Antapodosis
Antapodosis | |
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Titolo originale | Ἀνταπόδοσης[1] |
Altri titoli | Retributio |
Autore | Liutprando di Cremona |
1ª ed. originale | 970 d.C. circa |
1ª ed. italiana | 1945 |
Genere | saggio |
Sottogenere | storiografico, polemico |
Lingua originale | latino |
Ambientazione | dall'888 al 950 d.C., Alto Medioevo (Italia, Impero romano-germanico, Impero bizantino) |
Personaggi | Berengario II d'Ivrea, Willa III d'Arles, Marozia |
Seguito da | Historia Ottonis |
L'Antapodosis (traslitterazione latina del greco Ἀνταπόδοσης[1], "Restituzione") è l'opera più importante di Liutprando di Cremona, vescovo della città lombarda, rimasta incompleta.
Genesi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 956, Liutprando incontrò alla corte imperiale di Francoforte - dove anche altri intellettuali italiani erano emigrati o rifugiati - Recemundo, vescovo mozarabico di Elvira e inviato del califfo Abd Ar-Rahman, che lo convinse a redigere una storia d'Europa dall'888 al 950. Iniziata nel 958, rimase incompleta e, come ha efficacemente argomentato lo studioso Paolo Chiesa, non fu sottoposta a una revisione finale[2].
Il titolo significa "rendere la pariglia". Nel libro l'Autore esprime il suo risentimento verso il re d'Italia Berengario e sua moglie Guilla[3]. Liutprando, infatti, per anni aveva servito Berengario come ambasciatore. Ma poi Berengario non l'aveva più voluto a corte costringendolo così a cercarsi un altro signore.
Tema
[modifica | modifica wikitesto]L'opera si compone di sei libri.
I primi tre narrano vicende di cui non fu testimone ma che gli furono raccontate; gli altri tre contengono vicende di cui fu diretto protagonista[4].
Nella prima parte sono citati i Papi Formoso (891-896), Sergio III (904-911) e Giovanni XI (931-935).
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Antapodosis, in Die Werke, dritte Auflage herausgegeben von Joseph Becker, Hannover und Leipzig, Hahnsche Buchhandlung, 1915, pp. 1-158 («Monumenta Germaniae Historica. Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi»).
- Tutte le opere (La restituzione; Le gesta di Ottone I; La relazione di un'ambasceria a Costantinopoli), a cura di Alessandro Cutolo, Milano, Valentino Bompiani, 1945.
- Italia e Bisanzio alle soglie dell'Anno Mille, a cura di Pierangelo Ariatta e Massimo Oldoni, Novara, Europìa, 1987.
- Liudprandus Cremonensis Antapodosis. Homelia Paschalis. Historia Ottonis. Relatio de Legatione, a cura di Paolo Chiesa, Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis, Turnhout, Brepols, 1998.
- (LA, IT) Antapodosis, a cura di Paolo Chiesa, con una introduzione di Girolamo Arnaldi, Milano, Mondadori, [per] Fondazione Lorenzo Valla, 2015, ISBN 978-88-04-52190-7.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Armando Bisanti, L'Antapodosis di Liutprando di Cremona. A proposito di una recente edizione (PDF), in Mediaeval Sophia. Studi e ricerche sui saperi medievali, n. 5, gennaio-giugno 2009, pp. 119-140.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Antapodosis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 309564121 · J9U (EN, HE) 987007329025405171 |
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