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Alejandro Moreno (rugbista)

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Alejandro Moreno
Dati biografici
PaeseArgentina (bandiera) Argentina
Altezza182 cm
Peso112 kg
Rugby a 15
UnionArgentina (bandiera) Argentina
Italia (bandiera) Italia (dal 1999)
RuoloPilone
Ritirato2010
Carriera
Attività giovanile
1986-1991 Roca RC
Attività di club[1]
1991-1997 Roca RC
1998 San Fernando
1998-2000Agen
2000-2001Parma
2001-2002Worcester
2002-2004Perpignano19 (0)
2004-2005Brive10 (0)
2005-2008Leicester30 (0)
2008-2009Calvisano7 (0)
2009L'Aquila2 (0)
2009-2010Leeds Carnegie4 (0)
2014-2015I Cavalieri1 (0)
Attività da giocatore internazionale
1998
1999-2008
Argentina (bandiera) Argentina
Italia (bandiera) Italia
3 (0)
5 (0)
Attività da allenatore
2010-2011Leeds CarnegieAll. avanti
2014-2015I Cavalieri
2015-2017JC Villa María
2017-2020Pucará
2020-Rugby Milano

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 17 giugno 2020

Alejandro Cristian Moreno (Buenos Aires, 21 aprile 1973) è un allenatore ed ex giocatore di rugby a 15 italo-argentino, internazionale per l'Argentina fino al 1998 e, dal 1999 fino a fine carriera, per l'Italia. Dal 2020 è l'allenatore del Rugby Milano.

Da sempre cittadino italo-argentino (suo nonno materno, emigrante, aveva l'abitudine di far domanda di cittadinanza presso l'ambasciata italiana a Buenos Aires per conto dei suoi nipoti[1]), crebbe nel suo Paese di nascita nel Roca Rugby Club nel quale militò fino al 1998, anno in cui fu convocato nella nazionale argentina che disputò il Sudamericano di quell'anno; trasferitosi in Francia all'Agen, ricevette la convocazione della selezione italiana all'epoca guidata da Georges Coste; avendo saputo dalla federazione argentina di non rientrare nei suoi piani, accettò quindi di vestire la maglia azzurra con cui prese anche parte alla Coppa del Mondo 1999 in Galles.

Nel 2000 fu ingaggiato dalla sua prima squadra italiana, il Parma, su richiesta dell'allora C.T. Brad Johnstone allo scopo di tenere in patria i nazionali azzurri[1] e, dopo una breve parentesi inglese nel Worcester, spese un triennio di nuovo in Francia, tra Brive e Perpignano. Nel 2005 tornò di nuovo in Inghilterra, al Leicester, dove rimase fino al 2008 conquistando l'accoppiata Premiership - Coppa Anglo-Gallese nel 2006-07.

Nonostante l'ultimo incontro in Nazionale di Moreno risalisse al Sei Nazioni 2002 (contro la Scozia), il C.T. Nick Mallett convocò il giocatore italo-argentino, causa indisponibilità di piloni e tallonatori, per il tour del giugno 2008 in Sudafrica e Argentina[2], schierandolo poi al 66' del match vinto 13-12 contro i Pumas a Córdoba. Tornato in Italia al Calvisano, nel mercato invernale di gennaio 2009 si trasferì, insieme al suo compagno di squadra Maurizio Zaffiri, a L'Aquila[3].

A promozione nel Super 10 ottenuta, Moreno nell'estate 2009 tornò in Inghilterra nelle file del Leeds Carnegie in prestito[4].

Dopo diverse stagioni tra Argentina e Italia come giocatore/allenatore, terminò definitivamente di giocare nel 2015 e fu allenatore in patria al Jockey de Villa María[1] e, dal 2017, al Pucará[1], in cui rimase fino a tutto giugno 2020. Da tale data è di nuovo in Italia come direttore tecnico e allenatore della prima squadra del Rugby Milano[5].

  1. ^ a b c d (ES) Alejandro Moreno: «Hay que ver el precio que quiere pagar cada uno para llegar», 13 febbraio 2020. URL consultato il 17 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2020).
  2. ^ Rugby, l'Italia alla prova Sudafrica: Mallett contro i suoi Springboks, in la Repubblica, 19 giugno 2008. URL consultato il 7 febbraio 2012.
  3. ^ L'Aquila rugby, il ritorno di Zaffiri e il debutto di Moreno, in Abruzzo 24 Ore, 30 gennaio 2009. URL consultato il 17 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2009).
  4. ^ (EN) Leeds bag experienced prop Moreno, in BBC, 31 agosto 2009. URL consultato il 17 giugno 2020.
  5. ^ Appartenenza e innovazione, il 2021 con Moreno, su rugbymilano.it, AS Rugby Milano, 16 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2020).

Collegamenti esterni

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