Giulia Canuti Bonaveri
Giulia Canuti in Bonaveri o Bonavera (Bologna, 1636 – 1696?) è stata una pittrice italiana in ambito bolognese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Luca Canuti e di una tale Santina, Giulia Canuti era la sorella del pittore barocco Domenico Maria[1] con cui studiò[2] per poi specializzarsi nella pittura figurativa.[3]
Sposò un Bonavera o Bonaveri[3] e da lui ebbe tre figli: Domenico, «intagliatore di rame» o incisore, Carlo, scultore, e Luca, pittore figurista.[3][1][4]
Nonostante l'attenzione delle fonti sugli uomini artisti della sua famiglia, dal celebre fratello ai Bonaveri[5][6][7], la pittrice è caduta nell'oblio, non sono note sue opere esistenti e non sono ancora state riscoperte.[8][9] Di lei si hanno notizie nel 1684[10] e secondo Marcello Oretti fiorì intorno al 1700.[9] Collaborò con Teresa Maria Coriolano.[11]
Nella scheda sull'artista del 2021, la storica dell'arte Babette Bohn riporta come plausibile, ma senza sciogliere il dubbio, la corrispondenza tra Giulia Canuti e tale Angela (sic?) Canuti morta il 3 agosto 1696 a "San Lorenzo di P.A S.A", riportando tali informazioni dal foglio di seppellimento compilato dal Carrati.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Marina Barbolini Armandi, Domenico Maria Canuti, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 11, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.
- ^ Marcello Oretti, Manoscritto B130, p. 355, cit. in Babette Bohn 2021, p. 223
- ^ a b c Luigi Crespi 1769, p. 117.
- ^ Marsigli - Scappi 1686 (PDF), su Il Seicento, clueb.it, p. 197.
- ^ (EN) Babette Bohn, The Antique Heroines of Elisabetta Sirani, in Renaissance Studies, vol. 16, n. 1, 2002, pp. 52–79. URL consultato il 22 luglio 2021.
- ^ (EN) Norma Broude e Mary D. Garrard, Reclaiming Female Agency: Feminist Art History After Postmodernism, University of California Press, 2005, p. 93, nota 3, ISBN 9780520242524.
- ^ Anna Ottani-Ludwig Döry, Bonaveri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 11, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.
- ^ Patricia Rocco 2017, p. 205.
- ^ a b Canuti Giulia, Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste
- ^ Pittrici Bolognesi 1831, p. 36-37.
- ^ Adelina Modesti, Elisabetta Sirani una virtuosa del Seicento bolognese, Bologna, Compositori, 2004, p. 119, ISBN 8877944455.
- ^ Babette Bohn 2021, p. 223
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Babette Bohn, Women Artists, Their Patrons, and Their Publics in Early Modern Bologna, Pennsylvania, Pennsylvania State University Press, 2021, p. 223, ISBN 9780271086965.
- Luigi Crespi, Vite de' pittori Bolognesi non descritte nella Felsina pittrice, Roma, Stamperia di Marco Pagliarini, 1769, p. 117, SBN IT\ICCU\RMRE\001937 Controllare il valore del parametro
sbn
(aiuto). - Patricia Rocco, The Devout Hand: Women, Virtue, and Visual Culture in Early Modern Italy, McGill-Queen's Press - MQUP, 2017, p. 205, ISBN 9780773552197.
- Zani, Enciclopedia di belle arti, vol. 4, p. 167.
- Pittrici Bolognesi, in Almanacco statistico bolognese per l'anno 1831 dedicato alle donne gentili, Bologna, Natale Salvardi, anno 2°, 1831, pp. 36-37.
- Marcello Oretti, Manoscritto B130, in Notizie de' professori di dissegno cioè pittori scultori ed architetti bolognesi, tomo VIII, s.d., p. 289 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2022). (versione alternativa senza pagina diretta)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anna Ottani-Ludwig Döry, BONAVERI, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 11, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.
- Canuti Giulia, su cittametropolitana.bo.it, Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste. URL consultato il 1º novembre 2024.