Buckminsterfullerene
Buckminsterfullerene | |
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Nome IUPAC | |
(C60-Ih)[5,6]fullerene | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C60 |
Massa molecolare (u) | 720,66 |
Aspetto | polvere grigia |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 628-630-7 |
PubChem | 123591 |
SMILES | C12=C3C4=C5C6=C1C7=C8C9=C1C%10=C%11C(=C29)C3=C2C3=C4C4=C5C5=C9C6=C7C6=C7C8=C1C1=C8C%10=C%10C%11=C2C2=C3C3=C4C4=C5C5=C%11C%12=C(C6=C95)C7=C1C1=C%12C5=C%11C4=C3C3=C5C(=C81)C%10=C23 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 [1] |
Il buckminsterfullerene (nome IUPAC (C60-Ih)[5,6]fullerene) è il più piccolo fullerene nel quale due pentagoni non condividono un lato. Fu scoperto il 4 settembre 1985.[2]
Struttura e nomenclatura
[modifica | modifica wikitesto]Nella struttura del buckminsterfullerene (C60) gli atomi di carbonio (tutti ibridati sp2) si dispongono ai vertici di un particolare poliedro semiregolare: l'icosaedro troncato. Si tratta di uno dei 13 solidi archimedei, le cui facce sono esagoni e pentagoni. Tale poliedro rappresenta perfettamente la forma dei moderni palloni da calcio, per cui alla molecola fu dato inizialmente il nome di soccerene, da soccer (calcio, in inglese americano).[3]
Il nome attuale è stato dato in onore di Richard Buckminster Fuller (1895-1983), architetto celebre per aver diffuso la cupola geodetica con la forma dello stesso poliedro. Da qui anche il nome scherzoso "buckyball", che identifica tutti i fullereni di forma approssimativamente sferica o ellissoidale (in contrapposizione con "buckytube", che indica i fullereni di tipo tubolare, cioè i nanotubi di carbonio).
Presenza in natura
[modifica | modifica wikitesto]Essendo un composto del carbonio si trova facilmente in natura, e non è raro che si trovi anche nella fuliggine, soprattutto nella fuliggine prodotta dalla paraffina fatta bruciare sul bruciatore Bunsen.
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]La molecola di C60 scoperta da Harold Kroto, ha due lunghezze di legame: i legami 6:6 (fra due esagoni) possono essere considerati doppi, e sono più corti di quelli 6:5 (fra un esagono e un pentagono).
Attualmente non hanno applicazioni, ma sono oggetto di numerose ricerche nel campo delle nanotecnologie e della medicina.
Si tenta di inserire atomi, o piccole molecole, all'interno delle buckyballs, sfruttandole come "cavallo di Troia". Potrebbero infatti trasportare selettivamente nelle cellule tumorali alcuni farmaci mirati, o essere usati nella cura dell'AIDS.
Possibili pericoli per la salute
[modifica | modifica wikitesto]Anche se in teoria i buckyballs sono relativamente inerti, una presentazione della American Chemical Society nel mese di marzo del 2004, descritta in un articolo di New Scientist il 3 aprile 2004, suggerisce che la molecola sia nociva agli organismi. Un esperimento condotto da Eva Oberdörster alla Southern Methodist University, ha dimostrato che, introducendo fullerene in acqua in concentrazione pari a 0,5 ppm, una spigola ha sofferto danni cellulari nel tessuto del cervello dopo 48 ore. I danni sono stati identificati come perossidazione lipidica, patologia di cui è nota la capacità di alterare il funzionamento della membrana cellulare. Si sono verificati inoltre cambiamenti infiammatori nel fegato e nell'attivazione dei geni atti alla sintesi di enzimi di riparazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 27.02.2010
- ^ "Nobel Lecture" di H. Kroto, 7 dicembre 1996, pagina 57
- ^ Popular Science, p. 55.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Edward Edelson, Buckyball - The magic molecole, in Popular Science, vol. 239, n. 2, agosto 1991, pp. 53-57, 87, ISSN 0161-7370.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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