Piante succulente: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
(34 versioni intermedie di 31 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{nota disambigua|il gruppo musicale|Cactus (Piante Grasse)|Piante Grasse}}
{{nota disambigua|il gruppo musicale|Piante Grasse (gruppo musicale)<!-- redirect a Cactus (Piante Grasse) -->|Piante Grasse}}
[[File:Agave americana.jpg|thumb|Esemplare di [[agave americana]]]]
[[File:Agave americana.jpg|thumb|Esemplare di [[agave americana]]]]
[[File:Agave foglie grandi.jpg|thumb|[[Agave (botanica)|Agave]] a grandi foglie]]
[[File:Agave foglie grandi.jpg|thumb|[[Agave (botanica)|Agave]] a grandi foglie]]
[[File:Pataelefante.jpg|thumb|''[[Asparagaceae]]'': ''[[Beaucarnea recurvata]]'', gambo succulento]]
[[File:Pataelefante.jpg|thumb|''[[Asparagaceae]]'': ''[[Beaucarnea recurvata]]'', gambo succulento]]


Si definiscono '''succulente''' le [[Plantae|piante]] che, come adattamento alla sopravvivenza in ambienti [[Aridità|aridi]], hanno sviluppato tessuti specializzati per l'accumulo e l'immagazzinamento di [[acqua]] ([[Parenchima|parenchimi acquiferi]], detti anche "succulenti"), in almeno uno dei tre sistemi di organi fra [[Radice (botanica)|radici]], [[Fusto (botanica)|fusto]] e [[Foglia|foglie]]. Il termine "succulente" non ha valore tassonomico, dato che la capacità di immagazzinare acqua si è evoluta diverse volte indipendentemente per [[Convergenza evolutiva|convergenza adattativa]], si tratta dunque di un raggruppamento [[Parafilia (filogenesi)|parafiletico]].
Le '''piante succulenti''' (impropriamente, piante grasse) vengono chiamate quelle piante dotate di particolari tessuti "succulenti", i [[Parenchima|parenchimi acquiferi]], tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua.


Nel linguaggio comune è molto utilizzato il sinonimo improprio di "''piante grasse''"; sebbene presentino forme rigonfie dovute all'accumulo di risorse, queste non sono mai [[Tessuto adiposo|riserve lipidiche]] (come quelle riscontrabili nel [[Animalia|regno animale]]), ma appunto di "succo", ossia di acqua. Le succulente sono talvolta indicate, erroneamente, col termine generico di [[cactus]], che invece fa riferimento ad una singola famiglia ([[Monofilia|monofiletica]]) di tali piante, principalmente originarie delle Americhe.
L'acqua assorbita durante i periodi di pioggia viene amministrata sapientemente, durante i periodi di siccità, migrando a ogni distretto dell'organismo della pianta che la richieda. Per la presenza del tessuto succulento, foglie, fusti e radici di queste piante diventano carnosi e ingrossati, assumendo - a seconda del tipo - forme tipiche come quelle sferiche, colonnari, a rosetta, appiattite, ecc.


Le piante succulenti sono spesso indicate, erroneamente, col termine generico di [[cactus]], che in realtà si riferisce a una determinata famiglia di tali piante, tutte originarie delle Americhe. Mentre quasi tutti i cactus sono succulente, non tutte le succulente sono cactus.
== Caratteristiche ==
== Caratteristiche ==
Queste piante sono state adattate a vivere in condizioni di aridità più o meno pronunciata mediante l'assorbimento di grandi quantità di acqua in un tessuto apposito, detto [[parenchima|parenchima acquifero]], spugnoso e formato da grandi cellule rotondeggianti e ampi spazi intercellulari interposti, localizzato in vari organi delle piante. Una volta assorbita, l'acqua è conservata mediante alcuni accorgimenti, tra cui l'ispessimento epidermico dato da cutine e la secrezione di cere idrofobiche protettive. Anche la produzione di peluria (tricomi) aiuta le piante a diminuire le perdite per traspirazione. Spesso le foglie sono trasformate in spine (es. Echinocactus) e la fotosintesi clorofilliana viene effettuata dal fusto modificato.
Le succulente sono piante adattate a vivere in condizioni di [[aridità]] più o meno pronunciata mediante l'assorbimento di grandi quantità di [[acqua]] in un tessuto apposito, detto [[parenchima|parenchima acquifero]], spugnoso e formato da grandi [[Cellula|cellule]] rotondeggianti e ampi spazi intercellulari interposti, localizzato in vari organi delle piante.

Riassumendo, oltre alla "succulenza" queste sono le principali caratteristiche che le piante succulente hanno sviluppato per ridurre al minimo la perdita di acqua:
Una volta assorbita, l'acqua è conservata mediante alcuni accorgimenti, tra cui l'ispessimento [[Epidermide (botanica)|epidermico]] dato da [[Cutina|cutine]] e la secrezione di [[Cera|cere]] [[Idrofobia|idrofobiche]] protettive come la [[pruina]], talvolta lo strato di cera superficiale dona un aspetto bluastro alle piante, questa peculiare colorazione è detta "''glauca''" (es. ''[[Myrtillocactus]] geometrizans'') e protegge la pianta riflettendo le lunghezze d'onda più energetiche<ref>{{Cita web|url=https://it.wikipedia.org/wiki/Pruina|titolo=}}</ref>. Anche la produzione di peluria ([[Tricoma|tricomi]]) aiuta le piante a diminuire le perdite per [[traspirazione]]. Spesso le [[Foglia|foglie]] sono trasformate in [[Spina (botanica)|spine]] (es. Echinocactus) e la fotosintesi clorofilliana viene effettuata dal fusto e dai rami modificati ([[Cladodio|cladofillo]]). La morfologia e il portamento delle piante sono anch'esse ottimizzate, sono comuni le forme: globose (o sferiche), colonnari, a rosetta o interrate.
* alcune presentano metabolismo [[Fotosintesi CAM|CAM]] per minimizzare la perdita di acqua

* foglie assenti, ridotte o di forma sferica
In sintesi, oltre alla "succulenza" queste sono le principali caratteristiche che le piante succulente hanno sviluppato per ridurre al minimo la perdita di acqua:
* riduzione del numero di stomi
* alcune presentano metabolismo [[Fotosintesi CAM|CAM]] per minimizzare la perdita di acqua;
* il fusto è la sede principale della fotosintesi
* foglie carnose o spine;
* la forma di crescita è compatta: colonnare, sferica o a cuscino compatto
* riduzione del numero di stomi;
* il fusto è la sede principale della fotosintesi;
* la forma di crescita è compatta: colonnare, sferica o a cuscino compatto;
* presenza di cere, cutine e peli sulle superfici esterne per ridurre la perdita d'acqua mediante la creazione di un micro-habitat umido intorno alla pianta e mediante la riduzione del flusso d'aria sulla sua superficie.
* presenza di cere, cutine e peli sulle superfici esterne per ridurre la perdita d'acqua mediante la creazione di un micro-habitat umido intorno alla pianta e mediante la riduzione del flusso d'aria sulla sua superficie.


