FFE 13 Project Management
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Andrea Budelli
Food Formulation
Engineering
MODULO 4:
PRINCIPI DI PROJECT MANAGEMENT
LEZIONE 3
1
Professor Andrea Budelli
A.A. 2020/2021
Food Formulation Engineering Prof. Andrea Budelli
WBS e OBS
ANALISI WHAT-IF
Consente di valutare diverse opzioni e relativi pro e contro.
Il piano di progetto
Per piano di progetto si intende l’insieme di documenti che dettagliano tutti gli aspetti del progetto, sia
quelli di pianificazione (dagli obiettivi alla pianificazione delle attività, risorse, tempi, benefici):
o PROJECT CHARTER
o OBIETTIVI E KPI
o WBS
o OBS
o MATRICE DEI COSTI CBS
o MATRICE DI RUOLI E RESPONSABILITA’
o GANTT e PERT
o PIANO DELLE RISORSE
sia tutti i documenti specifici di sviluppo del progetto, con contenuti tecnici variabili in funzione della
natura del progetto stesso (disegno di un prodotto, contratti, piani di comunicazione, specifiche tecniche di
materiali, elenco fornitori, …).
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Esempio di WBS
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Creare un piano delle attività organizzato e più facilmente gestibile perché modulare.
Definire concretamente lo scope of work, e quindi che cosa verrà gestito all’interno del progetto e
cosa non lo sarà (ancora più rilevante nel caso di progetti con contratto).
Creare una base chiara e dettagliata da utilizzare per assegnare le responsabilità, monitorare gli
Identificare i deliverables parziali del progetto (a cui assegnare responsabilità, timing, budget).
Avere un piano di riferimento per gestire le comunicazioni con il team e con gli stakeholders.
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Work
INPUT package OUTPUT
Deliverable specifico
- Responsabile assegnato
- Timing assegnato
- Risorse assegnate
- Costi definiti
OBS: «chi?»
Di fatto è l’articolazione gerarchica dei gruppi di lavoro, interni o esterni, coinvolti nel progetto.
Aiuta anche a definire i livelli decisionali e i gradi di responsabilità (chi è Responsabile, Approva, Controlla,
Partecipa, è Informato).
MATRICE WBS-OBS
L’incrocio fra OBS e WBS porta al piano
dettagliato del «chi fa cosa»
E di fatto quindi a definire i Work package
con attività e responsabile univoci
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Un aspetto essenziale per una gestione efficiente del progetto è decidere il livello di dettaglio a
cui scendere nel costruire la WBS e identificare i Work package:
Una WBS poco dettagliata rimane a livello troppo alto non arrivando a svolgere l’effettivo
ruolo di strumento base per la pianificazione e monitoraggio puntuale
Una WBS troppo dettagliata crea un extra lavoro gestionale per il Project Manager portando a
inefficienze e rallentamenti
Non esiste una regola generale, il livello di dettaglio adeguato andrà stabilito ad hoc per ciascun
progetto.
E’ però sempre importante che il livello di dettaglio sia omogeneo fra tutti i work package;
E che non ci siano intersezioni fra attività contenute in ciascuno dei rami posti allo stesso
livello dell’albero della struttura di WBS (questo per evitare interferenze o incroci di
responsabilità)
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Possono essere individuate diverse logiche con cui disaggregare il progetto costruendo la WBS, anche in funzione della
natura e degli obiettivi del progetto.
I criteri più comuni sono:
- Una logica funzionale (di assegnazione del lavoro a diversi realizzatori/gruppi funzionali).
- Una logica di scomposizione del prodotto nei suoi elementi. In tal caso si può incrociare con un’altra matrice
strutturale spesso utilizzata che è la PBS: PRODUCT BREAKDOWN STRUCTURE, ovvero la decomposizione
strutturata del prodotto da realizzare nel progetto nei suoi elementi strutturali (nell’esempio del prodotto alimentare si
tratterà di ingredienti, semilavorati, materiali di confezionamento primario, packaging secondario…)
Nella pratica nella definizione di una WBS più criteri si sovrappongono e si accomunano
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Scheduling di progetto:
«come e quando?»
GANTT
Esempio di GANTT
Tecniche reticolari
Le tecniche reticolari consentono di fornire una rappresentazione sistemica del progetto, come rete di
attività correlate fra loro.
La rappresentazione grafica dell’insieme di attività fra loro correlate e sequenziate prende il nome di
“reticolo logico di programmazione” (scheduling network).
Tali tecniche agevolano l’effettuazione di simulazioni quali l’analisi di trade-off tra risorse/costi e tempi e
le analisi “what-if”.
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Esempio di reticolo
attività
legami
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PERT
Va pertanto a ipotizzare che la durata di ogni singola attività sia descritta da una distribuzione
probabilistica, andando a costituire uno strumento di «risk analysis».
