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Betti Alver

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Betti Alver

Betti Alver, pseudonimo di Elisabet Lepik Uttale (Jõgeva, 23 novembre 1906Tartu, 19 giugno 1989), è stata una scrittrice estone.[1]

Appartenente alla prima generazione di studenti dell'Estonia indipendente, studiò alla scuola di grammatica di Tartu.[2] Esordì scrivendo in prosa e fu membro dell'Arbujad, un gruppo di poeti estoni tra i quali vi erano Bernard Kangro, Uku Masing, Kersti Merilaas, Mart Raud, August Sang, Heiti Talvik e Paul Viiding. Dopo la seconda guerra mondiale rimase vedova di suo marito Heiti Talvik che fu mandato in prigionia in Siberia dai sovietici,[3] e per alcuni decenni non produsse scritti in segno di protesta contro il regime comunista. Fu autrice della raccolta Tähetund (1966), nonché di novelle e traduzioni.[4] In occasione del centenario della sua nascita le è stato intitolato un museo nella nativa Jõgeva.[5]

  1. ^ (EN) Jean Albert Bédé e William Benbow Edgerton, Columbia dictionary of modern European literature By Jean Albert Bédé, William Benbow Edgerton, 1980, ISBN 9780231037174. URL consultato il 30 novembre 2014.
  2. ^ (EN) Soothsayer, Mother-of-Song, 'Divine Hooligan' - Betti Alver, in Estonian Literary Magazine. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2010).
  3. ^ Estonian Literature Information Centre, su estlit.ee. URL consultato l'8 novembre 2021.
  4. ^ (EN) Shifting Borders: East European Poetries of the Eighties, Fairleigh Dickinson University Press, 1993, pp. 32-33, ISBN 978-0-8386-3497-4.
  5. ^ (EN) Culture, su jogevalv.ee. URL consultato il 30 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2007).

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