Billa
Billa | |
---|---|
Stato | Austria |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1953 |
Fondata da | Karl Wlaschek |
Sede principale | Wiener Neudorf |
Gruppo | REWE Group |
Persone chiave | Wolfgang Wimmer, presidente Stefan Gesselbauer, amministratore delegato |
Settore | Grande distribuzione organizzata |
Prodotti | Alimentari e beni di largo consumo |
Fatturato | 1,35 miliardi €[1] (2009) |
Dipendenti | 16 320 (2007) |
Slogan | «Il meglio per me» |
Sito web | www.billa.at/ |
Billa (acronimo di Billiger Laden) (austriaca di supermercati, operante in quattro paesi europei, di proprietà della tedesca REWE Group.
) è una catenaStoria
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1953 dal viennese Karl Wlaschek col nome di WKW (Warenhandel Karl Wlaschek), ha preso il nome di Billa (da Billiger Laden, vale a dire "negozio a basso costo") dal 1960.
La catena è cresciuta velocemente negli anni successivi, giungendo a un fatturato di un miliardo di scellini austriaci nel 1970. Nel 1996 Billa è stata acquisita dalla tedesca REWE Group e, successivamente, con la scomparsa di gruppi quali Konsum e Meinl, è diventata la più diffusa catena di supermercati austriaca.
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Billa deteneva nel 2002 il 35,8% del mercato austriaco di riferimento e, in alcune aree del paese, come ad esempio a Vienna, Billa e gli altri suoi marchi affiliati (Merkur, Mondo/Penny, Emma e Bipa) rappresentano pressoché un monopolio.
In particolare, Merkur sta ulteriormente aumentando il potere di Billa, rappresentando il brand associato agli ipermercati di grande distribuzione.
In Europa, Billa si è diffusa nei paesi dell'est prossimi all'Austria.
Paese | Numero di punti vendita |
Austria | >1000 |
Rep. Ceca | 205 |
Slovacchia | 123 |
Bulgaria | 84 |
Billa ha operato in passato anche in altri paesi
Paese | No. di negozi | Venduto a | Anno vendita |
---|---|---|---|
Russia | 161 | Lenta | 2021[2] |
Italia | 136 | Carrefour (53) Conad (50) altri (33) |
2014[3][4][5] |
Romania | 86 | Carrefour | 2015[6] |
Croazia | 62 | Spar | 2016[7] |
Ucraina | 35 | Novus | 2020[8][9] |
Ungheria | 21 | Spar | 2002[10][11] |
Polonia | 14 | E.Leclerc | 2009[12] |
Italia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990 la catena approda in Italia e si espande nelle regioni del nord-est (in particolare nel Veneto con l'acquisizione dei supermercati Vivo del gruppo Zanin e dei Supermercati Car del gruppo Caron).
Un passo decisivo avviene nel 2001 quando viene rilevata la rete alimentare della Standa comprensiva di 119 supermercati.[13]
Nell'agosto 2009 si avvia la conversione della rete a insegna Standa, sempre di proprietà del gruppo Rewe, arrivando così a ottenere un supermercato a Roma, a ottobre a Milano e a dicembre ad Ancona e Terni, quindi la catena diventa presente in 8 regioni d'Italia (Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Lombardia e Umbria). A marzo 2010 viene completata la conversione di tutti i punti vendita diretti arrivando così a totalizzare 158 supermercati e 19 Billa Superstore presenti in tutte le regioni d'Italia eccetto Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia mentre a maggio dello stesso anno alcuni punti vendita affiliati vengono convertiti al marchio Billa Insieme che raggiunge quindi un totale di 19 punti vendita nelle regioni Piemonte, Lombardia, Marche, Lazio, Puglia, Sardegna e Campania.
Nel dicembre 2011, 43 punti vendita della catena cambiano nuovamente proprietà e finiscono nel gruppo cooperativo Conad anche se il cambio delle insegne da Billa a Conad è stato effettuato a partire da giugno 2012.[14]
L'azienda in Italia operava anche con una catena di profumerie a marchio Bipa ceduta nel febbraio 2012 al gruppo DMO.[15]
A partire dal 2014, l'azienda austriaca ha annunciato l'intenzione di lasciare l'Italia, a causa del fallimento nell'obiettivo strategico di raggiungere una posizione rilevante nel mercato.
Il 1º luglio 2014 Billa ha venduto 53 supermercati in Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta a Carrefour.[16] A fine anno vengono venduti altri 45 supermercati a Conad in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.[17]. Il resto dei negozi è stato venduto ad altre aziende distributive e un paio di supermercati sono stati chiusi definitivamente.
Il gruppo continua a essere presente in Italia con l'insegna Penny Market.[18]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Arriva Billa, dal 4 marzo 21 nuovi supermercati a Milano e Provincia, in http://www.mi-lorenteggio.com, 24 febbraio 2010. URL consultato il 1º aprile 2011.
- ^ (EN) Russian supermarket business rapidly consolidating as Lenta buys Billa Russia to become second-largest chain in Moscow, in Intellinews, 19 maggio 2021. URL consultato il 19 maggio 2021.
- ^ (EN) Rewe sells Billa supermarkets in Italy, in Fresh Plaza, 7 luglio 2014. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ (EN) Carrefour buys 53 Billa supermarkets in Italy from Rewe, in Reuters, 30 giugno 2014. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ (EN) Rewe sells further Billa stores to Conad, in Institute of Grocery Distribution, 11 settembre 2014. URL consultato il 20 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2023).
- ^ (EN) Romania: French Carrefour supermarket chain buys Billa Romania, owned by German Rewe group [collegamento interrotto], in Associated Press, 22 dicembre 2015. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ (EN) Maja Garaca, Spar Hrvatska acquires 62 Billa stores, in SeeNews, 16 dicembre 2016. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ (RU) Официально. Novus приобрел Billa: начинается процесс слияния, su LIGA, 1º dicembre 2020. URL consultato il 24 marzo 2021.
- ^ Zayava pii Billa Ukrayna, su www.billa.ua. URL consultato il 24 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2021).
- ^ (EN) SPAR acquires 13 Billa stores in Hungary, in JustFood, 1º novembre 2002. URL consultato il 20 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2021).
- ^ (DE) Ungarische Billa-Märkte wurden an Spar verkauft, in Wiener Zeitung, 12 settembre 2002. URL consultato l'11 gennaio 2017.
- ^ (EN) Rewe Group sells supermarkets in Poland to E.Leclerc, in FoodBev Media, 5 agosto 2009. URL consultato il 10 ottobre 2017.
- ^ Giorgio Lonardi, La Standa diventa tedesca alla Rewe 119 supermercati, in la Repubblica, 28 dicembre 2000. URL consultato il 3 aprile 2015.
- ^ C'erano una volta i supermercati Standa, passati poi sotto l'insegna Billa e poi Conad
- ^ DMO acquisisce BIPA, su dmospa.it (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
- ^ Billa mette in vendita i supermercati: dipendenti a rischio
- ^ Conad acquista Billa, su ilgiornaledivicenza.it. URL consultato il 28 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2015).
- ^ Copia archiviata, su pennymarket.it. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Billa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale, su billa.at.
- BILLA (canale), su YouTube.
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