Eastern Province Rugby Union Stadium: differenze tra le versioni
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L’'''Eastern Province Rugby Union Stadium''', talora abbreviato in '''EPRU Stadium''' e anche noto come '''Boet Erasmus Stadium''', fu un impianto sportivo polivalente — benché prevalentemente destinato al [[rugby a 15]] — di [[Port Elizabeth]], nella provincia [[sudafrica]]na del [[Provincia del Capo Orientale|Capo Orientale]]. |
L’'''Eastern Province Rugby Union Stadium''', talora abbreviato in '''EPRU Stadium''' e anche noto come '''Boet Erasmus Stadium''', fu un [[impianto sportivo polivalente]] — benché prevalentemente destinato al [[rugby a 15]] — di [[Port Elizabeth]], nella provincia [[sudafrica]]na del [[Provincia del Capo Orientale|Capo Orientale]]. |
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Di proprietà della [[Municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay]], lo stadio fu per mezzo secolo fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel |
Di proprietà della [[Municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay]], lo stadio fu per mezzo secolo fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1960, l'impianto interno dell'{{Rugby Eastern Province|N|1959}}, squadra provinciale di rugby in [[Currie Cup]] gestita dalla federazione rugbistica del Capo Orientale; dopo il [[campionato mondiale di calcio 2010]] tutte le attività sportive furono spostate al nuovo [[Nelson Mandela Bay Stadium]], costruito proprio in occasione della rassegna calcistica, e da allora l'EPRU Stadium rimase chiuso al pubblico, trovando utilizzo solo come campo d'allenamento o terreno di gioco per formazioni minori. |
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Il progressivo degrado rese progressivamente impraticabili tutte le ipotesi di recupero dell'impianto che, a fine 2018, fu definitivamente demolito in ottica di sfruttamento immobiliare dell'area su cui sorgeva. |
Il progressivo degrado rese progressivamente impraticabili tutte le ipotesi di recupero dell'impianto che, a fine 2018, fu definitivamente demolito in ottica di sfruttamento immobiliare dell'area su cui sorgeva. |
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== Storia == |
== Storia == |
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L'impianto fu inaugurato |
L'impianto fu inaugurato il {{Data|30|04|1960}}<ref>{{Cita|Young|p. 315}}.</ref> e fin dalla sua apertura fu il campo interno dei Mighty Elephants, anche noti come Eastern Province e oggi come Eastern Province Kings, formazione all'epoca della Provincia del Capo, che prende tuttora parte alla [[Currie Cup]]; benché di proprietà comunale (allora della città di [[Port Elizabeth]] e in seguito della neoistituita [[Municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay]], in cui la città è inclusa), la gestione dell'impianto è sempre stata in capo alla Eastern Province Rugby Union, la federazione rugbistica del Capo Orientale<ref name="dismissione">{{cita news | lingua = en | url = http://www.iol.co.za/sport/rugby-bosses-blast-jordaan-1.604234?ot=inmsa.ArticlePrintPageLayout.ot | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140819153935/http://www.iol.co.za/sport/rugby-bosses-blast-jordaan-1.604234?ot=inmsa.ArticlePrintPageLayout.ot | titolo = Rugby bosses blast Jordaan | data = 20 luglio 2009 | pubblicazione = Independent Online | città = Johannesburg | dataarchivio = 19 agosto 2014 | accesso = 19 agosto 2014 }}</ref>. |
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Lo stadio era intitolato originariamente a Boet Erasmus, ex sindaco della città di [[Port Elizabeth]], e nel corso della sua storia fu utilizzato, oltre che per le gare di club, anche per diversi incontri della [[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Nazionale sudafricana]]; uno di essi, nel giugno 1974, è ricordato per via degli scontri in campo che coinvolsero i giocatori locali e gli ospiti, i membri della squadra interbritannica dei [[British and Irish Lions]]; questi infatti erano impegnati in un ''[[Tour dei British and Irish Lions 1974|tour]]'' nel Paese e, nei due precedenti incontri della spedizione contro la Nazionale di casa a [[Città del Capo]] e [[Pretoria]], essi erano stati fatti oggetto di intimidazioni e scontri violenti da parte dei loro avversari, che avevano così tentato di imporsi fisicamente benché invano, avendo gli ospiti vinto in entrambe le occasioni<ref name="intervista">{{cita news | lingua = en |url = https://www.independent.co.uk/sport/rugby/rugby-union/international/willie-john-mcbride-the-players-have-medics-these-days-we-had-elastoplast-1697172.html | autore = Brian Viner | titolo = Willie John McBride: "The players have medics these days. We had Elastoplast" | data = 5 giugno 2009 | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 19 agosto 2014}}</ref><ref name="Lions1974">{{cita news | lingua = en | titolo = Lions Tour 1974: the infamous "99" call | pubblicazione = [[ITV (rete televisiva)|STV]] | data = 23 aprile 2009 | accesso = 19 agosto 2014 | url = http://sport.stv.tv/rugby/89731-lions-tour-1974-the-infamous-99-call/}}</ref>; guidati dal loro capitano [[Willie John McBride]], quindi, i Lions decisero di attaccare per primi nel terzo incontro della serie, in programma, appunto, al Boet Erasmus; fu deciso che alla parola d'ordine ''Ninety-nine'' (99) chiamata da McBride ogni giocatore dei Lions avrebbe aggredito il proprio corrispettivo di ruolo sudafricano basandosi sul fatto che l'arbitro non avrebbe potuto espellere né sanzionare tutta la squadra<ref name="Lions1974" />. |
Lo stadio era intitolato originariamente a Boet Erasmus, ex sindaco della città di [[Port Elizabeth]], e nel corso della sua storia fu utilizzato, oltre che per le gare di club, anche per diversi incontri della [[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Nazionale sudafricana]]; uno di essi, nel giugno 1974, è ricordato per via degli scontri in campo che coinvolsero i giocatori locali e gli ospiti, i membri della squadra interbritannica dei [[British and Irish Lions]]; questi infatti erano impegnati in un ''[[Tour dei British and Irish Lions 1974|tour]]'' nel Paese e, nei due precedenti incontri della spedizione contro la Nazionale di casa a [[Città del Capo]] e [[Pretoria]], essi erano stati fatti oggetto di intimidazioni e scontri violenti da parte dei loro avversari, che avevano così tentato di imporsi fisicamente benché invano, avendo gli ospiti vinto in entrambe le occasioni<ref name="intervista">{{cita news | lingua = en |url = https://www.independent.co.uk/sport/rugby/rugby-union/international/willie-john-mcbride-the-players-have-medics-these-days-we-had-elastoplast-1697172.html | autore = Brian Viner | titolo = Willie John McBride: "The players have medics these days. We had Elastoplast" | data = 5 giugno 2009 | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 19 agosto 2014}}</ref><ref name="Lions1974">{{cita news | lingua = en | titolo = Lions Tour 1974: the infamous "99" call | pubblicazione = [[ITV (rete televisiva)|STV]] | data = 23 aprile 2009 | accesso = 19 agosto 2014 | url = http://sport.stv.tv/rugby/89731-lions-tour-1974-the-infamous-99-call/ | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304114714/http://sport.stv.tv/rugby/89731-lions-tour-1974-the-infamous-99-call/ | dataarchivio = 4 marzo 2016 | urlmorto = sì }}</ref>; guidati dal loro capitano [[Willie John McBride]], quindi, i Lions decisero di attaccare per primi nel terzo incontro della serie, in programma, appunto, al Boet Erasmus; fu deciso che alla parola d'ordine ''Ninety-nine'' (99) chiamata da McBride ogni giocatore dei Lions avrebbe aggredito il proprio corrispettivo di ruolo sudafricano basandosi sul fatto che l'arbitro non avrebbe potuto espellere né sanzionare tutta la squadra<ref name="Lions1974" />. |
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L’incidente che ne seguì passò alla storia come ''Call of 99'' o anche come ''Battaglia del Boet Erasmus''<ref name="intervista" /><ref name="Lions1974" /><ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.theguardian.com/sport/2009/may/03/lions-tour-1974-rugby | titolo = The Lion kings | autore = Kevin Mitchell | pubblicazione = [[The Observer]] | data = 3 maggio 2009 | accesso = 19 agosto 2014}}</ref>, anche se quest'ultimo appellativo fu ripreso, e ritenuto maggiormente indicativo, in occasione di un incontro della {{RWC|1995}} che il [[Sudafrica]] appena uscito dall’''[[apartheid]]'' ospitò, e di alcune delle cui partite Port Elizabeth fu designata come sede. |
L’incidente che ne seguì passò alla storia come ''Call of 99'' o anche come ''Battaglia del Boet Erasmus''<ref name="intervista" /><ref name="Lions1974" /><ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.theguardian.com/sport/2009/may/03/lions-tour-1974-rugby | titolo = The Lion kings | autore = Kevin Mitchell | pubblicazione = [[The Observer]] | data = 3 maggio 2009 | accesso = 19 agosto 2014}}</ref>, anche se quest'ultimo appellativo fu ripreso, e ritenuto maggiormente indicativo, in occasione di un incontro della {{RWC|1995}} che il [[Sudafrica]] appena uscito dall’''[[apartheid]]'' ospitò, e di alcune delle cui partite Port Elizabeth fu designata come sede. |
