Anna d'Asburgo (1549-1580)
Anna d'Austria | |
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Ritratto di Anna d'Asburgo di Alonso Sánchez Coello, 1571 circa, Museo Lázaro Galdiano | |
Regina consorte di Spagna | |
In carica | 4 maggio 1570 – 26 ottobre 1580 |
Predecessore | Elisabetta di Valois |
Successore | Margherita d'Austria-Stiria |
Regina consorte del Portogallo | |
In carica | 12 settembre 1580 – 26 ottobre 1580 |
Predecessore | Caterina d'Asburgo |
Successore | Margherita d'Austria |
Altri titoli | Arciduchessa d'Austria |
Nascita | Cigales, 1º novembre 1549 |
Morte | Badajoz, 26 ottobre 1580 |
Luogo di sepoltura | Cripta Reale del Monastero dell'Escorial |
Casa reale | Asburgo d'Austria per nascita Asburgo di Spagna per matrimonio |
Padre | Massimiliano II d'Asburgo |
Madre | Maria di Spagna |
Consorte | Filippo II di Spagna |
Figli | Ferdinando Carlo Lorenzo Diego Filippo Maria |
Religione | Cattolicesimo |
Anna d'Austria (Cigales, 1º novembre 1549 – Badajoz, 26 ottobre 1580) è stata regina consorte di Spagna e Portogallo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia primogenita dell'imperatore Massimiliano II d'Asburgo, e di sua moglie, Maria di Spagna. I suoi nonni materni erano l'imperatore Carlo V e Isabella d'Aviz, mentre quelli paterni erano l'imperatore Ferdinando I e Anna di Boemia e Ungheria.
Carlo V e Ferdinando I erano fratelli, entrambi figli di Giovanna di Castiglia e di Filippo I d'Asburgo.
All'età di quattro anni si trasferì, insieme alla famiglia, a Vienna.
Anna era considerata la figlia prediletta di suo padre. La storia racconta che lui si divertiva a giocare con lei e una volta una riunione di Stato in Ungheria venne rinviata perché Anna era malata. Ricevette un'educazione cattolica, anche se suo padre era un simpatizzante luterano.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]In quanto figlia maggiore dell'imperatore, Anna era una candidata desiderabile per il matrimonio presso le corti europee. I suoi genitori pensarono in un matrimonio spagnolo per rafforzare i legami tra le famiglie degli Asburgo. Inizialmente considerarono suo cugino Carlos, unico figlio di suo zio materno Filippo II di Spagna. Questi piani furono scartati nel 1568, quando Carlos morì. I piani per un matrimonio spagnolo furono ripresi quando la terza moglie di Filippo, Elisabetta di Valois, morì di parto nel 1568. Di conseguenza, Filippo rimase vedovo con due figlie, Isabella Clara Eugenia e Caterina Michela. In assenza di un erede maschio, Filippo decise di risposarsi.
L'accusa di consanguineità tra i coniugi fece sì che Papa Pio V[1] manifestasse le sue riserve su tale legame, ma alla fine concesse la necessaria dispensa. Nel febbraio 1569 fu annunciato il fidanzamento di Anna con suo zio Filippo II. Le capitolazioni del matrimonio furono firmate a Madrid il 24 gennaio 1570. Il matrimonio, celebrato per procura nel Castello di Praga il 4 maggio 1570. Anna viaggiò dall'Austria alla Spagna nell'autunno del 1570 accompagnata dai fratelli Alberto e Venceslao.
Anna attraversò il Canale della Manica, dove Elisabetta I inviò i suoi ammiragli, Charles Howard e William Wynter[2], per offrire supporto e un passaggio sicuro. Viaggiarono attraverso i Paesi Bassi, dove Anna fu avvicinata da amici e parenti di Floris di Montmorency, il fratello minore del giustiziato Filippo di Montmorency, conte di Horn. Floris era stato imprigionato in Spagna dal 1567. Ora che il re Filippo si era sposato, la famiglia e gli amici di Floris speravano in un atto di clemenza. Ricevettero una promessa dalla futura regina che avrebbe fatto tutto il possibile per liberare Floris. Tuttavia, non ebbe successo, poiché Floris fu strangolato per ordine del re. Il 3 ottobre Anna raggiunse il suolo spagnolo, nel porto di Santander.
