Giovanni Dolfin (1545-1622)
Giovanni Dolfin cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Dolfin, opera di Leandro Bassano | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 15 dicembre 1545 a Venezia |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 24 novembre 1603 da papa Clemente VIII |
Consacrato vescovo | 27 dicembre 1603 dal cardinale Alfonso Visconti, C.O. |
Creato cardinale | 9 giugno 1604 da papa Clemente VIII |
Deceduto | 25 novembre 1622 (76 anni) a Venezia |
Giovanni Dolfin, spesso italianizzato in Delfin o Delfino (Venezia, 15 dicembre 1545 – Venezia, 25 novembre 1622), è stato un politico e cardinale italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il secondo dei sei figli del senatore Giuseppe "Iseppo" Dolfin e della sua seconda moglie, Maria Contarini.
Laureatosi in utroque jure presso l'Università di Padova, sembrò volesse abbracciare lo stato ecclesiastico, invece fu avviato alla carriera politica e diplomatica; dopo aver esercitato a Venezia alcune cariche minori, nel 1577 fu nominato podestà e capitano di Belluno.
Tra il 1582 e il 1595 fu inviato come ambasciatore della Repubblica di Venezia in Polonia, in Spagna, in Germania e in Francia, donde ritornò otto anni dopo per andare a ricoprire il ruolo di ambasciatore presso la Santa Sede, incarico che mantenne fino al 1598[1]. Nello stesso anno rappresentò ufficialmente Venezia alle nozze di Filippo III di Spagna e nel 1601 a quelle di Enrico IV di Francia e Maria de' Medici.
Tornato in patria occupò il posto di procuratore di San Marco e quello di riformatore dello Studio Padovano.
Rimasto vacante, nel 1603, il vescovado di Vicenza, papa Clemente VIII decise di assegnarlo al Dolfin, cui era legato da vincoli di simpatia e di reciproca stima, nonostante non fosse sacerdote e la legge veneziana non permettesse che fossero ricoperte cariche ecclesiastiche da coloro che avevano risieduto alla corte di Roma[2].
Con speciale decreto del Senato veneziano, vestiti gli abiti sacerdotali, fece il suo ingresso a Vicenza ma solo un mese dopo, nel concistoro del 6 giugno 1604, Clemente VIII lo creò cardinale del titolo di san Matteo in Merulana che nel 1605 cambiò con quello di San Marco; interruppe quindi il 31 agosto 1604 la visita pastorale che aveva iniziato, per portarsi a Roma e non ritornare più a Vicenza, dove lasciò come luogotenente il vescovo ausiliare Raffaele del Inviziati.
Nel 1606 chiese e ottenne che alla Chiesa vicentina venisse designato un nuovo vescovo nella persona del fratello Dionisio; conclusasi nell'aprile del 1607 la guerra dell'interdetto, nella quale aveva esercitato una parte di notevole importanza[3], il Dolfin ritornò a Venezia[4] dove si occupò di opere pie e caritatevoli. Nel 1621 optò per il titolo di San Girolamo dei Croati e l'anno dopo per quello di San Carlo ai Catinari.
È sepolto nella chiesa di San Michele in Isola.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Vescovo Otto von Sonnenberg
- Vescovo Friedrich von Zollern
- Vescovo Ruprecht von Pfalz-Simmern
- Vescovo Mathias Schach, O.Cart.
- Vescovo Philipp von der Pfalz
- Cardinale Matthäus Lang von Wellenburg
- Vescovo Ägidius Rehm
- Vescovo Johann Kluspeck, C.R.S.A.
- Vescovo Wolfgang von Salm
- Vescovo Urban Sagstetter
- Arcivescovo Johann Jakob von Kuen-Belasy
- Vescovo Urban von Trennbach
- Arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau
- Cardinale Alfonso Visconti, C.O.
- Cardinale Giovanni Dolfin
La successione apostolica è:
- Arcivescovo Aloisio Grimani (1605)
- Vescovo Cornelio Sozomeno (1605)
- Vescovo Dionisio Dolfin (1606)
- Vescovo Ottavio Saracini (1606)
- Vescovo Giovanni Emo (1611)
- Vescovo Pietro Emo, C.R. (1612)
- Vescovo Bartolomeo Cartolario (1613)
- Vescovo Andrea Corbelli (1613)
- Vescovo Gian Alberto Garzoni (1614)
- Vescovo Vitalis de L'Estang (1615)
- Vescovo Pietro Paolo Miloto (1615)
- Vescovo Matteo Sanudo (1615)
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Benedetto "Benetto" Dolfin | Daniele "Giovanni" Dolfin | |||||||||
… | ||||||||||
Giuseppe "Iseppo" Dolfin | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Giovanni Dolfin | ||||||||||
Dionigi Contarini | … | |||||||||
… | ||||||||||
Maria Contarini | ||||||||||
… | … | |||||||||
… | ||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mantese, 1974/1, p. 143.
- ^ Guglielmo Berchet, Relazioni degli stati europei lette al Senato dagli ambasciatori Veneti nel secolo decimosettimo, Venezia, 1857, Vol. I, pag. 56
- ^ Mantese, 1974/1, pp. 153-54.
- ^ Berchet. op. cit. pag. 57
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, IV/1, Dal 1563 al 1700, Vicenza, Accademia Olimpica, 1974. pp. 143–54
- Gino Benzoni, DOLFIN, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 40, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991. URL consultato il 1º settembre 2017.
- Per approfondire
- Giuseppe de Novaes, Elementi della storia de'sommi pontefici da San Pietro, sino al Pio Papa VII, Roma, 1822
- Archivio storico italiano, Firenze, 1842-1844
- Paolo Paruta, Opere politiche di Paolo Paruta, Firenze, 1852
- Eugenio Alberi, L'Italia nel secolo decimosesto, Firenze, 1858
- Rinaldo Fulin, Riccardo Predelli, Archivio veneto, Venezia, 1966
- Logan Pearsall Smith, The Life and Letters of Sir Henry Wotton, Clarendon Press, 1907
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Dolfin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dolfìn, Giovanni, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Dolfìn, Giovanni (cardinale), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) David M. Cheney, Giovanni Dolfin, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, DELFINO, Giovanni, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96812229 · ISNI (EN) 0000 0000 7036 3676 · SBN MUSV021201 · CERL cnp02131371 · LCCN (EN) no2009119598 · GND (DE) 1077271581 · BNE (ES) XX1603414 (data) |
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