Vai al contenuto

Costanza d'Inghilterra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Costanza

Costanza di Normandia o d'Inghilterra (in francese Constance de Normandie; 1061 circa – Redon, 13 agosto 1090) fu duchessa consorte di Bretagna, contessa consorte di Cornovaglia e Contessa consorte di Rennes.

Regno d'Inghilterra
Normanni

Guglielmo I
Guglielmo II
Enrico I
Stefano I
Modifica

Sia secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, autore della sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, che secondo il cronista e monaco benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire (Wessex), Guglielmo di Malmesbury e il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, ed ancora il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, era figlia del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore, e di Matilde delle Fiandre[1] (1032 - 1083), che, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, era figlia di Baldovino V, conte delle Fiandre, e della sorella del re di Francia, Enrico I[1], Adele di Francia[2], che secondo la Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis era figlia del re di Francia, Roberto II, detto il Pio[3].
Guglielmo il Conquistatore, sempre secondo Guglielmo di Jumièges, era l'unico figlio (illegittimo[4]) del sesto signore della Normandia, il quarto ad ottenere formalmente il titolo di Duca di Normandia, Roberto I il Magnifico e della sua concubina[5](un'unione secondo il more danico o uso vichingo, quindi pagano) Herleva di Falaise detta anche Arletta[6] (1010 circa –1050 circa), di umili origini, che, secondo Guglielmo di Jumièges, era la figlia di Fulberto o Herberto, un cameriere del duca (Herleva Fulberti cubicularii ducis filia)[6] e della moglie Duda o Duwa, come ci conferma la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[7].
Suoi fratelli furono i re d'Inghilterra, Guglielmo il Rosso e Enrico Beauclerc e il duca di Normandia, Roberto il Corto o il Cortacoscia.

Tutti i cronisti dell'epoca indicano Costanza come secondogenita, sia Guglielmo di Jumièges[8], sia Matteo di Parigi[9] ed anche Guglielmo di Malmesbury[10], Orderico Vitale, cita ancora Costanza, come secondogenita, nel libro IV del II volume[11], mentre, nel libro VII del III volume, la cita come terzogenita[12].

Il giorno di Natale del 1066, suo padre, Guglielmo I, venne incoronato re d'Inghilterra, nella cattedrale di Westminster, a Londra.

Dopo che Alano Fergent, secondo il Ex Chronico Britannico dopo la morte di suo padre, Hoel II, il 15 aprile 1084[13], era divenutol Conte di Cornovaglia, conte di Rennes e duca di Bretagna, seguì un periodo conflittuale, con scontri armati tra ducato di Normandia e ducato di Bretagna[14], il padre di Costanza, Guglielmo, e Alano vennero a patti a Caen, dove fu deciso il matrimonio tra Costanza e Alano IV[15].
Così Costanza, secondo Orderico Vitale, a Bayeux, sposò il Conte di Cornovaglia, conte di Rennes e duca di Bretagna, Alano IV Fergent[16], che, secondo il Ex Chronico Briocensi, era il figlio primogenito del Conte di Cornovaglia, conte di Nantes, poi anche conte di Rennes e duca di Bretagna, Hoel II e della moglie (come ci conferma ancora il Ex Chronico Briocensi[17]), la duchessa di Bretagna e contessa di Rennes, Havoise[18], che, secondo la Genealogiae comes Flandriae era figlia del conte di Rennes e duca di Bretagna, Alano III[19] e della moglie (come ci conferma la Ex Chronicon Kemperlegiense[20], Bertha di Blois[21].
L'anno del matrimonio è compreso tra 1086 ed il 1088: infatti, per il Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, fu celebrato nel 1086[22], per il Ex Chronico Kemperlegiensis, fu celebrato nel 1087[23] e per il Ex Chronico Britannico Altero, fu celebrato nel 1088[24].
Il matrimonio di Costanza con Alano viene confermato sia da Matteo di Parigi[25], che da Guglielmo di Jumièges[8] e anche da Guglielmo di Malmesbury[26],

Il 31 luglio 1089, Costanza assieme al marito Alano, secondo il Recueil d'actes inédits des ducs et princes de Bretagne (XIe, XIIe, XIIIe siècles), fecero una donazione[27].

