12 in/40 Mk. IX
12 in/40 Mark IX | |
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Cannoni Mk. IX di prua della nave da battaglia Fuji | |
Tipo | cannone navale/cannone ferroviario |
Origine | Regno Unito |
Impiego | |
Utilizzatori | Marina imperiale giapponese Royal Navy British Army Regia Marina |
Conflitti | Guerra russo-giapponese Prima guerra mondiale |
Produzione | |
Progettista | Elswick Ordnance Company |
Data progettazione | 1898 |
Costruttore | Elswick Works Vickers Woolwich Arsenal |
Entrata in servizio | 1901 |
Varianti | Type 41 |
Descrizione | |
Peso | 51 t |
Lunghezza | 12,611 m |
Lunghezza canna | 12,192 m |
Rigatura | destrorsa progressiva a 48 righe |
Calibro | 305 mm |
Tipo munizioni | cartoccio a sacchetto |
Peso proiettile | 386-389,8 kg |
Azionamento | otturatore a vite interrotta tipo Welin |
Cadenza di tiro | 1,5 colpi/min |
Velocità alla volata | 778-796 m/s |
Gittata massima | 24.230 m |
Sviluppata da | EOC G pattern |
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Il 12 in/40 Mk. IX era un cannone navale progettato e prodotto dalla Elswick Ordnance Company, ramo della Armstrong specializzato nella realizzazione di bocche da fuoco. Venne progettato per armare le navi da battaglia classe Royal Sovereign, ma restrizioni di bilancio ne ritardarono l'entrata in servizio. Le prime unità prodotte furono quindi fornite al Giappone, dove il cannone, denominato Type 41, divenne l'armamento principale di diverse pre-dreadnought prodotte nel Regno Unito per la Marina imperiale giapponese.
In seguito il pezzo entrò in servizio anche nella Royal Navy su tre classi di pre-dreadnought in tempo per essere utilizzato nella prima guerra mondiale. Durante la guerra diverse bocche da fuoco vennero convertite in cannoni ferroviari. Dopo la fine del conflitto il cannone fu usato sui sommergibili monitori classe M.
Il cannone fu acquistato anche della Regia Marina italiana, che lo installò su due classi di navi da battaglia pre-dreadnought.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Il cannone Type 41 venne prodotto da Elswick Ordnance Company, Vickers e Woolwich Arsenal come versione leggermente modificata del cannone da 12 pollici EOC G pattern, in uso sulle navi da battaglia inglesi contemporanee.
Servizio in Giappone
[modifica | modifica wikitesto]Il Giappone acquistò in totale 44 cannoni 12 in/40 Type 41 per armare le quattro navi delle classi Fuji e Shikishima e le navi da battaglia Asahi e Mikasa, ognuna con due cannoni in installazione singola. Il cannone venne così designato il 25 dicembre 1908, nel 41º anno di regno dell'Imperatore Meiji. Successivamente, il 5 ottobre 1917, venne ridenominato 30 cm/40 Type 41 in seguito al processo di standardizzazione della Marina imperiale sul sistema metrico[2].
Nella battaglia del Mar Giallo, durante la guerra russo-giapponese, le navi Asahi, Shikishima e Mikasa ebbero tutte un cannone Type 41 messo fuori uso da uno scoppio prematuro[3]. La causa venne identificata nelle spolette difettose e il problema venne risolto prima della battaglia di Tsushima.
Servizio nel Regno Unito
[modifica | modifica wikitesto]Navi da battaglia
[modifica | modifica wikitesto]Il cannone entrò in servizio con la Royal Navi come BL 12 inch gun Mark IX[4] sulle seguenti navi:
- classe Formidable: otto navi, varate dal 1898, ognuna con 4 cannoni:
- classe Duncan: sei navi, varate dal 1899, ognuna con 4 cannoni;
- Classe King Edward VII: del 1904; cinque navi sulle otto della classe (HMS King Edward VII, HMS Commonwealth, HMS Industan, HMS Dominion e HMS New Zealand) erano armate con il Mk IX.
Sommergibili monitori
[modifica | modifica wikitesto]Tre cannoni vennero installati singolarmente sulla inedita classe di sommergibili monitori classe M, dal 1920 al 1932.
Cannoni ferroviari
[modifica | modifica wikitesto]Durante la prima guerra mondiale, quattro cannoni vennero montati su affusti ferroviari, per essere impiegati dal British Army sul fronte occidentale.
Servizio in Italia
[modifica | modifica wikitesto]La Armstrong vendette una variante del suo pezzo da 12 in/40 al Regno d'Italia. I cannoni, realizzati anche su licenza dalla Ansaldo come "305/40", equipaggiarono le navi da battaglia classe classe Regina Margherita e Regina Elena. I pezzi che armavano la Classe Vittorio Emanuele tiravano un proietto più pesante da 417 kg.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La bocca da fuoco aveva canna del tipo composito, con un'anima a 48 righe destrorse progressive, un tubo interno ed una camiciatura esterna. L'otturatore a vite interrotta tipo Welin, era ad azionamento manuale, mentre sulle ultime navi era operato idraulicamente[1].
Il pezzo era installato in torri singole sulle navi italiane e giapponesi, pesanti 122 tonnellate. Presso la Royal Navy venne invece installato in torri binate tipo BVI sulle navi Formidable, Implacable, London, Bulwark, Duncan, Montagu, Russell, Cornwallis, Queen e Prince of Wales; tipo BVII sulle Irresistible, Venerable, Exmouth ed Albermarle; tipo BVII(S) sulle navi classe King Edward VII. Questi impianti binati pesavano 187 tonnellate; avevano una elevazione di -3°/+13,5° ed un brandeggio di -150°/+150°; solo le torri tipo BVI richiedevano un angolo di caricamento di 4,5°. La riserva era di 105 colpi sulle King Edward VII, 80 colpi su tutte le altre[1].
L'installazione singola per sommergibile consentiva un'elevazione di -5°/+20° ed un angolo di tiro di -15°/+15°. Ogni sommergibile trasportava 40 colpi[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d NavWeaps
- ^ Type 41 - da NavWeaps
- ^ Julian Stafford Corbett, Maritime Operations in the Russo-Japanese War 1904–05, Naval Institute Press, 1994, pp. 391–392, ISBN 1-55750-129-7.
- ^ Nella nomenclatura britannica, il nome identificava l'arma come il nono pezzo calibro 305 mm a retrocarica ad entrare in servizio con la marina.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Text Book of Gunnery, 1902. London: Printed for His Majesty's Stationery Office, by Harrison and Sons, St. Martin's Lane, su cgsc.cdmhost.com. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
- D. K. Brown, Warrior to Dreadnought: Warship Development, 1860-1905, Book Sales, 2003, ISBN 1-84067-529-2.
- D. K. Brown, The Grand Fleet: Warship Design and Development, 1906-1922, Caxton Editions, 2003, ISBN 978-1-84067-531-3.
- Gardiner Robert e Andrew Lambert (a cura di), Steam, Steel and Shellfire: The Steam Warship, 1815-1905, Conway's History of the Ship, Book Sales, ISBN 978-0-7858-1413-9.
- Peter Hodges, The Big Gun: Battleship Main Armament, 1860-1945, United States Naval Institute Press, 1981, ISBN 0-87021-917-0.
- Oscar Parkes, British Battleships, United States Naval Institute Press, 1990 [1957], ISBN 1-55750-075-4.
- Tony DiGiulian, Japanese 30.5 cm/40 (12") Type 41, su NavWeaps.com.
- Campbell, John. Naval Weapons of World War Two, Naval Institute Press, 1985.
- Fraccaroli, Aldo. Le navi da battaglia italiane della seconda guerra mondiale, Storia illustrata, 1976.
- M. J Whitley, Cruisers of World War Two: An International Encyclopedia, Londra, Arms and armour Press, 1995, ISBN 978-1-85409-225-0.
- Wiper, Steve. Warship Pictorial No. 23 - Italian Heavy Cruisers of World War II, Classic Warships Publishing, 2004.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) NavWeaps, su navweaps.com.