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Albana di Romagna passito

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Voce principale: Romagna Albana DOCG.
Albana di Romagna passito
Dettagli
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia-Romagna
Resa (uva/ettaro)10,0 t
Resa massima dell'uva50,0%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
11,5%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
17,0%
Estratto secco
netto minimo
27,0 g/l
Riconoscimento
TipoDOCG
Istituito con
decreto del
13/04/1987
revocato nel 2011 
Gazzetta Ufficiale del20/10/1987,
n 245
Vitigni con cui è consentito produrlo
Disciplinare di produzione del 1987 in Agraria.org[1]

L'Albana di Romagna passito è un vino prodotto nelle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna a cui nel 2011 è stato cambiato il nome per cui dovrà per il futuro essere commercializzato con l'etichetta Romagna Albana passito rispettando il nuovo disciplinare.[2]

I dati qui riportati vengono conservati per fini storici.

Caratteristiche organolettiche

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  • colore: giallo dorato con tendenza all'ambrato.
  • odore: intenso, caratteristico.
  • sapore: vellutato, gradevolmente amabile o dolce.

Vinificazione

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L'Albana di Romagna passito deve essere ottenuto da uve sottoposte ad un periodo di appassimento; in tale fase è ammessa l'utilizzazione di aria ventilata e deumidificata per la disidratazione delle uve; è inoltre ammesso l'appassimento in pianta.

Sono consentite la vinificazione, la conservazione e l'affinamento in contenitori di legno; in tal caso i vini, al momento dell'esame organolettico, possono presentare il caratteristico sentore di legno.

Si racconta che la figlia dell'imperatore Teodosio, Galla Placidia, assaggiò per prima questo vino durante una sosta in un paesino della Romagna. Le fu servito in una rozza brocca di terracotta ma appena l'ebbe bevuto fu estasiata dalla bontà di quel nettare tanto che esclamò: "Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità!". Da allora, si dice, alla corte di Ravenna si bevve Albana in preziosissime coppe dorate e che il paese dove la principessa si fermò a ristorarsi prese il nome di "Bertinoro", nome che ancora oggi conserva. Risulta inoltre che Federico Barbarossa, al tempo in cui fu ospite della contessa Frangipane proprio a Bertinoro, fosse talmente entusiasta dell'Albana da concedersi frequenti sbornie. Oggi Bertinoro, in provincia di Forlì, è giustamente considerato il cuore della produzione dell'Albana di Romagna

Abbinamenti consigliati

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pasticceria (frolla) e torte da forno (ciambelle)

Zona di produzione

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L'intero territorio amministrativo dei comuni di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Meldola, Bertinoro, Montiano, Roncofreddo, Longiano e parte del territorio amministrativo dei comuni di Savignano sul Rubicone, Cesena, Forlimpopoli e Forlì della provincia di Forlì-Cesena.

L'intero territorio amministrativo dei comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella e parte del territorio amministrativo dei comuni di Castel Bolognese e Faenza della provincia di Ravenna

L'intero territorio amministrativo dei comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice e parte del territorio amministrativo dei comuni di Imola e Ozzano dell'Emilia della provincia di Bologna.

Provincia, stagione, volume in ettolitri

  • Ravenna (1990/91) 71,0
  • Ravenna (1991/92) 100,3
  • Ravenna (1992/93) 84,0
  • Ravenna (1993/94) 108,25
  • Ravenna (1994/95) 79,75
  • Ravenna (1995/96) 75,85
  • Ravenna (1996/97) 83,95
  1. ^ [1] Disciplinare di produzione del 1987 in: Agraria.org
  2. ^ [2] Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Disciplinari di produzione vini