Vai al contenuto

Battle Island

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Battle Island
videogioco
PiattaformaCommodore 64
Data di pubblicazione1988
GenereSparatutto a scorrimento
TemaGuerra, fantascienza
OrigineRegno Unito
PubblicazioneNovagen Software
ProgrammazioneGary Walton e Paul Woakes
MusicheMark Cooksey
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick e tastiera
SupportoCassetta, dischetto(?)[1]

Battle Island è un videogioco sparatutto a scorrimento pubblicato nel 1988 per Commodore 64 dall'editrice britannica Novagen Software. Ha per protagonista un soldato a piedi e venne considerato appartenente al filone del classico Commando[2][3][4], sebbene in questo caso lo scenario sia tortuoso, con scorrimento multidirezionale.

Su un'isola remota del Pacifico, un'imprecisata forza militare sta costruendo un'arma neutronica che potrebbe minacciare la pace mondiale. L'isola, secondo le immagini satellitari, è ricoperta di fortificazioni, ma è dotata anche di speciali difese futuristiche che hanno decimato i precedenti tentativi di assalto. Ora tocca a un incursore solitario sbarcare di nascosto per liberare i prigionieri, raggiungere una base circondata da un fossato al centro dell'isola usando un ponte Bailey, e distruggere l'arma neutronica.

Modalità di gioco

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una breve e semplice sequenza iniziale dove si deve sbarcare sull'isola remando un canotto e schivando i pescecani, si controlla il soldato a piedi su un vasto scenario (ampio come 350 schermate, secondo quanto dichiara la confezione) con visuale isometrica e scorrimento libero in tutte le direzioni. L'isola, oltre a qualche ostacolo naturale, ha molte pareti e sbarramenti invalicabili, che rendono lo scenario un labirinto. Molti passaggi obbligati sono rappresentati da cancelli scorrevoli.

Il soldato può camminare e sparare con il fucile in tutte le otto direzioni, inoltre ha una scorta limitata di smart bomb che eliminano istantaneamente tutti i nemici visibili. Si combatte contro soldati simili al protagonista, a volte appostati dietro ripari o in trincee, e occasionalmente contro postazioni fisse, veicoli e granate da lancio, nonché contro strani armamenti futuristici.

L'obiettivo è trovare e raccogliere otto componenti che servono a creare un ponte e raggiungere l'obiettivo finale al centro dell'isola. Bisogna inoltre liberare quattro campi di prigionia. Con il gioco originale era fornita una mappa cartacea dell'intera isola, con evidenza dei percorsi recintati e degli obiettivi. La mappa è importante per orientarsi nel complesso scenario, e c'è una funzione di pausa utile anche per consultarla[2][5]. Le componenti si devono di fatto raccogliere nell'ordine in cui appaiono numerate sulla mappa[5], perché ciascuna sblocca una sezione successiva[2]; in pratica è necessario seguire un percorso parzialmente obbligato attraverso tutta l'isola[5]. A video è disponibile anche una semplice minimappa dei dintorni, che mostra solo le coste e le posizioni delle componenti.

Si possono raccogliere power-up tra cui mitra per potenziare l'arma, scarpe che aumentano la velocità[5], e una serie di stelle che compaiono uccidendo molti nemici: le prime tre stelle aumentano la potenza di fuoco, la successiva fornisce invincibilità limitata attivabile con il pulsante. Il soldato ha più vite e cinque tacche di energia per vita. Si possono trovare da raccogliere ricariche di energia, vite e bombe. Si possono ottenere vite anche liberando gli ostaggi. Dopo la sconfitta si può continuare ripartendo dall'ultimo cancello elettronico raggiunto (ma ulteriori continuazioni saranno sempre dallo stesso cancello).

Battle Island venne pubblicato dalla Novagen, all'epoca nota per i suoi successi con grafica 3D. Paul Woakes in particolare era presentato come autore delle routine del gioco, e all'epoca era noto per la programmazione 3D di giochi Novagen ben realizzati, come Encounter e Mercenary per Commodore 64. L'uscita di Battle Island, un tradizionale sparatutto 2D simile a Commando, rappresentò un inaspettato cambio di genere[2][3].

La critica europea ebbe opinioni molto contrastanti. La rivista italiana Radio Elettronica 1 trovò Battle Island fra i migliori del suo genere, apprezzando giocabilità, grafica e soprattutto lo scenario vasto e vario. Zzap! 28 lo giudicò abbastanza bene (voto complessivo 76%), trovandolo piacevole, ma non molto appariscente. Abbastanza bene anche per Tilt 62 (interesse 14/20), che fu positiva soprattutto su grafica e vasto scenario. Sufficienza per Aktueller Software Markt 11 (6-7/12). Giudizi decisamente negativi su tutti i fronti vennero invece da Zzap!64 44 (41%), Commodore User 62 (43%) e Power Play 9 (38%).

  1. ^ A volte citato dalla stampa, ma mancano evidenze dell'esistenza dell'edizione floppy.
  2. ^ a b c d Zzap! 28.
  3. ^ a b Zzap!64 44.
  4. ^ Tilt 62.
  5. ^ a b c d Commodore User 62

Riviste

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di videogiochi