Seconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra Mondiale
Seconda Guerra Mondiale
GUERRA
MONDIALE
LE ORIGINI DEL
CONFLITTO
La Seconda guerra mondiale
I trattati di Rapallo e Locarno
■ Negli anni Venti le relazioni tra Germania e
Unione Sovietica furono cordiali, come mostra
la firma del Trattato di Rapallo nel 1922, che
prevedeva l’attivazione di un regolare commercio
fra i due paesi. Il primo dicembre 1925 la
Germania firmò anche il Trattato di Locarno,
con cui accettava come definitivo l’assetto
territoriale fissato dai vincitori a Versailles, in
particolare la Germania rinunciava all’Alsazia-
Lorena, ma il trattato rimaneva ambiguo circa le
sorti dei confini orientali, la cui revisione non era
esclusa a priori.
La Società delle Nazioni
■ Il trattato di Locarno prevedeva anche l’ingresso della
Germania nella Società delle Nazioni, organismo voluto da
Wilson, per promuovere la collaborazione internazionale.
Hugh Dowding,
comandante del Comando
Caccia della RAF.
Novembre 1941:
fanti tedeschi, privi di
equipaggiamento invernale,
soccorrono un camerata ferito
Il progressivo allargamento del
conflitto nel 1941
Fin dal 1937 il Giappone era in guerra con la Cina, di cui aveva
conquistato le regioni settentrionali e orientali. Nel 1941, l’impero
nipponico si trovò di fronte a una alternativa: Hitler lo sollecitava a
intervenire in Siberia, ad occupare Vladivostock e a schiacciare
l’URSS su due fronti.
Il Giappone però rifiutò e non aprì le ostilità contro l’URSS
(preferì impegnarsi nella conquista dei possedimenti francesi e
olandesi in Estremo Oriente). Fino alla sconfitta della Germania,
l’URSS a sua volta non dichiarò guerra al Giappone, che condusse
pertanto solo una sorta di guerra regionale in Estremo Oriente,
dettata da propri interessi economici.
L’entrata in guerra del
Giappone
Il 24 luglio, l’esercito giapponese entrò nella regione di Saigon,
nell’Indocina francese.
Roosvelt reagì il 26 luglio annunciando il blocco di tutti i beni giapponesi
negli USA e l’embargo di ogni prodotto nei confronti del Giappone. A tale
chiusura delle forniture si associarono anche la Gran Bretagna, i paesi del
Commonwealth e l’Olanda.
Fu allora che il Giappone si decise per la guerra nei confronti delle
potenze occidentali. Il 7 dicembre 1941, l’aviazione nipponica attaccò la
base americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii: quattro corazzate furono
affondate ed altre dieci navi vennero gravemente danneggiate, tuttavia le
portaerei non si trovavano in porto al momento dell’incursione, che sortì
quindi un effetto limitato dal punto di vista militare.
http://www.youtube.com/watch?v=admZqmo3hDU (scena del film)
Mattino del 7 dicembre 1941: La USS Arizona in fiamme. Fu la nave che riportò il maggior
numero di vittime tra l'equipaggio.
Alle Midway si arresta l’espansione
giapponese nel Pacifico
Nei primi mesi del 1942 il Giappone riportò notevoli successi: furono
conquistati i principali possedimenti inglesi e americani in Asia orientale
(Hong Kong, Singapore, Filippine) e l’occupazione della Birmania portò
l’esercito giapponese praticamente ai confini con l’India britannica.
La prima vera battuta d’arresto si verificò il 4 giugno 1942, al largo delle
isole Midway, allorché l’aviazione americana riuscì ad affondare quattro
grandi portaerei nipponiche, permettendo agli USA di acquisire una
superiorità aeronavale nel Pacifico.
http://www.youtube.com/watch?v=P4c4HERoO8c (un minuto di storia)
L'ammiraglio Isoroku Yamamoto, comandante in capo della
Marina Imperiale e ideatore del complesso piano di attacco
alle isole Midway. Dopo tante vittorie, questa battaglia
avrebbe segnato la sua prima grande sconfitta
La ripresa dell’avanzata in
territorio sovietico. Stalingrado
■ L’11 dicembre 1941 Hitler dichiarò guerra agli Stati Uniti (già in
uno stato di semi-belligeranza con la Germania, per via dell’appoggio
economico alla Gran Bretagna).