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Nella fase iniziale a gironi gli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' giocarono tra Città del Capo e Port Elizabeth; l'ultimo incontro del girone era previsto al Boet Erasmus contro il {{RU|CAN}} che proveniva da una sconfitta contro l'{{RU|AUS}} e una vittoria contro la {{RU|ROU}}, ma aveva ancora speranze di qualificazione vista la propria differenza-punti; durante la partita, visto l'eccessivo agonismo messo in campo da entrambe le squadre, una violenta rissa esplose a poco più di dieci minuti dalla fine, e l'arbitro irlandese David McHugh espulse subito dal campo due giocatori canadesi, Gareth Rees e Rod Snow, e il sudafricano [[James Dalton]]<ref name="Battaglia 1">{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/three-are-suspended-after-brawl-1585142.html|titolo=Three are suspended after brawl|autore=Owen Slot|data=5 giugno 1995|pubblicazione=[[The Independent]]|accesso=19 agosto 2014}}</ref>; nel post partita l'[[International Rugby Board]] inflisse immediatamente sospensioni per un mese ai tre giocatori espulsi<ref name="Battaglia 1" /> e tre mesi ad altri due uomini che terminarono regolarmente la partita, il canadese Scott Stewart e il sudafricano [[Pieter Hendriks]], corresponsabili della rissa e non espulsi subito dal direttore di gara<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.independent.co.uk/sport/hendriks-is-thrown-out-1585252.html | titolo = Hendriks Is Trown Out | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 19 agosto 2014 | autore = Tim Glover | data = 6 giugno 1995 }}</ref>. |
Nella fase iniziale a gironi gli ''[[Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica|Springbok]]'' giocarono tra Città del Capo e Port Elizabeth; l'ultimo incontro del girone era previsto al Boet Erasmus contro il {{RU|CAN}} che proveniva da una sconfitta contro l'{{RU|AUS}} e una vittoria contro la {{RU|ROU}}, ma aveva ancora speranze di qualificazione vista la propria differenza-punti; durante la partita, visto l'eccessivo agonismo messo in campo da entrambe le squadre, una violenta rissa esplose a poco più di dieci minuti dalla fine, e l'arbitro irlandese David McHugh espulse subito dal campo due giocatori canadesi, [[Gareth Rees]] e Rod Snow, e il sudafricano [[James Dalton]]<ref name="Battaglia 1">{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/three-are-suspended-after-brawl-1585142.html|titolo=Three are suspended after brawl|autore=Owen Slot|data=5 giugno 1995|pubblicazione=[[The Independent]]|accesso=19 agosto 2014}}</ref>; nel post partita l'[[world Rugby|International Rugby Board]] inflisse immediatamente sospensioni per un mese ai tre giocatori espulsi<ref name="Battaglia 1" /> e tre mesi ad altri due uomini che terminarono regolarmente la partita, il canadese Scott Stewart e il sudafricano [[Pieter Hendriks]], corresponsabili della rissa e non espulsi subito dal direttore di gara<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.independent.co.uk/sport/hendriks-is-thrown-out-1585252.html | titolo = Hendriks Is Trown Out | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 19 agosto 2014 | autore = Tim Glover | data = 6 giugno 1995 }}</ref>. |
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Pochi mesi più tardi, tra gennaio e febbraio 1996, il Boet Erasmus fu anche una delle quattro sedi designate a ospitare la [[Coppa delle |
Pochi mesi più tardi, tra gennaio e febbraio 1996, il Boet Erasmus fu anche una delle quattro sedi designate a ospitare la [[Coppa delle nazioni africane 1996|Coppa d’Africa di calcio]] vinta proprio dalla [[Nazionale di calcio del Sudafrica|nazionale di calcio]] di casa; lo stadio fu sede di un girone e di un incontro dei quarti di finale. |
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In seguito a una ristrutturazione avvenuta nel primo decennio del [[anni 2000|duemila]] l'impianto fu portato alla capienza di {{formatnum:33852}} posti<ref name="Ruin">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.sport24.co.za/Rugby/So-sad-Boet-Erasmus-in-ruin-20131106 | titolo = So sad. Boet Erasmus in ruin | data = 7 novembre 2013 | pubblicazione = Sport 24 | accesso = 19 agosto 2014 | autore = Garrin Lambley }}</ref>. |
In seguito a una ristrutturazione avvenuta nel primo decennio del [[anni 2000|duemila]] l'impianto fu portato alla capienza di {{formatnum:33852}} posti<ref name="Ruin">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.sport24.co.za/Rugby/So-sad-Boet-Erasmus-in-ruin-20131106 | titolo = So sad. Boet Erasmus in ruin | data = 7 novembre 2013 | pubblicazione = Sport 24 | accesso = 19 agosto 2014 | autore = Garrin Lambley }}</ref>. |
