Vai al contenuto

Apteromantis aptera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Apteromantis aptera
Apteromantis aptera
Stato di conservazione
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordinePolyneoptera
SezioneBlattoidea
OrdineMantodea
FamigliaMantidae
SottofamigliaAmelinae
TribùAmelini
GenereApteromantis
SpecieA. aptera
Nomenclatura binomiale
Apteromantis aptera
(Fuente, 1894)
Sinonimi

Ameles aptera

Apteromantis aptera (Fuente, 1894) è un insetto mantoideo della famiglia Mantidae.[2]

È una mantide di colore generalmente verde, ma che può assumere tonalità dal giallo al beige. I maschi sono leggermente più piccoli delle femmine: 27-28 mm di lunghezza rispetto a 28.5-36 mm. Gli occhi sono fortemente conici, in maniera più accentuata nei maschi. Entrambi i sessi sono atteri cioè privi di ali e tegmine. L'addome dei maschi è retto, con cerci sottili e appiattiti; quello delle femmine si allarga nel terzo distale e presenta una ampia placca sotto-genitale triangolare.[3]

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

La specie diffusa in Spagna meridionale e centrale e nella parte meridionale del Portogallo.[4]

La specie si incontra in aree incolte e cespugliose ed ha abitudini talvolta terricole.

  1. ^ (EN) World Conservation Monitoring Centre 1996, Apteromantis aptera, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Otte D., Spearman L. e Stiewe M.B.D, Apteromantis aptera, in Mantodea Species File (Version 5.0). URL consultato il 2 dicembre 2013.
  3. ^ Battiston et al. 2010, p.83.
  4. ^ Grosso-Silva JM & Soares-Vieira P, First record of Apteromantis aptera (Fuente, 1894) for Portugal and confirmation of the occurrence of Perlamantis alliberti Guérin-Méneville, 1843 (Dictyoptera, Mantodea) (PDF), in Boln. S.E.A., vol. 35, 2004, p. 277.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]