Vai al contenuto

Frate Leone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Benedictio fratris Leonis)
Frate Leone (dettaglio della pala d'altare del convento dei Francescani di Rothenburg ob der Tauber).
Jan van Eyck, Stigmate di san Francesco (1430-32; Philadelphia Museum of Art). Frate Leone è sulla destra assopito su una roccia.

Leone (fl. XIII secolo) è stato un religioso italiano.[1] Fu prete presso Viterbo, poi tra i compagni della seconda ora di Francesco d'Assisi.

Fu vicino a Francesco durante importanti momenti della sua vita, in particolare negli ultimi anni presso il Santuario della Verna, momenti in cui chiese a Francesco di scrivere una benedizione personale (Benedictio fratris Leonis) e una lode a Dio (Laudes Dei altissimi).[2] Egli scrisse quanto richiesto su una carta (chiamata "Chartula fratri Leoni", ovvero "Foglietto di Frate Leone"), l'una sul fronte, l'altra sul retro. Il documento è conservato in ottime condizioni presso la Basilica inferiore d'Assisi, nella cappella delle reliquie.

Altro documento che testimonia la stretta relazione con Francesco è la cosiddetta Lettera spoletina, un documento autografo su pergamena conservato presso il Duomo di Spoleto.

Dopo la Regola, i documenti autografi di Francesco sono tra le fonti francescane più importanti.[3]

Lettera a frate Leone (Assisi)

[modifica | modifica wikitesto]
Benedizione a frate Leone, autografa.

Benedictio fratris Leonis

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1224, due anni prima della morte di Francesco, Frate Leone fu colpito da una crisi spirituale e chiese al santo una preghiera di aiuto.[4] Francesco dettò queste parole:

(LA)

«Benedicat tibi Dominus et custodiat te; ostendat faciem suam tibi et misereatur tui. Convertat vultum suum ad te et det tibi pacem. Dominus benedicat frater Leo, te.»

(IT)

«Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone.»

Laudes Dei altissimi

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una profonda meditazione, Francesco sentì il bisogno di trascrivere su carta i suoi pensieri e le sue lodi a Dio:

(LA)

«Tu es sanctus Dominus Deus solus qui facis mirabilia.
Tu es fortis, tu es magnus tu es altissimus, tu es rex omni-
potens, tu pater sancte, rex caeli et terrae. Tu es trinus et unus Dominus Deus deorum, tu es bonum, omne bonum, summum bonum, Dominus Deus vivus et verus.
Tu es amor, caritas; tu es sapientia, tu es umilitatas, tu es patientia, tu es pulchritudo, tu es mansuetudo; tu es securitas, tu es quietas, tu es gaudium, tu es spes nostra et letitia, tu es iustitia, tu es tempe-
rantia, tu es omnia divitia nostra ad sufficientiam. Tu es pulcritudo, tu es mansuetudo, tu es protector, tu es custos et defensor noster;
tu es fortitudo, tu es refrigerium. Tu es spes nostra, tu es fides nostra, tu es caritas nostra, tu es tota dulcedo nostra, tu es vita aeterna nostra: Magnus et admirabilis Dominus, Deus omnipotens, misericors Salvator..»

(IT)

«Tu sei santo, o Signore, solo Dio, che compi cose meravigliose.
Tu sei forte, tu sei grande, tu sei altissimo, tu sei onnipotente, tu Padre Santo, re del cielo e della terra.
Tu sei trino e uno, Signore, Dio degli dei. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore, carità; tu sei sapienza, tu sei umiltà, tu sei pazienza, tu sei bellezza, tu sei mansuetudine, tu sei sicurezza, tu sei quiete, tu sei gioia, tu sei nostra speranza e letizia, tu sei giustizia, tu sei temperanza, tu sei ogni nostra ricchezza in sovrabbondanza.
Tu sei bellezza, tu sei mansuetudine; tu sei protettore, tu sei nostro custode e difensore, tu sei fortezza, tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, tu sei la nostra fede, tu sei la nostra carità, tu sei tutta la nostra dolcezza, tu sei la nostra vita eterna, o Signore grande e mirabile, Dio onnipotente, misericordioso salvatore.»

Lettera a frate Leone (Spoleto)

[modifica | modifica wikitesto]

La lettera a frate Leone è un testo autografo di Francesco d'Assisi destinato a frate Leone.[5]

La lettera è stata scritta su pergamena tratta da pelle di capra ed è grande 13×6 cm, oggi conservata entro un tabernacolo - tempietto del XIX secolo presso il duomo di Spoleto.[5] La lettera riporta l'aiuto e il sostegno spirituale di Francesco nei confronti del fratello in crisi, similmente come già effettuato con la Chartula fratri Leonis.[6]

Il testo della lettera:[5]

(LA)

«1. 2. Frater Leo, frater Francisco tuo salutem et pacem. Ita dico tibi, fili mei, sicut mater: quia omnia verba, quae diximus in via, breviter in hoc verba [!] dispono et consilio, et si dopo [tibi?] oportet propter consi- / 3. lium venire ad me, quia ita consilio tibi: in quocumque modo melius videtur tibi placere Domino Deo et sequi vestigiam [!] et paupertatem / 4. suam, faciatis cum be-neditione Domini Dei et mea obedientia. Et, si tibi est necessa-rium animam tuam propter aliam consolationem tua, et vis, Leo, venire ad me, veni»

(IT)

«1. Fratello Leone, il tuo fratello Francesco ti augura salute e pace! / 2. Figlio mio, parlo a te come una madre. Tutte le parole che ci siamo scambiate per strada, le riassumo in questa parola e consiglio, anche se in avvenire avrai bisogno di tornare a chiedermi consiglio. Eccoti dunque il mio pensiero: / 3. qualunque modo di piacere a Dio e di seguire le sue orme e la sua povertà, ti sembri il migliore, ebbene, fallo con la benedizione del Signore e con la mia obbedienza. / 4. Ma se è necessario per la tua anima, per un’altra tua consolazione, e vuoi, o Leone, venire da me, vieni!»

  1. ^ Tommaso Caliò, LEONE d'Assisi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 21 aprile 2020.
  2. ^ Primi compagni di S. Francesco, su amicifrancescani.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  3. ^ «Leone, portami carta e penna e calamaio, perché voglio scrivere le Lodi a Dio», su fratellofrancesco.org. URL consultato il 21 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2020).
  4. ^ LEGGI la benedizione di san Francesco a frate Leone, su sanfrancescopatronoditalia.it, 4 ottobre 2018. URL consultato il 21 aprile 2020.
  5. ^ a b c Francesco e la "Lettera di Spoleto", su fratellofrancesco.org. URL consultato il 23 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2020).
  6. ^ La Lettera autografa di S. Francesco a frate Leone, su spoletonorcia.it. URL consultato il 23 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2020).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN90711194 · ISNI (EN0000 0000 7979 7470 · SBN PUVV193688 · BAV 495/186082 · CERL cnp00166429 · LCCN (ENn86847576 · GND (DE100951708 · BNE (ESXX956478 (data) · BNF (FRcb12181350w (data) · J9U (ENHE987007264458705171 · NDL (ENJA00447374 · CONOR.SI (SL133311843