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In occasione dell'assegnazione al Sudafrica del [[campionato mondiale di calcio 2010]] si dovette decidere tra l'ampliamento oppure la costruzione di una nuova struttura<ref name="Politique">{{Cita|Politique Africaine|pag. 33}}.</ref>: fu deciso per la seconda soluzione e per la demolizione del Boet Erasmus<ref name="dismissione" />, nel frattempo ribattezzato '''Eastern Province Rugby Union Stadium''' ('''EPRU'''), anche se vi furono opposizioni a tale piano<ref name="dismissione" />; comunque la federazione provinciale aveva deciso, nel 2010, di abbandonare lo stadio per trasferirsi a quello costruito in occasione del mondiale calcistico, il [[Nelson Mandela Bay Stadium]]<ref name="dismissione" /><ref name="Thomas">{{Cita|Thomas|pag. 51}}.</ref>. |
In occasione dell'assegnazione al Sudafrica del [[campionato mondiale di calcio 2010]] si dovette decidere tra l'ampliamento oppure la costruzione di una nuova struttura<ref name="Politique">{{Cita|Politique Africaine|pag. 33}}.</ref>: fu deciso per la seconda soluzione e per la demolizione del Boet Erasmus<ref name="dismissione" />, nel frattempo ribattezzato '''Eastern Province Rugby Union Stadium''' ('''EPRU'''), anche se vi furono opposizioni a tale piano<ref name="dismissione" />; comunque la federazione provinciale aveva deciso, nel 2010, di abbandonare lo stadio per trasferirsi a quello costruito in occasione del mondiale calcistico, il [[Nelson Mandela Bay Stadium]]<ref name="dismissione" /><ref name="Thomas">{{Cita|Thomas|pag. 51}}.</ref>. |
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Nel 2010 l'EPRU fu chiuso al pubblico; fu utilizzato durante il campionato mondiale di calcio come terreno di allenamento e in seguito come campo delle selezioni minori, ma un servizio giornalistico del novembre 2013 ne sottolineò lo stato di sostanziale degrado vista l'assenza di manutenzione delle strutture<ref name="Ruin" />. |
Nel 2010 l'EPRU fu chiuso al pubblico; fu utilizzato durante il campionato mondiale di calcio come terreno di allenamento e in seguito come campo delle selezioni minori, ma un servizio giornalistico del novembre 2013 ne sottolineò lo stato di sostanziale degrado vista l'assenza di manutenzione delle strutture<ref name="Ruin" />. |
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Ormai divenuto rifugio di senzatetto e ''clochard'', e ritenuto troppo deteriorato per poter essere ristrutturato in maniera economicamente sostenibile, ad agosto 2018 la municipalità di Nelson Mandela Bay dispose la demolizione di quanto ne rimaneva<ref name="demolizione">{{cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191130183626/https://www.rnews.co.za/article/21398/boet-erasmus-stadium-demolished-to-pave-way-for-new-development/ | url = https://www.rnews.co.za/article/21398/boet-erasmus-stadium-demolished-to-pave-way-for-new-development | titolo = Boet Erasmus Stadium demolished to pave way for new development | autore = Liesl Silverman | data = 2018-08-17 | accesso = 2019-11-30 | pubblicazione = RNEWS }}</ref> con l’intento di liberare l’area per futuri sviluppi edilizi<ref name="demolizione" />. |
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== Incontri internazionali di rilievo == |
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=== Calcio === |
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{{Incontro internazionale |
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| Turno = [[Coppa delle nazioni africane 1996#Quarti di finale|Coppa d'Africa 1996, quarti di finale]] |
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| Collassato = X |
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| Codice disciplina = CA |
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| Giornomese = 28 gennaio |
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| Anno = 1996 |
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| Ora = |
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| Sesso = M |
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| Nazionale 1 = GHA |
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| Nazionale 2 = ZAR |
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| Punteggio 1 = 1 |
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| Punteggio 2 = 0 |
