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Bill Ayers

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William Charles Ayers

William Charles Ayers (Glen Ellyn, 26 dicembre 1944) è un pedagogista e terrorista statunitense, tra i fondatori dell'organizzazione di estrema sinistra Weather Underground[1].

Attività politica

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Nei Weather Underground

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Studente dell'Università del Michigan, entra nel 1965 in contatto con la Students for a Democratic Society (SDS), un'associazione studentesca attiva nelle proteste contro la guerra del Vietnam. Dopo essersi laureato nel 1968 in Studi Americani, si afferma come una personalità di spicco della SDS, e nel 1969 è promotore della scissione del Rebel Youth Movement (RYM), che prenderà in seguito il nome di Weathermen (o Weather Underground), in onore di un verso di Bob Dylan citato in uno dei loro primi volantini[2]. Dopo i primi attentati ed una esplosione accidentale provocata da tre membri di Weather Underground, nel 1970 Ayers entra in clandestinità. Partecipa agli attentati contro la sede della polizia di New York nel 1970, contro il Campidoglio di Washington nel 1971 e contro il Pentagono nel 1972[3][4]. Nel 1973, a causa dei metodi illegali utilizzati dall'FBI per la raccolta di prove a carico di alcuni membri dell'organizzazione, vengono fatte cadere le accuse nei suoi confronti[5], e termina la sua latitanza nel 1981, solo nel momento in cui si riesce a trovare un accordo giudiziario per la posizione giudiziaria della moglie, Bernardine Dohrn, anche lei attivista nei Weather Underground[6].

Dagli anni Ottanta

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Uscito dalla clandestinità, si allontana da ogni attività politica per dedicarsi alla ricerca scientifica nel campo della pedagogia, riprendendo alcuni progetti di pedagogia prescolare condotta attraverso le community schools[7]. Negli anni novanta collabora come consulente con il sindaco di Chicago Richard M. Daley alla riforma del sistema educativo della città[8]. Nel 1995 un progetto di cui è coautore vince un concorso d'idee per il miglioramento del sistema scolastico di Chicago (il Chicago Anneberg Challenge[9]), e viene applicato attraverso una donazione di 49,2 milioni di dollari[10]. I risultati del progetto, tuttavia, sono contrastanti[11].

I rapporti con Barack Obama

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Nel febbraio 2008 erano stati evidenziati dalla stampa i rapporti di collaborazione intercorsi negli anni precedenti tra Ayers e l'allora senatore democratico Barack Obama, in quel momento in corsa per la presidenza degli Stati Uniti.[12] Ayers aveva conosciuto Obama nell'ambito della loro comune partecipazione in alcuni consigli locali a Chicago, all'inizio della carriera politica del secondo[5][8][13]. Questa circostanza, già a conoscenza della dirigenza dei Democratici[12][13], venne utilizzata in campagna elettorale dallo staff del candidato repubblicano John McCain, con la produzione e la trasmissione di specifici spot elettorali[4]. Obama rispose alle accuse affermando che Ayers era un vicino di casa ed un suo conoscente, e che "L'idea che [...] il mio conoscere qualcuno coinvolto in azioni odiose 40 anni fa, quando avevo otto anni, in qualche modo si ripercuota sui miei valori non ha molto senso".[12].

Attività scientifica

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Attualmente Ayers è professore in Pedagogia presso la Università dell'Illinois a Chicago[14]. Ha pubblicato numerosi articoli e libri sull'educazione prescolare[15].

  1. ^ (EN) Ron Jacobs, The Way The Wind Blew: A History Of The Weather Underground (PDF), Londra, Verso, 1997, p. 12, ISBN 1-85984-167-8. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
    «Its primary drafters included SDS members whose names would become synonymous with Weather: Bill Ayers, Mark Rudd, Bernardine Dohrn, Jim Mellen, Terry Robbins, John Jacobs, and Jeff Jones.»
  2. ^ I documenti della scissione del RYM alla convention SDS, Chicago 1969, su martinrealm.org. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
  3. ^ Informazioni tratte dalla autobiografia di Ayers sulla sua latitanza: William Ayers, Fugitive Days: a Memoir, New York, Penguin Books, 2001, ISBN 0-8070-7124-2.
  4. ^ a b Bill Ayers contro i repubblicani: "Mi hanno demonizzato", in La Stampa, 14 novembre 2008. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).
  5. ^ a b Gale Holl, Former prosecutor decries Ayers link, in The Los Angeles Times, 13 ottobre 2008. URL consultato il 28 dicembre 2008.
  6. ^ David Kipen, Former '70s radical finds lessons in WTC tragedy, in San Francisco Chronicle, 3 ottobre 2001. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
  7. ^ William Ayers, Education: An American problem, 1968.
  8. ^ a b Scott Shane, Obama and ’60s Bomber: A Look Into Crossed Paths, in the New York Times, 3 ottobre 2008. URL consultato il 28 dicembre 2008.
  9. ^ Charles Storch, V. Dion Haynes, SCHOOLS GO AFTER WINDFALL MILLIONS FOR REFORM COULD BE HOLIDAY GIFT, in Chicago Tribune, 23 ottobre 1994. URL consultato il 29 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2008)., abstract dell'articolo.
  10. ^ William Ayers, Warren Chapman, Anne Hallett, A BOOSTER SHOT FOR CHICAGO'S PUBLIC SCHOOLS, in Chicago Tribune, 31 gennaio 1995. URL consultato il 29 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2008)., abstract dell'articolo.
  11. ^ Dorothy Shipps, Karin Sconzert, Holly Swyers, The Chicago Annenberg Challenge: The First Three Years (PDF), in Consortium on Chicago School Research, marzo 1999. URL consultato il 29 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2008).
  12. ^ a b c Joanna Weiss, How Obama and the radical became news, in the Boston Globe, 18 aprile 2008. URL consultato il 28 dicembre 2008.
  13. ^ a b Chris Fusco, A.M. Pallasch, Who is Bill Ayers?, in Chicago Sun-Times, 18 aprile 2008. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2008).
  14. ^ Pagina di Ayers sul sito UIC 1, su education.uic.edu. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2008).
  15. ^ Elenco pubblicazioni dal sito UIC, su education.uic.edu. URL consultato il 29 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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