Sergej Ivanovič Vavilov: differenze tra le versioni
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{{Doppia immagine verticale|right|Vavilov family2.jpg|А. Н. Крылов (15).jpg|200|La famiglia Vavilov nel 1915: da sinistra, il fratello maggiore Nikolaj, la madre e Sergej Vavilov in uniforme militare|Sergej Vavilov (a destra) con l'ingegnere e matematico Alexei Krylov nel 1945}} |
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Sergej Vavilov nacque a Mosca nel 1891 in una famiglia di mercanti e in un ambiente aperto alla cultura. Fin da bambino, insieme con il fratello maggiore [[Nikolaj Ivanovič Vavilov|Nikolaj]], futuro celebre [[Agronomia|agronomo]] morto tragicamente in carcere nel [[1943]], poté esercitarsi in un piccolo [[laboratorio]] domestico. |
Sergej Vavilov nacque a Mosca nel 1891 in una famiglia di mercanti e in un ambiente aperto alla cultura. Fin da bambino, insieme con il fratello maggiore [[Nikolaj Ivanovič Vavilov|Nikolaj]], futuro celebre [[Agronomia|agronomo]] morto tragicamente in carcere nel [[1943]], poté esercitarsi in un piccolo [[laboratorio]] domestico. |
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Completò gli studi presso l'[[Università statale di Mosca|Università di Mosca]] nel [[1914]] e nello stesso anno fu chiamato al [[servizio militare]]. Partecipò al [[Prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]] e, alla fine del [[1917]], fu preso prigioniero. Riuscito a fuggire, tornò a Mosca nel febbraio [[1918]]. Il padre, avendo perduto tutti i suoi beni con la [[Rivoluzione sovietica|rivoluzione]], decise di emigrare, ma Sergej e il fratello Nikolaj decisero di rimanere. |
Completò gli studi presso l'[[Università statale di Mosca|Università di Mosca]] nel [[1914]] e nello stesso anno fu chiamato al [[servizio militare]]. Partecipò al [[Prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]] e, alla fine del [[1917]], fu preso prigioniero. Riuscito a fuggire, tornò a Mosca nel febbraio [[1918]]. Il padre, avendo perduto tutti i suoi beni con la [[Rivoluzione sovietica|rivoluzione]], decise di emigrare, ma Sergej e il fratello Nikolaj decisero di rimanere. |
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Dal 1918 al [[1932]] fu docente di fisica presso l'[[Università di Mosca|università della capitale sovietica]]. Direttore, dal 1932, dell'[[Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca|Istituto di fisica]] della [[Accademia delle Scienze dell'URSS]]<ref name="Treccani"/> fu presidente della stessa Accademia dal luglio del [[1945]]<ref name="Treccani">{{cita|Treccani.it}}.</ref> fino alla morte. Capo dell'Istituto di fisica Lebedev dal [[1934]], membro del [[Soviet Supremo]] dal [[1946]],<ref name="Sapere">{{cita|Sapere.it}}.</ref> vinse per quattro volte il [[Premio Stalin]] negli anni 1943, 1946, [[1951]] e [[1952]]. Nel [[1949]] divenne redattore capo della [[Grande enciclopedia sovietica]]. Fondò la scuola [[Unione Sovietica|sovietica]] di [[Ottica|fisica ottica]] ed è noto per le sue ricerche sulla [[luminescenza]].<ref name="Treccani"/> |
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Oltre che scienziato, fu anche un apprezzato [[Storia della scienza|storico della scienza]].<ref name="Sapere"/> In tale veste scrisse varie [[Biografia|biografie]] di grandi scienziati e pensatori quali [[Lucrezio]], [[Galileo Galilei|Galilei]], [[Isaac Newton|Newton]],<ref>Pubblicato in italiano dall'editore Einaudi nel 1954, nella collezione ''Piccola biblioteca scientifico-letteraria''.</ref> [[Michail Vasil'evič Lomonosov|Lomonosov]], [[Michael Faraday|Faraday]] e altri. |
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Nel 1943, anno in cui riceveva il suo primo [[Premio Stalin]], suo fratello Nikolaj, scienziato di fama mondiale, moriva per malnutrizione nel carcere di [[Saratov]] accusato di spionaggio e boicottaggio dell'[[agricoltura]] sovietica.<ref>La circostanza non sfuggì neppure ad [[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Aleksandr Solženicyn]]. Questi, nel suo ''[[Arcipelago Gulag]]'', rimproverò Sergej di avere accettato un premio onorifico mentre il fratello era lasciato morire per fame e addita [[Stalin]] come responsabile di una beffa crudele (''op. cit.'', edizione Mondadori, Oscar classici moderni, 1995, volume II, pag. 643).</ref> |
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Leonid Vadimovich Levshin |
* Leonid Vadimovich Levshin, ''Sergei Ivanovich Vavilov 1891 - 1951'', Moskva, Nauka, 2003, ISBN 5-02-006187-5. |
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* [http://www.treccani.it/enciclopedia/sergej-ivanovic-vavilov/ Vavilov, Sergej Ivanovič] la voce nella ''Enciclopedia Italiana'', versione online, sito treccani.it |
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* [http://www.sapere.it/enciclopedia/Vavilov%2C+Sergej+Ivanovi%C4%8D.html Vavilov, Sergej Ivanovič] la voce nell'enciclopedia ''Sapere.it'', Garzanti linguistica. <small>URL visitato il 2/08/2012</small> |
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Sergej Ivanovič Vavilov | |
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Sergej Vavilov (a sinistra) in una foto degli anni quaranta | |
Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS | |
Legislatura | II, III |
Circoscrizione | Mosca |
Dati generali | |
Titolo di studio | doktor nauk in fisica e matematica e master |
Università | Faculty of Physics and Mathematics of Moscow Imperial University |
Sergej Ivanovič Vavilov (in russo Сергей Иванович Вавилов?; Mosca, 24 marzo 1891 – Mosca, 25 gennaio 1951) è stato un fisico sovietico.