<gallery>
<gallery> Immagine:Echinocactus grusonii (aka).jpg|''Echinocactus grusonii'': fusto fotosintetizzante e foglie trasformate in spine
File:Echinocactus grusonii (aka).jpg|''Echinocactus grusonii'': fusto fotosintetizzante e foglie trasformate in spine
Immagine:Sedum album a1.jpg|morfologia a rosetta
File:Sedum album a1.jpg|Morfologia a rosetta
</gallery>
</gallery>


Questa capacità di ottimizzazione dell'acqua ha permesso alle piante succulente di colonizzare habitat caratterizzati da climi tropicali aridi e sub-aridi, ossia luoghi in cui si verificano piogge solo per un periodo dell'anno (generalmente l'estate), seguite da un lungo periodo di totale siccità.
Questa capacità di ottimizzazione dell'acqua ha permesso alle piante succulente di colonizzare habitat caratterizzati da climi tropicali aridi e sub-aridi, ossia luoghi in cui si verificano piogge solo per un periodo dell'anno (generalmente l'estate), seguite da un lungo periodo di totale siccità.
[[File:Graptopetalum paraguayense 6.jpg|miniatura|''[[Graptopetalum paraguayense]]'']]


== Ambiente ==
== Ambiente ==
Riga 34: Riga 38:
Nelle [[Isole Canarie]] o nel [[Madagascar]] si trovano succulente di grandi dimensioni come la ''[[Euphorbia]]''.
Nelle [[Isole Canarie]] o nel [[Madagascar]] si trovano succulente di grandi dimensioni come la ''[[Euphorbia]]''.


In [[Europa]] si possono trovare molte specie di ''[[Sedum]]'' e di ''[[Sempervivum]]'' nonché specie introdotte di ''[[Agave (botanica)|Agave]]'' e ''[[Opuntia]]''.
In [[Europa]] si possono trovare molte specie di ''[[Sedum]]'' e di ''[[Sempervivum]]'' nonché specie invasive come ''[[Agave (botanica)|Agave]],'' ''[[Opuntia]] e [[Carpobrotus edulis]].''
[[File:Sedum palmeri.JPG|miniatura|[[Sedum palmeri]]]]

In Messico e [[California]] si trovano le specie più resistenti e grandi, in grado di permettere agli animali di scavare nel loro fusto gallerie che servono da rifugio.
In Messico e [[California]] si trovano le specie più resistenti e grandi, in grado di permettere agli animali di scavare nel loro fusto gallerie che servono da rifugio.


Riga 41: Riga 45:


== Coltivazione ==
== Coltivazione ==
La coltivazione delle "piante grasse" non è indicata in appartamento (anche se a volte si possono ottenere buoni risultati anche con una coltivazione domestica) in quanto non si può dar loro tutta la luce, l'aerazione e la temperatura giusta di cui necessitano specialmente durante il periodo invernale (che oscilla tra i 4&nbsp;°C e i 7&nbsp;°C e che garantisce un naturale ''riposo''). Questa necessità è indispensabile per una buona fioritura e crescita durante il periodo estivo.
La coltivazione delle "piante grasse" non è indicata in appartamento (anche se a volte si possono ottenere buoni risultati anche con una coltivazione domestica) in quanto non si può dar loro tutta la luce, l'aerazione e il ciclo di temperature adeguate, di cui necessitano specialmente durante il periodo invernale (che oscilla tra i 4&nbsp;°C e i 7&nbsp;°C e che garantisce un naturale ''riposo''). Questa necessità è indispensabile per una buona fioritura e crescita durante il periodo estivo.
Se coltivate in appartamento è necessario utilizzare vasi preferibilmente di ceramica senza buchi, avendo l'accortezza di bagnare la pianta con poca acqua.


=== Gli attrezzi e composti essenziali ===
=== Gli attrezzi e composti essenziali ===
1) Un coltello multiuso è essenziale per la riproduzione a [[talea]]. 2) Guanti in pelle. 3) Piccole [[Cesoia (giardinaggio)|cesoie]]. 4) Un cucchiaio grosso per travasare piccole piante in spazi ridotti. 5) Un pennello a punta fine per l'impollinazione manuale. 6) Un pennello a setole grandi e morbide è essenziale per pulire ragnatele e terra fra le spine. 7) [[Torba]]. 8) [[Pietrisco]]. 9) Terriccio. 10) Ciottoli non più grandi di un pisello.
# Un coltello multiuso è essenziale per la riproduzione a [[talea]];
# Guanti in pelle;
# Piccole [[Cesoia (giardinaggio)|cesoie]];
# Un cucchiaio grosso per travasare piccole piante in spazi ridotti;
# Un pennello a punta fine per l'impollinazione manuale;
# Un pennello a setole grandi e morbide è essenziale per pulire ragnatele e terra fra le spine;
# [[Torba]];
# [[Pietrisco]];
# Terriccio;
# Ciottoli di dimensioni inferiori al centimetro.

=== Vasi ===
La scelta del vaso per la coltivazione delle piante succulente può ricadere su un qualsiasi contenitore abbia dei fori per il drenaggio, sono naturalmente da prediligere i vasi di terracotta non laccati, che permettono un ulteriore via di ossigenazione e traspirazione di liquidi.