Regina di Spagna
[modifica | modifica wikitesto]Gli sposi trascorsero la luna di miele al Palazzo Valsaín, uno dei preferiti di Filippo II. Al suo arrivo in Spagna, ad Anna è stata assegnata una nuova casa formata sotto la direzione dell'esperta e influente dama di compagnia Margarita de Cardona, che in precedenza era stata la dama di compagnia di sua madre e che l'aveva conosciuta fin dall'infanzia. La regina Anna è stata descritta come vivace e allegra, ed è riuscita ad alleviare parte dell'atmosfera desolata alla corte spagnola. Si occupava principalmente di ricamo.
Il matrimonio tra Anna e Filippo è descritto come felice. Oltre ad essere la figlia prediletta di suo padre, Anna era anche la moglie più amata dal sovrano. Secondo i diplomatici, il re era innamorato della sua giovane sposa. Non ci sono documenti che Filippo II abbia avuto amanti durante il periodo del suo matrimonio. Anna aveva una personalità molto simile alla sua, e le era devoto. Filippo II era un monarca coscienzioso e aveva rapporti con Anna due volte a settimana, oltre a visitare la camera da letto di sua moglie fino a tre volte al giorno.
Anna è stata anche descritta come una buona matrigna dalle figlie di Filippo.[3]
Anna e Filippo ebbero cinque figli:
- Ferdinando, principe delle Asturie (4 dicembre 1571-18 ottobre 1578);
- Carlo Lorenzo (12 agosto 1573-30 giugno 1575);
- Diego, principe delle Asturie (15 agosto 1575-21 novembre 1582);
- Filippo III di Spagna (3 aprile 1578-31 marzo 1621)[4];
- Maria (14 febbraio 1580-5 agosto 1583).
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1580 si trovava a Badajoz, dove la corte si era stabilita brevemente a causa della pretesa di Filippo II al trono portoghese. Anna morì proprio lì, otto mesi dopo aver dato alla luce la sua ultima figlia, per un'influenza[5] che aveva colpito anche il marito. Filippo fu proclamato re del Portogallo il 12 settembre 1580 con il nome di Filippo I del Portogallo e giurò come tale alle Cortes a Tomar il 15 aprile 1581. Inizialmente fu sepolta nel monastero reale di Santa Ana a Badajoz, dove rimase per diversi anni, fino al suo trasferimento al Real Monastero di San Lorenzo de El Escorial. Come ricordo, le viscere della regina furono lasciate sepolte nel monastero di Santa Ana a Badajoz, dove attualmente rimangono sepolte nel pavimento del coro. Dopo la morte di Anna, Filippo II non si risposò.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Anna of Austria, Queen of Spain- Spanish School (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2011).
- ^ LETTER SIGNED, AT THE HEAD ("ELIZABETH R"), TO LORD CHARLES HOWARD, su sothebys.com, Sothebys.
- ^ Anna of Austria.
- ^ "Philip II of Spain". Britannica
- ^ (EN) Alexandra Parma Cook e Noble David Cook, The Plague Files: Crisis Management in Sixteenth-Century Seville, LSU Press, maggio 2009, pp. 57, ISBN 978-0-8071-3498-6.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, Vienna, 1860, Vol. VI, p. 151 (versione online).
- J. Brouwer, Montigny, Representative of the Netherlands by Philip II (Amsterdam z.j. [1941]).
- R. Rodríguez Raso, Maximiliano de Austria, gobernador de Carlos V en España: cartas al emperador (Madrid 1963).
- Fernando González-Doria, Las Reinas de España (Madrid 1986).
- A. W. Lovett, Early Habsburg Spain, 1517-1598 (Oxford 1986).
- John Lynch, Spain 1516-1598. From nation state to world empire (Oxford 1991).
- Geoffrey Parker, Philip II (Chicago / La Salle 1996).
- Henry Kamen, Philip of Spain (New Haven / London 1997).
- Manuel Ríos Mazcarelle, Reinas de España. Casa de Austria (Madrid 1998).
- L. Cabrera de Córdoba, Historia de Felipe II, rey de España, J. Martínez Millán and C.J. ed the Carlos Morales (Madrid 1998).
- Paula Sutter Fichtner, The Emperor Maximilian II (New Haven 2001).
- Pedro Gargantilla, Enfermedades de los reyes de España. Los Austrias. De la locura a la impotencia de Juana de Carlos II el Hechizado (Madrid 2005).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anna d'Asburgo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anna d'Asburgo d'Àustria, su sapere.it, De Agostini.
- (ES) Anna d'Asburgo / Anna d'Asburgo (altra versione), in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 262411866 · ISNI (EN) 0000 0003 8163 0639 · BAV 495/180883 · CERL cnp00578026 · LCCN (EN) nr00016933 · GND (DE) 123922240 |
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