Secondo Orderico Vitale, Costanza nei pochi anni che fu duchessa di Bretagna fece tutto quanto in suo potere per promuovere il benessere dei suoi sudditi, e quando morì i suoi sudditi Bretoni furono profondamente addolorati[15], mentre secondo Guglielmo di Malmesbury il suo rigore nell'amministrare la giustizia eccitò talmente i suoi sudditi (i Bretoni), che fu avvelenata[28],

Costanza morì nel 1090, come ci viene riportato nel Ex Chronico Britannico Altero[29] e dal Cartulaire de l´abbaye de Sainte-Croix de Quimperlé [30].
Rimasto vedovo, Alano, dopo alcuni anni (nel 1095), come risulta dal Chronica Albrici Monachi Trium Fontium (non la nomina la moglie, ma la cita come contessa di Rennes)[31], si risposò con Ermengarda d'Angiò.

Costanza morì dopo pochi anni di matrimonio, senza aver generato alcun figlio ad Alano IV[8].

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Riccardo II di Normandia Riccardo I di Normandia  
 
Gunnora di Normandia  
Roberto I di Normandia  
Giuditta di Bretagna Conan I di Bretagna  
 
Ermengarde-Gerberga d'Angiò  
Guglielmo I d'Inghilterra  
Fulbert di Falaise  
 
 
Herleva  
Duda  
 
 
Costanza d'Inghilterra  
Baldovino V di Fiandra Arnolfo II di Fiandra  
 
Rozala d'Ivrea  
Baldovino V di Fiandra  
Ogiva di Lussemburgo Federico di Lussemburgo  
 
Ermentrude (?)  
Matilde delle Fiandre  
Roberto II di Francia Ugo Capeto  
 
Adelaide d'Aquitania  
Adele di Francia  
Costanza d'Arles Guglielmo I di Provenza  
 
Adelaide d'Angiò  
 
  1. ^ a b (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pagg. 92 e 93
  2. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, pagina 306 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 2, pag 252 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  4. ^ Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II, pag. 800
  5. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà normanna - ROBERT
  6. ^ a b (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. III, pag 268
  7. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1032, Pag 784 Archiviato il 7 gennaio 2015 in Internet Archive.
  8. ^ a b c (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. XXXIV, pag. 310
  9. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol II, anno 1086, pagg. 21 e 22
  10. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 306
  11. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, par. V, pagina 189
  12. ^ (LA) ORDERICI VITALIS, ECCLESIASTICtE historije, LIBRI TREDECIM., TOMUS III, liber VII, par. II, pagina 159
  13. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico, anno MLXXXIV pagina 557
  14. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, par. XVII, pagine 290 e 291
  15. ^ a b (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, par. XVII, pagina 291
  16. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber V, colonna 414
  17. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Briocensi, anno MLXVI pagina 565
  18. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Briocensi, anno MLXVI pagina 566
  19. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogiae comes Flandriae, par. 25, pag 323, nota 4 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  20. ^ (LA) Stephani Baluzii Miscellaneorum, Liber I, Ex Chronicon Kemperlegiense, anno MVIII, pag 521
  21. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogiae comes Flandriae, par. 25, pag 323 Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive.
  22. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Ruyensis Cœnobii anno MLXXXVI pagina 563
  23. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Kemperlegiensis anno MLXXXVII pagina 562
  24. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico Altero, anno MLXXXVIII pagina 559
  25. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 31
  26. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pagg. 306 e 307
  27. ^ (LA) Recueil d'actes inédits des ducs et princes de Bretagne (XIe, XIIe, XIIIe siècles), documento n° XXIII, pagine 56 e 57
  28. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 307
  29. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico Altero, anno MXC pagina 559
  30. ^ (LA) Cartulaire de l´abbaye de Sainte-Croix de Quimperlé, Chronicon universum, pagina 105
  31. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1095 pagina 803 Archiviato il 6 ottobre 2014 in Internet Archive.

Fonti primarie

[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica

[modifica | modifica wikitesto]
  • Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 770–806.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]