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| Referto = https://www.independent.co.uk/sport/yeboah-strikes-again-1326331.html |
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| Città = Port Elizabeth |
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| Stadio = Stadio Boet Erasmus |
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| Spettatori = {{M|8000}} |
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| Arbitro = Sidi Bekaye Magassa |
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| Nazarbitro = MLI |
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| Marcatori 1 = [[Anthony Yeboah|Yeboah]] {{Goal|22}} |
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| Sfondo = on |
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}} |
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=== Rugby a 15 === |
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{{Incontro di club |
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| Collassato = X |
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| Turno = [[Tour dei British and Irish Lions 1974|Tour dei British Lions, test match 3]] |
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| Giornomese = 13 luglio |
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| Anno = 1974 |
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| Squadra 1 = {{NazBD|R15|ZAF 1928-1994|M}} |
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| Squadra 2 = {{Rugby British Lions}} |
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| Punteggio 1 = 9 |
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| Punteggio 2 = 26 |
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| Referto = {{Referto World Rugby|1965}} |
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| Città = Port Elizabeth |
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| Stadio = Stadio Boet Erasmus |
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| Spettatori = {{M|55000}} |
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| Arbitro = Cas de Bruyn |
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| Nazarbitro = ZAF 1928-1994 |
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| Mete 2 = [[Gordon Brown (rugbista)|G. Brown]]<br />[[J.J. Williams]] (2) |
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| Trasformazioni 2 = [[Andy Irvine (rugbista)|Irvine]] |
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| Calci piazzati 1 = Snyman (3) |
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| Calci piazzati 2 = Irvine (2) |
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| Drop 2 = [[Phil Bennett|Bennett]] (2) |
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}} |
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{{Incontro internazionale |
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| Turno = [[Fase_a_gironi_della_Coppa_del_Mondo_di_rugby_1995#Girone_A|Coppa del Mondo 1995, girone A]] |
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| Collassato = X |
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| Codice disciplina = R15 |
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| Giornomese = 3 giugno |
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| Anno = 1995 |
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| Ora = 20 UTC+2 |
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| Sesso = M |
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| Nazionale 1 = ZAF |
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| Nazionale 2 = CAN |
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| Punteggio 1 = 20 |
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| Punteggio 2 = 0 |
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| Referto = {{Referto World Rugby|2003}} |
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| Città = Port Elizabeth |
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| Stadio = Stadio Boet Erasmus |
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| Arbitro = David McHugh |
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| Nazarbitro = IRL rugby |
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| Spettatori = {{formatnum:31000}} |
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| Mete 1 = [[Adriaan Richter|Richter]] {{Meta|24|30}} |
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| Trasformazioni 1 = [[Joël Stransky|Stransky]] {{Calcio tra i pali|24|30}} |
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| Calci piazzati 1 = Stransky {{Calcio tra i pali|32|41}} |
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| Sfondo = on |
