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Ceroxylon quindiuense

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Palma da cera del Quindío
Palme da cera nel Quindío, Colombia
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidi
OrdineArecales
FamigliaArecaceae
SottofamigliaCeroxyloideae
TribùCeroxyleae
GenereCeroxylon
SpecieC. quindiuense
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineArecales
FamigliaArecaceae
SottofamigliaCeroxyloideae
TribùCeroxyleae
GenereCeroxylon
SpecieC. quindiuense
Nomenclatura binomiale
Ceroxylon quindiuense
H.Wendl. ex H.Karst.
Sinonimi

Klopstockia quindiuensis
H. Karst., 1859[2]
Ceroxylon floccosum
Burret, 1929[3][4]

La palma da cera del Quindío (Ceroxylon quindiuense (H.Karst.) H.Wendl.) è una palma originaria delle foreste montuose andine della Colombia[5].

Palme nel Parque de la 93 a Bogotà.
Palme nella Finca La Carbonera (Toche-Tolima).

Il nome generico è composto dalle parole greche: kèròs = "cera" e xγlon = "legno", riferito alla spessa cera bianca rinvenuta nei tronchi[6]. L'epiteto specifico "quindiuense" fa riferimento alla sua ubicazione geografica nel Quindío.

In buone condizioni, può raggiungere i 70 metri. È la monocotiledone più grande al mondo. Le foglie vanno dal verde scuro al grigiastro, con piccioli lunghi oltre 2 metri. Il tronco è cilindrico, liscio e ricoperto di cera. Quando le foglie muoiono e cadono, lasciano un anello nero intorno al fusto. Si tratta di una specie protetta. Ceroxylon quindiuense ha un portamento estremamente alto e vive più di cento anni. Venne studiata da Alexander von Humboldt nel 1801[7]. È una pianta in pericolo di estinzione.

La palma da cera adulta produce grandi grappoli di datteri di color rosso o arancione acceso.

Le bacche che riescono a germinare nel suolo sottostante, daranno vita a plantule con le foglie inizialmente chiuse. In condizioni di scarsa luminosità inizierà una crescita piuttosto lenta, rimanendo diversi anno in stadio giovanile.

Il fusto si sviluppa in seguito al succedersi delle foglie, che cadendo, producono degli anelli caratteristici. Questo lento processo porterà alla fioritura dopo circa 40 anni.

Nel momento del suo primo raccolto, la palma si considera adulta, sul finire del suo ciclo produttivo, la palma avrà circa 60 anni. Vivrà altri 40 anni fino a morire dopo i 100 anni e ad aver raggiunto un'altezza compresa tra i 60 e i 70 metri.

Costituisce un habitat per molte forme di vita, spesso specie a rischio di estinzione come il pappagallo guancegialle (Ognorhynchus icterotis).

Distribuzione e habitat

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Panorama della Valle de Cocora con le palme da cera.

Questa pianta cresce in gruppi sui versanti occidentali delle Ande, tra i 2.500 ed i 2.800 m s.l.m., con temperature comprese tra i 12 e i 19 °C e piovosità media di 1800 mm/anno, in suoli sabbiosi con elevata acidità.

Le popolazioni più numerose e meglio conservate si trovano nelle valli andine del dipartimento di Tolima, nella Valle de Cocora del dipartimento di Quindío, nella regione dell'eje cafetero e nel dipartimento di Caldas, nel comune di Samaná.

Ceroxylon quindiuense è stata descritta da (Karsten) e pubblicato in Bonplandia 8: 70. 1860[8].

Sinonimi

Importanza culturale

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È stata scelta come albero nazionale della Colombia dalla Comisión Preparatoria del III Congreso Sudamericano de Botánica, svolto a Bogotà nel 1952. È stata adottata ufficialmente come albero nazionale mediante la Legge 61 del 16 settembre 1985[9].

  • La cera veniva usata per fare candele, fino all'introduzione dell'elettricità, riducendone così l'importanza economica.
  • Il suo legno è molto ricercato per l'industria del legname.
  • I frutti vengono utilizzati per l'alimentazione del bestiame.
  • Le foglie sono state ampiamente utilizzate nelle celebrazioni cattoliche della Domenica delle Palme.

Conservazione

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La Lista rossa IUCN classifica Ceroxylon quindiuense come specie vulnerabile[1].

La specie è protetta all'interno del Parco Naturale Nazionale Los Nevados.

  1. ^ a b (EN) Bernal, R., Ceroxylon quindiuense, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  2. ^ a b Fl. Columb. 1: 1 (1859).
  3. ^ a b Notizbl. Bot. Gart. Berlin-Dahlem 10: 851 (1929).
  4. ^ a b (EN) Royal Botanic Gardens, Kew, Ceroxylon quindiuense, su World Checklist of Selected Plant Families (WCSP). URL consultato il 27 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2021).
  5. ^ (EN) Royal Botanic Gardens, Kew, Ceroxylon quindiuense, su Plants of the World Online. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  6. ^ (EN) J. Dransfield, N. Uhl, C. Asmussen, W.J. Baker, M. Harley e C. Lewis, Genera Palmarum. The evolution and classification of palms, 2008.
  7. ^ (ES) Díaz Piedrahita, Santiago, El trayecto colombiano de Humboldt, in Credencial Historia, n. 122, febbraio 2000. URL consultato il 27 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2011).
  8. ^ (EN) Missouri Botanical Garden, Ceroxylon quindiuense, su Tropicos. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  9. ^ (ES) Congreso de Colombia, Ley 61 de 1985, su funcionpublica.gov.co. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  • (EN) Henderson, A., G.A. Galeano e R. Bernal, Field Guide Palms Amer. 1–352, Princeton, New Jersey, Princeton University Press, 1995.
  • (ES) A. Idárraga-Piedrahíta, R.D.C Ortiz, R. Callejas Posada e M. Merello (a cura di), Fl. Antioquia: Cat. 2: 9–939, Medellín, Università di Antioquia, 2011.

Voci correlate

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