Alessandro Ciano
Alessandro Ciano | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXX |
Tipo nomina | Categoria: 14 |
Incarichi parlamentari | |
Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Professione | militare imprenditore |
Alessandro Ciano | |
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Nascita | Livorno, 18 luglio 1871 |
Morte | Genova, 5 giugno 1945 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Anni di servizio | 1885 – anni '30 |
Grado | Ammiraglio di squadra |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Altre cariche | imprenditore |
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Alessandro Ciano (Livorno, 18 luglio 1871 – Genova, 5 giugno 1945) è stato un imprenditore e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Raimondo, di origine napoletana, e di Argia Puppo, di origine genovese,[1] fratello di Arturo, Costanzo e Gino, nonché zio di Galeazzo Ciano, entra nella Regia Accademia Navale di Livorno all'età di 15 anni, il 2 novembre 1885.[2]
Ufficiale della Regia Marina sia durante la Guerra italo-turca sia nella prima guerra mondiale, ammiraglio di squadra nel 1927[2], dopo il conflitto, insieme con Arturo conduce gli affari di famiglia sfruttando l'appoggio del fratello Costanzo, incentrando l'attività su ditte che hanno nel ministero delle comunicazioni il loro principale acquirente o il responsabile degli appalti. Nel 1934 è presidente della Società anonima Sylos e Magazzini generali di Civitavecchia e della Società anonima Agenzie Florio, nonché consigliere delegato della Società anonima Tirrenica Flotte Riunite Florio Citra e della Società anonima Sarda di navigazione. Alle cariche dirigenziali in queste e in altre società private somma, nel 1939, la nomina a senatore.
Membro della Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni dal 17 aprile 1939 al 18 giugno 1941 prima, e vicepresidente dal 18 giugno 1941 al 5 agosto 1943 poi, muore a Genova il 5 giugno 1945.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Pola, notte sul 1º novembre 1918.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV. Repertorio biografico dei senatori dell'Italia fascista: C-D Archiviato il 21 giugno 2008 in Internet Archive.. Napoli, Bibliopolis, 2004, p.635. ISBN 88-7088-452-X
- ^ a b c d e f g h i j k l Scheda biografica sul sito del Senato della Repubblica.
- ^ Cfr. in Ottorino Ottone Miozzi, Le medaglie di bronzo al valor militare. vol. IV, tomo I, dal 1887 al 1939, Ufficio Storico della Marina Militare, 2001, p.304.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabrizio Ciano, Quando il nonno fece fucilare papà. Milano, Mondadori, 1991. ISBN 88-04-34994-8.
- Angelo Fortunato Formiggini; Chi è?: Dizionario degli Italiani d'oggi. 1940. p. 238.
- Andrea Filippo Saba; Politica estera italiana e industria degli armamenti (1919-1941). Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 2001. ISBN 88-495-0116-1
- AA.VV.; Liburni civitas : rassegna di attività municipale. vol. 12, Livorno, 1939.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alessandro Ciano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- CIANO Alessandro, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316740167 · GND (DE) 1073257827 |
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