1198 circa |
Casa reale | Altavilla |
Padre | Tancredi di Sicilia |
Madre | Sibilla di Medania |
Religione | Cattolicesimo |
Guglielmo III di Sicilia, o Guglielmo III d'Altavilla anche Guglielmino (1185 – Hohenems, 1198 circa), è stato Re di Sicilia dal 20 febbraio al 25 dicembre 1194, con la reggenza della madre Sibilla. Fu l'ultimo discendente della dinastia Altavilla a regnare sul Regno di Sicilia prima della Dinastia Sveva.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Guglielmo III nacque nel 1185, figlio secondogenito maschio di Tancredi e di Sibilla di Medania. L'erede al trono era suo fratello maggiore Ruggero III di Sicilia che dal 1192 aveva affiancato il padre, ma morì nel dicembre 1193 (o gennaio 1194) all'età di 19 anni. Il re Tancredi morì poco dopo, a 55 anni. Gli successe così al trono Guglielmo III, di soli 9 anni, con la reggenza della madre Sibilla.
Nel luglio di quello stesso anno l'imperatore Enrico VI si accinse a scendere nuovamente in Italia per conquistare il trono del Regno di Sicilia (che pretendeva avendo sposato Costanza d'Altavilla); Napoli si arrese subito all'imperatore, il quale proseguì verso la Sicilia, sbarcando con l'esercito a Messina, che fu messa a ferro e a fuoco. Sibilla cercò in tutti i modi di proteggere almeno Palermo, ma non poté fare nulla; si oppose con coraggio, fin quando la capitale Palermo capitolò e fu conquistata a dicembre; il 25 dicembre Enrico VI si incoronò re di Sicilia e poté annettere il regno siciliano al Sacro Romano Impero. In cambio del trono a Guglielmo e alla madre venne offerta la contea di Lecce, ma pochi giorni dopo (il 28 dicembre) Enrico accusò Sibilla di complotto e fece arrestare lei, suo figlio, le figlie e tutta la nobiltà a loro fedele.[1]
Sibilla e le sue figlie furono incarcerate in un monastero in Alsazia e liberate solo dopo la morte di Enrico VI, avvenuta nel 1197. Guglielmo, secondo la testimonianza del cronista Ruggero di Hoveden, fu accecato e castrato;[2] poi fu deportato in Germania, dove visse in uno stato di semi-prigionia fino alla sua morte, avvenuta nel 1198, a 13 anni. Secondo un'altra (e poco probabile) versione sarebbe sopravvissuto fino al 1232, quando sarebbe stato scoperto e fatto giustiziare da Federico II.[3]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ruggero II di Sicilia | Ruggero I di Sicilia | ||||||||||||
Adelasia del Vasto | |||||||||||||
Ruggero III di Puglia | |||||||||||||
Elvira di Castiglia | Alfonso VI di León | ||||||||||||
Isabella di Siviglia | |||||||||||||
Tancredi di Sicilia | |||||||||||||
Accardo II di Lecce | Goffredo II di Lecce | ||||||||||||
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Emma dei conti di Lecce | |||||||||||||
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Guglielmo III di Sicilia | |||||||||||||
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Rainaldo d'Aquino | |||||||||||||
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Sibilla di Medania | |||||||||||||
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Cecilia di Medania | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lomorandagio, p. 39.
- ^ DBI.
- ^ Mariano Marrone, p. 182.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lomorandagio, L'angelo di Sibilla. I Templari, re Guglielmo III e il suo tesoro, nella certosa di Serra San Bruno, Abridged, 2018.
- Mariano Marrone, Il Regno di Sicilia dai Normanni agli Aragonesi, Solfanelli, 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guglielmo III di Sicilia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guglièlmo III (re di Sicilia), su sapere.it, De Agostini.
- Francesco Panarelli, GUGLIELMO III d'Altavilla, re di Sicilia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 60, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22934948 · BAV 495/47023 · CERL cnp00396898 · GND (DE) 118632957 |
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