INPUT:
- durata minima (più ottimistica), massima (più pessimistica), più probabile (più realistica) di
ciascuna attività
- a ciascuno dei 3 scenari si associa una probabilità di accadimento
OUTPUT:
durata minima (più ottimistica), durata massima (più pessimistica), media dell’intero progetto
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CPM
è una tecnica reticolare con approccio deterministico, ovvero che ipotizza una durata definita per
ciascuna attività, e definisce la tempistica di completamento del progetto tenendo conto del cammino
critico.
Il cammino critico e’ il cammino di durata massima che collega l’evento iniziale con quello finale,
determinando pertanto la durata minima complessiva del progetto.
Per le attività non critiche calcolerà i possibili scorrimenti (floats), ovvero di quanto possono variare le
durate di ciascuna attività senza che ne risulti un impatto sul cammino critico.
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CCM
è una tecnica reticolare che per calcolare la durata complessiva del progetto si basa sulla valutazione
delle risorse critiche, ovvero quelle più limitanti e impattanti sul progetto.
Il Budget
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La gestione dei costi di un progetto consiste nella stima dei costi previsti per ciascuna attività o work package, nella loro
distribuzione temporale e nel successivo controllo.
La stima può essere effettuata in diversi modi, da parte di ogni componente del team in base alle proprie aree di
competenza, basandosi su preventivi di fornitori, per analogia rispetto a esperienze simili, e cosi via.
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ACRONIMO Descrizione
BCWS: budgeted cost of work scheduled o Somma dei costi preventivati per le attività pianificate in un certo
PV: Planned value periodo.
BCWP: budgeted cost of work performed o Somma dei costi preventivati per le attività eseguite in un certo periodo.
EV: Earned value
ACWP: actual cost of work performed o AC: Costi effettivi sostenuti in un certo periodo di tempo per le attività svolte.
Actual cost
BCWR: budgeted cost of work remaining Valore a preventivo del lavoro ancora da eseguire:
BAC-ACWP
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Indici di performance:
Le Risorse
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La gestione delle risorse di un progetto consiste nella stima di tutto ciò che può servire
all’esecuzione delle attività del progetto, sia come persone che come beni:
Beni
Possono essere beni materiali, come strumenti, pc, macchine, uffici,
laboratori, oppure servizi (trasporto, logistica, analisi…)
Persone
Figure sia interne che esterne
Istogramma di carico: rappresentazione grafica delle risorse richieste dal progetto rispetto a quelle disponibili,
per evidenziare gli intervalli di tempo in cui si presentano condizioni critiche.
.
FTE
LEGENDA
Risorse richieste
Risorse
disponibili
Sovraccarico
Sottocarico
tempo
Gen Feb Mar Apr
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Il raggiungimento degli obiettivi sancisce la conclusione e il successso del progetto (e di conseguenza del Project
Manager). Quali sono gli obiettivi da conseguire è quindi il primo punto da chiarire da parte del Project Manager.
Lo scopo rappresenta il campo di applicazione del progetto/l’ambito limitato in cui agire. Anche nei progetti
più semplici è bene specificare chiaramente lo scopo per evitare che il progetto si accresca nel tempo, con
incremento delle attività e dei costi senza un’adeguata gestione degli stessi. Lo scopo può essere ampliato o
modificato, ma questa deviazione deve accadere con un processo di scope change formale, in cui si analizza di
conseguenza anche come modificare il timing e la richiesta di risorse e budget.
Formalizzare chi sono gli stakeholders- aiuta a non tralasciare interlocutori importanti che possono influenzare il
buon esito del progetto.
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Definire i deliverables
Pianificare
Gestire i rischi
Qualsiasi progetto ha dei rischi di realizzazione. Il PM deve cercare di individuarne il più possibile sin dalle fasi
iniziali del progetto, affinchè si lavori da subito alla costruzione di un piano di gestione del rischio, riducendone
l’eventuale impatto. Consente inoltre di far sì che gli stakeholders possano prendere decisioni più consapevoli sul
progetto e farsi carico dei rischi stessi.
Comunicare
Una comunicazione continua ed efficace verso il team assicura che le attività procedano senza rallentamenti e
senza fraintendimenti e che eventuali problematiche emergano in tempi brevi, consentendo di gestirle
repentinamente.
Un piano di comunicazione verso gli stakeholders e lo sponsor serve a definire un processo decisionale chiaro
e assicurare che I diretti interessati ricevano le adeguate informazioni in tempi adeguati.
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Monitorare costantemente attività, relativi costi e eventuali criticità durante tutta l’esecuzione del
progetto è un compito fondamentale del Project Manager, per verificare i progressi, evitare deviazioni
dall’obiettivo prefissato e individuare tempestivamente eventuali problem.
Monitorare i deliverables
La riverifica periodica dello stato di avanzamento lavori per la realizzazione del prodotto finale
del progetto serve ad assicurarsi di non avere scostamenti significativi da quanto concordato nel
project charter, e quindi garantire l’ottenimento del prodotto desiderato con la qualità attesa, nonché la
soddisfazione dei clienti.
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