Claudia de' Medici: differenze tra le versioni

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Versione delle 08:58, 1 set 2009

Lorenzo Lippi, Santa (Ritratto di Claudia de Medici)

Claudia de' Medici (Firenze, 4 giugno 1604Innsbruck, 25 dicembre 1648) fu arciduchessa d'Austria e contessa di Tirolo.

Biografia

Nona e ultima figlia di Ferdinando I de' Medici e Cristina di Lorena (sorella dunque di Cosimo II de' Medici), sposò nel 1621 Federico Ubaldo della Rovere, duca d'Urbino, al quale era stata promessa già quattro anni prima. Ebbero una figlia, Vittoria Della Rovere, futura moglie di Ferdinando II de' Medici. Federico Ubaldo morì già nel 1623 a causa di un attacco epilettico, e Claudia tornò a Firenze, dove fu rinchiusa in convento.

Nel 1626 sposò Leopoldo V d'Austria, fratello dell'imperatore Ferdinando II. Per matrimonio divenne dunque contessa del Tirolo. Ebbero cinque figli:

  1. Maria Eleonora d'Austria (1627-1629),
  2. Ferdinando Carlo d'Austria (1628-1662),
  3. Isabella Clara d'Austria (1629-1685),
  4. Francesco Sigismondo d'Austria (1630-1665),
  5. Maria Leopoldina d'Asburgo (1632-1649, futura moglie dell'imperatore Ferdinando III).

Leopoldo morì nel 1632, rendendola vedova per la seconda volta. Alla morte del marito assunse la reggenza del Tirolo in vece del figlio Ferdinando Carlo d'Austria assieme a cinque consiglieri, e la mantenne fino al 1646.

Dapprima sotto Ferdinando II, poi alla morte di questi (1637) sotto Ferdinando III fu coreggente di Tirolo e Austria Anteriore. Grazie agli stretti legami con la casa imperiale, l'arciduchessa Claudia ottenne di estendere i possedimenti dell'Austria Anteriore, esigendo in nome dei figli minorenni, i territori conquistati nel ducato di Württemberg. Effettivamente poté prendere possesso di questi territori nel 1636 e farsi giurare fedeltà. Si spese molto in favore della Controriforma, per la reintroduzione della religione cattolica.

Con la pace di Westfalia i territori furono restituiti al duca Eberardo III di Württemberg, ma l'arciduchessa si era battuta fino all'ultimo perché la restituzione non avvenisse. Fosse riuscita a spuntarla, il ducato di Württemberg sarebbe stato distrutto.

Claudia morì poco tempo dopo.

Mecenatismo

Palazzo mercantile a Bolzano

Nel corso della guerra dei trent'anni fece costruire le fortezze di castel Ehrenberg (noto come "Fort Claudia", a Reutte, in Tirolo), di Kufstein e di Scharnitz (la Porta Claudia sulla chiusa di Scharnitz prende il nome da lei), e si occupò di rinnovare e migliorare le difese del Tirolo, minacciato da una possibile apertura di un fronte meridionale della guerra.

Stimolò anche l'arte, con la costruzione di teatri barocchi, e il commercio, con la costituzione della nuova fiera di Bolzano nel 1635 e lo sviluppo dell'artigianato in Tirolo. Sempre nel 1635 Claudia fondò anche il magistrato mercantile di Bolzano, che più tardi trovò posto nel palazzo mercantile.

Retaggio nel territorio

Bolzano ha dedicato una via[1] ed una scuola[2] a Claudia de' Medici.

Anche il comune di Malles Venosta è legato alla figura dell'arciduchessa: il suo stemma, infatti, fu concesso proprio da Claudia nel 1642, tanto da riprodurre nella parte superiore i colori della casa d'Austria, e nella parte inferiore tre palle rosse in campo giallo, in onore dello stemma della famiglia Medici. Anche il complesso scolastico del comune venostano è intitolato a Claudia de' Medici.

Note

Bibliografia

  • (DE) Sabine Weiss, Claudia de' Medici. Eine italienische Prinzessin als Landesfürstin von Tirol (1604 - 1648), Tyrolia, Innsbruck-Wien 2004. ISBN 3-7022-2615-X

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