■ Nell’estate del 1942, l’esercito tedesco riprese la sua avanzata in
territorio sovietico. Ma Hitler commise un errore strategico,
attaccando contemporaneamente il Caucaso e Stalingrado, con il
risultato che nessuno dei due obiettivi venne conseguito.
Battaglia di Stalingrado e resa
Il progetto
della
Nuova Berlino
Albert Speer
nel 1946
al processo
di Norimberga
Albert Speer nel 1933.
Le Conferenze di Teheran e di
Casablanca del 1943
■ A Casablanca (13-24 gennaio 1943) Churchill, Roosvelt
decisero di non interrompere la guerra fino alla resa
incondizionata della Germania. Tale formula aveva lo scopo
di rassicurare Stalin, timoroso che gli anglo-americani
lasciassero l’URSS a dissanguarsi da sola contro il Terzo Reich.
■ Nella Conferenza di Teheran (22-26 novembre 1943), a cui
partecipò anche Stalin, fu deciso che entro il 1944 gli anglo-
americani avrebbero aperto un secondo fronte in Francia,
dopo quello già aperto in Italia, dopo lo sbarco in Sicilia nel
luglio 1943
Da sinistra: Stalin, Franklin D. Roosevelt, e Winston
Churchill.
Estate 1944: sbarco in Normandia
e offensiva sovietica
Il 6 giugno 1944 (D-Day) gli anglo-americani procedettero
all’invasione della Francia, che ebbe inizio con lo sbarco in
Normandia. Fu un’operazione colossale (200000 uomini, 6500
mezzi da sbarco, 200 navi da guerra, 13000 aerei), che si concluso
alla fine di agosto, quando ormai gli Alleati erano riusciti a sbarcare
in Francia più di 2 milioni di uomini, 438000 veicoli e tre milioni di
tonnellate di rifornimenti.
http://www.ovo.com/sbarco-normandia (3 minuti)
Sbarco di fanti statunitensi della 1ª Divisione ad Omaha Beach.
Parigi liberata
La riunione del Gran Consiglio del Fascismo ebbe inizio alle 17 del
24 luglio 1943; Grandi pose in votazione un proprio ordine del
giorno che esautorava Mussolini da ogni potere.
Grandi e i suoi sostenitori prospettavano una sorta di fascismo
senza Mussolini, di regime autoritario senza la dittatura personale
del Duce; inoltre, essi puntavano allo sganciamento dalla
Germania e a firmare un armistizio con gli anglo-americani. La
drammatica riunione durò dieci ore ed ebbe termine alle 2,40 del
mattino del 25 luglio, dopo l’approvazione dell’ordine del giorno
Grandi.
Esito della votazione nominativa e riassuntiva dell'Ordine del Giorno Grandi
L’arresto di Mussolini
Mussolini, in realtà, non riteneva vincolante tale votazione, perché il Gran
Consiglio aveva una funzione solo consultiva e non deliberativa, pertanto non
prese nell’immediato alcun provvedimento, ma chiese di essere al più presto
ricevuto dal re, il quale, invece, vide nella votazione la legittimazione del colpo
di stato che stava per attuare e che ebbe effettivamente luogo il pomeriggio di
quello stesso 25 luglio.
Recatosi alla residenza di Vittorio Emanuele III, Mussolini si sentì dire dal
sovrano che egli non era più il capo del governo e che al suo posto il re aveva già
nominato il maresciallo Pietro Badoglio. Mussoli fu arrestato e portato in una
località segreta. Alle 22,45 del 25 luglio furono trasmessi due radiomessaggi al
popolo italiano, nei quali si annunciavano la destituzione di Mussolini, la
nomina di Badoglio alla guida del governo e l’assunzione da parte del re del
comando delle Forze Armate; nel contempo si dichiarava anche che la guerra
continuava.
http://www.raistoria.rai.it/articoli/fascismo-1943-la-seduta-del-gran-consiglio/
6765/default.aspx (16 minuti, Rai Storia)
http://www.youtube.com/watch?v=b5D8hxE9xFw (annuncio, 2 minuti)
L’armistizio dell’8 settembre