All'acquisto le piante vengono spesso vendute con vasi di plastica sottodimensionati, ideali per il trasporto ma non per la coltivazione a lungo termine, per cui si dovrà procedere a un immediato rinvaso in un recipiente adatto. In alcuni casi vengono forniti persino copri-vasi privi di un sistema di drenaggio, sarà opportuno rimuoverli nel caso non si prediliga un ciclo vitale effimero come quello di un vaso di fiori recisi.


=== Terreno ===
=== Terreno ===
Queste piante vivono in situazioni ambientali tra le più disparate come: terreni sassosi, deserti, anfratti rocciosi, sugli alberi, ecc. È molto importante perciò che il terreno sia il più possibile poroso e drenante in modo che l'acqua non stagni predisponendo l'insorgenza del marciume radicale. Si dovrà quindi disporre di un composto di terra non concimata con un'aggiunta di sabbia grossolana e un composto di mattoni triturati. Questo tipo di terriccio non permette alle radici di rimanere troppo a lungo imbevute di acqua. Per evitare questo inconveniente si dovrà avere cura, in alcune specie particolarmente delicate, di utilizzare vasi di terracotta e l'impiego di una pacciamatura leggera di ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, in modo da scoraggiare l'insorgenza di marciumi al colletto.
Queste piante vivono in situazioni ambientali tra le più disparate come: terreni sassosi, deserti, anfratti rocciosi, sugli alberi, ecc. oltre alle accortezze dovute alle singole specie è sempre importante che il terreno sia poroso e drenante, in modo da prevenire ristagni idrici che predisporrebbero l'insorgenza di marciumi radicali. Un buon substrato deve essere costituito da almeno un buon 40% di materiale inorganico, come ''pomice'', ''agriperlite'', sabbia grossolana piccoli frammenti di terracotta o dei generici sassolini; i collezionisti o chi si occupa della conservazione di specie a rischio arrivano fino al 70% di materiale inorganico, con una predilezione per la pomice. In alcune specie particolarmente delicate, si dovrà avere cura di utilizzare vasi di terracotta e l'impiego di una pacciamatura leggera di ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, in modo da scoraggiare l'insorgenza di marciumi al colletto. Un'usanza popolare che si rivela essere più dannosa che inefficace è quella di posizionare pietre o ciottoli grossolani sul fondo dei vasi per aumentare il drenaggio, la pratica è da evitare poiché così facendo si va a diminuire lo spazio (già limitato) di crescita delle radici e si va ad innalzare pericolosamente il cono d'acqua (la zona di suolo che trattiene più a lungo l'umidità dopo un'annaffiatura). In corrispondenza di fori troppo grandi nei vasi di terracotta, possono venire a formarsi vere e proprie lacune nel suolo, che hanno un effetto simile nell'innalzare la zona di maggiore persistenza di umidità, per prevenire ciò è sufficiente un singolo frammento di coccio rovesciato per foro, posizionato in modo da garantire il passaggio di acqua ma ostacolare la fuoriuscita di terreno.


=== Annaffiature ===
=== Annaffiature ===
La maggior causa di morte nelle succulente in coltivazione sono le innaffiature eccessive. Il metodo più razionale per determinare il momento ottimale per l'irrigazione è la rilevazione del [[potenziale idrico]]. {{Citazione necessaria|Di media le succulente hanno bisogno di acqua nel periodo di crescita (primavera, estate) una volta ogni due settimane e diminuendola notevolmente se lasciate intorno ai dieci gradi nel periodo di riposo una volta ogni tre settimane (inverno)}}.
La maggior causa di morte nelle succulente in coltivazione sono le innaffiature eccessive. Il metodo più razionale per determinare il momento ottimale per l'irrigazione è la rilevazione del [[potenziale idrico]]. Non è possibile dare indicazioni generali essendoci molte variazioni tra generi e specie, possiamo solo dire che bisogna essere informati della zona di provenienza per capire il loro periodo attivo e di riposo, il periodo di riposo senza acqua è da rispettare rigorosamente nella maggior parte dei casi.


Un famoso detto dei coltivatori di queste piante recita: "in caso di dubbio, è meglio non innaffiare".
Un famoso detto dei coltivatori di queste piante recita: "in caso di dubbio, è meglio non innaffiare".
Va inoltre tenuto a mente che le piante messe in piena terra non hanno assolutamente bisogno di acqua per tutto l'anno in quanto le radici assorbiranno la quantità di acqua a loro necessaria direttamente dall'umidità del terreno.
Va inoltre tenuto a mente che le piante messe in piena terra non hanno assolutamente bisogno di acqua per tutto l'anno in quanto le radici assorbiranno la quantità di acqua a loro necessaria direttamente dall'umidità del terreno. Nel caso specifico dei [[Cactaceae|cacti]], una prolungata siccità ridurrà gradualmente il loro turgore fino a renderli simili a dei palloncini sgonfi, in questo stato critico non si deve procedere con innaffiature repentine, altrimenti si rischia di andare in contro al fenomeno dello "scoppio": le piante riacquistano volume tanto velocemente da spaccare i tessuti e procurare squarci ragguardevoli.

=== Vasi ===
La scelta del vaso per la coltivazione delle piante succulente può ricadere su vasi di terracotta, di plastica, di metallo o di legno: l'ideale resta comunque la terracotta; la cosa importante è la cura a cui viene sottoposta la pianta.

Quando si acquista una piantina, questa solitamente viene venduta in piccoli vasi di plastica che sono provvisori ed esclusivamente riservati alla vendita, per cui si dovrà procedere a un immediato rinvaso in un recipiente più adatto alla pianta.


=== Rinvasi ===
=== Rinvasi ===
Riga 66: Riga 80:
Per rinvasare piante di fusto globoso si possono usare guanti adatti che si trovano facilmente in commercio; se non si dispone di guanti un facile espediente che si può adottare consiste nell'usare un foglio di giornale ripiegato, si avvolge la pianta e tenendola ferma si fa ruotare leggermente il vaso in modo che la pianta stessa si stacchi dal contenitore; per le piante a fusto lungo si afferrerà invece la pianta alla base.
Per rinvasare piante di fusto globoso si possono usare guanti adatti che si trovano facilmente in commercio; se non si dispone di guanti un facile espediente che si può adottare consiste nell'usare un foglio di giornale ripiegato, si avvolge la pianta e tenendola ferma si fa ruotare leggermente il vaso in modo che la pianta stessa si stacchi dal contenitore; per le piante a fusto lungo si afferrerà invece la pianta alla base.


