Vai al contenuto

Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Coordinate: 46°10′11.73″N 12°02′11.93″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Dolomiti Bellunesi)
Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Sass de Mura dal Passo Finestra
Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA6181
Codice EUAPEUAP0015
Class. internaz.IUCN category II - SIC
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Veneto
Provincia  Belluno
ComuniBelluno, Cesiomaggiore, Feltre, Gosaldo, La Valle Agordina, Longarone, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Rivamonte, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico, Sospirolo, Sovramonte, Val di Zoldo
Superficie a terra31.512 ha
Provvedimenti istitutiviLegge n.67/1988, Legge 305/1989, DM 20.04.90 DPR 12.07.93, DPR 09.01.08
GestoreEnte Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
PresidenteEnnio Vigne[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Sito istituzionale

Il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi è un parco nazionale situato in provincia di Belluno, nel Veneto settentrionale, istituito nel 1990, incluso nella sezione "Pale di San Martino - San Lucano - Dolomiti Bellunesi - Vette Feltrine" del sito delle Dolomiti, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2009.

Nel 1988 viene prevista l'istituzione del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi[2], la quale si concretizza nel 1990 con il provvedimento istitutivo del Ministero dell'Ambiente[3], il quale individua le seguenti finalità del parco nazionale:

  1. tutelare i valori naturalistici, storici, paesaggistici ed ambientali e conservare i valori bio-genetici della flora, della fauna e degli aspetti geomorfologici;
  2. migliorare le condizioni di vita degli abitanti interessati;
  3. promuovere la ricerca scientifica e l'educazione ambientale, tramite la divulgazione della cultura naturalistica;
  4. ripristinare le attività agro-selvi-pastorali.

Nel 1993 viene nominato l'ente Parco gestore.

Con Decreto del presidente della Repubblica 09.01.2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 del 9 maggio 2008, il parco è coinvolto da una nuova perimetrazione, secondo confini naturali e ben identificabili (crinali, fiumi, strade, ecc.), andando incontro alle esigenze dei comuni[4]: a differenza dei "vecchi" confini del 1990, individuati su una carta in scala 1:100.000, i nuovi confini sono definiti in due carte in scala 1:25.000, accompagnate da 12 tavole di dettaglio in scala 1:10.000, per garantire una precisione che non darà più adito a dubbi sull'effettivo andamento del confine del Parco.[5]

Il parco ha una superficie di 31.512 ettari[6], interamente compresa nella provincia di Belluno, tra i fiumi Cismon ad ovest e Piave ad est, esteso a nord verso il bacino del Maè e a sud nel basso Agordino.

Gruppi montuosi

[modifica | modifica wikitesto]
La Schiara vista da sud

Il Parco comprende i gruppi montuosi delle Alpi Feltrine (Vette di Feltre, Cimonega, Pizzocco, Brendol, Agnelezze), Monti del Sole, Schiara, Talvéna, Prampèr e Piz di Mezzodì. Sono presenti aree carsiche d'alta quota, rupi e pendici detritiche, habitat ideale per numerose specie di alta montagna.

Fiumi e torrenti

[modifica | modifica wikitesto]
Il torrente Ardo all'interno del Parco.
 Bene protetto dall'UNESCO
Dolomiti
 Patrimonio dell'umanità
TipoNaturali
Criterio(vii) (viii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2009
Scheda UNESCO(EN) The Dolomites
(FR) Scheda

Il territorio del parco, fatta eccezione per alcune aree carsiche di alta quota, si presenta estremamente ricco di risorse idriche: sorgenti, paludi e corsi d'acqua tra i quali: Cordevole, Mis, Caorame, Stién (affluente del Caorame), Falcìna (affluente del Mis), Ardo, Vescovà (affluente del Cordevole), Prampèra (affluente del Maè) che concorrono alla ricchezza biologica del Parco. Alcuni di questi torrenti scorrono in forre profonde, e tutti sono soggetti a variazioni.

All'interno del parco nazionale sono inclusi 15 comuni, tutti della regione Veneto: Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Gosaldo, La Valle Agordina, Longarone, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Rivamonte, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico, Sospirolo, Sovramonte, Val di Zoldo.

La flora è composta da rododendri, cardi, stelle alpine e da altre piante montane. Vi sono boschi di latifoglie e di conifere, pascoli e prati.

Marmotta

La varietà territoriale del Parco, che comprende aree di alta montagna accanto a pascoli, permette a numerose specie animali di trovare il proprio habitat all'interno dell'area.
Tra le specie più importanti e rappresentate vi sono:

  1. ^ Il Presidente, su dolomitipark.it.
  2. ^ Legge 11 marzo 1988, n. 67, articolo 18, in materia di "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1988)"
  3. ^ Decreto ministeriale 20 aprile 1990, n. , in materia di "Istituzione del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi"
  4. ^ Nuova perimetrazione del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (PDF), su dolomitipark.it. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  5. ^ Copia archiviata, su dolomitipark.it. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
  6. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN158004594