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Deodato di Nevers

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San Deodato
 

Vescovo

 
MorteAbbazia di Saint-Dié, circa 679
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepapa Leone IX, 1049
Ricorrenza19 giugno

Deodato di Nevers (... – Abbazia di Saint-Dié, circa 679) è considerato vescovo di Nevers e sarebbe stato il fondatore del monastero che prese il suo nome (Saint-Dié).

Fu proclamato santo da papa Leone IX nel 1049.

Secondo una tradizione, Deodato apparteneva a una nobile famiglia, fu vescovo di Nevers e, come tale, avrebbe preso parte al concilio di Sens del 657. Abbandonato l'episcopato, si ritirò a vita eremitica nei Vosgi, poi su un'isola presso Strasburgo dove, con l'appoggio di Childerico II, edificò una chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo.[1]

Dopo varie peregrinazioni, si stabilì in una zona, detta Jointures, alla confluenza dei fiumi Fave e Meurphe, dove edificò un monastero introducendovi una regola basata su quella di san Colombano.[1]

Desiderio strinse anche amicizia con Idulfo, abate del vicino monastero di Moyenmoutier.[1]

Morì nel suo monastero attorno al 679: in suo onore, l'abbazia e il villaggio che vi sorse intorno presero il nome di Saint-Dié.[1]

Reliquiario di Deodato di Nevers

Fu proclamato santo da papa Leone IX nel 1049.[2]

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 19 giugno.

  1. ^ a b c d Gilbert Bataille, BSS, vol. IV (1964), col. 572.
  2. ^ Giuseppe Löw, EC, vol. III (1949), col. 590.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
  • Pio Paschini (cur.), Enciclopedia Cattolica (EC), 12 voll., Ente per l'Enciclopedia Cattolica e per il libro cattolico, Città del Vaticano 1948-1954.

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