Dopo aver svasato le piante, si potrà scegliere se procedere con la delicata operazione di potatura delle radici: come primo passo si lavano via tutti i residui di terra; dopo che le radici saranno asciutte si potrà procedere a recidere, con uno strumento preferibilmente sterilizzato (a fiamma o con alcol), le radici più lunghe, dedite all'ancoraggio, per stimolare la crescita di radici più fini, adatte all'assorbimento; dopo la potatura è preferibile attendere un paio di giorni la cicatrizzazione delle ferite prima di rimetterla a contatto con il terreno. in quest'ultima fase la pianta deve essere conservata in un luogo asciutto e ventilato, lontano dai raggi diretti del sole; per stimolare ulteriormente le radici si possono usare polveri radicanti o di cannella.
Dopo aver svasato le piante, se le radici si presenteranno troppo lunghe, le si potrà tagliare nella parte terminale; in questo caso dopo il rinvaso si attenderà qualche giorno prima di procedere all'annaffiatura in modo da consentire alla parte tagliata di asciugare ed evitare marciumi. Prima del [[rinvaso]] si procederà a chiudere il foro con un coccio rovesciato; si aggiungerà della sabbia molto grossolana, poi della sabbia fine e per ultimo il terriccio.


== Moltiplicazione ==
== Moltiplicazione ==
Riga 74: Riga 88:
=== Semi ===
=== Semi ===
{{vedi anche|Semi}}
{{vedi anche|Semi}}
Per i coltivatori di piante succulente è il metodo che dà le maggiori soddisfazioni, ma devono essere seguite alcune regole essenziali. Molto importante è il terriccio e la temperatura in cui vanno conservati i semi. Per questo è meglio che siano utilizzati in [[Serra|serre]], a questo scopo esistono in commercio piccole serre riscaldate che possono essere tenute anche in un appartamento.
Per i coltivatori di piante succulente è il metodo che dà le maggiori soddisfazioni, ma devono essere seguite alcune regole essenziali.<ref>{{Cita web|url=https://herbalistics.com.au/takeaway-tek-how-to-germinate-cacti-seeds/|titolo=Takeaway Tek (how to germinate cacti seeds)|autore=Herbalistics|sito=Herbalistics|data=2015-07-07|lingua=en-AU|accesso=2023-03-17}}</ref> Molto importante è il terriccio e la temperatura in cui vanno conservati i semi. Per questo è meglio che siano utilizzati in [[Serra|serre]], a questo scopo esistono in commercio piccole serre riscaldate che possono essere tenute anche in un appartamento.


I semi andranno deposti in un letto di terra composta da terra fine concimata e da sabbia fine, mentre i semi più grandi andranno leggermente ricoperti. Il terreno dovrà essere mantenuto sempre umido; la temperatura deve oscillare costantemente tra i 16 e i 21&nbsp;°C. La serra va esposta in posizione di semi-luminosità; osservando queste regole dopo pochi giorni si avranno i primi germogli: alcune specie però, ad esempio le [[Opuntia]], posso impiegare oltre un anno per germogliare.
I semi andranno deposti in un letto di terra composta da terra fine concimata e da sabbia fine, mentre i semi più grandi andranno leggermente ricoperti. Il terreno dovrà essere mantenuto sempre umido; la temperatura deve oscillare costantemente tra i 16 e i 21&nbsp;°C. La serra va esposta in posizione di semi-luminosità; osservando queste regole dopo pochi giorni si avranno i primi germogli: alcune specie però, ad esempio le [[Opuntia]], posso impiegare oltre un anno per germogliare.
=== Germogli ===
=== Stoloni ===
{{vedi anche|germogli}}
{{vedi anche|Stolone}}

Piante come l'[[Agave (botanica)|agave]], l'[[aloe (botanica)|aloe]], la [[sedum]], la [[sempervivum]], ecc. emettono germogli alla base che possono essere separate dalla pianta madre e invasate per ottenere una nuova pianta.
Diverse piante ricorrono naturalmente alla [[propagazione vegetativa]] tramite [[Stolone|stoloni]], è il caso delle [[aloe (botanica)|aloe]] (stoloni sotterranei) o dei [[sempervivum]] (stoloni penduli)


=== Talea ===
=== Talea ===
Riga 86: Riga 101:
La talea si può effettuare con qualsiasi pianta succulenta anche se il metodo dipende dal tipo di pianta che si vuole far riprodurre. Se vogliamo far rinascere una pianta che è caduta o si è rotta dobbiamo ripiantarla nella terra; altrimenti si possono prendere foglie o porzioni della pianta e si appoggiano sulla terra. Per quanto riguarda i cactus bisogna aspettare che la pianta produca in modo naturale un germoglio che andrà poi staccato dalla pianta madre.
La talea si può effettuare con qualsiasi pianta succulenta anche se il metodo dipende dal tipo di pianta che si vuole far riprodurre. Se vogliamo far rinascere una pianta che è caduta o si è rotta dobbiamo ripiantarla nella terra; altrimenti si possono prendere foglie o porzioni della pianta e si appoggiano sulla terra. Per quanto riguarda i cactus bisogna aspettare che la pianta produca in modo naturale un germoglio che andrà poi staccato dalla pianta madre.


Affinché la talea di una pianta grassa attechisca è necessario attendere una quindicina di giorni prima di piantarla nel terreno, cioè è necessario attendere che la base della talea si asciughi, per evitare il rischio che la talea marcisca.
Affinché la talea di una pianta grassa attecchisca è necessario attendere una quindicina di giorni prima di piantarla nel terreno, cioè è necessario attendere che la base della talea si asciughi, per evitare il rischio che la talea marcisca.