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}} |
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== Note == |
== Note == |
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* {{Cita libro | autore = Céntre d'étude Afrique Noire | lingua = francese | titolo = Politique Africaine n. 118. Les terrains politiques du football | anno = 2010 | città = Paris | editore = Karthala | cid = Politique Africaine | url = http://books.google.it/books?id=qk0Rx6KE73QC | ISBN = 2-8111-3291-0 }} |
* {{Cita libro | autore = Céntre d'étude Afrique Noire | lingua = francese | titolo = Politique Africaine n. 118. Les terrains politiques du football | anno = 2010 | città = Paris | editore = Karthala | cid = Politique Africaine | url = http://books.google.it/books?id=qk0Rx6KE73QC | ISBN = 2-8111-3291-0 }} |
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* {{Cita libro | autore = Clem Thomas | coautori = Greg Thomas | titolo = 125 Years of the British and Irish Lions: The Official History | anno = 2013 | lingua = inglese | editore = Random House | città = London | url = http://books.google.it/books?id=FdcFm9LG4ewC | ISBN = 1-78057-738-9 | cid = Thomas }} |
* {{Cita libro | autore = Clem Thomas | coautori = Greg Thomas | titolo = 125 Years of the British and Irish Lions: The Official History | anno = 2013 | lingua = inglese | editore = Random House | città = London | url = http://books.google.it/books?id=FdcFm9LG4ewC | ISBN = 1-78057-738-9 | cid = Thomas }} |
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* {{Cita libro | autore = Keith Young | curatore = [[Nigel Owens]] | titolo = The Complete Rugby Union Compendium | anno = 2015 | editore = Birlinn | città = [[edimburgo|Edinburgh]] | lingua = en | isbn = 0857903268 | cid = Young | url = https://books.google.it/books?id=QnODCgAAQBAJ }} |
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== Voci correlate == |
== Voci correlate == |
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* [[Tour dei British and Irish Lions 1974]] |
* [[Tour dei British and Irish Lions 1974]] |
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* [[Coppa del Mondo di rugby 1995]] |
* [[Coppa del Mondo di rugby 1995]] |
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* [[Coppa delle |
* [[Coppa delle nazioni africane 1996]] |
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== Collegamenti esterni == |
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* {{Collegamenti esterni}} |
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[[Categoria:Impianti sportivi di Port Elizabeth]] |
[[Categoria:Impianti sportivi di Port Elizabeth]] |
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[[Categoria:Impianti sportivi demoliti]] |
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[[Categoria:Impianti della Coppa del Mondo di rugby 1995]] |
Versione attuale delle 15:58, 9 nov 2024
Eastern Province Rugby Union Stadium | |
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Boet Erasmus Stadium Telkom Rugby Stadium | |
Quanto rimaneva dello stadio in una foto del 2016 | |
Informazioni generali | |
Stato | Sudafrica |
Ubicazione | La Roche Dr. / Summerstrand, Port Elizabeth |
Inizio lavori | 1957 |
Inaugurazione | 30 aprile 1960 |
Chiusura | 2010 |
Demolizione | 2018 |
Proprietario | municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 33 852 |
Dim. del terreno | 100 × 70 m |
Uso e beneficiari | |
Rugby a 15 | E.P. Kings (1960-2010) |
Mappa di localizzazione | |
L’Eastern Province Rugby Union Stadium, talora abbreviato in EPRU Stadium e anche noto come Boet Erasmus Stadium, fu un impianto sportivo polivalente — benché prevalentemente destinato al rugby a 15 — di Port Elizabeth, nella provincia sudafricana del Capo Orientale.
Di proprietà della Municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay, lo stadio fu per mezzo secolo fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1960, l'impianto interno dell'Eastern Province, squadra provinciale di rugby in Currie Cup gestita dalla federazione rugbistica del Capo Orientale; dopo il campionato mondiale di calcio 2010 tutte le attività sportive furono spostate al nuovo Nelson Mandela Bay Stadium, costruito proprio in occasione della rassegna calcistica, e da allora l'EPRU Stadium rimase chiuso al pubblico, trovando utilizzo solo come campo d'allenamento o terreno di gioco per formazioni minori. Il progressivo degrado rese progressivamente impraticabili tutte le ipotesi di recupero dell'impianto che, a fine 2018, fu definitivamente demolito in ottica di sfruttamento immobiliare dell'area su cui sorgeva.
