Vai al contenuto

Elke Sommer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Elke Sommer
Elke Sommer nello show televisivo The Jack Benny Hour (1965)
NazionalitàGermania (bandiera) Germania
GenerePop

Elke Sommer, pseudonimo di Elke Schletz (Berlino, 5 novembre 1940), è un'attrice, cantante e pittrice tedesca.

Figlia di Renata Topp e Peter Schletz, un pastore luterano discendente di una delle più antiche famiglie nobili, nel 1942, all'età di 2 anni, si trasferisce con la famiglia da Berlino a Niederndorf (frazione di Herzogenaurach), in Franconia. Niederndorf era una comunità idilliaca, circondata da prati, campi e foreste, dove le case avevano tetti con tegole rosse sui cui comignoli nidificavano le cicogne, motivi che si sarebbero trovati spesso in molti dipinti della Sommer. Più tardi si trasferisce ad Erlangen, città universitaria bavarese, dove nonostante le difficoltà economiche frequenta il prestigioso Gymnasium Fridericianum. La morte del padre le preclude però la possibilità di proseguire gli studi, e pertanto la quattordicenne Elke si trasferisce a Londra come ragazza alla pari per perfezionare il suo inglese e guadagnarsi da vivere come interprete.

Alla fine degli anni cinquanta, durante una vacanza in Italia, viene eletta inaspettatamente Miss Viareggio. Le sue foto vengono notate dal regista Vittorio De Sica che la invita a Roma per un provino. Nel 1958 gira il suo primo film cambiando il cognome da Schletz a Sommer (in tedesco: estate), la cui pronuncia era più facile per la lingua italiana. Dopo essere comparsa in alcuni popolari film italiani del periodo, nel 1959 sottoscrive un contratto di tre anni con il produttore Artur Brauner e gira il suo primo film tedesco, S.O.S. York! di Georg Tressler, al fianco di Horst Buchholz. Diventata ben presto una nota sex symbol, all'inizio degli anni sessanta si trasferisce a Hollywood, dove posa in diversi servizi fotografici per la rivista Playboy e diventa una delle più popolari pin-up dell'epoca.

Il suo debutto hollywoodiano risale al 1963, con Intrigo a Stoccolma di Mark Robson, accanto tra gli altri a Paul Newman ed Edward G. Robinson, film di grande successo e che le fa subito ottenere il Golden Globe come migliore attrice esordiente dell'anno, condiviso con Tippi Hedren e Ursula Andress. Nel 1964 si trasferisce a Beverly Hills, ove conosce il suo primo marito, il giornalista e scrittore Joe Hyams, autore delle foto del citato servizio su Playboy. La Sommer diventa rapidamente una delle attrici più richieste e popolari del decennio, assicurandosi il ruolo di protagonista femminile in vari film, quasi tutti di genere brillante e di buon successo, tra i quali Uno sparo nel buio (1964) di Blake Edwards, con Peter Sellers, L'arte di amare (1965) di Norman Jewison, con James Garner e Dick Van Dyke, Tramonto di un idolo (1966) di Russell Rouse, con Stephen Boyd, Un bikini per Didi (1966) di George Marshall, con Bob Hope, Più micidiale del maschio (1967) di Ralph Thomas, con Richard Johnson, e Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm (1968) con Dean Martin.

Nel 1972 torna in Italia, ove interpreta due film horror diretti da Mario Bava, Gli orrori del castello di Norimberga e Lisa e il diavolo, diventati entrambi con il tempo due cult movie del genere; viene nuovamente diretta da Bava in La casa dell'esorcismo (1975), ove recita accanto a Telly Savalas e Sylva Koscina. Nonostante la notorietà internazionale, intorno alla metà degli anni settanta la carriera della Sommer comincia però a declinare. Tra i film di quel periodo si segnalano Il complesso del trapianto (1971) di Ralph Thomas, Zeppelin (1971) di Étienne Périer, ...e poi, non ne rimase nessuno (1974) di Peter Collinson, Intrigo in Svizzera (1976) di Jack Arnold e Il prigioniero di Zenda (1979) di Richard Quine, ove affianca nuovamente Peter Sellers. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1984. Nel 1981 divorzia dal primo marito e si sposa nel 1993 con Wolf Walther, un albergatore di alcuni anni più giovane e padre di due figli, Sebastian e Caroline. La Sommer non ha avuto figli dai due matrimoni.

Dopo essersi cimentata con successo anche nel canto, realizzando diversi album, dagli anni novanta la Sommer abbandona progressivamente la recitazione per dedicarsi alla pittura, firmando le proprie opere con lo pseudonimo "E. Schwartz". Come attrice ha lavorato in una mezza dozzina di paesi diversi, imparandone la lingua (parla correntemente sette lingue) e raccogliendo immagini utilizzate per la realizzazione delle sue tele. La sua pittura mostra una forte influenza esercitata dalle opere di Marc Chagall. Elke Sommer ha avuto per anni un'accesa rivalità con Zsa Zsa Gábor, che è culminata in una causa per diffamazione[1]; successivamente si è trasferita a Los Angeles, in California.

Doppiatrici italiane

[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Elke Sommer è stata doppiata da:

Discografia parziale

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1965: Love In Any Language
  • 1965: Ich liebe Dich (LP)
  • 1973: Ich brauche dich so sehr
  • 1999: Das allein kann doch nicht alles sein (CD)
  • 1961: Be not notty / The Faithful Hussar
  • 1962: Wir sind Freunde / Darling
  • 1962: Adieu, Adieu / Nachts ging das Telefon
  • 1964: Cowboy-Shake / Hey, hey, hey, ich suche einen Boy
  • 1965: Ich sage No / Es könnte sein
  • 1965: Hully-Gully Italiano / Miss Cumberland
  • 1965: Das genügt mir nicht / Oh, I Love You
  • 1965: Es war ein Sommer in der Normandie / Ich geh' den Strand entlang
  • 1970: Ich kann prima Leben ohne Dich / Solang die Welt sich weiter dreht
  • 1972: So Knall auf Fall / Tränen im Sand

Premi e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Pool, Bob (9 dicembre 1993). $3.3-Million Libel Award in Sommer-Gabor Feud. Los Angeles Times

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN69130469 · ISNI (EN0000 0001 0912 768X · Europeana agent/base/149857 · LCCN (ENn84123407 · GND (DE118913085 · BNE (ESXX1546865 (data) · BNF (FRcb140392273 (data)