Associazione italiana vittime del terrorismo
Associazione Italiana Vittime del Terrorismo | |
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Logo dell'Associazione Italiana Vittime del Terrorismo | |
Abbreviazione | AIVITER |
Tipo | non-profit |
Fondazione | 20 marzo 1985 a Torino |
Fondatore |
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Scopo | tutelare la memoria della vittime individuali della violenza terroristica ed eversiva in Italia |
Sede centrale | Torino |
Area di azione | Italia |
Presidente | Roberto Carlo Della Rocca |
Lingua ufficiale | italiano |
Membri | oltre 500 |
Sito web | |
L'Associazione italiana vittime del terrorismo e dell'eversione contro l'ordinamento costituzionale dello Stato (AIVITER) è un'associazione italiana fondata nel 1985 con l'intento di tutelare la memoria della vittime individuali della violenza terroristica ed eversiva in Italia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'associazione è stata costituita a Torino il 20 marzo 1985 da:
- Maurizio Puddu (politico e funzionario),
- Adele Andreis (moglie del giornalista Carlo Casalegno, vicedirettore de "La Stampa"),
- Giovanni Berardi (figlio del sottufficiale di Pubblica Sicurezza Rosario Berardi),
- Antonio Cocozzello (Consigliere comunale del comune di Torino),
- Mario Deorsola (Architetto ed esponente della DC,
- Leone ''Nino'' Ferrero (Giornalista de l'Unità),
- Severa Marone (moglie di Fulvio Croce),
- Dante Notaristefano,
- Sergio Palmieri (ex funzionario FIAT)
- Giovanni Picco (architetto e politico)[1].
È retta da un comitato direttivo costituito da presidente, segretario e dai componenti e responsabili regionali. Essa conta oltre 500 soci, nella stragrande maggioranza superstiti del terrorismo (invalidi o feriti) e parenti delle vittime. Ha sede presso la provincia di Torino, che è entrata a far parte come socio aderente.
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- Maurizio Puddu (1985-2007)
- Giovanni Berardi (2007-2008)
- Dante Notaristefano (2008-2015)
- Roberto Carlo Della Rocca (2015-in carica)
Iniziative
[modifica | modifica wikitesto]Tra le iniziative dell'associazione vi è la pubblicazione di una lista delle vittime[2] e di una scheda anagrafica per ciascuna di esse.[3]
Nel 2010 ha collaborato con il Ministero dei Beni Culturali, Rai ed altri enti alla realizzazione del documentario Vittime proiettato al palazzo del Quirinale in occasione della cerimonia di commemorazione del Giorno della memoria.[4][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chi siamo - Associazione, su Associazione italiana vittime del terrorismo. URL consultato il 22 giugno 2022.
- ^ In assenza di un elenco ufficiale dei caduti del terrorismo, la lista elaborata dall'Associazione è ritenuta tra le più complete [1].
- ^ Schede della memoria, su Associazione italiana vittime del terrorismo. URL consultato il 17 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2008).
- ^ Terrorismo, parenti delle vittime al Quirinale, in ANSA, 8 maggio 2010. URL consultato il 9 giugno 2022.
- ^ Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo [collegamento interrotto], su Quirinale, 9 maggio 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito internet dell'Associazione vittime del terrorismo, su vittimeterrorismo.it.