Capace di circa 34 000 posti, lo stadio ospitò alcune gare della Coppa del Mondo di rugby 1995 che si tenne in Sudafrica e in tale occasione fu teatro di un'accesa battaglia tra i giocatori di casa e la formazione del Canada, che passò alla cronaca come Battaglia del Boet Erasmus; anche vent'anni prima, durante il tour del 1974 dei British Lions in Sudafrica, lo stadio era stato testimone di un incontro tra i Lions e gli Springbok caratterizzato da reciproche scorrettezze divenute note con il nome di Call of 99, dalla chiamata in codice usata dai giocatori britannici per rispondere alle intimidazioni avversarie.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto fu inaugurato il 30 aprile 1960[1] e fin dalla sua apertura fu il campo interno dei Mighty Elephants, anche noti come Eastern Province e oggi come Eastern Province Kings, formazione all'epoca della Provincia del Capo, che prende tuttora parte alla Currie Cup; benché di proprietà comunale (allora della città di Port Elizabeth e in seguito della neoistituita Municipalità metropolitana di Nelson Mandela Bay, in cui la città è inclusa), la gestione dell'impianto è sempre stata in capo alla Eastern Province Rugby Union, la federazione rugbistica del Capo Orientale[2].
Lo stadio era intitolato originariamente a Boet Erasmus, ex sindaco della città di Port Elizabeth, e nel corso della sua storia fu utilizzato, oltre che per le gare di club, anche per diversi incontri della Nazionale sudafricana; uno di essi, nel giugno 1974, è ricordato per via degli scontri in campo che coinvolsero i giocatori locali e gli ospiti, i membri della squadra interbritannica dei British and Irish Lions; questi infatti erano impegnati in un tour nel Paese e, nei due precedenti incontri della spedizione contro la Nazionale di casa a Città del Capo e Pretoria, essi erano stati fatti oggetto di intimidazioni e scontri violenti da parte dei loro avversari, che avevano così tentato di imporsi fisicamente benché invano, avendo gli ospiti vinto in entrambe le occasioni[3][4]; guidati dal loro capitano Willie John McBride, quindi, i Lions decisero di attaccare per primi nel terzo incontro della serie, in programma, appunto, al Boet Erasmus; fu deciso che alla parola d'ordine Ninety-nine (99) chiamata da McBride ogni giocatore dei Lions avrebbe aggredito il proprio corrispettivo di ruolo sudafricano basandosi sul fatto che l'arbitro non avrebbe potuto espellere né sanzionare tutta la squadra[4].
L’incidente che ne seguì passò alla storia come Call of 99 o anche come Battaglia del Boet Erasmus[3][4][5], anche se quest'ultimo appellativo fu ripreso, e ritenuto maggiormente indicativo, in occasione di un incontro della Coppa del Mondo di rugby 1995 che il Sudafrica appena uscito dall’apartheid ospitò, e di alcune delle cui partite Port Elizabeth fu designata come sede.
Nella fase iniziale a gironi gli Springbok giocarono tra Città del Capo e Port Elizabeth; l'ultimo incontro del girone era previsto al Boet Erasmus contro il Canada che proveniva da una sconfitta contro l'Australia e una vittoria contro la Romania, ma aveva ancora speranze di qualificazione vista la propria differenza-punti; durante la partita, visto l'eccessivo agonismo messo in campo da entrambe le squadre, una violenta rissa esplose a poco più di dieci minuti dalla fine, e l'arbitro irlandese David McHugh espulse subito dal campo due giocatori canadesi, Gareth Rees e Rod Snow, e il sudafricano James Dalton[6]; nel post partita l'International Rugby Board inflisse immediatamente sospensioni per un mese ai tre giocatori espulsi[6] e tre mesi ad altri due uomini che terminarono regolarmente la partita, il canadese Scott Stewart e il sudafricano Pieter Hendriks, corresponsabili della rissa e non espulsi subito dal direttore di gara[7].
