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Bitter Sweet Symphony

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Bitter Sweet Symphony
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaThe Verve
Pubblicazione16 giugno 1997
Durata5:58 (Versione album)

4:35 (Versione radiofonica)

Album di provenienzaUrban Hymns
GenereBritpop
Rock sinfonico
EtichettaHut, Virgin
ProduttoreMartin Glover, The Verve
FormatiCD, 12"
Certificazioni originali
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Brasile (bandiera) Brasile[2]
(vendite: 30 000+)
Francia (bandiera) Francia[3]
(vendite: 250 000+)
Germania (bandiera) Germania[4]
(vendite: 250 000+)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito (4)[5]
(vendite: 2 400 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (2)[6]
(vendite: 200 000+)
The Verve - cronologia
Singolo precedente
(1995)
Singolo successivo
(1997)

Bitter Sweet Symphony è un singolo del gruppo musicale britannico The Verve, pubblicato il 16 giugno 1997 come primo estratto dal terzo album in studio Urban Hymns.

Il brano è noto per il suo riff d'archi che caratterizza quasi l'intera composizione: esso è stato campionato dalla versione orchestrale di The Last Time, canzone dei Rolling Stones del 1965, riarrangiata dalla Andrew Oldham Orchestra per il loro album The Rolling Stones Songbook.

Controversia legale

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L'uso del sample di The Last Time non era stato autorizzato, nonostante i ripetuti tentativi della band di ottenere i diritti, per questo l'ABKCO Records, etichetta musicale che detiene i diritti di autore del materiale musicale dei Rolling Stones degli anni sessanta, citò in tribunale il gruppo per aver violato le norme sul diritto d'autore.[7]

La causa si risolse in sede extragiudiziale, con l'ABKCO Records che acconsentì all'uso del campione solo dietro il pagamento del 100% delle royalties, e previo l'inserimento di Mick Jagger e Keith Richards fra gli autori della canzone.[8]

Ad aprile 2019 Mick Jagger e Keith Richards hanno rinunciato ai diritti sulla canzone.[9]

Successo commerciale

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Il brano ha raggiunto la seconda posizione nella classifica inglese Official Singles Chart.

Il pezzo è stato inserito al 382º posto nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi secondo la rivista Rolling Stone.

In un'intervista del 2016 per Noisey, a proposito del brano Richard Ashcroft ha dichiarato:

«Il primo verso di Bitter Sweet Symphony fa: "Sei schiavo dei soldi e poi muori". Nessuno avrebbe detto che sarebbe diventata una canzone popolare. Se avessi soltanto guardato il testo di Bitter Sweet Symphony avresti detto: "Wow, questo è il mucchio di merda più deprimente che abbia mai letto in vita mia. Non sarà mai una hit"[10]

Video musicale

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Hoxton Street, Londra, la location del video di Bitter Sweet Symphony

Nel video musicale, diretto da Walter Stern, il frontman Richard Ashcroft cammina lungo un marciapiede senza mai spostarsi o fermarsi, urtando chiunque incontri e continuando a guardare dritto cantando "No change, I can't change, I can't change". Sul finire del video musicale, gli altri componenti dei The Verve si uniscono a lui, per poi continuare a camminare senza una meta apparente.

La strada che appare nel video è Hoxton Street, a nord di Londra, diventata famosa proprio grazie alla canzone della band britannica.

Il video sembra essere basato su quello di Unfinished Sympathy dei Massive Attack ove si vede la cantante del gruppo, Shara Nelson, camminare lungo il West Pico Boulevard di Los Angeles mentre esegue il playback della canzone.

Classifica (1997/98) Posizione
massima
Australia[11] 11
Austria[11] 15
Belgio (Fiandre)[11] 21
Belgio (Vallonia)[11] 18
Canada[12] 5
Canada (rock/alternative)[13] 1
Europa[14] 10
Finlandia[11] 6
Francia[11] 16
Germania[11] 37
Irlanda[15] 3
Italia[16] 1
Norvegia[11] 9
Nuova Zelanda[11] 15
Paesi Bassi[11] 14
Regno Unito[17] 2
Spagna[18] 2
Stati Uniti[19] 12
Stati Uniti (adult alternative)[19] 3
Stati Uniti (alternative)[19] 4
Stati Uniti (mainstream rock)[19] 22
Stati Uniti (pop)[19] 23
Svezia[11] 10
Svizzera[11] 15
Altri musicisti

Riferimenti e altri usi

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Nel 1998 la canzone è stata inserita nella colonna sonora dello spot italiano dell'Opel Astra.

È stata usata anche come sigla del TG Parlamento dell'allora TSP (Testata Servizi Parlamentari, oggi Rai Parlamento) dal 2002 al 2006 e come sigla del programma televisivo di Canale 5 Il senso della vita.

La canzone è inserita nella colonna sonora nel finale del film Cruel Intentions.

Nel 2003 la canzone è stata campionata per il brano Sweet Soca Music di Sugar Daddy in collaborazione con Mellow Marc e per uno dei primi spot di Banca Intesa.

Nell'episodio de I Simpson, Lo show degli anni '90 (19X11, 2008), le prime note della canzone accompagnano le scene in cui Homer e Marge iniziano ad entrare in crisi, quando lei si accorge di provare interesse per il suo professore universitario.

È stata infine usata come canzone sui titoli di coda del film del 2019 di Xavier Dolan, La mia vita con John F. Donovan. Il pezzo è anche la sigla di un programma di Michele Plastino, denominato "Goal senza frontiere", in onda il Martedì sera su T9.

Nel 2019 viene pubblicato un remix in versione dance ad opera di Gamper & Dadoni, ove il testo è cantato da Emily Roberts.

Nel 2022 con l'uscita della quinta stagione di The Crown una versione modificata della canzone è stata usata nel trailer, mentre compare come musica di sottofondo nell’ultima scena della sesta stagione della serie TV Élite.

  1. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 1997 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 maggio 2015.
  2. ^ (PT) The Verve – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 29 luglio 2024.
  3. ^ (FR) The Verve - Bitter Sweet Symphony – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 13 maggio 2015.
  4. ^ (DE) The Verve – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 26 luglio 2018.
  5. ^ (EN) Bitter Sweet Symphony, su British Phonographic Industry. URL consultato il 29 giugno 2024.
  6. ^ Bitter Sweet Symphony (certificazione), su FIMI. URL consultato il 30 settembre 2024.
  7. ^ (EN) DAVID SINCLAIR WHITAKER: Sweet Symphony, su soundonsound.com, Sound On Sound, 2001. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2014).
  8. ^ (EN) Verve and The Rolling Stones : Truly Bittersweet Archiviato il 5 giugno 2009 in Internet Archive.
  9. ^ The Bittersweet Symphony dispute is over, BBC. URL consultato il 23 maggio 2019.
  10. ^ Intervista a Richard Ashcroft (sottotitoli in italiano) 2016 - 16 min, su youtube.com, YouTube, 20 aprile 2016.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) The Verve - Bitter Sweet Symphony, su Ultratop. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  12. ^ (EN) Top Singles - February 9, 1998, su Library and Archives Canada. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  13. ^ (EN) Rock/Alternative - January 26, 1998, su Library and Archives Canada. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  14. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, in Billboard, 12 luglio 1997, p. 43. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  15. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  16. ^ Classifica settimanale WK 35 (dal 22.08.1997 al 28.08.1997), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  17. ^ (EN) Official Singles Chart: 22 June 1997 - 28 June 1997, su Official Charts Company. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  18. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  19. ^ a b c d e (EN) The Verve – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 24 febbraio 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni

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