=== Innesto ===
=== Innesto ===
{{vedi anche|Innesto}}
{{vedi anche|Innesto}}
Tecnica mediante la quale si uniscono due o più piante, o loro parti, con lo scopo di ottenere una saldatura come se si trattasse di un unico corpo. La pianta che riceve l'innesto si chiama ''soggetto'' o ''portainnesto'', quella che si inserisce ''marza'' o ''nesto''. L'innesto si esegue di preferenza sulle [[Cactaceae]], ma anche su [[Euphorbiaceae]] e [[Asclepiadaceae]]. Molteplici sono gli scopi per cui esso è eseguito: accelerare la crescita di soggetti lenti; salvare una piccola porzione sana di una pianta malata; moltiplicare piante che emettono radici con difficoltà.
Tecnica mediante la quale si uniscono due o più piante, o loro parti, con lo scopo di ottenere una saldatura come se si trattasse di un unico corpo. La pianta che riceve l'innesto si chiama ''soggetto'' o ''portainnesto'', quella che si inserisce ''marza'' o ''nesto''. L'innesto si esegue di preferenza sulle [[Cactaceae]], ma anche su [[Euphorbiaceae]] e [[Asclepiadaceae]]. Molteplici sono gli scopi per cui esso è eseguito: accelerare la crescita di soggetti lenti; salvare una piccola porzione sana di una pianta malata; moltiplicare piante che emettono radici con difficoltà.
[[File:Echinopsis pachanoi flowering at night in New Zealand.jpg|miniatura|[[Trichocereus macrogonus pachanoi]]]]

Sono buoni portainnesti per le cactaceae: ''[[Trichocereus]] spachianus'', ''T. macrogonus'', ''T. pachanoi'', ''T. bridgesii'', ''[[Opuntia]]'', ''[[Hylocereus]]''; ''[[Echinopsis]]'' si presta bene per ''[[Aztekium]]'', ''[[Ariocarpus]]'', ''[[Uebelmannia]]''; ''[[Harrisia]]'' per ''[[Sulcorebutia]]''; ''[[Myrtillocactus]]'' è molto indicato per ''[[Ortegocactus]]''. Fra le succulente: ''[[Ceropegia]] woody'' per le [[Asclepiadaceae]]; ''[[Pachypodium]] lamerei'' e [[Oleandro]] per le [[Apocynaceae]]; ''Euphorbia mammillaris'' ed ''E. canariensis'' per ''Euphorbia'' in genere; ''[[Alluaudia]] procera'' per le [[Didiereaceae]]; ''Crassula portulacea'' per le [[Crassulaceae]]; ''[[Stapelia]]'' per ''[[Hoodia]]'', ''[[Trichocaulon]]'', ''[[Tavaresia]]''.
Sono buoni portainnesti per le cactaceae: ''[[Trichocereus]] spachianus'', ''T. macrogonus'', ''T. pachanoi'', ''T. bridgesii'', ''[[Opuntia]]'', ''[[Hylocereus]]''; ''[[Echinopsis]]'' si presta bene per ''[[Aztekium]]'', ''[[Ariocarpus]]'', ''[[Uebelmannia]]''; ''[[Harrisia]]'' per ''[[Sulcorebutia]]''; ''[[Myrtillocactus]]'' è molto indicato per ''[[Ortegocactus]]''. Fra le succulente: ''[[Ceropegia]] woody'' per le [[Asclepiadaceae]]; ''[[Pachypodium]] lamerei'' e [[Oleandro]] per le [[Apocynaceae]]; ''Euphorbia mammillaris'' ed ''E. canariensis'' per ''Euphorbia'' in genere; ''[[Alluaudia]] procera'' per le [[Didiereaceae]]; ''Crassula portulacea'' per le [[Crassulaceae]]; ''[[Stapelia]]'' per ''[[Hoodia]]'', ''[[Trichocaulon]]'', ''[[Tavaresia]]''.


== Fioritura ==
== Fioritura ==
{{vedi anche|Fioritura}}
{{vedi anche|Antesi}}
[[File:Frithia pulchra 1002.jpg|thumb|''[[Frithia pulchra]]'' durante la fioritura]]
[[File:Frithia pulchra 1002.jpg|thumb|''[[Frithia pulchra]]'' durante la fioritura]]
La fioritura delle succulente avviene per la maggioranza delle specie ogni anno nel periodo che va da [[maggio]] a [[novembre]].
La fioritura delle succulente avviene per la maggioranza delle specie ogni anno nel periodo che va da [[maggio]] a [[novembre]].
Riga 104: Riga 119:


In sostanza, diversificando accuratamente una scelta di piante succulente si potrà avere una fioritura durante tutto l'anno.
In sostanza, diversificando accuratamente una scelta di piante succulente si potrà avere una fioritura durante tutto l'anno.
==Note==

<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* ''Piante grasse. Le cactacee'' - Mariella Pizzetti, editore Mondadori, 1985
* ''Piante grasse. Le cactacee'' - Mariella Pizzetti, editore Mondadori, 1985
* ''Piante grasse'' - Ronald Ginns, traduzione di Francesco Bertolomasi, Edizioni Agricole, 1989
* ''Piante grasse'' - Ronald Ginns, traduzione di Francesco Bertolomasi, Edizioni Agricole, 1989
*''Il mondo delle cactacee -'' Alessandro Guiggi, Patricia Palacios, editore Edagricole-New Business Media, 2013


