Blue Angel 69
Blue Angel 69 videogioco | |
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Schermata su Amiga | |
Piattaforma | Amiga, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS |
Data di pubblicazione | 1989 |
Genere | Rompicapo |
Tema | Erotico |
Origine | Germania |
Sviluppo | Magic Bytes |
Pubblicazione | Magic Bytes |
Design | Winfried Stappert |
Programmazione | Winfried Stappert (Amiga, ST), Stefan Harms (C64), Manfred Matschke e Gabriele Biallas (DOS) |
Grafica | Ralf Vogel (Amiga, ST, DOS), Thomas Detert e Stefan Harms (C64) |
Musiche | Stefan Jeworowski (Atari ST), Thomas Hermann (Amiga), Thomas Detert (C64) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Joystick, tastiera, mouse |
Supporto | Floppy disk, cassetta |
Requisiti di sistema | DOS: RAM 384kB, video CGA (monocromo) o EGA |
Seguito da | Sexy Droids |
Blue Angel 69 è un videogioco rompicapo pubblicato nel 1989 per Amiga, Atari ST, Commodore 64 e MS-DOS dalla Magic Bytes. Consiste nella cancellazione strategica di tessere numerate per accumulare più punti dell'avversario; la meccanica è un rifacimento di Maxit, un gioco per Commodore PET del 1978[1][2]. Graficamente Blue Angel 69 è caratterizzato da immagini erotiche di donne-robot, simili a vere donne nude o seminude, a parte la pelle metallizzata e una specie di elmo in testa.
Conversioni non ufficiali e non commerciali sono state realizzate per Commodore 16 nel 1991[3] e per Amstrad CPC nel 2010[4].
Fu seguito, solo per Amiga e MS-DOS, da Sexy Droids (1992)[5], Penthouse Hot Numbers (1993)[6] e Penthouse Hot Numbers Deluxe (1994)[7], gli ultimi due con foto digitalizzate di vere modelle di Penthouse.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Due contendenti, controllabili da giocatori umani o dal computer a tre diverse difficoltà, si sfidano con l'obiettivo di accumulare il maggior numero di punti. L'arena di gioco è un tabellone di 8x8 tessere numerate disposte casualmente, che possono essere di due colori: un colore rappresenta punteggi positivi, che vanno da 1 a 11, e l'altro punteggi negativi, che vanno da 1 a 10[8]. Sotto la griglia di tessere è nascosta un'immagine provocante di una donna-robot seminuda, che viene parzialmente rivelata man mano che si eliminano le tessere, e in caso di vittoria contro il computer viene infine mostrata nella sua interezza.
Si controlla a turno un cursore che si sposta tra le tessere, iniziando la partita da un punto a caso. Al proprio turno ogni contendente può spostare il cursore su una tessera per selezionarla, eliminandola e vincendo il suo valore di punteggio, positivo o negativo. Un contendente però può spostare il cursore solo in orizzontale, e l'altro solo in verticale. Quindi, dopo aver scelto una tessera, l'avversario dovrà sceglierne un'altra sulla stessa riga o colonna (a seconda se è il primo o secondo giocatore); la partita termina quando si rimane su una riga o colonna vuota.
È possibile giocare in modalità "nascondi", nella quale sono visibili soltanto i numeri nella riga o colonna attualmente selezionabile, mentre del resto delle tessere è visibile soltanto il colore. Un'altra modalità è la partita a tempo, dove per ogni mossa si ha durata massima in secondi prestabilita, esaurita la quale viene selezionata in automatico la tessera peggiore.
Giocando contro il computer ci sono dieci livelli, con la difficoltà che viene periodicamente aumentata rispetto a quella selezionata all'inizio. Ogni livello ha una diversa immagine della donna-robot, che tende a essere sempre più provocante.
Le versioni Amiga e Atari ST hanno qualche frase in sintesi vocale femminile che annuncia di chi è il turno.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]A suo tempo la critica europea giudicò Blue Angel 69 nella media. Tra le testate più entusiaste ci furono Aktueller Software Markt che lo considerò un hit in tutte le sue quattro versioni[9], Amiga Joker con un voto complessivo del 78%[10] e Commodore Force con un 83% (edizione Commodore 64 qualche anno dopo)[11]. Molte altre riviste lo giudicarono attorno alla sufficienza[12], oppure lo apprezzarono moderatamente con giudizi attorno al 7/10[13]. Sebbene il lato strategico risultasse semplice ma interessante e la grafica discreta, il difetto spesso riscontrato era la ripetitività che dava poco interesse a lungo termine[14].
