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Friedrich Frey-Herosé

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Friedrich Frey-Herosé

Presidente della Confederazione svizzera
Durata mandato1854 –
1854
PredecessoreWilhelm Matthias Naeff
SuccessoreJonas Furrer
Legislatura,

Durata mandato1860 –
1860
PredecessoreJakob Stämpfli
SuccessoreMelchior Josef Martin Knüsel
Legislatura,

Consigliere federale
Durata mandato16 novembre 1848 –
31 dicembre 1866
Predecessorecarica creata
SuccessoreEmil Welti
Legislatura, , , , ,

Consigliere nazionale
Durata mandato6 novembre 1848 - 16 novembre 1848
3 dicembre 1866 – 1º dicembre 1872
Legislatura, ,
Circoscrizione  Argovia

Landamano del Canton Argovia
Durata mandato1839, 1842, 1845

Membro del Gran Consiglio del Canton Argovia
Durata mandato1834 –
?

Membro del Piccolo Consiglio del Canton Argovia
Durata mandato1837 –
?

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Radicale

Friedrich Frey-Herosé (Lindau, 12 ottobre 1801Berna, 22 settembre 1873) è stato un politico e ufficiale svizzero.[1] È considerato uno dei padri del moderno Stato federale svizzero.[1]

Studi e inizio della carriera

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Illustrazione di Friedrich Frey-Herosé come capo di stato maggiore dell'esercito durante la guerra del Sonderbund, 1848

Figlio di Daniel Frey e di Anna Elisabeth Sulzer, e fratello del colonnello August Frey.[1] Studiò chimica a Parigi, dove fu attivo durante i moti della Rivoluzione di luglio del 1830.[1] Tornato ad Aarau, entrò nella ditta chimica del padre, facendo allo stesso tempo una brillante carriera politica e militare.[1] Nel 1834 venne eletto nel Gran Consiglio e nel 1837 nel Piccolo Consiglio del Canton Argovia dove nel 1839, 1842 e 1845 ricoprì la carica di Landamano.[1]

Nel 1841 divenne comandante in capo delle truppe del suo cantone.[1] In tale ruolo vinse la resistenza armata del Freiamt e si occupò anche della soppressione dei conventi di Muri, Wettingen e Fahr, quest'ultima successivamente revocata.[1] Fu capo di stato maggiore dell'esercito svizzero sotto Guillaume-Henri Dufour durante la guerra del Sonderbund.[1]

Attività politica

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Illustrazione di Friedrich Frey-Herosé (in basso al centro) assieme agli altri Consiglieri federali del 1848

Nel 1848 venne eletto al Consiglio nazionale e poco dopo, il 16 novembre del 1848, venne eletto al secondo scrutinio tra i primi sette Consiglieri federali, contribuendo in tale veste a stilare il primo regolamento interno del Consiglio federale.[1] Nei primi anni diresse il dipartimento del commercio e delle dogane: in tale ruolo partecipò all'elaborazione della prima legge federale sulle dogane, entrata in vigore nel 1850, e stipulò trattati commerciali con il regno di Sardegna, il Baden e la Baviera.[1]

Nel 1854 divenne presidente della Confederazione, assumendo la guida del Dipartimento politico.[1] In questo ruolo ottenne la revoca parziale del blocco che l'Austria imponeva al Canton Ticino, che allora aveva fama di focolare rivoluzionario.[1] Nel 1854 subentrò a Ulrich Ochsenbein, non rieletto, a capo del dipartimento militare.[1] All'inizio del 1856 chiese l'esonero dall'incarico per assumere come nel 1847 il comando dello stato maggiore dell'esercito, per affrontare la difesa del canton Neuchâtel dalle mire prussiane durante il cosiddetto affare di Neuchâtel.[1] Negli anni successivi non riuscì tuttavia a portare a termine una riforma degli Stati maggiori federali, poiché le Camere desideravano una soluzione più radicale.[1]

Fu di nuovo Presidente della confederazione nel 1860, e in quella veste fu fortemente criticato dopo che le sue idee in merito all'obiezione svizzera contro la cessione dell'Alta Savoia alla Francia da parte del Regno di Sardegna, espresse in conversazioni private, vennero rese pubbliche.[1] Egli riteneva che, benché sostenibile dal profilo giuridico, questa opzione non fosse realistica in una prospettiva politica.[1] Queste sue idee gli procurarono l'ostilità degli ambienti radicali bernesi e ginevrini che si tramutarono in un sempre minor numero di voti in sede di riconferma della carica.[1] Questo lo indusse nel 1866 a rinunciare alla carica nonostante i risultati raggiunti a capo del Dipartimento del commercio e delle dogane.[1] Nel 1872 rinunciò anche al mandato di Consigliere nazionale, morendo l'anno successivo.[1]

Nel 1824 sposò Henriette Auguste Herosé, da cui divorziò nel 1849 per sposare, nello stesso anno, Emilie Langel.[1] Ebbe sei figli.[2]|Massone, era membro della Loggia Zur Brudertreue di Aarau, appartenente alla Gran Loggia Svizzera Alpina.

Eredità politica

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La politica Friedrich Frey-Herosé non fu mai accolta con entusiasmo sia dagli ambienti conservatori che da quelli radicali, ma la sua visione globale dei problemi e il suo realismo vengono ancora oggi riconosciuti come una eredità per la Confederazione.[1] A riprova della sua apertura mentale viene menzionato il fatto che in età avanzata intraprese lo studio della lingua giapponese.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ (DE) Robert Oehler, Bundesrat Friedrich Frey-Herosé : 1801-1873, in Argovia: Jahresschrift der Historischen Gesellschaft des Kantons Aargau, vol. 65, 1953, DOI:10.5169/seals-62507.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Consigliere federale Successore
Nessuno 1848 - 1866 Emil Welti

Predecessore Presidente della Confederazione svizzera Successore
Wilhelm Matthias Naeff 1854 Jonas Furrer I
Jakob Stämpfli 1860 Melchior Josef Martin Knüsel II
Controllo di autoritàVIAF (EN80426571 · ISNI (EN0000 0000 5719 8928 · CERL cnp01148304 · GND (DE136009662
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