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Elenco di piante succulente]]
*[[Lista di piante succulente]]
*[[Piante]]
*[[Piante]]
*[[Piante epifite]]
*[[Piante epifite]]
Riga 124: Riga 141:
* [http://www.piante.it/grasse/ Schede di piante succulente] - Schede informative di Piante Italia Database
* [http://www.piante.it/grasse/ Schede di piante succulente] - Schede informative di Piante Italia Database
* {{cita web|http://www.cactusedintorni.com/Piante-grasse/index.html|Cactus e Dintorni, il sito interamente dedicato a Piante Grasse e Succulente}}
* {{cita web|http://www.cactusedintorni.com/Piante-grasse/index.html|Cactus e Dintorni, il sito interamente dedicato a Piante Grasse e Succulente}}
* {{cita web|http://www.tosca.si/zvone/Vstop/a_cactusbase-en.html|CactusBase}}
* {{cita web | 1 = http://www.tosca.si/zvone/Vstop/a_cactusbase-en.html | 2 = CactusBase | accesso = 2 febbraio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051219060453/http://www.tosca.si/zvone/Vstop/a_cactusbase-en.html | dataarchivio = 19 dicembre 2005 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.cactofilia.com/|Cactofilia}}
* {{cita web|http://www.cactofilia.com/|Cactofilia}}
* {{cita web|http://www.cactofili.org/|Cactofili}}
* {{cita web|http://www.cactofili.org/|Cactofili}}
* {{cita web|http://www.cactus.it/|A.I.A.S. - Associazione italiana amatori piante succulente}}
* {{cita web|http://www.cactus.it/|A.I.A.S. - Associazione italiana amatori piante succulente}}
* {{cita web|http://www.cactipedia.info/|Cactipedia}}
* {{cita web | 1 = http://www.cactipedia.info/ | 2 = Cactipedia | accesso = 2 agosto 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101030234346/http://www.cactipedia.info/ | dataarchivio = 30 ottobre 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.amacactus.it/|AMACACTUS - Associazione amatori cactus e succulente}}
* {{cita web|http://www.amacactus.it/|AMACACTUS - Associazione amatori cactus e succulente}}
*[https://www.edendeifiori.it/info/piante-grasse Schede di piante grasse e cactus] - Schede di coltivazione di vari cactus


{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}

Versione delle 00:57, 21 lug 2024

Disambiguazione – "Piante Grasse" rimanda qui. Se stai cercando il gruppo musicale, vedi Piante Grasse (gruppo musicale).
Esemplare di agave americana
Agave a grandi foglie
Asparagaceae: Beaucarnea recurvata, gambo succulento

Si definiscono succulente le piante che, come adattamento alla sopravvivenza in ambienti aridi, hanno sviluppato tessuti specializzati per l'accumulo e l'immagazzinamento di acqua (parenchimi acquiferi, detti anche "succulenti"), in almeno uno dei tre sistemi di organi fra radici, fusto e foglie. Il termine "succulente" non ha valore tassonomico, dato che la capacità di immagazzinare acqua si è evoluta diverse volte indipendentemente per convergenza adattativa, si tratta dunque di un raggruppamento parafiletico.

Nel linguaggio comune è molto utilizzato il sinonimo improprio di "piante grasse"; sebbene presentino forme rigonfie dovute all'accumulo di risorse, queste non sono mai riserve lipidiche (come quelle riscontrabili nel regno animale), ma appunto di "succo", ossia di acqua. Le succulente sono talvolta indicate, erroneamente, col termine generico di cactus, che invece fa riferimento ad una singola famiglia (monofiletica) di tali piante, principalmente originarie delle Americhe.

Caratteristiche

Le succulente sono piante adattate a vivere in condizioni di aridità più o meno pronunciata mediante l'assorbimento di grandi quantità di acqua in un tessuto apposito, detto parenchima acquifero, spugnoso e formato da grandi cellule rotondeggianti e ampi spazi intercellulari interposti, localizzato in vari organi delle piante.

Una volta assorbita, l'acqua è conservata mediante alcuni accorgimenti, tra cui l'ispessimento epidermico dato da cutine e la secrezione di cere idrofobiche protettive come la pruina, talvolta lo strato di cera superficiale dona un aspetto bluastro alle piante, questa peculiare colorazione è detta "glauca" (es. Myrtillocactus geometrizans) e protegge la pianta riflettendo le lunghezze d'onda più energetiche[1]. Anche la produzione di peluria (tricomi) aiuta le piante a diminuire le perdite per traspirazione. Spesso le foglie sono trasformate in spine (es. Echinocactus) e la fotosintesi clorofilliana viene effettuata dal fusto e dai rami modificati (cladofillo). La morfologia e il portamento delle piante sono anch'esse ottimizzate, sono comuni le forme: globose (o sferiche), colonnari, a rosetta o interrate.

In sintesi, oltre alla "succulenza" queste sono le principali caratteristiche che le piante succulente hanno sviluppato per ridurre al minimo la perdita di acqua:

  • alcune presentano metabolismo CAM per minimizzare la perdita di acqua;
  • foglie carnose o spine;
  • riduzione del numero di stomi;
  • il fusto è la sede principale della fotosintesi;
  • la forma di crescita è compatta: colonnare, sferica o a cuscino compatto;
  • presenza di cere, cutine e peli sulle superfici esterne per ridurre la perdita d'acqua mediante la creazione di un micro-habitat umido intorno alla pianta e mediante la riduzione del flusso d'aria sulla sua superficie.

Questa capacità di ottimizzazione dell'acqua ha permesso alle piante succulente di colonizzare habitat caratterizzati da climi tropicali aridi e sub-aridi, ossia luoghi in cui si verificano piogge solo per un periodo dell'anno (generalmente l'estate), seguite da un lungo periodo di totale siccità.

Graptopetalum paraguayense

Ambiente

Originarie di zone aride e desertiche nelle quali si sviluppano assieme ad altre piante xerofile, sono in grado di resistere a lungo alla siccità. Crescono prevalentemente in terreni predesertici, dove si alternano periodi di grande siccità a periodi di piogge più o meno intense.

Le si può trovare in quasi ogni clima della Terra caratterizzato da temperature medie sopra gli 0 °C durante il periodo della vegetazione e in cui le piogge siano abbastanza scarse da limitare la crescita delle piante non xerofite (mesofile). Non si trovano nelle zone con assenza totale di piogge, in quanto non potrebbero realizzare la riserva idrica minima necessaria alla sopravvivenza.

Se ne trovano alcune persino nelle foreste umide, in America centrale e meridionale, in Africa, Madagascar e Asia; in tali ambienti sono molto competitive nella colonizzazione di habitat epifitici della volta forestale, assieme a tillandsie, microfelci e altre piante che condividono questo ambito di crescita possono così trovare la luce che filtra negli strati più alti del fogliame; tra queste l'Epiphyllum o gli Hylocereus: per questo vengono chiamate piante epifite.

Nelle Isole Canarie o nel Madagascar si trovano succulente di grandi dimensioni come la Euphorbia.

In Europa si possono trovare molte specie di Sedum e di Sempervivum nonché specie invasive come Agave, Opuntia e Carpobrotus edulis.

Sedum palmeri

In Messico e California si trovano le specie più resistenti e grandi, in grado di permettere agli animali di scavare nel loro fusto gallerie che servono da rifugio.