L'originale Maxit era un gioco già in gran parte dimenticato[1] e la stampa non notò quasi mai che Blue Angel 69 fosse un rifacimento delle sue meccaniche di gioco, anzi alcune recensioni ne apprezzarono l'originalità[15]; delle fonti consultate, solo Your Commodore lo riconobbe come imitazione, ma di un non meglio identificato Concentration per Macintosh, che tra l'altro secondo la rivista ha un'intelligenza artificale decisamente migliore[16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b retroarchives.fr.
- ^ (EN) Gruppo di videogiochi: Maxit variants, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- ^ (EN) Blue Angel 69, su Plus/4 World.
- ^ (FR) Blue Angel 69, su CPC-power.com.
- ^ (EN) Sexy Droids, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- ^ (EN) Penthouse Hot Numbers, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- ^ (EN) Penthouse Hot Numbers Deluxe, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- ^ Zzap! 43.
- ^ Aktueller Software Markt 1, Aktueller Software Markt 3.
- ^ Amiga Joker 1.
- ^ Commodore Force 2.
- ^ Zzap! 43, Zzap!64 58, Power Play 3, Génération 4 17, Tilt 77.
- ^ Micromanía 23, Your Commodore 65, Guida Videogiochi 11.
- ^ Zzap! 43, Zzap!64 58, Génération 4 17, Tilt 77.
- ^ Micromanía 23, Zzap!64 58.
- ^ Your Commodore 65.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Blue Angel 69 (manuale per tutte le versioni), Magic Bytes, 1989.
Riviste
- Blue Angel 69 (JPG), in Zzap!, anno 5, n. 43, Milano, Edizioni Hobby, marzo 1990, pp. 24-25, OCLC 955306919.
- Blue Angel 69 (JPG), in Guida Videogiochi, n. 11, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, maggio 1990, p. 42.
- (DE) Blue Angel 69 (JPG) (Amiga/C64), in Aktueller Software Markt, n. 1, Eschwege, Tronic Verlag, gennaio 1990, p. 94, ISSN 0933-1867 .
- (DE) Blue Angel 69 (JPG) (ST/PC), in Aktueller Software Markt, n. 3, Eschwege, Tronic Verlag, marzo 1990, p. 54, ISSN 0933-1867 .
- (DE) Blue Angel 69 (JPG), in Power Play, n. 3, Markt & Technik, marzo 1990, p. 88, ISSN 0937-9754 .
- (DE) Blue Angel 69 (JPG), in Amiga Joker, n. 1, Grasbrunn, Joker-Verlag, gennaio 1990, p. 17, OCLC 85263766. Trascrizione del testo, su amigareviews.leveluphost.com.
- (FR) Blue Angel 69 (JPG), in Génération 4, n. 17, Pressimage, dicembre 1989, p. 140, ISSN 0987-870X .
- (FR) Blue Angel 69 (JPG) (PC), in Tilt, n. 77, Parigi, Editions Mondiales, aprile 1990, pp. 72-73, ISSN 0753-6968 .
- (EN) Blue Angel 69 (JPG), in Zzap!64, n. 58, Ludlow, Newsfield, febbraio 1990, p. 18, ISSN 0954-867X . Trascrizione del testo, su amigareviews.leveluphost.com.
- (EN) Blue Angel 69 (JPG), in Your Commodore, n. 65, Hemel Hempstead, Argus Specialist Publications, febbraio 1990, p. 50, ISSN 0269-8277 .
- (EN) Blue Angel 69 (JPG), in Commodore Force, n. 2, Ludlow, Europress Impact, febbraio 1993, p. 16, ISSN 0967-7461 .
- (ES) Blue Angel 69 (JPG), in Micromanía, segunda época, anno 6, n. 23, Madrid, Hobby Press, aprile 1990, p. 51, ISSN 9955-8726 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Blue Angel 69, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kim Lemon, Blue Angel 69, su Lemon64.com.
- Roberto Nicoletti, Blue Angel 69, su Ready64.org.
- (EN) Blue Angel 69, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Blue Angel 69, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
- (FR) Blue Angel 69, su retroarchives.fr.