Pochi mesi più tardi, tra gennaio e febbraio 1996, il Boet Erasmus fu anche una delle quattro sedi designate a ospitare la Coppa d’Africa di calcio vinta proprio dalla nazionale di calcio di casa; lo stadio fu sede di un girone e di un incontro dei quarti di finale. In seguito a una ristrutturazione avvenuta nel primo decennio del duemila l'impianto fu portato alla capienza di 33 852 posti[8]. In occasione dell'assegnazione al Sudafrica del campionato mondiale di calcio 2010 si dovette decidere tra l'ampliamento oppure la costruzione di una nuova struttura[9]: fu deciso per la seconda soluzione e per la demolizione del Boet Erasmus[2], nel frattempo ribattezzato Eastern Province Rugby Union Stadium (EPRU), anche se vi furono opposizioni a tale piano[2]; comunque la federazione provinciale aveva deciso, nel 2010, di abbandonare lo stadio per trasferirsi a quello costruito in occasione del mondiale calcistico, il Nelson Mandela Bay Stadium[2][10].
Nel 2010 l'EPRU fu chiuso al pubblico; fu utilizzato durante il campionato mondiale di calcio come terreno di allenamento e in seguito come campo delle selezioni minori, ma un servizio giornalistico del novembre 2013 ne sottolineò lo stato di sostanziale degrado vista l'assenza di manutenzione delle strutture[8]. Ormai divenuto rifugio di senzatetto e clochard, e ritenuto troppo deteriorato per poter essere ristrutturato in maniera economicamente sostenibile, ad agosto 2018 la municipalità di Nelson Mandela Bay dispose la demolizione di quanto ne rimaneva[11] con l’intento di liberare l’area per futuri sviluppi edilizi[11].
Incontri internazionali di rilievo
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]Port Elizabeth 28 gennaio 1996 Coppa d'Africa 1996, quarti di finale | Ghana | 1 – 0 referto | Zaire | Stadio Boet Erasmus (8000 spett.)
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Rugby a 15
[modifica | modifica wikitesto]Port Elizabeth 13 luglio 1974 Tour dei British Lions, test match 3 | Sudafrica | 9 – 26 referto | British & Irish Lions | Stadio Boet Erasmus (55000 spett.)
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Port Elizabeth 3 giugno 1995, ore 20 UTC+2 Coppa del Mondo 1995, girone A | Sudafrica | 20 – 0 referto | Canada | Stadio Boet Erasmus (31 000 spett.)
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Young, p. 315.
- ^ a b c d (EN) Rugby bosses blast Jordaan, in Independent Online, Johannesburg, 20 luglio 2009. URL consultato il 19 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
- ^ a b (EN) Brian Viner, Willie John McBride: "The players have medics these days. We had Elastoplast", in The Independent, 5 giugno 2009. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ a b c (EN) Lions Tour 1974: the infamous "99" call, in STV, 23 aprile 2009. URL consultato il 19 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Kevin Mitchell, The Lion kings, in The Observer, 3 maggio 2009. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ a b (EN) Owen Slot, Three are suspended after brawl, in The Independent, 5 giugno 1995. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ (EN) Tim Glover, Hendriks Is Trown Out, in The Independent, 6 giugno 1995. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ a b (EN) Garrin Lambley, So sad. Boet Erasmus in ruin, in Sport 24, 7 novembre 2013. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ Politique Africaine, pag. 33.
- ^ Thomas, pag. 51.
- ^ a b (EN) Liesl Silverman, Boet Erasmus Stadium demolished to pave way for new development, in RNEWS, 17 agosto 2018. URL consultato il 30 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Céntre d'étude Afrique Noire, Politique Africaine n. 118. Les terrains politiques du football, Paris, Karthala, 2010, ISBN 2-8111-3291-0.
- (EN) Clem Thomas, Greg Thomas, 125 Years of the British and Irish Lions: The Official History, London, Random House, 2013, ISBN 1-78057-738-9.
- (EN) Keith Young, The Complete Rugby Union Compendium, a cura di Nigel Owens, Edinburgh, Birlinn, 2015, ISBN 0857903268.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Tour dei British and Irish Lions 1974
- Coppa del Mondo di rugby 1995
- Coppa delle nazioni africane 1996