In coltivazione le piante succulente necessitano di posizioni luminosissime anche se durante l'estate alcune specie non gradiscono il pieno sole in quanto adattate alla vita in comunità vegetali in cui le piante più grandi offrono protezione a quelle più piccole.

Coltivazione

La coltivazione delle "piante grasse" non è indicata in appartamento (anche se a volte si possono ottenere buoni risultati anche con una coltivazione domestica) in quanto non si può dar loro tutta la luce, l'aerazione e il ciclo di temperature adeguate, di cui necessitano specialmente durante il periodo invernale (che oscilla tra i 4 °C e i 7 °C e che garantisce un naturale riposo). Questa necessità è indispensabile per una buona fioritura e crescita durante il periodo estivo. Se coltivate in appartamento è necessario utilizzare vasi preferibilmente di ceramica senza buchi, avendo l'accortezza di bagnare la pianta con poca acqua.

Gli attrezzi e composti essenziali

  1. Un coltello multiuso è essenziale per la riproduzione a talea;
  2. Guanti in pelle;
  3. Piccole cesoie;
  4. Un cucchiaio grosso per travasare piccole piante in spazi ridotti;
  5. Un pennello a punta fine per l'impollinazione manuale;
  6. Un pennello a setole grandi e morbide è essenziale per pulire ragnatele e terra fra le spine;
  7. Torba;
  8. Pietrisco;
  9. Terriccio;
  10. Ciottoli di dimensioni inferiori al centimetro.

Vasi

La scelta del vaso per la coltivazione delle piante succulente può ricadere su un qualsiasi contenitore abbia dei fori per il drenaggio, sono naturalmente da prediligere i vasi di terracotta non laccati, che permettono un ulteriore via di ossigenazione e traspirazione di liquidi.

All'acquisto le piante vengono spesso vendute con vasi di plastica sottodimensionati, ideali per il trasporto ma non per la coltivazione a lungo termine, per cui si dovrà procedere a un immediato rinvaso in un recipiente adatto. In alcuni casi vengono forniti persino copri-vasi privi di un sistema di drenaggio, sarà opportuno rimuoverli nel caso non si prediliga un ciclo vitale effimero come quello di un vaso di fiori recisi.

Terreno

Queste piante vivono in situazioni ambientali tra le più disparate come: terreni sassosi, deserti, anfratti rocciosi, sugli alberi, ecc. oltre alle accortezze dovute alle singole specie è sempre importante che il terreno sia poroso e drenante, in modo da prevenire ristagni idrici che predisporrebbero l'insorgenza di marciumi radicali. Un buon substrato deve essere costituito da almeno un buon 40% di materiale inorganico, come pomice, agriperlite, sabbia grossolana piccoli frammenti di terracotta o dei generici sassolini; i collezionisti o chi si occupa della conservazione di specie a rischio arrivano fino al 70% di materiale inorganico, con una predilezione per la pomice. In alcune specie particolarmente delicate, si dovrà avere cura di utilizzare vasi di terracotta e l'impiego di una pacciamatura leggera di ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, in modo da scoraggiare l'insorgenza di marciumi al colletto. Un'usanza popolare che si rivela essere più dannosa che inefficace è quella di posizionare pietre o ciottoli grossolani sul fondo dei vasi per aumentare il drenaggio, la pratica è da evitare poiché così facendo si va a diminuire lo spazio (già limitato) di crescita delle radici e si va ad innalzare pericolosamente il cono d'acqua (la zona di suolo che trattiene più a lungo l'umidità dopo un'annaffiatura). In corrispondenza di fori troppo grandi nei vasi di terracotta, possono venire a formarsi vere e proprie lacune nel suolo, che hanno un effetto simile nell'innalzare la zona di maggiore persistenza di umidità, per prevenire ciò è sufficiente un singolo frammento di coccio rovesciato per foro, posizionato in modo da garantire il passaggio di acqua ma ostacolare la fuoriuscita di terreno.

Annaffiature

La maggior causa di morte nelle succulente in coltivazione sono le innaffiature eccessive. Il metodo più razionale per determinare il momento ottimale per l'irrigazione è la rilevazione del potenziale idrico. Non è possibile dare indicazioni generali essendoci molte variazioni tra generi e specie, possiamo solo dire che bisogna essere informati della zona di provenienza per capire il loro periodo attivo e di riposo, il periodo di riposo senza acqua è da rispettare rigorosamente nella maggior parte dei casi.

Un famoso detto dei coltivatori di queste piante recita: "in caso di dubbio, è meglio non innaffiare". Va inoltre tenuto a mente che le piante messe in piena terra non hanno assolutamente bisogno di acqua per tutto l'anno in quanto le radici assorbiranno la quantità di acqua a loro necessaria direttamente dall'umidità del terreno. Nel caso specifico dei cacti, una prolungata siccità ridurrà gradualmente il loro turgore fino a renderli simili a dei palloncini sgonfi, in questo stato critico non si deve procedere con innaffiature repentine, altrimenti si rischia di andare in contro al fenomeno dello "scoppio": le piante riacquistano volume tanto velocemente da spaccare i tessuti e procurare squarci ragguardevoli.

Rinvasi

Lo stesso argomento in dettaglio: Rinvaso.

L'operazione di rinvaso andrebbe eseguita ogni volta che si nota la fuoriuscita delle radici dai fori di scolo sul fondo del vaso. I periodi migliori sono la primavera e l'inverno.

Per rinvasare piante di fusto globoso si possono usare guanti adatti che si trovano facilmente in commercio; se non si dispone di guanti un facile espediente che si può adottare consiste nell'usare un foglio di giornale ripiegato, si avvolge la pianta e tenendola ferma si fa ruotare leggermente il vaso in modo che la pianta stessa si stacchi dal contenitore; per le piante a fusto lungo si afferrerà invece la pianta alla base.