Biografia
Sergej Vavilov nacque a Mosca nel 1891 in una famiglia di mercanti e in un ambiente aperto alla cultura. Fin da bambino, insieme con il fratello maggiore Nikolaj, futuro celebre agronomo morto tragicamente in carcere nel 1943, poté esercitarsi in un piccolo laboratorio domestico.
Completò gli studi presso l'Università di Mosca nel 1914 e nello stesso anno fu chiamato al servizio militare. Partecipò al primo conflitto mondiale e, alla fine del 1917, fu preso prigioniero. Riuscito a fuggire, tornò a Mosca nel febbraio 1918. Il padre, avendo perduto tutti i suoi beni con la rivoluzione, decise di emigrare, ma Sergej e il fratello Nikolaj decisero di rimanere.
Dal 1918 al 1932 fu docente di fisica presso l'università della capitale sovietica. Direttore, dal 1932, dell'Istituto di fisica della Accademia delle Scienze dell'URSS[1] fu presidente della stessa Accademia dal luglio del 1945[1] fino alla morte. Capo dell'Istituto di fisica Lebedev dal 1934, membro del Soviet Supremo dal 1946,[2] vinse per quattro volte il Premio Stalin negli anni 1943, 1946, 1951 e 1952. Nel 1949 divenne redattore capo della Grande enciclopedia sovietica. Fondò la scuola sovietica di fisica ottica ed è noto per le sue ricerche sulla luminescenza.[1]
Oltre che scienziato, fu anche un apprezzato storico della scienza.[2] In tale veste scrisse varie biografie di grandi scienziati e pensatori quali Lucrezio, Galilei, Newton,[3] Lomonosov, Faraday e altri.
Nel 1943, anno in cui riceveva il suo primo Premio Stalin, suo fratello Nikolaj, scienziato di fama mondiale, moriva per malnutrizione nel carcere di Saratov accusato di spionaggio e boicottaggio dell'agricoltura sovietica.[4]
Mori a cinquantanove anni, nel 1951, nella capitale sovietica.
Opere
- Soviet science: thirty years, Moscow, Foreign languages publishing house, 1948.
- The progress of soviet science, Moscow, Foreign languages publishing house, 1951.
- Lenine et les problemes philosophiques de la physique moderne, Moscou, Editions en langues etrangeres, 1953.
- Isaac Newton, Torino, Einaudi, 1954.
- L'occhio e il sole, Milano, Feltrinelli, 1959.
Note
- ^ a b c Treccani.it.
- ^ a b Sapere.it.
- ^ Pubblicato in italiano dall'editore Einaudi nel 1954, nella collezione Piccola biblioteca scientifico-letteraria.
- ^ La circostanza non sfuggì neppure ad Aleksandr Solženicyn. Questi, nel suo Arcipelago Gulag, rimproverò Sergej di avere accettato un premio onorifico mentre il fratello era lasciato morire per fame e addita Stalin come responsabile di una beffa crudele (op. cit., edizione Mondadori, Oscar classici moderni, 1995, volume II, pag. 643).
Bibliografia
- Leonid Vadimovich Levshin, Sergei Ivanovich Vavilov 1891 - 1951, Moskva, Nauka, 2003, ISBN 5-02-006187-5.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sergej Ivanovič Vavilov
Collegamenti esterni
- Vavilov, Sergej Ivanovič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vavilov, Sergej Ivanovič, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Sergej Ivanovič Vavilov, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Sergej Vavilov: luminare della fisica russa Archiviato il 20 novembre 2008 in Internet Archive. da CERN Courier, International Journal of High-Energy Physics
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22951257 · ISNI (EN) 0000 0001 2320 0441 · SBN RAVV056795 · BAV 495/189510 · LCCN (EN) n50053139 · GND (DE) 119426404 · BNF (FR) cb106723139 (data) · J9U (EN, HE) 987007295217005171 · NSK (HR) 000024672 · NDL (EN, JA) 00459619 · CONOR.SI (SL) 85684579 |
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