Dopo aver svasato le piante, si potrà scegliere se procedere con la delicata operazione di potatura delle radici: come primo passo si lavano via tutti i residui di terra; dopo che le radici saranno asciutte si potrà procedere a recidere, con uno strumento preferibilmente sterilizzato (a fiamma o con alcol), le radici più lunghe, dedite all'ancoraggio, per stimolare la crescita di radici più fini, adatte all'assorbimento; dopo la potatura è preferibile attendere un paio di giorni la cicatrizzazione delle ferite prima di rimetterla a contatto con il terreno. in quest'ultima fase la pianta deve essere conservata in un luogo asciutto e ventilato, lontano dai raggi diretti del sole; per stimolare ulteriormente le radici si possono usare polveri radicanti o di cannella.

Moltiplicazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Moltiplicazione vegetativa.

Esistono due vie per la moltiplicazione di queste piante, quella gamica (semi) e quella asessuata o agamica (talee, germogli, ecc.). I semi delle succulente sono generalmente piccoli: in natura vengono dispersi da animali come formiche, uccelli e piccoli mammiferi frugivori oppure dal vento. Nelle coltivazioni si può ottenere la moltiplicazione oltre che per seme, per talea di foglia e di fusto, e per innesto.

Semi

Lo stesso argomento in dettaglio: Semi.

Per i coltivatori di piante succulente è il metodo che dà le maggiori soddisfazioni, ma devono essere seguite alcune regole essenziali.[2] Molto importante è il terriccio e la temperatura in cui vanno conservati i semi. Per questo è meglio che siano utilizzati in serre, a questo scopo esistono in commercio piccole serre riscaldate che possono essere tenute anche in un appartamento.

I semi andranno deposti in un letto di terra composta da terra fine concimata e da sabbia fine, mentre i semi più grandi andranno leggermente ricoperti. Il terreno dovrà essere mantenuto sempre umido; la temperatura deve oscillare costantemente tra i 16 e i 21 °C. La serra va esposta in posizione di semi-luminosità; osservando queste regole dopo pochi giorni si avranno i primi germogli: alcune specie però, ad esempio le Opuntia, posso impiegare oltre un anno per germogliare.

Stoloni

Lo stesso argomento in dettaglio: Stolone.

Diverse piante ricorrono naturalmente alla propagazione vegetativa tramite stoloni, è il caso delle aloe (stoloni sotterranei) o dei sempervivum (stoloni penduli)

Talea

Lo stesso argomento in dettaglio: Talea.

La talea si può effettuare con qualsiasi pianta succulenta anche se il metodo dipende dal tipo di pianta che si vuole far riprodurre. Se vogliamo far rinascere una pianta che è caduta o si è rotta dobbiamo ripiantarla nella terra; altrimenti si possono prendere foglie o porzioni della pianta e si appoggiano sulla terra. Per quanto riguarda i cactus bisogna aspettare che la pianta produca in modo naturale un germoglio che andrà poi staccato dalla pianta madre.

Affinché la talea di una pianta grassa attecchisca è necessario attendere una quindicina di giorni prima di piantarla nel terreno, cioè è necessario attendere che la base della talea si asciughi, per evitare il rischio che la talea marcisca.

Innesto

Lo stesso argomento in dettaglio: Innesto.

Tecnica mediante la quale si uniscono due o più piante, o loro parti, con lo scopo di ottenere una saldatura come se si trattasse di un unico corpo. La pianta che riceve l'innesto si chiama soggetto o portainnesto, quella che si inserisce marza o nesto. L'innesto si esegue di preferenza sulle Cactaceae, ma anche su Euphorbiaceae e Asclepiadaceae. Molteplici sono gli scopi per cui esso è eseguito: accelerare la crescita di soggetti lenti; salvare una piccola porzione sana di una pianta malata; moltiplicare piante che emettono radici con difficoltà.

Trichocereus macrogonus pachanoi

Sono buoni portainnesti per le cactaceae: Trichocereus spachianus, T. macrogonus, T. pachanoi, T. bridgesii, Opuntia, Hylocereus; Echinopsis si presta bene per Aztekium, Ariocarpus, Uebelmannia; Harrisia per Sulcorebutia; Myrtillocactus è molto indicato per Ortegocactus. Fra le succulente: Ceropegia woody per le Asclepiadaceae; Pachypodium lamerei e Oleandro per le Apocynaceae; Euphorbia mammillaris ed E. canariensis per Euphorbia in genere; Alluaudia procera per le Didiereaceae; Crassula portulacea per le Crassulaceae; Stapelia per Hoodia, Trichocaulon, Tavaresia.

Fioritura

Lo stesso argomento in dettaglio: Antesi.
Frithia pulchra durante la fioritura

La fioritura delle succulente avviene per la maggioranza delle specie ogni anno nel periodo che va da maggio a novembre. Alcuni generi impiegano diversi anni a raggiungere la fioritura, come ad esempio le Yucca, le Sempervivum o le Agave. Queste piante si sviluppano a rosetta e, dopo diversi anni (per le agave ne occorrono anche fino a quindici), quando hanno raggiunto la robustezza sufficiente alla fioritura, la loro rosetta si sviluppa in fiore; se non hanno emesso polloni o rosette alla base, la pianta dopo la fioritura muore.

I cactus sono la famiglia che presenta più di 200 generi diversi. Di questi, alcuni, come per esempio la specie Zygocactus truncantus del genere Zygocactus, fiorisce a fine dicembre ed è per questo comunemente chiamata cactus di Natale; altre ancora, come nel genere Rebutia, fioriscono verso la metà dell'autunno.

In sostanza, diversificando accuratamente una scelta di piante succulente si potrà avere una fioritura durante tutto l'anno.

Note

  1. ^ it.wikipedia.org, https://it.wikipedia.org/wiki/Pruina.
  2. ^ (EN) Herbalistics, Takeaway Tek (how to germinate cacti seeds), su Herbalistics, 7 luglio 2015. URL consultato il 17 marzo 2023.

Bibliografia

  • Piante grasse. Le cactacee - Mariella Pizzetti, editore Mondadori, 1985
  • Piante grasse - Ronald Ginns, traduzione di Francesco Bertolomasi, Edizioni Agricole, 1989
  • Il mondo delle cactacee - Alessandro Guiggi, Patricia Palacios, editore Edagricole-New Business Media, 2013

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 49016 · LCCN (ENsh85129595 · GND (DE4058540-2 · BNF (FRcb11933148g (data) · J9U (ENHE987007543730705171 · NDL (ENJA00572652
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica