eBook_Benny_Greb-Pratica_Efficace_per_Musicisti 2
eBook_Benny_Greb-Pratica_Efficace_per_Musicisti 2
eBook_Benny_Greb-Pratica_Efficace_per_Musicisti 2
EFFICACE
PER SCRITTO DA
BENNY GREB
MUSICISTI
LA GUIDA DEFINITIVA PER MIGLIORARE
SUL TUO STRUMENTO
PRATICA
EFFICACE
PER
SCRITTO DA
BENNY GREB
MUSICISTI
LA GUIDA DEFINITIVA PER MIGLIORARE
SUL TUO STRUMENTO
Die englische Originalausgabe erschien unter dem Titel “Effective Practicing for Musicians - The Ultimate guide
for how to become better at your instrument"
Umschlaggestaltung,
Umschlaggestaltung, Illustration,
Illustration, Design:
Design:Gerhard
Gerhard Kühne
Kühne Design
Design &
& Fotografie
FotografieÜbersetzer &
Übersetzer & Layoutgestaltung:
Layoutgestaltung: Bob BaruffaldiBob Baruffaldi
ISBN 978-3-9822520-3-2
All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, distributed, or transmitted in any
form or by any means, including photocopying, recording, or other electronic or mechanical methods,
without the prior written permission of the publisher and author.
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in
qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, incluse fotocopie, registrazioni o altri metodi elettronici o meccanici,
senza previa autorizzazione scritta dell'editore e dell'autore.
Vendite in quantità: Sono disponibili sconti speciali sugli acquisti in quantità da parte di società, associazioni e
altri. Per i dettagli, contattare l'editore all'indirizzo [email protected] Per gli ordini da librerie e grossisti
commerciali statunitensi: Contattare: [email protected]
er e e t r
ra e eter per a er at tru e t a
cure a e a re che ha
per e e ere u u e tu e te e a ta
a e tra
CONTENUTI
PREFAZIONE 11
INTRODUZIONE 12
IL MOMENTO DELL'ILLUMINAZIONE 16
La lampadina si accende 17
Un nuovo giorno 18
Chili Peppers groove, take e 19
LIVELLO 1
I PRINCIPI DELL'EPM/PREPARATI 22
ALLENARSI OVUNQUE 34
L'asse da stiro a Chicago 34
Punti chiave 37
MOTIVAZIONE 48
Il Cosa 48
Il Perché 48
Il Percorso 49
Punti chiave 50
ATTEGGIAMENTO 52
Un atteggiamento di gratitudine 52
Come potrebbe migliorare? 54
Fai del tuo meglio, con ciò che hai, in questo momento 55
Lo studio rende stabile il tuo atteggiamento 56
Punti chiave 58
DISTRAZIONE/CONCENTRAZIONE 79
Esterna 80
Interna 80
Il culto degli strumenti 81
Lo scambio dei ruoli 82
Punti chiave 83
La tua lista del "cosa non fare" 84
Una nota finale 85
COSA STUDIARE?
Come dire di no ad alcune cose per poi poter dire
sì a quelle importanti, e come capire la differenza 119
Punti chiave 123
Facciamo una pausa! 124
LIVELLO 2
METTERE A PUNTO IL TUO SISTEMA EPM 126
LIVELLO 3
INIZIARE 162
CONCLUSIONE 183
OUTRO 185
PREFAZIONE
orrei ringraziarti per aver scelto questo libro e per avermi permesso di essere la
tua guida in questo viaggio. Sono molto felice perché ho visto che anche se
applichi solo il 10 per cento di ciò che c'è in questo libro, potrai migliorare sul
tuo strumento più velocemente che mai. Ma c'è qualcosa di meglio: se leggi
fino alla fine, avrai ricevuto l'equivalente di una laurea, una cintura nera in
questa cosa che chiamiamo studio, inclusa la creazione di un piano di studio
personalizzato che si adatta a te, e che ti porterà dei risultati quantificabili più
rapidamente e più semplicemente di quanto avresti mai pensato fosse possibile.
Dopo aver suonato la batteria per 35 anni, ho avuto la fortuna di fare della
musica la mia professione attraverso registrazioni, tour dal vivo, esibizioni e
seminari in tutto il mondo. Da quando è accaduto un evento cruciale nella
mia vita più di due decenni fa, mi sono impegnato a imparare il più
possibile su come rendere più efficace e divertente il nostro viaggio
insieme allo strumento. E mi ci è voluto del tempo per capire quello che
ho capito! Ma nel corso degli anni, ho scoperto la passione per la
condivisione con gli altri di quello che ho imparato, e adesso non vedo l'ora
di condividerlo con te.
Benny Greb
11.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
INTRODUZIONE
Viviamo in un tempo che è modellato e definito dall'universo di
informazioni che abbiamo a portata di mano, un dono che le generazioni
precedenti potevano solo sognare. Oltre a un'offerta infinita di materiale
didattico sotto forma di corsi online, interviste e tutorial su YouTube,
abbiamo a disposizione (da ascoltare e da vedere) delle rare esibizioni di
grandi musicisti (oltre a tante altre non proprio eccezionali). Fai una
ricerca su Google per qualsiasi tuo problema, e una serie di potenziali
soluzioni apparirà sullo schermo del tuo telefono, sia che tu sia bloccato ad
aspettare in fila al supermercato o (siamo realisti), che tu sia seduto in bagno.
12.
INTRODUZIONE
e pr ua c a e ra u ar a u t t ac e che
e ta ru trat a a ere a a ta a pa e a che a ca a
c p a per e ere c ta te
e t a a ca a u te a u a truttura e e e c a t r e
e u tu e tru e t c e p tr are pu t p e e
e e ta u c t a tutt t ua e u are a
atter a perché ta che uar e u ca e a e t che
p are u a e che u a
13.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
Ciò che mi affascina è che, sebbene io non abbia mai incontrato un musicista
che non abbia mai messo in discussione le sue abitudini di studio almeno una
volta, l'atto di esercitarsi raramente viene messo a fuoco in tutti i suoi dettagli,
prendendo in considerazione anche il modo di farlo in maniera appropriata.
Ma perchè no? Il modo in cui ci approcciamo al nostro studio ha il potere di
trasformare tutto ciò che ne consegue.
Abbiamo tutti avuto momenti in cui studiare può farci sentire, a dir poco, non
proprio come i più intelligenti di tutti, fino a chiederci se siamo tagliati per
tutto ciò che riguarda la musica. Quando i progressi si fermano, può essere
difficile dire se alla fine avrai la meglio, o addirittura, come prima cosa, se ti stai
concentrando sulle tecniche giuste. Questi sono solo alcuni dei tanti ostacoli
che possono intralciare "la sola intenzione del farlo".
Vedi, COSA studiare sarà diverso e unico per ogni individuo, poiché tutto
dipende dal gusto personale e dal livello di abilità sullo strumento. Ma COME
studiare nel modo più efficace è praticamente identico per tutti noi, perché
questi principi di base si basano sul modo in cui funzionano il nostro
cervello e il nostro corpo. Quando li rispettiamo, possono persino aiutarci a
navigare in un mondo fatto di continue distrazioni e sovraccarico di
informazioni.
14.
INTRODUZIONE
Sulla base delle mie ricerche e delle interazioni con gli studenti durante i miei
seminari, ho scoperto che le sfide che i musicisti devono affrontare mantengono
ovunque una certa coerenza, indipendentemente dall'età, dal sesso, dal livello di
abilità o dal genere musicale. Contestualizziamo un po' la situazione: negli
ultimi due decenni, ho insegnato e tenuto conferenze sullo studio
efficace nel corso di innumerevoli seminari in vari istituti in tutto il
mondo. Mi sono state fatte diverse domande sull'argomento in
diverse interviste e podcast, e ho lavorato letteralmente con
migliaia di persone e di musicisti di ogni continente.
Tutto ciò può portare alcune persone a credere che la ragione per cui riesco ad
offrire una visione in questo campo, è che sono sempre stato bravo in questo, o
che sono naturalmente predisposto ad essere altamente organizzato ed
efficiente. Ma posso assicurarti che non è così, semmai è tutto il contrario.
Basta chiedere a mia madre. Scoppierebbe a ridere!
Non c'è dubbio che il motivo per cui sono stato ispirato a imparare più che ho
potuto su questo argomento è proprio perché non ero bravo a farlo. Voglio
dire, proprio per niente! A volte ho pensato di essere senza speranza.
Ma perché dovrebbe interessarti? Bene, si dice che impariamo dai nostri errori,
e la parte migliore è che gli errori non devono essere necessariamente i tuoi.
Ammesso che tu sia un po' meglio di come ero io in relazione all‘esercitarsi,
perché non essere incoraggiato dal mio esempio? Consentimi di condividere la
storia di come ho iniziato questo viaggio, e sentiti libero di confrontarla con il
tuo modo di approcciare lo strumento. Ho la sensazione che una cosa porta
all'altra. Andiamo!
15.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
IL MOMENTO DELL'ILLUMINAZIONE
Ah, gli anni '90. Dopo un'infanzia trascorsa in compagnia di MTV, tar re
he e t e erat , e del Super Nintendo, alla fine ho compiuto 17 anni. Ho
lasciato la casa dei miei genitori per studiare musica in un'altra città, e ho
capito subito che le cose sarebbero state diverse, molto più di quanto mi sarei
aspettato.
Non potevo crederci. Per me era già una sfida il dovermi cucinare da solo e
farmi il bucato per la prima volta nella mia vita. Ma, se invece ripensavo a come
o quanto avevo studiato? Non avevo mai pensato al modo in cui mi sarei
dovuto allenare, al vero processo. Ad essere onesti, mi sono sempre imbattuto
in cose che mi piacevano e che provavo a rifare. Questo è tutto! Quindi
ora ciò significava che qualunque cosa avessi fatto, avrei fatto sempre meno
roba di quel tipo. E ho pensato, questo non può andare bene.
Ma dal momento che non avevo scelta, ho scritto il mio nome sul programma e
sono andato a casa a mangiare qualcosa che solo vagamente potrei descrivere
come "cibo", senza avere idea che questo stesse per cambiare la mia vita.
16.
IL MOMENTO DELL'ILLUMINAZIONE
LA LAMPADINA SI ACCENDE
Tanto per cominciare, quando è arrivato il mio turno per studiare, sono
arrivato con 20 minuti di ritardo. Ho aperto la porta e ho trovato il ragazzo del
turno precedente che stava facendo buon uso del tempo che gli avevo
generosamente donato. Quando mi ha visto, si è fermato e ha raccolto le sue
cose. Non appena ho avuto la stanza e la batteria tutte per me, ho pensato:
Sono pronto a partire!
Ma aspetta, quello non era il mio set. Non mi piaceva. Il set della scuola era
impostato in modo leggermente diverso. "Come si può suonare in questo
modo?" Ho pensato, e ho iniziato a cambiare tutto. Ho dovuto rimettermi
comodo, e quello strumento era ovviamente un disastro. Ho fatto qualche
esperimento con ciò che avevo a disposizione. Ovviamente ho dovuto fare un
po' di modifiche. Il seggiolino non era all'altezza giusta. L'hi-hat non era
posizionato alla giusta distanza dal rullante, e nemmeno la distanza tra i due
piatti dell'hi-hat era giusta. Ma, ehi, niente che non si potesse risolvere con
qualche piccolo ritocco. Quindi ho regolato tutto quanto in base alle mie
esigenze.
Quando finalmente avevo finito, ed ero pronto per partire, la porta si aprì ed
entrò il ragazzo del turno successivo. Il mio tempo era scaduto. "Oh, mi
dispiace!" Disse lui. “Avrei dovuto bussare, ma non sapevo che ci fosse
qualcuno qui. C’era un tale silenzio".
Ho abbassato la testa. Era la mia prima ora di studio in questa scuola, e non
avevo nemmeno suonato. Santo cielo, sono un batterista, e non ho fatto alcun
rumore! E' stato allo stesso tempo esilarante e umiliante.
Questa è stata la mia prima volta. Mai prima d'ora il tempo per allenarmi mi
era sembrato una risorsa così limitata. Non avevo mai pensato di rendere
efficiente il mio tempo di studio, perché a casa avevo la possibilità di
esercitarmi tutto il tempo che volevo (sempre tra un po' di Super Nintendo e di
tar re ). Fino ad ora avevo avuto la mia stanza privata, e avevo usato la mia
batteria.
17.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
Vedi, l'efficienza diventa una necessità ogni volta che le risorse sono limitate.
Per quasi tutti, il denaro è una risorsa limitata, così come la concentrazione,
poiché riusciamo a concentrarci solo per un certo periodo di tempo. Ma a
questo ci arriveremo più tardi. Da studente ero profondamente consapevole
della mia limitata risorsa di denaro, ma la risorsa limitata del te p non mi
aveva mai colpito così profondamente come quel giorno.
La prossima volta sarebbe stato diverso. Avrei dovuto solo essere puntuale e fare
tutto più velocemente.
UN NUOVO GIORNO
Per la mia seconda sessione di pratica, sono arrivato in studio con soli 15
minuti di ritardo. Miglioramento. Sono entrato e ho pensato: "OK, non ho
intenzione di perdere troppo tempo con lo strumento". Ho fatto solo le
modifiche più importanti il più rapidamente possibile, e ho iniziato a suonare.
Grande!
A quel punto la porta si aprì ed entrò il tipo del turno successivo. Il tempo era
scaduto.
Ancora una volta, avevo imparato una cosa nuova: se volevo realizzare qualcosa
con un tempo limitato a disposizione, non potevo perdere tempo,
indipendentemente dal fatto che lo chiamassi "riscaldamento" o "ispirazione".
Ho perso un sacco di tempo cercando di trovare qualcosa su cui esercitarmi.
18.
IL MOMENTO DELL'ILLUMINAZIONE
Poi ho avuto un'idea incredibile. Ho deciso che la prossima volta sarebbe stato
tutto diverso. Per la mia successiva sessione di studio, avrei pensato a qualcosa
su cui esercitarmi pr a di entrare nella sala prove. Assolutamente geniale,
vero? Ora ho capito!
Per la prima volta, ho deciso in anticipo, e lontano dalla mia sala prove, cosa
volevo studiare, prima ancora di toccare lo strumento. Questo è lo stesso
principio usato per fare la lista della spesa prima di uscire, invece di vagare
senza meta e come uno zombi per i corridoi del supermercato, distratto da tutte
le confezioni colorate, solo per poi arrivare a casa e scoprire di aver comprato
qualsiasi cosa, ma niente di ciò di cui avevi davvero bisogno.
19.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
Per prima cosa, io che urlo: "Prova, prova, prova". Un paio di suoni,
alcuni colpetti sul rullante, qualche prova di accordatura del rullante
seguita da qualche rumore a caso, silenzio, io che bevo dell‘acqua,
io che ritorno al Minidisc e dico: "Pronto? Sta registrando?" Passi,
rumori, la batteria suonata molto forte, silenzio, e poi io che dico: "OK,
groove dei Chili Peppers, take uno". Poi una breve raffica di due note
suonate, uno stop; una breve raffica di tre o quattro note, e un altro stop.
Alcuni respiri pesanti, silenzio, rumori. Un breve inizio del
groove suonato molto forte che si interrompe immediatamente;
un altro breve inizio del groove, e poi uno stop immediato.
20.
IL MOMENTO DELL’ILLUMINAZIONE
Vorrei solo ricordare che su un Minidisc c'è spazio per 74 minuti. Ma nel
riascoltare la mia sessione di studio, tutta la mia fiducia e l'entusiasmo sono
evaporati nel nulla dopo i primi 2 minuti. Cosa diavolo è successo?
Divenne chiaro che quello che pe a di fare aveva poco a che fare con
quello che stavo e ett a e te facendo. Ero mortificato! Per una frazione di
secondo, sono stato tentato di cancellare tutto. Ma per fortuna mi sono
fermato, ho fatto un respiro profondo, ho collegato l'uscita a un paio di
altoparlanti, mi sono seduto con carta e penna e ho riascoltato la registrazione
dall'inizio.
21.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
LIVELLO 1
I PRINCIPI DELL'EPM/PREPARATI
Innanzitutto, ti farò conoscere i principi che ho assimilato negli anni e che sono
fondamentali per lo studio della musica. Adottarne uno può aiutarti in modo
significativo a migliorare il tuo studio, e alla fine di ogni capitolo ho
evidenziato il modo di utilizzarli al meglio a tuo favore. Ti invito a prendere
appunti mentre procediamo, e ti incoraggio ad applicare questi principi in ogni
modo possibile.
22.
SEPARARE IL SUONARE DALLO STUDIO
Arriva un punto in cui anche il musicista che suona per hobby in maniera
casuale inizia a valutare il ritorno sul suo investimento, sulla falsariga di:
"Faccio questo da un po' di tempo ormai, e non mi mi sembra di migliorare”.
È divertente come tendiamo ad aspettarci di fare una certa quantità di
progressi, che ne siamo consapevoli o no, anche quando affermiamo di suonare
"solo per divertimento". Può essere demoralizzante e persino dannoso per la tua
autostima. Ed è per questo che non separare il u are dallo tu are può
portarti ad essere troppo duro con te stesso. Come? Lascia che ti spieghi.
Nella mia piccola storia, io volevo solo esercitarmi con il groove dei Chili
Peppers, ed è quello che pensavo di fare. Ricordo anche chiaramente che dopo
quella sessione di prove, non ho sentito di aver fatto molti progressi. Per 74
minuti di studio, i miei progressi non sono stati affatto buoni. È così che l'ho
vista inizialmente. Ma quando ho nuovamente ascoltato la registrazione più
attentamente, è diventato ovvio che non era quello che era successo davvero.
23.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Mentre riascoltavo la mia sessione di studio per la seconda volta, ho tirato fuori
un cronometro e ho sommato i momenti in cui ho lavorato sul groove dei Chili
Peppers. Non ho contato il silenzio, i fill rabbiosi, le interruzioni per bere
l‘acqua, i vari aggiustamenti del set, le esplosioni emotive di frustrazione, le
imprecazioni ad alta voce o il suonare, che in questo caso significava cambiare e
suonare altre cose che non erano correlate a ciò che avrei voluto praticare in
primis.
Ho capito solo più tardi quanto possa essere liberatorio realizzare questa cosa.
Per la prima volta, sono stato in grado di valutare me stesso in modo equo, e di
porre fine a un decennio di giudizi sbagliati. Vedi, per una sessione di 74
minuti, i miei progressi non sono stati molto buoni. Ma per una sessione di 7
minuti, andava abbastanza BENE. Francamente, tra tutti quegli inizi e quegli
stop, avendo suonato a malapena quel groove, ed essendo tutto distribuito su
più di un'ora di tempo, sono rimasto sorpreso di essere riuscito a fare qualche
progresso!
È facile dubitare del nostro talento quando si lavora con la falsa sensazione di
essersi impegnati su qualcosa per mesi, e che non ci sia stato alcun
miglioramento. Potresti trovarti a pensare: "Mi sono esercitato
sull‘indipendenza del jazz per sei mesi, credo che non sia una cosa che fa per
me".
Tuttavia, in realtà, a conti fatti, ti sei allenato sul serio forse per tre pomeriggi.
Durante quelle sessioni eri concentrato sul serio forse solo per metà del tempo,
il che equivale a... beh, al massimo a qualche ora. Nemmeno il musicista più
talentuoso sulla terra potrebbe sentirsi sicuro della sua indipendenza nel jazz
dopo quel breve lasso di tempo. Allora perché non esaminare prima il modo in
cui ci esercitiamo, invece di sottovalutare il nostro potenziale?
24.
SEPARARE IL SUONARE DALLO STUDIO
COSA È LO STUDIO?
Suonare è... beh, suonare! Questo può comprendere molte cose, purché non
implichi la ricerca di errori, l'autocritica e la valutazione costante. Per esempio,
io mi diverto spesso a suonare insieme alle mie canzoni preferite. Puoi passare
un po' di tempo con qualcosa che già conosci, usando delle tecniche che hai
già imparato. Questo è quando ti permetti di divertirti, improvvisare,
esplorare, lasciarti trasportare... tutte queste cose. Nessun giudizio o senso di
colpa su ciò che "dovresti" studiare.
Dedica del tempo a suonare solo per avere un'esperienza piacevole di per sé,
invece di spremere due minuti qua e là per distogliere la tua attenzione da una
sessione di studio molto impegnativa. Dai al suonare uno spazio tutto suo, da
apprezzare per quello che è.
Per quello che ho visto nella mia sessione di studio "Chili Peppers", quando
inserisci il suonare nella tua fase di studio, perdi la possibilità di valutare
obiettivamente i tuoi progressi. Diventi anche meno efficiente, perché richiede
più tempo, e devi sforzarti molto per riprendere la concentrazione ogni volta
che scivoli nel suonare, e questo può anche trasportarti completamente da
un’altra parte.
25.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Inoltre, la fusione di questi due aspetti può anche alterare la tua sensazione
di divertimento nel suonare. Quando inserisci lo studio nel suonare, questo
si porta via tutto il divertimento. Potresti prendere l'abitudine di giudicarti
ogni volta che ti siedi al tuo strumento, cercando gli errori invece di
cercare di esprimerti e di esplorare nuove idee. Potresti trovarti sul palco o
a una jam session mentre improvvisi e cerchi di divertirti, ma pensando
per tutto il tempo: "Non era quello che avevo intenzione di fare, e quel
movimento faceva davvero schifo. Oh, avrei dovuto farlo. Oh no, dovrò
stare più attento". È la peggiore sensazione di sempre, e comunque nessuno
vuole assistere a una cosa del genere.
Dato che sono noto per insegnare a studiare in modo efficace, le persone
tendono a pensare che io predichi un mantra del tipo: "studia solamente",
o anche: "più studi, meglio è", e restano spesso sorpresi quando dico loro
che io continuo a suonare per due terzi del tempo, e a praticare solo per
un terzo del tempo. Penso davvero che in questo senso ognuno debba
trovare il proprio equilibrio; la chiave è essere onesti con se stessi.
In conclusione: sono convinto che sia lo studio che il suonare siano molto
importanti. Cerca di dedicare tempo ad entrambi, ed è fondamentale
tenerli separati. Se riesci a farlo, il tuo studio diventerà più rilassato e
meditativo, e i tuoi progressi più gratificanti. E nella tua modalità del
suonare, potrai abbandonarti nel vero senso della parola: suonare.
Ricordi? Il modo in cui ti sei sentito quando hai iniziato a suonare il tuo
strumento, quando la semplice gioia di suonare era libera da obblighi,
pignolerie e aspettative. Purtroppo, molti di noi hanno perso questa
sensazione, perché abbiamo avvelenato l'esperienza del suonare con piccole
dosi di studio e una costante autocritica.
26.
SEPARARE IL SUONARE DALLO STUDIO
Ma ora andiamo al punto in cui il tuo studio diventa efficiente, orientato verso
l'obiettivo, e con progressi rapidi; e il tuo modo di suonare è pura espressione,
al riparo da ogni giudizio.
27.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI IAVE
● Sperimenta come ci si sente a fare proprio quello che ti sei prefissato di fare,
con la certezza che in seguito avrai ancora abbastanza tempo per fare quello
che vuoi fare. Ti è sembrato diverso studiare? Se sì, come? E' stato più
divertente suonare?
● Hai scoperto che avresti potuto definire più chiaramente e più esattamente
ciò che avresti voluto studiare?
● Riascolta la registrazione e cerca di capire come hai fatto. Annota ciò che
scopri e salva questi appunti per un secondo momento.
28.
AMBIENTE: LA TRASFORMAZIONE DEFINITIVA DELLA TUA SALA PROVE
AMBIENTE: LA TRASFORMAZIONE
DEFINITIVA DELLA TUA SALA PROVE
Anche se ti avvicini al tuo momento di studio con l'obiettivo di uno yogi e una
motivazione instancabile, il tuo ambiente può essere un ostacolo per i
tuoi progressi reali. In questo capitolo ci concentreremo sulla creazione
di un ambiente che favorisca il raggiungimento dei tuoi obiettivi, in modo che
il tuo studio possa fluire con il minor attrito possibile.
Hanno scoperto che più link devi cliccare, più ostacoli devi superare, più
decisioni devi prendere, più cose devi pensare prima di poter fare ciò che ti sei
prefissato (e che loro vogliono che tu faccia), meno probabilità hai di
completare la transazione. L'attrito ha un tale impatto sul nostro
comportamento che le aziende faranno di tutto per eliminarlo. Dai centri
commerciali alle fiere, i venditori possono persino arrivare al punto di abbinare
il pavimento del corridoio in modo che i visitatori non percepiscano un confine
tra il percorso che stanno già percorrendo, e l'ingresso al negozio o allo stand.
Ancora una volta, maggiore è l'attrito, minore è la probabilità che tu raggiunga
l'obiettivo, o addirittura che inizi.
Ho scoperto che questo è vero anche quando si tratta della mia routine di
fitness. Se mi sveglio la mattina e devo cercare i miei vestiti da allenamento, se
non ho la bottiglia d’acqua a portata di mano, se le mie scarpe da corsa sono
ancora umide e non posso iniziare subito ad allenarmi, è probabile che io trovi
una ragione per non farlo. Per i musicisti, la domanda diventa questa: come
possiamo creare un ambiente per studiare che offra il minimo attrito possibile,
sia prima che durante lo studio? Consiglio di affrontare questo problema
utilizzando due metodi: visualizzazione e ottimizzazione.
29.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Può essere utile scegliere un nome per descrivere questo luogo, qualcosa che
catturi l'essenza di ciò che questo spazio significa per te, qualcosa che ti
incoraggi a sognare in grande. E mi raccomando, divertiti mentre lo fai!
Esempio: la prima volta che ho fatto questo esercizio, per qualche motivo mi è
venuta in mente la frase: "Zona di lavoro di un musicista di livello mondiale".
Mi ha fatto ridere, perché di certo non mi sentivo un musicista di livello
mondiale, ma non era questo il punto. Il punto era: potrei trarre vantaggio da
uno spazio di lavoro progettato secondo uno standard di livello mondiale? Sì!
Per me, questo era appropriato perché la mia sala prove sembrava un accumulo
di compromessi, qualcosa che un musicista di livello mondiale non avrebbe mai
tollerato! Di cosa avrebbe bisogno e che cosa cambierebbe lui? Mi sono
permesso di giocare con questa idea nella mia testa, e la mia creatività ha
iniziato a fluire. Ho pensato che sarebbe stato bello avere dell'acqua in questo
posto, e perché non avere anche un piccolo frigorifero nell'angolo?
L'illuminazione avrebbe dovuto essere sufficiente e piacevole. Lo strumento
sarebbe stato sempre microfonato e pronto all'uso in ogni momento, pronto
per suonare in cuffia con delle basi e dei fogli di carta puliti. E come sarebbe
stato avere anche una lavagna a fogli mobili dove poter prendere appunti,
elencare i compiti della giornata, o annotare la struttura di una canzone che
aveva iniziato a prendere forma mentre la band stava scrivendo delle canzoni? E
così via.
30.
AMBIENTE: LA TRASFORMAZIONE DEFINITIVA DELLA TUA SALA PROVE
Dopo aver terminato la mia lista dei desideri, mi sono sentito molto eccitato.
Sono andato in sala prove e ho aperto la porta. Dopo un iniziale momento di
shock, non ho resistito e sono scoppiato a ridere. Non c'è altro modo per dirlo:
era un’autentica topaia. L'unica luce presente nella stanza era una lampadina
che penzolava da un cavo. Lo strumento? Non c'era nessuno strumento! Non
era nemmeno montato. C'erano delle custodie sul pavimento perché ero
tornato a casa tardi la sera prima e avevo solo buttato tutto lì dentro. Che te ne
pare come attrito?
Il divario tra la mia lista dei desideri e la triste realtà della mia situazione attuale
sembrava enorme. Ma ho scoperto che scorrendo la mia lista, un elemento alla
volta, molte delle cose che inizialmente sembravano esagerate o addirittura
impossibili, hanno iniziato a collegarsi, e in meno tempo di quanto pensassi.
Per quanto riguarda i cambiamenti che potrebbero richiedere un po' di sforzo
in più, prova a chiederti: Ne vale la pena?
Questo è il potere della visualizzazione. Questo approccio inizia con: fin dove
voglio arrivare? Qual è la distanza tra un punto e l‘altro? E poi prova a colmare
il divario.
31.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Di nuovo, questi sono solo esempi; va bene qualsiasi cosa funzioni per te. Pensa
ai modi per ridurre l'attrito in modo che sia facile iniziare a studiare.
32.
AMBIENTE: LA TRASFORMAZIONE DEFINITIVA DELLA TUA SALA PROVE
PUNTI CHIAVE
33.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
ALLENARSI OVUNQUE
Ora guardiamo il rovescio della medaglia. Sebbene sia l'ideale esercitarsi in un
ambiente piacevole e confortevole, completo di tutto ciò di cui abbiamo
bisogno, non dovremmo ingannare noi stessi pensando che questo sia l'unico
modo per essere produttivi.
Non dimenticherò mai la volta in cui sono stato invitato ad esibirmi al Drum
Festival di Chicago. Il grandissimo batterista Steve Smith ed io dovevamo
chiudere lo spettacolo con un bis in duo suonato con le spazzole. Come al
solito, non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, e dato che non ci
vedevamo da un po', avevamo programmato di incontrarci nel backstage per
fare una prova mentre gli altri artisti suonavano sul palco. Dato che il suono
generato da un paio di rullanti sarebbe stato chiaramente troppo forte, mi sono
rassegnato all'idea che avremmo semplicemente discusso la struttura del pezzo,
e ci saremmo messi d‘accordo sugli stop o sugli accenti. "Alla fine è meglio di
niente", ho pensato.
Quando sono entrato nella zona del backstage, tra i soliti divani cadenti e lo
specchio con le lampadine di Hollywood c'era Steve, sorridente e con le
spazzole in mano. “Ehi, Benny. Ricordi quando abbiamo fatto 'Salt Peanuts'
con Jeff (Hamilton) un paio di anni fa? Vieni qui con me intorno a questa
tavola da stiro. Suoniamola".
34.
ALLENARSI OVUNQUE
Prima che potessi balbettare: "La, uh, tavola?" ha iniziato a suonare con grande
disinvoltura un ritmo swing su un'asse da stiro che, alle mie orecchie,
ha prodotto il più dolce suono di una spazzola che avessi mai sentito.
Questo stupido oggetto per la casa, che può essere trovato nella maggior
parte delle camere d'albergo, aveva tutte le sfumature e la risposta di cui c’era
bisogno. Era meravigliosamente silenzioso e, come bonus aggiuntivo,
aveva un'altezza davvero molto comoda per suonare.
Per concludere la storia, quella sera abbiamo finito per eseguire il pezzo sull'asse
da stiro sul palco, e Steve, l'asse da stiro ed io abbiamo ricevuto una standing
ovation (credo che sia accaduto proprio in quest'ordine.
35.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PER ESEMPIO:
● I batteristi possono usare tutti i tipi di pad per esercitarsi, sia per le mani
che per i piedi, compresi quelli più piccoli che puoi legarti al ginocchio, o
praticamente, possono usare qualsiasi tipo di superficie con un asciugamano
sopra.
● I trombettisti possono utilizzare una sordina oltre alle cuffie per esercitarsi
in modo notevolmente più silenzioso.
Trova il valore nell'esplorare le tue opzioni. Se non l'hai già fatto, prova a
cambiare la tua mentalità in relazione a questo aspetto. Certo, potresti anche
vederlo come un compromesso, come se fosse "meno" di ciò che è in realtà.
Alcuni insegnanti di batteria parlano dell’allenamento sul pad quasi come se
facesse schifo, come un qualcosa che devi fare per forza, nel senso di "Devi
mangiare la verdura!" Non l'ho mai capito.
PUNTI CHIAVE
● In casa tua imposta un'area di studio ridotta o satellite, soprattutto se sei abituato a
esercitarti in un spazio apposito e separato. Riesci a ricavarti un po' di tempo per
studiare mentre qualcun altro fa un pisolino?
● Infine, fai un brainstorming sulle diverse opzioni per avere accesso a uno strumento
vero a cui non hai mai pensato prima. Alcune persone arrivano troppo facilmente a
pensare di dover convivere per sempre con una versione ridotta del proprio
strumento. Pensi di poter chiedere a un amico, a una scuola di musica, a un centro
sociale o a una chiesa, se puoi avere a disposizizione un vero pianoforte o una vera
batteria per una sera alla settimana, o per una volta al mese? Chiedi in giro: potresti
essere sorpreso e vedere ricompensati i tuoi sforzi.
37.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
In medicina c'è un detto: La diagnosi corretta è metà della cura. È così facile
dare la colpa alle nostre "stupide mani", o alla mancanza di
coordinazione e alle più raffinate capacità motorie, quando il vero
problema potrebbe essere l'assenza di chiarezza e di visione su ciò che
prima di tutto vogliamo veramente suonare. È come un ragazzo che corre
dal dottore per scoprire cosa c'è che non va nelle sue corde vocali dopo che è
riuscito a malapena a pronunciare qualcosa di comprensibile quando la sua
innamorata segreta è salita sull'ascensore.
Hai mai faticato a suonare una canzone, o un pezzo di musica classica dall'inizio alla
fine? Allora perché non ti assicuri di conoscerlo davvero bene, in modo che quei
tuoi piccoli dubbi non causino qualche intoppo, e ti impediscano di suonare un
qualcosa che potresti suonare facilmente se solo tu non avessi in testa quel dubbio
su ciò che viene dopo?
38.
ALLENARSI SENZA IL PROPRIO STRUMENTO
Soprattutto quando abbiamo a che fare con qualcosa di nuovo, la maggior parte
della nostra CPU interna è occupata da tutto ciò di cui abbiamo
bisogno per suonare in ogni momento. Se aggiungi l’insicurezza di pensare al
dopo, questo può sovraccaricare il tuo sistema e portarti a uno stop improvviso.
● Non scoraggiarti; questo esercizio può sembrare più difficile di quello che è.
● Potresti scoprire che la maggior parte del tuo repertorio, se non tutto, alla
fine non ce l‘hai così chiaro in mente come pensavi. E va bene, ripeti tutto
un po‘ di volte.
39.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
● E per tornare al punto più importante: puoi farlo senza avere vicino nessuno
strumento.
VOCABOLARIO RITMICO
È abbastanza comune per i batteristi pensare di avere poco a che fare con le
progressioni di accordi o con la melodia: conosciamo tutti le battute sul fatto
che un batterista non è un musicista. Ma è vero anche il contrario per i
cantanti, violinisti, pianisti e chitarristi che pensano che gli esercizi di base sul
tempo non siano una priorità assoluta. Che tu sia un percussionista o un
chitarrista classico, si può fare molto per migliorare la tua sicurezza e la
consapevolezza delle frasi ritmiche, anche quando sei lontano dallo strumento.
Mantenere una velocità costante è un'altra capacità di base che è troppo spesso
sottovalutata all’interno del regime di studio di un musicista. Ti suggerisco di scaricare
una qualsiasi app metronomica, o di programmare un click che ti dia la possibilità di
inserire spazi vuoti all’interno di una serie di note. Questo funziona per qualsiasi cosa,
dal provare a battere i quarti all’unisono con il click, al cercare di costruire delle frasi da
cantare nei momenti di vuoto tra una nota e l’altra.
40.
ALLENARSI SENZA IL PROPRIO STRUMENTO
Potrei andare avanti così per sempre, ma penso che tu ti sia fatto un'idea
abbastanza chiara. Tutto ciò che ha a che fare con la velocità, il portamento e la
struttura di una canzone, si può facilmente fare quando si è lontani dal proprio
strumento. Ehi, dobbiamo comunque lavorare su questi elementi,
quindi perché non concentrarci su di essi quando non possiamo praticare
nient'altro? Io lo faccio spesso per guadagnare tempo nella mia sala studio,
in modo che quando sono seduto alla batteria, posso concentrarmi sulle cose
che posso fare solo se sono seduto sul mio strumento.
Spero non solo di aver ampliato la tua visione della pratica mentre sei da solo
senza il tuo strumento, ma anche di averti convinto dei benefici derivanti dal
lavorare in questo modo su determinate tecniche.
41.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Scegli una canzone su cui stai lavorando e risuonatela dall’inizio alla fine
solo nella tua testa. Quindi suonala sul tuo strumento, e vedi se c'è stato
qualche miglioramento.
42.
UNO SGUARDO DIVERSO ALLA DISCIPLINA
Forse sembra folle, e non ti biasimo. Se l'avessi sentito dire 25 anni fa, avrei
reagito allo stesso modo. Penso che la ragione principale di ciò sia che il
termine "disciplina" è stato usato in modo improprio, e il suo significato è stato
spesso distorto. La disciplina si è fatta proprio una brutta reputazione. Ha
davvero un problema nelle pubbliche relazioni.
Questo ha avuto due effetti: uno positivo sul mio modo di suonare la batteria, e
uno opposto sui miei voti a scuola. Lì mi è stato detto che chiaramente mi
mancava la disciplina ed ero pigro.
Nel corso degli anni, ho iniziato a credere di essere davvero in quel modo. Ma
mi sono reso conto che quando le persone dicevano: "Non sei disciplinato, non
farai mai questo o quello", non avevano il quadro completo della situazione. A
quei tempi, i miei insegnanti non volevano che diventassi una persona
disciplinata, lo ero già. Volevano che fossi obbediente.
43.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Anche se lo fanno con le migliori intenzioni, non cambia il fatto che in questo
contesto la disciplina è sentita come l'opposto della libertà. "Puoi anche non
er fare, ma e farlo".
44.
UNO SGUARDO DIVERSO ALLA DISCIPLINA
Ebbene, ci sono certamente degli "obblighi" e dei "devo farlo" per quanto
riguarda la disciplina. Ma qui abbiamo l'importante distinzione nel modo di
pensare: Non viene dall'autorità, ma semplicemente dalla causalità.
Ecco un esempio:
Quando vuoi guidare un'auto, "devi" mettere benzina nel serbatoio o caricarla
fino a un certo punto. Non ho mai sentito un adolescente in attesa della sua
prima auto dire: "Amico, non vedo l'ora di fare il pieno a quella cosa e pagarla!"
Non è che lui non conosca questa parte della storia, e forse è anche uno stress
in più perché è sempre a corto di soldi, ma queste preoccupazioni sono oscurate
dai sogni sugli innumerevoli viaggi che potrà fare con la macchina: tutte quelle
gite in spiaggia, le visite agli amici in periferia e, soprattutto, il poter trasportare
la batteria ai concerti.
45.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Quando guardi da vicino, troverai ovunque "cose che devo fare" che non ci
infastidiscono perché riusciamo a vederle come un passo abbastanza logico
lungo il corso del nostro viaggio. Come quando vuoi entrare in macchina,
"devi" aprire la portiera. Probabilmente non ci pensi nemmeno, vero? Perché fa
parte dell'arrivarci, o in altre parole, perché sei concentrato sul risultato e
quindi ne vale la pena. Quindi non è un "dovere" in sé; è un "è necessario se
vuoi arrivarci". E spesso quando si desidera un determinato risultato, il "devo
farlo" fa semplicemente parte del processo.
Ora, possono esserci dei "devo farlo" un po’ spiacevoli sulla strada per
raggiungere un obiettivo che potrebbero far sì che l'obiettivo stesso diventi
meno desiderabile? Certo! E questo può essere di grande aiuto nella scelta della
strategia migliore, ma solo se si valuta la sfida in relazione all'obiettivo, e non in
sé e per sé. Perché quando sei nel bel mezzo di un viscido e puzzolente "devo
farlo", e sei dentro la sfida fino al collo, e non è per niente divertente, se questo
è tutto ciò su cui ti concentri, allora ovviamente ha senso abbandonare
l'obiettivo, se ti basi esclusivamente solo sulla situazione attuale. Non perché tu
voglia abbandonare l'obiettivo in sé, ma semplicemente perché vuoi porre fine
alle difficoltà, così finalmente puoi prenderti una pausa.
46.
UNO SGUARDO DIVERSO ALLA DISCIPLINA
PUNTI CHIAVE
● Renditi conto che l'autodisciplina è tua amica, è molto utile, e lavora per te.
● Affinché questa amica possa aiutarti, devi assolutamente chiarire cosa vuoi e
perché lo vuoi. Questo è ciò che dà uno scopo alle tue azioni quotidiane, e ti
aiuta a ricordare che la sfida è degna di essere affrontata, anche quando il
viaggio diventa più duro.
● Fai la scelta importante di restare fedele al tuo futuro, non al tuo passato.
Non appena avrai le idee chiare su ciò che desideri, e potrai dimostrare
costantemente i tuoi progressi verso questo obiettivo, scoprirai di avere più
disciplina di quanto pensi. Molti musicisti pensano di non avere disciplina, quando
invece tutto ciò di cui hanno bisogno è solo un approccio più disciplinato.
Ma cosa succede se se p ce e te te a e t
È qui che entra in gioco la motivazione, ed è proprio di questo che tratta il prossimo
capitolo.
47.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
MOTIVAZIONE
In ogni procedimento penale, i sospetti vengono identificati in base a coloro
che avevano un movente, un motivo che avrebbe potuto portare una persona a
commettere il crimine. Anche se cercare di migliorare con il tuo strumento non
è un crimine (lo so, che connessione, eh?), la tua motivazione deve comunque
essere radicata in un perché molto deciso.
Ci sono tre elementi principali che possono portare via l'energia da una
qualsiasi impresa musicale, sia che l'obiettivo sia specifico come l‘imparare una
certa tecnica o l‘essere in grado di suonare un particolare brano, o più ampio,
come il trovare la volontà di imparare a suonare uno strumento come prima
cosa:
IL COSA
IL PERCHÈ
Potresti aver sentito dire che non puoi mai perdere veramente la tua
motivazione, perdi solo la concentrazione su ciò che vuoi veramente. Devi
avere una motivazione forte e chiara, un perché. Altrimenti, hai tutte le ragioni
per chiederti perché gli hai dedicato tutto il tempo e tutti i tuoi sforzi fin dal
primo istante. Perchè lo vuoi? Qual'è il motivo? Cosa ti fa pensare che ne valga
davvero la pena?
48.
MOTIVAZIONE
IL PERCORSO
Il terzo fattore che può indebolire la tua motivazione è dovuto al fatto che tu
riesca a fidarti o meno del processo da seguire. Hai motivo di credere che il
percorso su cui ti trovi, la strategia, la routine e l'esercizio, ti porteranno lì?
Diciamo che sei a Parigi e prendi un taxi per raggiungere la Torre Eiffel. La tua
motivazione, il tuo perché, sono probabilmente quelli di riuscire ad arrivarci
più velocemente di quanto faresti a piedi. Mentre sei seduto nel taxi, noti che la
Torre Eiffel diventa sempre più piccola nello specchietto retrovisore, e inizi a
pensare che dopotutto non è stata un’idea così grande. Inizi a sentirti come se
dovessi scendere dal taxi. Quando vogliamo "uscire dal taxi" (restando
in tema di studio), di solito c'è sempre una vaga sensazione che qualcosa non
stia andando per il verso giusto. Il motivo è fondamentalmente lo stesso: non
hai fiducia che il tuo approccio ti stia avvicinando al tuo obiettivo, la Torre
Eiffel del momento.
Assicurati che sia il perché Non dimenticherò mai il giorno in cui tenni
un discorso davanti a un pubblico di insegnanti di batteria. Durante la parte
dedicata alle domande e alle risposte, molti di loro hanno espresso disappunto
per il fatto che i loro studenti, secondo loro, erano "semplicemente non
motivati". Quando ho chiesto loro se gli studenti potevano scegliere su cosa
dovevano lavorare, gli insegnanti sono rimasti tutti in silenzio.
49.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Questo è esattamente il motivo per cui nel sistema EPM ci assicuriamo che i
tuoi obiettivi si basino sui tuoi perché piuttosto che sui perché degli altri, il che è
cruciale, e ha un effetto collaterale molto deciso che ti aiuta a mantenere alta la
tua motivazione anche quando ti eserciti da solo.
Controlla i tuoi progressi Non importa se non sei mai stato a Parigi prima
d’ora, o se il tassista non parla la tua lingua. Quando vedi la Torre Eiffel
avvicinarsi sempre di più ad ogni minuto, non inizi a chiederti se l'autista sa
cosa sta facendo, giusto?
E lo stesso avviene con il tuo studio. Se i tuoi progressi sono evidenti, ti fiderai
del percorso che stai seguendo (il tuo approccio), e sarai in grado di rilassarti
mentre studi. Ecco perché non ci limiteremo a presumere o a sperare che il
nostro processo funzioni, ma misureremo i risultati con regolarità. Lo
dimostreremo costantemente a noi stessi.
PUNTI CHIAVE
● Annota almeno 5 cose che una volta desideravi, a cui aspiravi e in cui speravi,
che hai ottenuto e che ora forse dai per scontate. Cerca di ricordare
chiaramente quanto lo volevi. Si trattava di essere in grado di suonare un certo
brano musicale? Volevi riuscire ad avere un certo strumento? Collaborare con
un tuo mentore? Stare insieme a qualcuno o trasferirti in un posto nuovo?
Qualunque cosa sia, concentrati sulle cose che hai desiderato, che volevi si
avverassero, e che poi hai realizzato.
● Per ogni obiettivo che hai identificato, scrivi i passaggi che ti hanno portato a
raggiungerlo o, in altre parole: cosa ha funzionato? Quindi traccia una linea e
scrivi anche ciò che non ha funzionato, gli sforzi che hai considerato una
perdita di tempo, e che in seguito si sono rivelati utili, e qualsiasi altra cosa ti
venga in mente. Scrivi tutto e fai un'analisi.
50.
MOTIVAZIONE
● Il punto qui è che non stai iniziando da zero; puoi imparare dalle tue
esperienze. Hai già fatto accadere le cose, ed è importante capire cosa ha
funzionato, e quindi ripetere quei comportamenti. Sì, impariamo dai nostri
errori, come si suol dire, ma non bisogna mai dimenticare di imparare anche
dai nostri successi.
● Non darti da fare solo per il gusto di tenerti occupato. Scopri c a vuoi e
perché lo vuoi. Qual'è la ragione per cui vale la pena dedicare tutto il tuo
tempo e impegnarti? E questo motivo è davvero importante per te?
● Scegli il procedimento che è più probabile che ti porti dove vuoi andare. È
questo l'esercizio giusto che può farmi migliorare come voglio io? È giusto
concentrarmi proprio su questo? Dal momento che non possiamo prevedere
il futuro, può anche andare bene considerare questa come la migliore ipotesi,
ma dobbiamo assicurarci che sia direttamente collegata al motivo per cui ti
stai esercitando. Il tuo perché dovrebbe aiutarti a capirlo.
● Quando non ti senti motivato, cerca di scoprire dov'è l'errore. Ricorda che
può essere una di queste due cose: 1) Il tuo perché non è abbastanza chiaro?
Oppure: 2) Non sei sicuro che il metodo che hai scelto sia quello giusto? Non
cambiare il tuo obiettivo se è solo il tuo approccio che deve essere cambiato.
51.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
ATTEGGIAMENTO
La tua abilità viene spesso descritta come ciò di cui sei capace. La motivazione
determina ciò che fai, e la disciplina determina se stai facendo ciò che è
necessario. Ma non è tutto qui, perché è l'atteggiamento che determina la
qualità di quello che fai. In questo capitolo, vorrei condividere con te le cose
più utili che ho imparato riguardo all'atteggiamento.
UN ATTEGGIAMENTO DI GRATITUDINE
Questo è sorprendente solo se si pensa che lo scopo principale del cervello sia
quello di renderci felici, ma è come aspettarsi che un cacciavite sia in grado di
piantare un chiodo. Il nostro cervello si è evoluto in un'era molto diversa, e di
tanto in tanto ci indica che stiamo andando in giro con un sistema operativo
che è stato costruito circa duecentomila anni fa. Il cervello non si è evoluto per
renderci felici, si è evoluto per tenerci in vita: per evitare il pericolo, consumare
cibo e fare bambini.
52.
ATTEGGIAMENTO
Questi sono solo alcuni esempi per ricordare a te stesso quanto sei
incredibilmente fortunato. E proprio come si fa per lavarsi i denti, ti consiglio
di farlo con regolarità, semplicemente spostando la tua attenzione da ciò che
manca, che non è giusto o che potrebbe essere migliore, verso ciò che hai, ciò
che va bene, e ciò per cui puoi essere grato.
53.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Certo, quando guidi per otto ore per portare la tua musica in un club, solo per
poi scoprire che ci sono più persone sul palco che tra il pubblico, allora puoi
finire con il comportarti in modo scontroso, o addirittura arrivi a pensare di
non suonare per niente. Oppure, puoi fare in modo di imparare il nome di
tutti i presenti, e offrire loro un posto sul palco insieme a te e alla band! Inoltre,
in questo modo è anche più divertente, e non sai mai cosa può succedere.
Dopotutto, è stato in uno di questi concerti che ho incontrato il tipo che è
stato il mio agente negli ultimi 15 anni, e per questo sono molto grato.
54.
ATTEGGIAMENTO
FAI DEL TUO MEGLIO, CON CIÒ CHE HAI, IN QUESTO MOMENTO
Inoltre, è di per sè frustrante perché non hai il controllo di ciò che ti accade, e
questo significa che c'è sempre qualcosa che può andare male. Ecco perché ho
cambiato mentalità. Ho smesso di pensare: "Deve essere perfetto, deve essere
perfetto", e invece ho adottato il mantra: "Fai il meglio che puoi, con quello
che hai, ora". Questa cosa è estremamente potente, ed è un paradigma
completamente diverso.
Pensaci. Quando l'auto si guasta sulla strada per il concerto, o tuo figlio fa i
capricci e non vuole andare a letto la sera, la situazione è tutt'altro che ideale e
può essere frustrante, soprattutto se aspiri alla perfezione, perchè rimarrai
sempre deluso. Ma quando te ne stai a letto la notte, e pensi di aver fatto del
tuo meglio con ciò che avevi al momento, puoi essere dannatamente
orgoglioso di te stesso.
Credo che questo sia un buon modo per affrontare la vita. Fai del tuo meglio
con ciò che hai al momento e, bilanciandolo con una prospettiva e una
pianificazione a lungo termine, otterrai qualcosa che è più del semplice
successo: troverai la realizzazione.
55.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
La maggior parte di noi ha familiarità con il detto "La pratica rende perfetti"
e alcuni con la versione aggiornata, "La pratica rende tutto stabile". Sebbene
ci sia molta saggezza in tutto ciò, questo ci ricorda c a viene studiato e con
ua e re ue a. Tuttavia, bisogna riconoscere che anche lo stato mentale ed
emotivo, in altre parole, il tuo atteggiamento, viene allenato allo stesso
modo. La pratica cementa non solo ciò che suoni e la tua tecnica fisica, ma
anche la tua concentrazione, la passione, l'intensità e l'energia, o la loro
mancanza.
Molti musicisti si siedono allo strumento con un atteggiamento del tipo: "È
solo studio, sto solo sperimentando, non è davvero importante", oppure:
"Per ora questo non è importante", oppure: "Non è poi c
p rta te”. Dimentichiamo che il nostro corpo non conosce la
differenza; non puoi scegliere cosa viene salvato sul tuo disco rigido e cosa
no. Il corpo trattiene tutto, e questo significa che anche l'atteggiamento
del "Non importa" può diventare un‘abitudine.
Questo potrebbe passare inosservato per un po', fino all'arrivo della data
dell'audizione, della jam session o del concerto, e, chi l'avrebbe mai
detto? Tutto ad un tratto, è importante! All'improvviso, quel "stasera"
diventa l'eccezione per cui abbiamo lavorato. La tua mente grida: "Ci
siamo!" Il tuo corpo, d'altra parte, non capisce davvero di cosa si tratta.
E inizia questa divertente conversazione:
56.
ATTEGGIAMENTO
Dobbiamo abituarci ad avere tutto ciò che vogliamo sia presente quando è il
momento. La concentrazione, il prestare attenzione, il dare il massimo, il fare il
meglio che si può. Dobbiamo abituarci a tutto questo, anche quando pensiamo
che non conta, il che significa, in sostanza, che conta sempre. È davvero molto
semplice. O fai in modo che conti, o stai perdendo tempo.
Lo studio non è un qualcosa che le tue dita possono fare mentre vai in pausa
con il cervello. Tieni presente che sul tuo disco rigido non vengono salvati solo
gli schemi, le frasi e i movimenti, ma anche le tue emozioni. L'atteggiamento
con cui ti alleni si collega all'attività dello studio stesso. In verità, lo studio
richiede tutto te stesso, ed è per questo che premia anche tutto il tuo essere.
57.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Non essere un perfezionista; sforzati ogni giorno di "fare il meglio che puoi
con ciò che hai al momento". Se poi aggiungi una pianificazione e una
prospettiva a lungo termine, credo che questo possa essere un approccio
molto solido che ti servirà non solo nell’ambito dello studio, ma anche in
tutti gli altri aspetti della tua vita, dal lavoro alla vita familiare.
● Considera sempre il tuo studio come una cosa importante, perché è così. E
può essere facile come ricordare a te stesso di non cadere nella trappola del
"non importa", e per prendere una decisione con coscienza per essere più
consapevole. Registrati spesso e goditi la maggiore concentrazione che deriva
dall'entrare in "modalità performance". Tieni presente che il modo in cui ti
alleni modella in maniera decisa il modo in cui poi ti esibirai, e inoltre, può
anche aiutarti a rendere molto più divertente la tua esibizione.
● Coltiva il senso di gratitudine nella tua vita. Ad esempio, negli ultimi anni,
una parte del mio rituale mattutino è stato il chiedermi: "Quali sono le tre
cose per cui sono grato oggi?" Anche la mia famiglia ha iniziato ad adottare
questa routine, quindi ogni volta ci sediamo a colazione e ce lo diciamo.
Puoi anche scrivere tutto su un diario. Cosa ti viene in mente? Per te può
essere avere una buona salute, la sicurezza, le opportunità, e l'amore nella tua
vita? Forse puoi anche essere grato per le sfide che hai in questo momento,
dal momento che potresti certamente averne di diverse.
58.
ATTEGGIAMENTO
● Ricorda che anche quelli che possono sembrare i compiti più stupidi e
inutili, possono regalarti delle bellissime esperienze e lezioni, per non parlare
dei risultati inaspettati, quando li svolgi davvero bene. Le grandi domande
da porsi qui sono: Come posso farlo bene? Come posso renderlo divertente
pur avendo rispetto del compito da svolgere? In quale altro modo posso
portare a termine il lavoro? E infine, come posso farlo con maggiore calma e
concentrazione?
59.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
E poi scopri che non sei solo, né sei la prima persona a sperimentarlo.
Fortunatamente, delle persone un po' più intelligenti di noi hanno trovato
diverse soluzioni. In questo capitolo condividerò con te le strategie di gestione del
tempo più efficaci in cui mi sono imbattuto per 20 anni, oltre al modo giusto di
applicarle alla tua situazione specifica.
Ora, prima di addentrarci, voglio prepararti al fatto che in questo libro useremo
non una, ma tre strategie per affrontare questo problema da diverse angolazioni.
Ognuna funziona da sola, ma quando le combini tutte insieme, accade la vera
magia.
60.
NON HO ABBASTANZA TEMPO
Il fatto è che probabilmente fai qualsiasi tipo di cosa con il tuo cosiddetto
"tempo di studio". Quando usi semplicemente il tempo che hai in modo più
efficiente, scoprirai che in realtà hai bisogno di meno tempo di quanto possa
pensare. È un buon inizio, ma non lasceremo che sia solo questo.
Se prendi a cuore l’esercizio descritto qui di seguito, potresti benissimo finire con
l’avere dalle 7 alle 14 ore alla settimana da usare come meglio preferisci. Questo
richiederà un po' di sforzo, ma se sei seriamente intenzionato a migliorare la
gestione del tempo, ti prometto che ne varrà la pena.
61.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Ora, forse stai pensando: niente da fare al riguardo, giusto? Voglio dire,
stampare documenti è una parte importante del suo lavoro e, per l'amor di
Dio, lascia che il pover’uomo vada in bagno! Ma ora ascolta bene.
Ecco cosa fanno. L'azienda compra al signor Schmidt una macchina per il caffè
e una stampante, li sistema sulla scrivania e avvicina la scrivania al bagno.
Eliminando il suo tempo di "movimento", riescono a ricavare un'ora di lavoro
in più al giorno (che aggiunge fino a 250 ore all'anno dal signor Schmidt.
62.
NON HO ABBASTANZA TEMPO
Mettere a punto il proprio tempo è come avere una macchina che ti restituisce
più tempo. Sta a te usare questo regalo come preferisci. Permettetemi di
condividere con voi quello che mi ha convinto, e che mi ha trasformato in un
fan sfegatato dell’organizzazione del tempo.
Quando nel bel mezzo di questo tour mi sono stranamente imbattuto nel
concetto di "organizzazione del tempo", mi sono sentito incuriosito
e pessimista allo stesso modo. Incuriosito perché c'erano tre attività
che volevo tanto aggiungere alla mia routine quotidiana, e pessimista
perché semplicemente non avevo tempo. Ti dice niente?
63.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
● Fare una corsa mattutina, dato che sono caduto in quello che è noto
come "tour funk", quando il tuo corpo si abitua al ritmo della
performance, e il tuo sistema non si accende completamente fino a notte
fonda, trasformandoti in uno zombie con poca energia durante il giorno,
o quando non sei sul palco.
Ha un senso, vero?
MA! Non ho mai avuto il tempo per fare tutto questo, dal momento che: suona
la sveglia; vai all'appuntamento nella lobby dell'albergo; sali in macchina; guidi
per alcune ore; arrivi in sede; richiedi la password del wifi; controlli la posta
elettronica; fai il soundcheck; ceni; fai il concerto; rientri in albergo; cadi a
letto.
Ho organizzato il mio tempo per un paio di giorni e ho notato subito due cose
che mi hanno colpito:
2. Ogni sera, dopo essere tornato in hotel, accendevo la TV, solo per pochi
minuti, per fare un po' di decompressione dopo il concerto, in modo da potermi
64.
NON HO ABBASTANZA TEMPO
Improvvisamente mi sono reso conto che questo uso del mio tempo mi faceva
pensare che guardare della brutta TV a tarda notte, mentre ero semicosciente,
per me fosse più importante della mia salute, dei miei rapporti con le persone
che erano in attesa di una risposta via e-mail, o dell'esercizio sul mio strumento.
Quando ho deciso di eliminare quelle ore davanti alla TV, la reazione a catena
che ne è seguita è stata così drastica che mi ha sconvolto. Ho iniziato ad
addormentarmi prima, la mattina mi svegliavo prima, ho iniziato ad andare a
correre, scaricavo le mie e-mail mentre ero ancora in hotel, avevo tutto il tempo
per rispondere alle e-mail in macchina, arrivavo al locale, e mentre i miei
compagni di band chiedevano la password del wifi, io mi ricavavo un po' di
tempo per esercitarmi, a volte con un pad, e a volte anche sul palco con il mio
kit, purchè andasse bene anche al resto dello staff. Dopo il concerto, andavo in
hotel e andavo dritto a letto, e dato che ora andavo a correre ogni mattina, ho
iniziato ad addormentarmi più velocemente, dormendo più profondamente,
il che rendeva ancora più facile alzarmi il giorno dopo.
In effetti, ero così soddisfatto della mia ritrovata produttività che la prima cosa
che ho fatto dopo essere tornato a casa dal tour, è stata quella di sbarazzarmi
della mia TV. E sono certo che, se non l’avessi fatto, molte delle mie migliori
canzoni e dei progetti creativi come questo libro, forse sarebbero stati iniziati,
ma probabilmente non li avrei mai finiti.
Al giorno d'oggi rivedo l'organizzazione del mio tempo almeno una volta
all'anno, e anche dopo 15 anni la trovo ancora una cosa illuminante, e con un
grande potere di trasformazione. Ora tocca a te.
65.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Eccola qui: imposta sul tuo telefono un timer che si attiva ogni due ore.
Quando lo fa, interrompi tutto ciò che stai facendo, e scrivi tutto ciò che hai
fatto da quando è suonato l'ultima volta, e per quanto tempo. Quindi continua
la tua giornata fino a quando non suona un’altra volta il timer, e ripeti il
processo. Alla fine della giornata, dovresti avere una documentazione di dove è
andato esattamente a finire il tuo tempo. Poco prima di andare a dormire,
spegni il timer e fai l'ultima annotazione. Non appena ti svegli il giorno
successivo, continua in questo modo. Fallo per 10 giorni.
E così via.
66.
NON HO ABBASTANZA TEMPO
Così facendo, otterrai una nuova prospettiva e una maggiore consapevolezza sul
modo in cui trascorri effettivamente il tuo tempo. Sebbene i suoi meccanismi
non siano esattamente da fantascienza, dal punto di vista emotivo può essere
piuttosto brutale, perché è facile giudicare noi stessi e sentire la tentazione di
alterare o di eliminare alcune delle nostre solite attività molto prima che i 10
giorni siano finiti.
Diciamo che il timer si spegne per la seconda volta e ti ritrovi disteso sul divano
con del cibo da asporto, e ti abbuffi mentre guardi quella splendida nuova serie
su Netflix. Potresti sentirti un po' a disagio nel documentare tutto ciò,
soprattutto quando hai detto a tutti che in questo momento non puoi
condividere la tua genialità con il mondo perché sei troppo occupato.
Autoflaggellarti non ti aiuterà, ma piuttosto sii grato e cerca di fare il punto su
ciò che sta veramente accadendo.
Sii gentile con te stesso e osserva tutto con l'attenzione di uno scienziato.
Ricorda che va benissimo prendersi un po' di tempo libero e scappare via per
un po'. Spesso lo facciamo inconsciamente, ad esempio quando ci perdiamo in
un sogno ad occhi aperti, e anche questo VA BENE. Vogliamo solo scoprire
cosa sta realmente accadendo, e poi assicurarci che il tempo trascorso
rimanga in una proporzione in cui ti senti a tuo agio, e che sia coerente con
l’immagine che hai di te stesso.
67.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
“ e u c u tare c u ta pr a te te
Fjodor Dostojevsky
68.
NON HO ABBASTANZA TEMPO
allo per 0 giorni Anche se dopo due giorni potresti pensare: "Ho capito! So
cosa fare!", e non vedi l'ora di iniziare la tua nuova routine, continua così per
10 giorni. Perchè? Perchè 10 giorni sono più di una settimana, e avrai
almeno una settimana intera da osservare, e potrai identificare schemi che
potrebbero ripetersi all'inizio della seconda settimana. L'organizzazione del
tempo può aiutarci a individuare le attività banali che puoi smettere di fare, ma
soprattutto gli schemi delle tue attività, o in altre parole, le cose che fai
regolarmente. È probabile che i maggiori miglioramenti provengano dal
cambiamento di questi schemi, non da attività isolate. Quindi fallo per 10
giorni.
69.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
a panora ica Dopo i 10 giorni, prenditi un'ora per fare una panoramica di
tutti i dati raccolti. Raggruppa le attività simili e aggungi il tempo che hai
impiegato ogni giorno per ognuna di esse e per tutti i 10 giorni, così imparerai
quanto tempo hai trascorso in viaggio, quanto tempo hai passato davanti a uno
schermo, quanto tempo hai dedicato alla preparazione e alla consumazione dei
pasti, e così via. Quali sono le cose che fai quotidianamente? Ci sono attività di
cui non eri a conoscenza, o delle altre sorprese sulla quantità del tempo
impiegato? Fai una panoramica generale, come se si trattasse di una ricevuta che
riporta tutto ciò che hai fatto con il tuo tempo. Cosa vedi? Ne sei soddisfatto?
4. C'è qualcosa che non stai facendo, che non fai da un po', che forse non hai
mai fatto, e che vuoi iniziare a fare?
Rispondi a queste domande onestamente per te stesso, e poi fallo. Fallo come
se il tuo futuro dipendesse da questo, perché è così!
70.
CON QUALE FREQUENZA DEVO STUDIARE?
Con questo libro spero di alleviare la pressione del dover fare degli enormi passi
avanti, e dei grandi cambiamenti tutti in una volta, una cosa che può farti sentire
sopraffatto dal dover risolvere tutto, proprio ora. Il metodo EPM ti darà dei
risultati, ma poiché parliamo di un cervello umano e di un corpo reale, ciò
avverrà attraverso una serie di miglioramenti graduali, un passo alla volta.
Utilizzeremo attentamente anche il potere della re ue a, uno di quegli
elementi meravigliosi che possono aiutarti a potenziare i tuoi progressi, e a
trasformare i tuoi piccoli passi in grandi risultati.
La tua vita è modellata dalle attività che svolgi regolarmente. D'altra parte, nel
bene e nel male, è difficile che le attività che svolgi solo ogni tanto abbiano un
impatto molto grande. Se una volta mangi troppo, questo non ti farà ingrassare.
Se invece ad ogni pasto mangi più di quanto dovresti, probabilmente ciò si
tradurrà in un aumento di peso. Anche i culturisti professionisti che contano le
calorie si concedono una giornata in cui possono "barare" e possono mangiare
tutto ciò che vogliono, compresi pizza e gelato, purché seguano una dieta ultra
rigorosa per il resto della settimana. Questa cosa funziona perché la maggior
parte delle volte la loro dieta è molto chiara e coerente: quel giorno è
un'eccezione. L'eccezione non fa la tua vita; la routine definisce la tua vita.
Lo stesso vale per lo studio di uno strumento. In altre parole: se lo fai solo una
volta ogni tanto, poi non arrabbiarti se i risultati li vedi solo una volta ogni tanto.
Se sbagli qualcosa durante il concerto e pensi: "Maledizione, una volta ci sono
riuscito durante le prove!", potrebbe anche essere vero, ma in questo modo stai
contando sull'eccezione. Avresti molte più probabilità di avere successo se
riuscissi a suonarlo ogni giorno, anche quando dormi. La costanza
è fondamentale.
Ho due esempi pratici del potere della frequenza che mostrano chiaramente
come funziona per te questo principio. Si spera che questo possa
riuscire a rafforzare il tuo senso di fiducia in questo processo che
chiamiamo studio, e che a volte può sembrare una serie infinita di
piccoli passi che non ti porteranno mai al punto d'arrivo. Si parte:
71.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
LA SFIDA DELL‘ACCORDATURA
Magari puoi riuscire a farlo anche cinque volte in un'ora, e diciamo che
continui per tre ore. Se è così, congratulazioni: hai appena accumulato 15 anni
di esperienza nell'accordatura in un solo pomeriggio! E se riesci a farlo tre volte
nel giro di pochi giorni, avrai maturato 45 anni di esperienza nell‘accordatura
in una sola settimana!!!
72.
CON QUALE FREQUENZA DEVO STUDIARE?
Mi segui?
E lui: "Perché?"
"Oh, finiscila!" brontolò, e mi consegnò un congegno che altro non era che un
moderno arco con una freccia.
73.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Tendi la corda dell'arco, è molto più tesa di quanto pensi, tira fuori il gomito,
mira e falla volare.
Il bassista lo fece e colpì uno dei bersagli. Sono rimasto impressionato. Ma
grazie al mio esagerato senso di fiducia, ho detto che volevo farlo anche io.
Quindi l'ho fatto anch'io: ho mirato, e pensavo di aver mirato bene, ma
quando l‘ho lasciato andare, la freccia è atterrata a 10 metri alla destra
del bersaglio (per voi lettori americani, sono 32 piedi).
Ho detto: "Wow, sono così distante dal bersaglio, è incredibile!"
Il bassista ha risposto: "No, no, è andata molto bene! Ci sei andato abbastanza
vicino".
Mi è venuto proprio da ridere. "Di cosa stai parlando? Non ci sono nemmeno
andato vicino. Non l'hai visto? È a dieci metri di distanza!"
E poi, tanto per cambiare, il bassista ha detto qualcosa di molto intelligente che
non dimenticherò mai.
Ha detto: "Non è ciò che c'è laggiù (indicando nella direzione del muro del
bersaglio). Devi solo cambiare qui, dove stai mirando. Eri fuori solo di un
millimetro. Se cambi solo di un millimetro qui, laggiù poi diventano dieci
metri".
Sono rimasto a bocca aperta. Ho pensato: "Che grande metafora, perfetta per
quei piccoli aggiustamenti che creano grandi cambiamenti a lungo termine!"
74.
CON QUALE FREQUENZA DEVO STUDIARE?
PUNTI CHIAVE
● Se lo fai solo una volta ogni tanto, non arrabbiarti se poi vedi i risultati solo una volta
ogni tanto.
● Non preoccuparti se una brutta sessione di studio o una brutta giornata rovinano tutto.
Per lo stesso motivo, non eccitarti troppo se per una volta qualcosa ti viene bene con un
po' di fortuna. Metti alla prova l'affidabilità del tuo risultato, e abituati a fare un po' di
progressi in maniera costante. Questo avrà un impatto maggiore rispetto a un lungo
weekend in cui ti ammazzi di studio, specialmente se è una tantum. La costanza è
fondamentale.
● Ricorda gli esempi della sfida sull’accordatura e del tiro con l'arco. Un piccolo
cambiamento nell'abitudine e nella direzione ora avrà un enorme impatto a lungo
termine.
● Quale piccolo cambiamento potresti fare nella tua vita quotidiana? Che tipo di
cambiamento ti servirebbe sul tuo strumento? Qualunque cosa ti venga in mente ora,
inizia subito e sii costante.
“ e per e ec r utur ec e r
a tu e e r a tu ec r utur
Frederick M. Alexander
75.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Ci sono due approcci di base per questo aspetto, e credo che dovresti applicarli
entrambi per vedere quale si adatta meglio alla tua realtà quotidiana.
Nello scenario ideale, fissi un tempo regolare per lavorare con il tuo strumento,
in modo da poter ridurre i tuoi obiettivi e fare progressi. Impegnarsi in qualsiasi
attività in un momento specifico, soprattutto se è quotidiano, ha i suoi
vantaggi. La costanza e la ritualità possono aiutare a minimizzare il blocco
dell'analisi. E‘ ormai inutile il monologo interiore: "Devo allenarmi oggi? Oggi
sono ispirato?" Studiare diventa semplicemente una delle cose che fai, senza una
costante negoziazione mentale. Ciò lascia una maggior percentuale di CPU a
disposizione da dedicare allo studio stesso, mentre diventa più facile pianificare
altre attività intorno ad esso, e dare delle aspettative ai propri cari. C'è meno
resistenza quando tutti, incluso te, sanno che in questo momento ti alleni
costantemente.
76.
QUAL È IL MOMENTO MIGLIORE PER STUDIARE?
Naturalmente, questo vale anche per noi musicisti: il momento migliore per
esercitarsi è quello in cui ci va di più. Ci sono molte teorie sull'essere freschi al
mattino, o più rilassati dopo questo o quello... Ma nella mia esperienza, è
meglio adottare un approccio pratico e ricordare le seguenti tre cose:
77.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Questo è davvero il nocciolo della questione. Non deve essere sempre perfetto, e
non lo sarà. Può diventare tutto assurdo, specialmente quando viaggi attraverso
fusi orari diversi, passi da un concerto all‘altro, rispetti gli impegni familiari e
gestisci tutte le altre cose a cui la vita ti sottopone.
PUNTI CHIAVE
● Pensa a cosa puoi fare per incorporare lo studio in modo tale che diventi un
qualcosa di molto "naturale" per te.
● Vedi se riesci a collegare il tuo tempo di studio a un'altra parte della tua
solita routine, come per esempio prima delle prove, dopo il lavoro o prima
di andare in palestra.
● Fai degli esperimenti per trovare i tuoi punti deboli: scopri che tipo sei.
Cosa ti fa sentire meglio: svegliarti presto, studiare prima che inizi utto il
resto, o invece sei un nottambulo? Qui hai il lusso di fare la tua scelta
personale, ma non lasciarti ossessionare da questo. Rispetta la tua scelta, ma
non usarla come scusa.
78.
DISTRAZIONE/CONCENTRAZIONE
DISTRAZIONE/CONCENTRAZIONE
Se hai una torcia e vuoi illuminare uno stadio di calcio, puoi facilmente
immaginare cosa può succedere. Ma se concentri la luce con una lente
d'ingrandimento su un punto minuscolo, puoi accendere un fuoco.
Questo è solo un esempio del potere dell'energia mirata. I tuoi pensieri hanno
energia, e puoi scegliere di concentrarti intensamente su una cosa e avere un
impatto profondo, oppure puoi impegnarti su tante cose, o saltare senza meta
da una cosa all'altra, avendo come risultato un impatto minimo.
Più scopriamo come funziona il cervello, più diventa chiaro che concentrarsi
contemporaneamente su molte cose diverse non funziona per niente. Il
multitasking in realtà non ti aiuta a fare più cose contemporaneamente, anzi, al
contrario. Il nostro cervello corre avanti e indietro da un compito all'altro,
soffermandosi a malapena su ogni cosa prima di passare a quella successiva.
79.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Abbiamo già stabilito che pianificare in anticipo ciò che vuoi studiare è la
chiave di tutto, perché senza decidere prima cosa vuoi ottenere, come puoi
anche solo definire cosa significa essere distratto? Distratto da cosa? Non è tutto
un gioco? Per restare sul percorso, deve essercene uno in primo luogo. Ma
anche in quel caso, dovrai comunque riuscire a rimanere concentrato
trovandoti di fronte a distrazioni e interruzioni. Diamogli un'occhiata più da
vicino.
ESTERNA
Le distrazioni esterne includono qualsiasi tipo di interruzione che arriva dal tuo
ambiente attraverso la tua percezione e attira la tua attenzione. Potrebbe essere
il campanello, il telefono, i messaggi di testo in arrivo e le notifiche, la vista
dalla finestra mentre fuori accadono delle cose, l'essere bloccati quando ti rendi
conto che manca una risorsa importante o non è esattamente dove dovrebbe
essere, e cose di questo tipo.
INTERNA
80.
DISTRAZIONE CONCENTRAZIONE
Questo ti aiuterà a scaricare e a memorizzare tutto ciò che ora non vuoi che sia
nella tua mente, dalla persona che avevi intenzione di chiamare, all'e-mail che
volevi inviare, dalla lampadina che deve essere cambiata, a quell'altra cosa che
hai pensato per lo studio sul tuo strumento. E ora vorrei fare una citazione
negativa per due specifiche "armi di distrazione di massa" che sono dei veri
classici nella testa dei musicisti.
81.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Un'altra trappola comune è che la tua sessione di studio può essere dirottata
quando ti ritrovi a cambiare ruolo. Cosa significa questo? Lascia che ti faccia un
esempio.
Ti ci ritrovi in questo? Per favore, sii chiaro sul tuo ruolo e sul compito da
svolgere, e cerca di ridurre al minimo o addirittura di eliminare tutto ciò che
potrebbe allontanarti da quello. Il tuo compito è creare un ambiente il più
possibile privo di distrazioni e di interruzioni.
82.
DISTRAZIONE/CONCENTRAZIONE
Inoltre, utilizzeremo ogni trucco del libro per liberare la nostra mente.
Adotteremo un approccio disciplinato che butti immediatamente fuori dalla
nostra mente qualsiasi cosa che sia inutile per le nostre esigenze di studio. E,
ultimo ma non meno importante, alleneremo la nostra mente a concentrarsi
esattamente su ciò che vogliamo, anche se, e soprattutto quando, il nostro
mondo interno o esterno non è perfetto.
PUNTI CHIAVE
● Co unica con te stesso e gli altri. Prenditi il tempo necessario per gestire le
aspettative e rivedere gli impegni verso te stesso e gli altri. Naturalmente, più
ritualizzato e costante è il tuo tempo di studio, meno negoziazioni saranno
necessarie, e meno resistenze affioreranno.
● ascia i bagagli alla porta. Metti un piccolo taccuino vicino al tuo strumento
o fuori dalla porta della tua sala studio. Fai diventare abituale lo scaricare il
cervello da tutto ciò che hai in mente e che non vuoi dimenticare, ma di cui
non hai bisogno durante il tuo studio. Annota tutto e poi mettilo davanti alla
porta, dove non potrai dimenticarlo quando uscirai.
● idurre al ini o i poten iali input. Uno dei modi più efficaci per
affrontare le interruzioni è prevenirle. Spegni Internet, il telefono, le notifiche
e i messaggi in arrivo di qualsiasi tipo. Puoi disattivare il campanello? Ci sono
questioni in sospeso nella stanza che attirano la tua attenzione? Sbarazzati di
tutto!
83.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Si, lo so. Sarebbe meglio se tu avessi uno strumento migliore, meglio ancora se avessi
quel nuovo prodotto firmato da Benny Greb? Certo, non c'è dubbio! Ma, ora
è davvero il momento di esercitarsi. Divertiti! Fai del tuo meglio, con quello che
hai, in questo momento.
● i ani nel tuo ruolo Quando studi, non sei un tecnico, un domestico, o
un ingegnere del suono. Fai attenzione a non scivolare in altri ruoli o in altre
operazioni. Quando senti il bisogno di fare qualcos'altro, prenditi un
momento per respirare, e riporta delicatamente la tua attenzione sul
compito da svolgere.
84.
DISTRAZIONE/CONCENTRAZIONE
85.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Quando si tratta di far rendere al meglio il tuo momento di studio, non c'è
niente di sbagliato nel fare affidamento a tutto l'aiuto che che si può avere.
Troppo spesso ci illudiamo credendo che tutto dipenda dalla nostra forza di
volontà, o dalla sua relativa mancanza, ogni volta che perdiamo la motivazione,
usciamo dai binari, non abbiamo voglia di esercitarci, non riusciamo a capire se
stiamo facendo progressi, o se semplicemente è impossibile concentrarsi. La
buona notizia è che non devi fare tutto da solo! Puoi effettivamente usare
qualche trucco adottando dei comportamenti che ti sono utili, utilizzando
alcuni semplici strumenti che tradurranno i tuoi sforzi in risultati tangibili.
TIMER
Tengo un timer da cucina sulla scrivania, un altro nella mia sala prove, e alcune
app sul telefono e sul computer che ho impostato per contare gli intervalli tra i
periodi di attività e le pause intermedie.
86.
I TRE STRUMENTI NECESSARI PER STUDIARE
IL DISPOSITIVO DI REGISTRAZIONE
87.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Se ascoltare una tua registrazione ti mette a disagio, quello che devi fare è
registrarti più spesso. Nel caso in cui tu abbia problemi davvero seri con
questa cosa, assicurati di controllare il capitolo sul giudizio e sulla
frustrazione.
88.
I TRE STRUMENTI NECESSARI PER STUDIARE
Nei capitoli seguenti spiegherò in modo più dettagliato come sfruttare la potenza
del dispositivo di registrazione come strumento all'interno del sistema EPM.
Per ora, se non l'hai già fatto, assicurati di procurarti un piccolo registratore
portatile, facile da usare e pronto all'uso, uno che ti permetta con la semplice
pressione di un pulsante di catturare il vero modo in cui suoni. Più semplice è,
meglio è, fidati di me, perché meno avrai a che fare con cose come il trasporto e
l'installazione di un altro componente, più lo utilizzerai. E registrare
l'andamento del tuo studio è vitale nel sistema EPM.
IL DIARIO
89.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LEVEL 1
Ma forse dici: "Sono diventato un musicista per suonare, non per scrivere cose
e gestire un mucchio di scartoffie!" Il fatto è che le tue attività stanno già
generando questa preziosa serie di dati, ma, come nel caso della maggior parte
dei musicisti, tutto questo evapora semplicemente come il fumo di sigaretta. Se
non hai esperienza con l'uso di un diario, sono convinto che questo ti aiuterà a
passare al livello successivo, e sono ancora più felice di avere il privilegio
di mostrarti i suoi poteri magici.
● Ci solleva dal compito di dover ricordare cosa abbiamo fatto l'ultima volta, e
a quale livello. Riduce il tempo di "entrata" in modo che tu possa iniziare
subito.
91.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Prendi un diario. Di che tipo? Dal momento che è il tuo diario, il diario
migliore è quello che si adatta meglio ai tuoi gusti e alle tue esigenze.
Personalmente, dopo aver sperimentato innumerevoli e ingegnosi diari
digitali, e tante app come blocco note, ho optato per un piccolo taccuino che
sta nella borsa delle bacchette, e ci metto anche un paio di penne e pennarelli.
Non solo è tutto ciò di cui ho bisogno, ma è sorprendente quanto spesso io
risulti un eroe quando qualcuno ha un disperato bisogno di una penna
mentre è in studio, o durante le prove!
● Per ora, tieni un registro di tutto ciò che stai facendo. Inizia sempre con la
data, l'ora e i dettagli che puoi acquisire facilmente, come il nome e la
velocità dell'esercizio, la pagina del libro su cui stai lavorando, o da dove
vengono le cose che stai usando, come "le prime quattro battute del pezzo di
Chopin", o "quel lick nel video di Tony Williams su YouTube, da 2:20 a
2:23".
92.
I TRE STRUMENTI NECESSARI PER STUDIARE
Imparerai molto per il solo fatto di tenere un registro per ogni sessione,
registrando ciò che hai effettivamente fatto nel tempo in cui hai studiato. Uno
dei miei studenti che si sentiva frustrato nei suoi progressi, è rimasto
molto sorpreso quando il suo diario ha rivelato che stava lavorando su
cose completamente diverse ogni volta che entrava nella sua saletta per lo
studio.
Inizia oggi prendendo l'abitudine di non studiare mai senza scrivere almeno
qualcosa. Non cercare di rendere tutto perfetto, ma segui il consiglio di Arnie e
FALLO ORA! Già solo questo aggiungerà valore quando si tratta di acquisire
informazioni e migliorare la struttura di lavoro.
93.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Forse hai già sentito questa citazione: "Se parlassi ai tuoi amici come parli a te
stesso, non avresti nessun amico". Sembra un qualcosa di molto duro, vero? Ma
mettiamola in termini più pratici. Probabilmente hai sperimentato quanto
segue:
Forse anche questo ti sembra normale. Ora però diamogli un'occhiata da una
prospettiva diversa.
Immagino che tu possa già vedere dove voglio arrivare con questo discorso. È
una cosa abbastanza comune il trattare noi stessi con un livello di rispetto
davvero molto basso, più basso di quello minimo. Alcuni vanno avanti così per
tutta la vita senza mai accorgersene. Nelle interazioni sociali questo
comportamento verrebbe corretto, perché possiamo subire delle conseguenze
immediate se parliamo agli altri in questo modo. Ma direi che il modo in cui
parli a te stesso conta ancora di più.
94.
COME AFFRONTARE LA FRUSTRAZIONE E IL GIUDIZIO
Quindi ti chiedo semplicemente: per favore non essere stronzo con te stesso.
L'obiettivo è quello di trattarti come un amico intimo al quale offri
incoraggiamento e supporto, perché questa in fondo è una tua responsabilità
individuale, e, a lungo termine ti aiuterà a diventare la versione più efficiente di
te stesso. Sii un alleato di te stesso invece che un giudice.
Ecco perché nel sistema EPM valutiamo regolarmente il quadro generale della
situazione, misuriamo i nostri progressi, e osserviamo nello stesso modo, e in
maniera onesta ciò che va e ciò che non va.
95.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Nel mondo odierno dei social media, questo può venire enormemente distorto.
Sembra che, senza nemmeno provarci, siamo praticamente esposti a tutti i
momenti migliori delle vite degli altri. Se non diamo le stesse attenzioni ai
momenti relativi ai nostri "errori", è facile avere la falsa impressione che i
"difetti" siano un qualcosa che appartiene solo a te.
Lascia che ti dica qualcosa che sai già: tutti hanno problemi, debolezze, punti
deboli e difficoltà. Quindi sforzati per resistere alla tentazione di confrontarti
con gli altri, semplicemente perché non conosci tutta la loro storia. Sii grato e
lavora su te stesso, un passo alla volta. Questa è l'unica cosa che conta davvero,
e inoltre, è l'unica cosa che puoi fare.
Viviamo in una società in cui la maggior parte delle persone usa ciò che
percepisce degli alti e dei bassi delle celebrità e di altre figure come una
distrazione, solo per evitare di affrontare ciò che hanno di fronte. Nel sistema
EPM, manteniamo l'attenzione su noi stessi, misurando i nostri progressi
rispetto a ogni nostra prestazione dopo ogni sessione di studio. E questo può
essere ancora più eccitante di uno scandalo nelle news.
96.
COME AFFRONTARE LA FRUSTRAZIONE E IL GIUDIZIO
97.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Come mai?
98.
COME AFFRONTARE LA FRUSTRAZIONE E IL GIUDIZIO
Questo ci porta alla seconda parte, ovvero la tua strategia. Se hai le tue
aspettative sotto controllo e non stai ancora facendo progressi, allora è il
momento di rispondere a queste domande:
99.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, dalla scelta di una velocità diversa, all'analisi
del brano su cui stai lavorando, provando a suddividerlo in pezzi più piccoli, o
dalla respirazione e dal relax, fino al prendersi una breve pausa.
Forse l'hai già sentito dire: quando le cose non funzionano, le persone che non
hanno successo abbandonano i loro obiettivi, ma le persone di successo
cambiano la loro strategia. Quante volte? Tutte le volte che è necessario.
Quando sembra che tu non stia andando nella direzione che ti eri prefissato,
non significa che non puoi farcela, ma potrebbe significare che devi agire in
modo diverso, che devi cambiare il tuo approccio, e trovare un altro modo di
fare le cose. E se ti viene da pensare: "Ho già provato di tutto!", sicuramente
non l'hai fatto, e questa è una cosa positiva, perché la strada giusta è
probabilmente proprio dietro l'angolo.
Quando ero molto giovane, mi arrabbiavo molto mentre studiavo. Volevo che
le cose funzionassero subito, e quando non accadeva, ho imprecato, urlato,
imprecato ancora di più, ho suonato più forte la batteria, ho lanciato una
bacchetta: il solito discorso.
100.
COME AFFRONTARE LA FRUSTRAZIONE E IL GIUDIZIO
101.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Sii rispettoso verso te stesso come lo saresti con un buon amico che stai
cercando di aiutare. Sii realista; guarda il tuo modo di suonare per quello che
è, ma non peggio di come è nella realtà. La prossima volta che ti riascolti
scrivi subito tre cose che ti piacciono. Se sei in difficoltà, fallo diventare un
esercizio a sé stante, e prova a riformularlo in questo modo: "Se dovessi
apprezzare tre cose di questa registrazione, quali sarebbero?" Solo allora puoi
passare a scrivere tre cose che vorresti migliorare.
Nota che qui il linguaggio è davvero importante. Non prendere tre cose che
odi, che non ti piacciono, o che fai sempre male. Scegli tre cose che vuoi
migliorare, o che potresti eseguire meglio. Io lo faccio per me, e ho consigliato
questo esercizio a molti dei miei studenti, compresi i bambini che hanno
difficoltà, ma soprattutto agli adolescenti. Diventa bravo a essere gentile con
te stesso, e ad avere una visione più obiettiva dei tuoi risultati.
● Valuta i tuoi progressi: non confrontare il tuo percorso con quello che
sembra essere reale per chiunque altro. Registra le tue sessioni di studio, e
confrontale tra di loro. Prendi atto non solo del completamento di un
progetto importante, o di una cosa impegnativa su cui stai lavorando, ma
anche dei cambiamenti più piccoli e graduali, e prenditi un momento per
celebrarli in maniera consapevole.
102.
IL CICLO DELLA LISTA DI CONTROLLO
Questo processo è simile a quello che fa uno scultore. All'inizio, si vede solo
un enorme blocco di marmo senza forma. Ma nella mente dello scultore, c'è
la visione di una figura umana nascosta al suo interno. È lì; lui deve solo
levare via il materiale in eccesso che c’è intorno. Lo fa un po' alla volta,
tracciando prima una bozza, e poi girando intorno al pezzo, rimuovendo
sempre più pezzi di pietra, man mano che la forma finale inizia a emergere
sempre più chiaramente, un po' qui, un po' là. Poco a poco.
Ecco come funziona il ciclo della lista di controllo. Ti consiglio di usarlo non
appena riesci più o meno a suonare ue che vuoi, per poterlo portare
rapidamente al suo pieno potenziale, in relazione al in cui lo
suoni. Questo potente esercizio ti aiuterà a portare le tue prestazioni a un
livello superiore e, a mio parere, distingue i buoni giocatori da quelli
veramente grandi.
Il ciclo della lista di controllo è un elenco mentale delle qualità o delle aree su
cui puntare i riflettori dell'attenzione mentre stai suonando, illuminandole
una dopo l'altra. Ad esempio, invece di suonare un esercizio o un
pattern senza pensare, sperando che il corpo faccia il lavoro per te, con la
mente che aspetta che arrivi il suo momento, ho scoperto che un
punto di svolta assoluto è il cercare di elaborare una serie di "controlli"
durante l'esecuzione dell'esercizio. Mentre ti concentri su questi aspetti, uno
per uno, fai delle piccole correzioni e dei miglioramenti. Quando arrivi in
fondo all'elenco, ricomincia dall'inizio. Quindi, ecco qui il ciclo.
Per essere chiari, c che suoni rimane sempre uguale. Magari hai scelto un
rudimento, una scala o un arpeggio a una certa velocità, una frase di due
battute di un brano classico, o una trascrizione. A qualcun altro, potrebbe
semplicemente sembrare che tu stia suonando la stessa cosa. Ma nella tua
mente, stai lavorando su diversi aspetti in relazione a c e lo stai suonando.
103.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
IL CORPO
LA TECNICA
● In quale misura posso essere più rilassato mentre suono questa cosa?
● Posso usare meno movimento? Oppure, come lo penso io: posso farne uno
più piccolo? Questo significa che sto usando tutto il mio braccio per questo
movimento, quando invece posso gestirlo solo con il mio avambraccio, con
il polso o con le dita? Se penso ai miei piedi, appoggio il piede a terra
quando non lo uso?
IL SUONO
IL TEMPO
104.
IL CICLO DELLA LISTA DI CONTROLLO
Il ciclo della lista di controllo può anche mostrarti un modo per concentrarti
sul miglioramento di un solo aspetto, anche quando ce ne sono altri che ti
preoccupano. Dopotutto, non puoi affrontarli tutti allo stesso momento! Come
piacevole sorpresa, ho scoperto che quando si approfondisce un'area
problematica, a volte se ne risolve contemporaneamente anche un'altra.
Non posso non dirti quanto sia importante il ciclo della lista di controllo. Io lo
applico sempre, con gli esercizi di tecnica, i groove, con alcuni momenti
delle canzoni, gli esercizi di indipendenza, e altro ancora. In pratica, cerca di
entrare in questa modalità il prima possibile, e fallo più spesso che puoi.
105.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Inizia con la mia lista di controllo, e applicala a qualsiasi cosa a cui stai
lavorando in questo momento. Scrivila o fattene una copia, quindi
posizionala dove puoi dargli un'occhiata senza dover smettere di suonare.
Uno studente ha condiviso il fatto che lui usa un timer per ricordare a se
stesso di passare all’argomento successivo; ma qualunque cosa funzioni per
te può andar bene. Sono sicuro che inizierai a vedere miglioramenti
ultrarapidi nella tua pratica.
106.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
Per alcuni, queste due cose si verificano spesso mentre studiano. Per altri,
purtroppo rappre e ta una vera e propria consuetudine di studio. Ecco come
è per loro lo studio, e di solito segue questo ordine:
2 l ito del più lento è se pre eglio . Sono sicuro che l avrai sentito
un milione di volte. Per impostazione predefinita, all'inizio tutto deve essere
107.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
In altre parole, forse pensi di poter suonare subito e più velocemente più parti
di una stessa frase, e forse ci puoi riuscire, ma il in cui la suoni ne risente:
il suono è peggiore, il timing è inconsistente, e questi piccoli errori e le cattive
abitudini vengo fissate in modo dannoso ad ogni ripetizione. E come se non
bastasse, tutto ciò che fai non viene nemmeno salvato in modo sicuro. È come
se fosse stato scritto nella sabbia, e la successiva ondata di nuove informazioni
può far scomparire tutto, come se non l'avessi mai studiata. Se ci pensi, questo
non è l'esatto contrario del motivo principale per cui ci stiamo esercitando?
Non farlo: questo è il lato oscuro della forza!
C'è un altro modo per farlo che può trasformare la tua modalità di studio,
quindi entriamo in quello che chiamo "il metodo della balena".
108.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
"Come si mangia una balena?" Bene, la risposta è semplice: a pezzi molto piccoli.
Forse questa metafora non vegana ti risulta familiare, che sostanzialmente ci dice
che bisogna suddividere gli obiettivi e i compiti più difficili in parti più piccole,
in modo che il tuo cervello e il tuo corpo possano assimilarli. Successivamente,
queste nuove informazioni possono essere elaborate in maniera adeguata, e ciò
che all'inizio ti sembra un qualcosa di sconosciuto e scomodo diventa familiare
e normale se lo ripeti in maniera costante.
Noi teniamo il tempo e il flusso, il tutto mentre ricerchiamo la qualità della nostra
tecnica, del suono, della precisione, e di tutte quelle altre cose musicali belle e
importanti, procedendo un po' alla volta. Questo approccio fa miracoli e porta a
risultati più rapidi, perché continui a suonare senza interruzioni, e una volta che
hai finito, è fatta; non c’è bisogno di riportarlo a velocità normale.
Ora, ci sono tre modi diversi di sfruttare a nostro vantaggio il metodo della balena.
109.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Co e un iona
110.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
Se prendiamo per esempio una frase di una battuta, allora il tuo loop o la tua
struttura si ripetono sempre dopo una battuta. Ora affettala verticalmente come
un salame:
Fai partire un metronomo a una velocità che abbia un senso, e prendi SOLO la
prima fetta, o in altre parole, suona la prima nota.
Potresti pensare: "Ma posso suonare le prime quattro!" Lo so, è una tentazione.
Ma suona solo la prima nota. Lascia che passi il tempo finché non arriva l'1, e
suona di nuovo la prima nota. Rilassati mentre aspetti che arrivi il momento
del loop, quindi metti la nota nel modo più accurato possibile a livello di
velocità, e con la qualità del suono che vuoi. Non appena sei soddisfatto di
quella prima nota, cantati in testa la prossima, e aggiungila alla prima.
111.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Ora, queste due fanno parte della tua frase nel loop. Trattala come se fosse la
frase intera, suonala finché non suona davvero bene, e con sicurezza. Solo allora
puoi concentrarti sull'aggiunta della nota successiva, cercando di mantenere la
qualità e il relax anche nelle prime due. Ricorda, mentre tutto questo sta
accadendo, il loop mentale non si ferma mai: attieniti alla struttura.
112.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
Quindi assicurati che ciò che hai costruito finora sia un qualcosa di solido e di
buona qualità prima di aggiungere qualcos'altro. Ma come fai a sapere quando
aggiungere la fetta successiva? Bene, è semplice.
IL FATTORE BENESSERE
Voglio che ti eserciti su ogni cosa finché non e t tutt u t . Quello che ti
potrebbe apparire super preciso, come se spaccasse il capello, in realtà è un
ottimo meccanismo di controllo da usare durante la fase di apprendimento.
Ma quando senti che qualcosa funziona bene, è il tuo corpo che ti dice: "Sto
bene, ora posso gestirlo, anche senza usare ogni singolo bit della CPU".
Questo è il motivo per cui aggiungiamo solo una fetta alla volta e la suoniamo
finché non la sentiamo giusta, quasi fino alla noia, prima di aggiungere quella
successiva, e ancora, finché non la sentiamo bene quando la combiniamo con le
altre. In questo modo, stai costruendo un muro di mattoni, invece di giocare a
Jenga. ta e tra utt re c a t e trate a cu c tru ce u a
t rre c e p cc cch e per p r u er u a a ta a ar
ca ere tera truttura
113.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
CREARE SPAZIO
Suggerimento rapido: man mano che completi sempre di più la frase, puoi
notare come l'intervallo in cui ti rilassi prima che il loop ricominci, diventa
ovviamente sempre più piccolo.
114.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
he
er
Inizia isolando e suonando solo un arto, o uno strumento, come la mano destra
sull'hi-hat. Quindi suona solo la parte di rullante, poi solo la parte di cassa, e
così via. Considera ogni singola parte come se fosse un pattern separato,
concentrati solo su quello finché non ti senti a tuo agio, quindi isolane un altro
e ripeti la stessa cosa, e solo successivamente prova a suonare tutte le parti
contemporaneamente.
115.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Con il metodo del panino al salame, una volta separati i singoli ostinato, o i
diversi arti, mantieni uno di questi ostinato man mano che costruisci quello
successivo. Quindi, per un groove di batteria ciò significa: in primo
luogo, separa e isola i diversi arti; per esempio, il pattern del piatto ride.
Continua a suonarlo. Quindi prova a concentrarti su ciò che dovrai aggiungere
con la cassa, ma suona solo la prima nota. Quando senti che funziona,
aggiungi il successivo, il tutto mentre la velocità e la struttura del loop
rimangono costanti, e il ride continua a suonare.
116.
COME AFFRONTARE LE COSE GRANDI FACENDOLE DIVENTARE PICCOLE
Ora il gioco è fatto. Ricorda le due varianti di base del metodo della balena,
la fetta di salame e il panino, e la combinazione di entrambi nel metodo del
panino con il salame. Questo aiuta ad accelerare il processo quando sei alle
prese con esercizi o frasi di ogni tipo. Funziona! E non perché io sia un
genio o perché te l'avessi già detto, ma perché rispetta il linguaggio di
programmazione del cervello umano.
Questo è il modo più efficace con cui aggiungiamo nuove informazioni sul
nostro disco rigido. Assicurati che le tue tecniche di studio siano in linea con il
modo in cui funzionano la tua mente e il tuo corpo, altrimenti potranno anche
ostacolarti.
Come piccolo bonus: una volta che avrai conosciuto il metodo della balena,
scoprirai che viene utilizzato anche in molti prodotti didattici. Molti libri sono
strutturati in questo modo, perlomeno quelli fatti bene. E la parte migliore è
che funziona, indipendentemente dal tuo livello di abilità o dallo stile
musicale. Provalo.
117.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
PUNTI CHIAVE
● Prova entrambe le varianti del metodo della balena, della fetta di salame e del
panino, e usa il seguente elenco puntato come una guida rapida.
● Prendi una frase difficile su cui vuoi lavorare, imposta la sua lunghezza a
livello di loop, fai partire un metronomo, e cerca di prendere confidenza con
la struttura.
● Concentrati solo sulla prima nota e cerca di farla bene; dopodiché rilassati
finché non arriva di nuovo il tuo turno.
● Qualunque cosa tu abbia costruito, devi sentire di riuscire a farla bene prima
di poter aggiungere la nota successiva.
● Non essere impaziente. Aggiungi solo una nuova nota alla volta.
118.
COSA STUDIARE?
COSA STUDIARE?
COME DIRE DI NO AD ALCUNE COSE PER POI POTER DIRE SÌ A
QUELLE IMPORTANTI, E COME CAPIRE LA DIFFERENZA.
Questa è la domanda più comune che mi è stata posta dai musicisti, e per una
buona ragione! La quantità di cose da fare è così vasta, e considerando tutte le
cose che "potremmo" e "dovremmo" studiare, è difficile capire da dove iniziare.
Certo, può essere un sollievo (a breve termine) se qualcosa o qualcun altro ci
aiuta a decidere per noi. Se solo non ci fosse quell'insicurezza altrettanto
comune quando ci addentriamo in qualcosa, quella sensazione di: "Hmmm,
ma questa è davvero la scelta migliore? Dovrei concentrarmi su qualcos'altro?"
Poi ci troviamo in una situazione che non solo rende difficile iniziare, e che può
anche impedirci del tutto di studiare, e quando ci mettiamo dietro lo
strumento, ci fa dubitare del nostro percorso. Finiamo per girare in tondo e
tornare a: "Cosa dovrei studiare?"
119.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
A quel tempo, i vincitori erano quelli che, nonostante molte resistenze, hanno
raccolto le risorse di cui avevano bisogno, o hanno sfruttato al meglio ciò che
avevano. Hanno lavorato un po' di più, e hanno aspettato un po' più a lungo di
quelli che sono rimasti indietro. E tra l'altro, questo è anche il motivo per cui
questa generazione tende a pensare che i giovani ora abbiano la vita così facile,
perché l'accesso limitato a queste risorse (che rappresentava la loro più grande
difficoltà) ormai non è più un problema.
E, dulcis in fundo, se i tuoi cavi non sono proprio andati tutti in cortocircuito,
puoi ancora ascoltare la musica alla vecchia maniera (Cosa?! Un intero
album di canzoni nella sequenza designata? Lo so, roba da pazzi), e
questo potrebbe anche ispirarti a notare quelle cose del tuo modo di
suonare che vorresti migliorare.
Ci sono molte risorse. Hai molte opzioni tra cui scegliere, molte cose che fanno
a gara per conquistare la tua attenzione e, di conseguenza, una quantità infinita
di cose da poter studiare. Oggi non vincono quelli che combattono più
duramente per le risorse limitate, ma quelli che agiscono in maniera disciplinata
e si concentrano. Quelli che vanno in profondità in alcune aree ben selezionate,
e resistono al corteggiamento di tutte le altre cose che li circondano, in altre
parole, quelli che praticano una deliberata ignoranza rispetto a tutto il resto.
120.
COSA STUDIARE?
Questo è più facile da fare quando capisci che la nostra felicità e la nostra
tranquillità non dipendono dal fare tutto, dall'imparare tutto, senza perdersi
nulla, e meno male che è così! Questi risultati o obiettivi, oltre ad essere
semplicemente impossibili da raggiungere, creano una mentalità che porta
inevitabilmente alla depressione, poiché ci fa sentire sovraccarichi. Un'altra
parola che usiamo per definire tutto questo è tre .
Lascia che ti chieda perché non ti senti abbattuto o frustrato dal fatto che non
sei mai stato, né sarai mai in grado di toccarti il gomito sinistro usando la mano
sinistra. Perché? Perché non importa! Ecco perché. Il risultato più inutile è
quello di essere in grado di fare in maniera efficace ciò che non ha alcun
bisogno di essere fatto.
Ne consegue che dobbiamo riuscire a trovare un modo per separare ciò che è
importante da ciò che non lo è. Qual è la cosa migliore da fare per me in questo
momento? E come posso essere certo di questa decisione?
Fortunatamente, sei già costantemente impegnato con questo processo nella tua
vita quotidiana. Pensaci. Immagina di essere seduto in un ristorante e uno
sconosciuto ti chiede: "Hmmm, cosa dovrei ordinare?" Probabilmente
risponderesti con: "Beh, cosa ti piace? Sei vegetariano?" tenendo conto anche
dell'ora del giorno, e così via. Se uno sconosciuto ti si avvicinasse per strada e ti
dicesse: "Ehi amico, quale direzione dovrei prendere? Questa strada, o quella?"
Qual è la prima cosa che gli chiederesti? "Beh, dipende, qual’è la tua
destinazione?" Geniale, vero?
121.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Tanto per essere chiari, se dovessi scegliere tra lo scenario "limitato ma più
gestibile" del passato, e la modalità "illimitata ma potenzialmente schiacciante"
del presente, penso che la situazione odierna sia migliore. Siamo
incredibilmente fortunati ad avere a disposizione delle risorse infinite se
parliamo di musica e didattica musicale. È evidente che non abbiamo ancora
imparato ad affrontare tutto questo. E questa abbondanza ha un prezzo, che è
un diverso tipo di mancanza: non avere abbastanza tempo per noi stessi, non
avere abbastanza fiducia nei nostri tentativi e nei nostri errori. La tranquillità
che ti permette di sperimentare mentre tutto il resto va a finire in secondo
piano, e che non ti fa mai dubitare delle curiosità delle tue intuizioni in questo
avvolgente stato di beatitudine.
122.
COSA STUDIARE?
PUNTI CHIAVE
● Prima di tutto, rilassati e renditi conto che non tutto è ugualmente importante
e urgente. In effetti, la maggior parte delle cose non ha importanza, o
perlomeno non è importante in questo momento. È GIUSTO non dare ad
esse la tua energia a livello di pensieri e di attenzioni. Quando lo farai, resterai
molto sorpreso da quanta energia ti rimane per le cose che contano davvero.
123.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 1
Ti sei reso conto che per rimanere motivato, devi basarti su metodi affidabili e
devi avere una forte motivazione per intraprendere il viaggio, e considerarla
come la tua stella polare, quella che ti guida, specialmente quando le cose
diventano un po' più difficili. Hai pensato a come coltivare la gratitudine e a
incoraggiare te stesso a fare il meglio che puoi con ciò che hai al momento. E
per quei momenti in cui ti senti incoraggiato a farlo (e accadrà), hai esaminato
strategie e prospettive diverse per affrontare la frustrazione, la rabbia e il
giudizio.
124.
COSA STUDIARE?
Hai compreso il potere della continuità e della coerenza, e hai visto come dei
piccoli aggiustamenti applicati in modo regolare, possono cambiare
drasticamente la tua destinazione.
E infine, hai acquisito strategie molto specifiche, come il ciclo della lista di
controllo e il metodo della balena, oltre a strumenti ben collaudati, come il
diario, il timer, e un piccolo registratore personale, per potenziare il tuo tempo
di studio, e aiutarti a restare sul percorso tracciato.
Perché ora che hai avuto un assaggio del modo di pensare, e dei vari strumenti
che possono cambiare il tuo approccio, e il modo in cui puoi misurare il tuo
modo di studiare, possiamo mettere tutto insieme in un marchingegno che
tirerà fuori il tuo piano di studio personalizzato. Imposteremo il tuo sistema
EPM, e metteremo tutto a posto in modo che le tue sessioni di studio possano
essere più efficienti e gratificanti che mai.
a e re per a attere u a er
e tra c rrer e pr e uattr a a are a c a
Abraham Lincoln
125.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
LIVELLO 2
METTERE A PUNTO IL TUO SISTEMA EPM
126.
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
È qui che avremo un controllo specifico su questo elemento cruciale che è il
fondamento di quasi tutti i principi illustrati nel Livello 1. Abbiamo bisogno di
un t chiaro, una visione precisa di dove vuoi arrivare: la risposta alla
domanda motivazionale: "Perché sto studiando?"
Qual è la tua ragione (non quella di qualcun altro) che ti spinge a prendere in
mano il tuo strumento e a dedicargli del tempo? Questo crea una prospettiva a
lungo termine, e in questo modo: 1. Puoi essere sicuro di lavorare su qualcosa
che per te ha un vero significato; 2. Puoi avere delle buone sensazioni riguardo
ai tuoi progressi, anche se non finisci o completi oggi ciò che devi fare, perché
fa parte di un percorso più ampio. Questo è stimolante e rilassante al tempo
stesso. Fantastico, no?
"Ma Benny, da dove viene questa visione così precisa? E se non ne ho una?"
127.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
● Chi è che ti stupisce o ti fa pensare spesso alle sue canzoni o ai suoi video, e
ti fa dire: “Accidenti, è troppo bello. Adoro questa musica!”
128.
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
CHI? CHI?
-!Steve!Gadd
-!John!Scofield
-!Stewart!Copeland
-!Pat!Metheny
-!David!Garibaldi
-!Jeff!Beck
-!Vinnie!Colaiuta
-!Jimi!Hendrix
-!Phil!Rudd
-!Tosin!Abasi
-!Ringo!Starr
-!Mark!Lettieri
-!Buddy!Rich
-!Tony!Williams!
-!Elvin!Jones
Se è così, ottimo! Quindi dovresti avere ancora un po' di spazio alla destra di
ogni nome, giusto? Bene. Continuiamo.
129.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Ora voglio che ti concentri su un nome alla volta, e annoti uno o due pregi, le
ragioni per cui li hai scritti in primo luogo. Usa queste domande per iniziare:
130.
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
Ripeti questo procedimento per ogni nome della lista, così alla fine avrai i nomi
(chi?) sul lato sinistro, e le loro caratteristiche (perché?) sul lato destro, in
questo modo:
CHI? CH '?
Time!&!Groove
-!Steve!Gadd I I
,! I I I,!
-!Stewart!Copeland I I I IC !!
I I
-!David!Garibaldi
I I I !
I I I ,! I
-!Vinnie!Colaiuta
I ICH ,! CI I !
-!Phil!Rudd ,! CI I
-!Ringo!Starr I I I > IC I
-!Buddy!Rich C IC
-!Tony!Williams! I ICI
-!Elvin!Jones C CI I I I
I I ICH I CI I
Andiamo!
131.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Ora, se hai ancora spazio in basso, traccia una linea da sinistra a destra, oppure
inizia una nuova pagina. E qui voglio che tu rifletta su quanto segue.
Torniamo alle esperienze che hai fatto finora nella sezione del qui e ora. Cerca
di definire le aree e le tecniche in cui vuoi migliorare. Non esercizi, ma aree.
Alcune delle grandi domande sono queste:
132.
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
Bentornato!
Per dirla in altro modo: quando ascoltiamo musica, siamo abituati ad associare le
caratteristiche umane a quelle relative allo strumento.
Tuttavia, per i nostri scopi, quando vogliamo guardare sotto il cofano per
identificare e migliorare alcuni aspetti del nostro modo di suonare, questo può
rendere molto difficile trovare dei veri esercizi da fare. Ecco perché in questa fase
cerchiamo di trasformare tutto ciò che è emotivo e positivo sulla nostra lista dei
Perché, in cose che possiamo effettivamente fare sul nostro strumento per
ottenere quell'effetto emotivo. Quindi, quando vediamo
una caratteristica umana nella lista, vogliamo scoprire da dove viene, o
cos'è che crea questa emozione.
133.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Fantastico, quindi, cosa ti fa sentire così? Ad esempio, per ciò che riguarda la
creatività: che una persona esprime la propria creatività sullo
strumento? Usa dinamiche contrastanti? Ci sono dei suoni particolari?
Integra qualche elemento di un altro stile?
O, per fare un altro esempio: cosa avevi in mente quando hai scritto che
lo trovavi potente? Il suono è aggressivo, o si tratta della regolarità
e dell'accuratezza con cui suona i trentaduesimi? È un qualcosa di
tecnico? Oppure questo musicista è un cantante con un messaggio potente nei
testi?
Ricorda il detto che si usa in medicina: una diagnosi corretta è metà della cura.
Qualunque cosa sia, alla fine vogliamo ottenere un elenco di caratteristiche
musicali specifiche, cose che possono essere praticate sul tuo strumento. Le
useremo come aree su cui concentrarci in seguito, quando progetteremo degli
esercizi in modo che tu possa progredire in queste aree.
134.
A: LA DESTINAZIONE/IL PERCHÈ
Ecco alcuni altri esempi di aree su cui possiamo lavorare: tecnica, suono,
fraseggio, stabilità sul tempo, groove, comping, improvvisazione,
struttura, repertorio, versatilità stilistica, teoria musicale.
Ora, con tutte queste cose in mente, rivedi ancora la tua lista, se non l'hai
già fatto.
Andiamo!
● Groove
● Suono
● Tecnica
● Indipendenza/coordinazione
● Musicalità
Queste sono le mie sei aree di interesse, ma non devi copiare la mia. Se vuoi
lo puoi fare, ma la cosa più importante è che tu la faccia diventare la tua lista.
Deve essere tua, perché avrai bisogno del tuo perché per restare motivato. Non
farla troppo lunga; da cinque a otto elementi andranno bene.
135.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Fatto?
136.
B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
dello studio nel mio GPS, sono arrivato lì, e ho quindi spento il GPS. Sulla via
del ritorno, sono riuscito a trovare il percorso da solo, quindi ho lasciato il GPS
completamente spento.
Vedi quanto è importante questa cosa? Ecco perché il sistema ha stimato che il
viaggio sarebbe durato tre ore e mezza e mi ha detto di girare a sinistra. Una
volta capito dove mi trovavo, è stato invece in grado di mostrarmi il percorso
più breve e veloce: "Scusa! Prosegui dritto e poi gira a destra, e sarai lì in soli 15
minuti".
Questo è il motivo per cui è così importante non solo conoscere la tua
destinazione (il tuo elenco delle caratteristiche e delle capacità migliori), e
avere una buona mappa (tutti i tipi di esercizi, strumenti e strategie), ma anche
avere un'idea di dove ti trovi attualmente. Questo è quello che faremo ora.
137.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
PREPARARE LA TORTA
SOU
END
ND
I NDEP
Quello che voglio che tu faccia con il tuo grafico, è di dividerlo in tante fette
uguali, dello stesso numero delle caratteristiche che ci sono nella tua lista dei
MU S I
Perché. Per esempio, nella mia lista ci sono sei caratteristiche, quindi la mia
E
OOV
CAL
pizza dovrà avere sei fette. Poi, etichetta ogni fetta con uno dei tuoi Perché, in
GR
ITY
T E C N IC A
A
EN
S
END
N
I ND P
0 3 5 10
MU S I
E V
CA
ROO
LIT
G
TM
138.
B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
Ora, voglio che tu pensi al centro della torta, dove tutte le linee si intersecano,
come se fosse uno 0, e l'esterno, il bordo della torta (o la crosta della pizza, se
vuoi), come a un 10. Lo facciamo perché ora abbiamo intenzione di esaminare
separatamente ognuna di queste caratteristiche e valutarle da 0 a 10, su una scala
in cui 0 è nulla, e 10 è il massimo, o il massimo possibile.
È fondamentale che tu non abbia fretta. Affinché questo esercizio funzioni, hai
davvero bisogno di visualizzare per un momento come sarebbe un 10. Entraci
davvero dentro per un po', ed esplora come sarebbe realmente questo "mondo
del 10", e immagina tutte le cose che ci sono dentro. Altrimenti tutta la tua scala
dei valori andrà fuori uso.
UN PICCOLO ESEMPIO
139.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
140.
B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
Poiché riesco a leggere nella mente, vado avanti e ti avverto subito: per favore,
quando fai le tue valutazioni, almeno la prima volta, stai lontano dal numero
5! So che è allettante. Il tuo cervello vuole andare sul sicuro e pensa:
"Hmmm, potrebbe andare meglio, potrebbe andare peggio. Ah! Ecco un 5!”
Ecco un appunto nel caso in cui tu abbia molti numeri ricorrenti. Hai mai
ingrandito graficamente una traccia audio in qualche software di registrazione?
Se è così, riesci a notare come il file audio sostanzialmente non cambia,
sebbene le parti più alte e quelle più basse della forma d'onda si appiattiscono
sempre di più mentre ingandisci tutto? Questo è esattamente quello che
voglio che tu faccia in questa situazione. Come?
Quando hai due o tre aree che hanno lo stesso numero, cerca solo di pensare
se secondo te sono esattamente allo stesso livello. E se le
ingrandissi? Invece di classificare tre aree con un 4, prova
magari a pensare che una potrebbe essere da 3, una da 4, e
una da 6, no? O—ah, accidenti—e se fosse da 5? Sì, ora puoi
usare il 5, purché la maggior parte degli altri numeri sia diversa.
141.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Questa è una cosa molto umana. Andiamo avanti per anni senza mai fare
un'analisi dettagliata delle nostre capacità tecniche sul nostro strumento, e
quando finalmente lo facciamo, riuscire a dare a noi stessi un 8 o un 7 in una
determinata area, all'improvviso ci sembra una questione di vita o di morte.
Avanti. Rilassati! Respira! Questo non rappresenta assolutamente un fallimento.
La tua torta (o la tua pizza si evolverà, e anche se non devi farlo spesso, puoi
ovviamente fare degli aggiornamenti ogni volta che ne hai voglia.
Volevo solo mostrarti questa idea, ma la cosa più importante è vederla come
uno strumento, un mezzo per raggiungere uno scopo. Capirai presto come
questo ti porti a mettere insieme un piano di studio molto specifico quando ti
ci attieni.
A questo punto scommetto che stai pensando: "OK, OK, Benny, ho capito...
Per favore, ora posso assegnare quei numeri alle mie caratteristiche?" Si hai
ragione. Ripeti semplicemente questo processo per ogni area/caratteristica/
abilità che hai incluso nella tua lista. Considera un numero alla volta,
impiegando qualche minuto per visualizzare cosa significherebbe un 10, come
sarebbe e come ti farebbe sentire, e cosa dovrebbe essere in grado di fare o
di suonare il musicista definitivo per raggiungere realmente un 10 in quell'area.
E poi, in base a questa scala datti una valutazione, entro 10 secondi al
massimo. La tua valutazione sarà valida dopo 10 secondi come dopo 10
minuti. Quindi fallo, e poi passa a quella successiva. L'intera procedura
non dovrebbe richiedere più di 5 minuti.
142.
MU S I
VE
CAL
OO
GR
ITY
T IME B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
Quando avrai sistemato i tuoi numeri, immagina che esista una scala da 0 a 10
sull'asse X di ogni pezzo di torta (con il 5 al centro, ovviamente), e disegna un
arco all'interno di uno di questi pezzi per creare un cuneo più piccolo, come
puoi vedere in questo esempio che rappresenta una valutazione di un 3:
0 3 5 10
Grande! E infine, riempi la tua torta dal centro fino agli archi che hai
disegnato, in modo che le fette più piccole siano colorate. In questo modo:
UE TE C N I C A
A
EN
SOU
END
ND
N
I ND P
1
MU S I
MU S I
VE
CAL
CAL
ROO
I TY
ITÀ
G
TM
143.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
Bella domanda! Forse stai pensando: "Benny, volevo esercitarmi con il mio
strumento in modo più efficace, e ora mi sembra di seguire un corso di
disegno!" Lo so, per favore sii paziente con me, presto riuscirai a vedere che
tutto ha un senso, e che lo stai facendo per un buon motivo. E stai andando
alla grande!
Dopotutto, questo è davvero notevole: forse per la prima volta in assoluto, hai
una panoramica e una valutazione del punto in cui ti trovi all'interno delle aree
che ti interessano di più, in relazione alla performance musicale. Pochissimi
musicisti possono dire questo di se stessi. Ben fatto!
144.
B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
145.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
146.
B: LA TUA POSIZIONE ATTUALE
eleganti. Di solito questo significa che devi pensare e sistemare molte cose
mentre suoni; la performance si trasforma, passando dal suonare liberamente,
divertendosi, al dover costantemente tenere sotto controllo i danni.
Osserva l'area che ha ottenuto il punteggio più alto, o il cuneo più grande.
Fatto? OK! Ora, guarda l'area che ha ottenuto il punteggio più basso, o il
cuneo più piccolo. Prendendo in considerazione questi due estremi, voglio che
tu rifletta sul perché sono così, e su cosa potrebbe essere successo. Molto
probabilmente il cuneo è piccolo perché hai speso meno tempo e fatica rispetto
alla tua area in cui ti senti più forte, giusto?
147.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
3. STRATEGIA SBAGLIATA?
Pensa al tuo approccio e alle strategie che hai utilizzato, e poi cambialo. Se vuoi
avere un risultato diverso, devi fare domande diverse, e provare cose che non
hai mai provato prima, cercare nuovi input, e modificare la tua tecnica,
qualunque essa sia; devi cambiare tutto. Prendendo in prestito una frase da
Henry Ford: se continui a fare ciò che hai sempre fatto, continuerai ad avere
ciò che hai sempre avuto.
Usa la discrezione, e sii onesto con te stesso, tenendo presente che può
semplicemente capitare di non aver impiegato il tempo e gli sforzi necessari per
ottenere risultati in determinate aree.
Ma torniamo alla nostra pizza e alla nostra torta. Congratulazioni! Ora che
abbiamo capito meglio dove ci troviamo in questo momento, siamo pronti a
passare alla fase successiva.
148.
C: IL PASSO SUCCESSIVO
C: IL PASSO SUCCESSIVO
Questo è entusiasmante! Ti sei messo in una posizione in cui d'ora in poi, le
tue scelte sul materiale e sugli esercizi da studiare non dovranno essere
determinate dalla tradizione, dalle preferenze di un insegnante, dalla
disponibilità del materiale, o dall'ultima cosa fica dei social media. Perché ora
sei più in sintonia con ciò che ti stimola, le caratteristiche musicali che apprezzi,
e il livello delle tue abilità.
Ora che sappiamo dove vuoi arrivare in relazione a dove sei in questo
momento, possiamo finalmente valutare cosa deve essere fatto per portarti da
dove sei, a dove vorresti essere. Questa è una cosa fantastica!
PRIORIT
Come decidiamo la logica del nostro prossimo passo? Di solito la risposta sta
nella definizione delle priorità. Ma come dice l'esperto di produttività David
Allen, tu in realtà non ta c le priorità, ce le ha già. Insieme a una profonda
comprensione del "qui e ora", e una panoramica completa del problema che
stiamo cercando di risolvere, e/o della destinazione che ci attende, emerge una
sensazione chiara su ciò che dobbiamo affrontare come prima cosa.
149.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 2
TECN IC A
A E
E NC
EN
S
END
END
N
IN D P
I NDEP
3
2 1
MU S I
VE
VE
CAL
ROO
ROO
IT À
G
G
T
150.
C: IL PASSO SUCCESSIVO
Sul serio, cosa potrebbe andare storto? Grazie a tutto il lavoro che hai svolto
finora, sei abbastanza al sicuro in ogni caso. Ricorda, hai identificato tutti i tuoi
pezzi della torta come delle aree di assoluta importanza su cui concentrarti, e
poi, guardando più da vicino, hai ristretto il campo individuando quelli che
forse sono i due pezzi che necessitano di un maggior lavoro. Dato che dobbiamo
iniziare da qualche parte, e che torneremo sulle aree rimanenti quando avremo
compiuto dei progressi significativi con i primi tre, è tutto a posto.
È qui che il pneumatico tocca la strada. Quindi, hai le tue tre aree su cui
lavorare? Fantastico! In seguito passeremo a definire un obiettivo chiaro per
ciascuna di esse.
OBIETTIVI A 3 MESI?
Per ogni obiettivo che definiamo, suggerisco di fissare una scadenza di 3 mesi, a
partire da oggi. Come mai?
Ebbene, in base alla mia esperienza e agli anni trascorsi a lavorare con gli
studenti, mi sono reso conto che questo sembra essere il "punto debole" per la
definizione degli obiettivi sullo strumento. Tre mesi sono abbastanza lunghi per
fare dei progressi anche nel caso delle tue sfide più grandi, ma anche abbastanza
brevi da non farti sentire bloccato a fare la stessa cosa per l'eternità. Ti danno
anche la possibilità di rivalutare la situazione ogni due o tre mesi.
151.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
Anche se non l'hai mai fatto prima, ti consiglio sicuramente di iniziare con il
ciclo di 3 mesi, come faccio io negli esempi seguenti. Scoprirai che c'è un po' di
spazio di riserva nella tua tabella di marcia. Se raggiungi il tuo obiettivo in una
delle tre aree prima della fine dei tre mesi, puoi tranquillamente concentrarti un
po' di più sulle altre due (perchè potrebbero averne bisogno). D'altra parte, nel
caso in cui non raggiungi i tuoi obiettivi in tutte e tre le aree entro la fine dei 3
mesi, puoi decidere di dare semplicemente un’altra scadenza a quelle che ne
hanno bisogno.
LA FORMULA SMART
Ora definiremo esattamente cosa vogliamo fare in ciascuna delle tre aree nei
prossimi 3 mesi. Il nostro obiettivo è quello di essere in grado di scrivere ch
farà esattamente c a, ua , e a ua e e
In questo caso l'idea qui è quella di garantire che il tuo piano sia il più chiaro e
specifico possibile, in modo da fornire una tabella di marcia per rispettare il
percorso e controllare i tuoi progressi. Non saltare questo passaggio! Il modo in
cui questi obiettivi vengono definiti è cruciale. Può spingerti o meno a sentirti
motivato e a rimanere in pista.
Voglio presentarti una formula molto utile che puoi utilizzare come lista di
controllo per assicurarti che i tuoi obiettivi abbiano tutti gli elementi di cui
hanno bisogno. Si chiama formula SMART, e fa sì che la scrittura dei tuoi
obiettivi sia a prova di idiota. Ecco qui cosa significa:
152.
C IL PASSO SUCCESSIVO
S = specific (specifico
M = measurable (quantificabile
A = actionable (perseguibile
R = realistic (realistico
T = timebound (soggetto a scadenza
Devi definire esattamente e in modo chiaro cosa vuoi essere in grado di fare, e
fino a che livello. Qui la domanda è: cos'è, e a quale livello vuoi riuscire a farlo?
Cosa sente esattamente l'ascoltatore quando viene eseguita questa cosa? Puoi
trascriverla? Fa parte di un brano? È una caratteristica sonora che puoi
identificare con un esercizio? Strada facendo, puoi fare delle registrazioni che
poi puoi confrontare?
Puoi misurare quella cosa specifica che hai indicato nella sezione precedente?
153.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
Questo parametro è spesso trascurato, oppure può essere confuso con il termine
"realistico", di cui parleremo in seguito. Ma perseguibile significa anche
qualcos'altro, e può essere diviso in due domande principali:
● È all'interno del tuo controllo o della tua area di influenza, e TU puoi davvero
farlo? Per esempio: stavo preparando una band che ha definito il proprio
obiettivo come un qualcosa di questo tipo: "vincere una competizione tra
band". Ho spiegato che questo non è perseguibile, perché il fatto che avrebbero
vinto o meno la competizione, sarebbe stato in definitiva fuori dal loro
controllo. Non potevano prevedere quali altre band si sarebbero iscritte al
concorso, o le preferenze dei giudici. Quindi abbiamo ridisegnato il loro
obiettivo cercando di definire cosa avrebbe significato per loro fare tutto ciò che
era in loro potere per rendere possibile che la loro band potesse vincere questa
competizione, uno standard di qualità che potevano controllare, qualcosa che
nessuno poteva portargli via e di cui sarebbero stati orgogliosi a prescindere.
Questo è ciò che significa perseguibile: hai il pieno controllo del procedimento e
del risultato. Se i tuoi obiettivi dipendono dalle azioni degli altri, allora ciò
diventa una ricetta sicura per la delusione, e può indurti ad assumere una
mentalità da vittima. Un obiettivo non è sperare che qualcun altro faccia
ciò che è bene per te o agisca nel tuo interesse. Riguarda te: riguarda il motivarti
e ritenerti responsabile.
154.
C IL PASSO SUCCESSIVO
E va benissimo se il meglio che puoi fare è solo una stima. Se non ti sembra
realistico, basta ridurre il carico di lavoro fino a quando non lo diventa, anche se ti
consiglio di provarci comunque, e di mirare un po' più in alto rispetto a ciò
che in un primo momento ti suggerisce il tuo istinto. La cosa migliore accade
quando i tuoi obiettivi ti spingono un po' oltre la tua zona di comfort, ma
non così tanto da diventare irraggiungibili. In questo modo, anche se fallisci,
fallirai avendo provato ad andare al di là di ciò che pensavi fosse possibile per te
stesso.
In generale, un'altra variabile che puoi modificare quando senti che un obiettivo non
è realistico, è la scadenza. Per i nostri scopi però, ti prego di non farlo! Nel sistema
EPM, cerchiamo sempre di fissare la scadenza a tre mesi da ora, e poi modificare i
dettagli dei tuoi obiettivi finché non appaiono realistici. E' necessario avere un lasso
di tempo che volge al termine, in modo da avere tempo per analizzare e
per celebrare il raggiungimento dell'obiettivo. Quando inizi a cambiare le
regole, questo può disperdere l'attrazione positiva e l'autorità che inevitabilmente
vengono stabilite da una scadenza.
Questa è semplicemente la scadenza. Indica la data e l'ora entro cui sarai in grado
di eseguire (e registrare) l'obiettivo che hai definito.
Scegli una data a tre mesi da ora, e un orario specifico della giornata in cui ti
registrerai mentre svolgi il compito che hai definito al meglio delle tue capacità,
per poterlo poi misurare in relazione al tuo obiettivo e al punto in cui hai iniziato.
155.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
tt re a e re re trer h re hc rea a a
e ct p
Il brano musicale presente nel libro determina ciò che lui dovrà suonare; per
arricchirlo, ha incluso la velocità (che lo rende specifico e misurabile), e il
momento in cui effettuerà la registrazione (la scadenza). Inoltre, prima di
scriverlo ha controllato il suo calendario per confermare che in quella data potrà
avere a disposizione un pianoforte, e potrà effettuare la registrazione in quel
momento (realistica e perseguibile).
Nel secondo caso, ecco un obiettivo SMART di un batterista che vuole lavorare
sulla tecnica delle mani:
apr e a e re re trer
he a ua e ru r pa a a a e ct p
a ettera u are attute pr a pa are a a ucce a e a
er ar e tre ca t a a ta ce ch ru re e a pu a e e uart
156.
ESEMPI DI O IETTIVI A MESI
Capisci come funziona? Ma come ho detto, ciò non significa che devi basare i
tuoi obiettivi solo su esercizi e composizioni tradizionali. In effetti, penso che
una delle cose migliori della formula SMART, è che ci mostra come anche
pensieri e desideri vaghi possono essere trasformati in obiettivi interessanti e
quantificabili.
Per spiegare meglio la cosa, voglio presentarti Sam. Ama il metal ed è stato
ospite in uno dei miei drum camp. Ho insegnato usando per tutti la formula
SMART, e li ho incoraggiati a trovare qualcosa che può destare il loro interesse,
che faccia parte o meno di un libro. Ricordo ancora molto bene il suo primo
tentativo, e gli ho chiesto se potevo includere come esempio in questo libro il
suo obiettivo e la nostra successiva conversazione. Mi ha assicurato che gli
sarebbe piaciuto molto, e che ne avrebbe riso insieme a noi. Quindi, questo è
ciò che ha scritto. Sei pronto?
OK, quindi probabilmente sarai d'accordo che questa non è molto specifica
come definizione. E per questo motivo, non è nemmeno quantificabile. Inoltre,
manca una scadenza, e nessuno può nemmeno azzardare un'ipotesi sul fatto che
sia realistico o attuabile, per non parlare del fatto che non dice nemmeno che
qualcuno lo suonerà.
Ancora una volta, un buon inizio può essere questo: chi farà esattamente cosa,
quando, e a quale livello?
Inseriamolo nella nostra lista di controllo SMART, e sono sicuro che rimarrai
sorpreso da ciò che otterrai.
157.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
Benny: Ok, prima di tutto. Cos'è che suonerai con la cassa? Sedicesimi,
trentaduesimi, sestine o qualsiasi altro pattern specifico?
Benny: Bene, e come? Con due piedi? Parti con la sinistra o con la destra?
Metal Sam: Sì, due piedi... quindi con dei colpi singoli, iniziando con il piede
destro.
Benny: OK, buona idea, ma qui vogliamo definire come diventerà alla fine.
Quale dovrebbe essere il risultato finale? Dove vuoi arrivare dopo tre mesi?
Metal Sam: Ah, sì... poi il backbeat sul 2 e sul 4, e la mano destra sull'hi-hat.
Benny: Cosa suona la mano destra?
Benny: Fantastico, ora come vuoi quantificare il tuo "ultra veloce?" Che cos'è
l'ultraveloce, due volte più veloce di quanto riesci a suonarlo adesso? Veloce
come questa canzone che hai in testa? Scegli una velocità così saprai se ce la farai
o no.
158.
ESEMPI DI O IETTIVI A MESI
Metal Sam: No, no... credo che lo suonerò per tre minuti, quindi è come
suonare una canzone breve, con il click sui quarti.
Attuabile
Benny: Fantastico, abbiamo quasi finito. Hai tutto quello che ti serve per
eseguirlo? A casa hai un doppio pedale, una batteria, o un pad per cassa, e
qualcosa con cui registrarti?
Realistico
Metal Sam: Hmmm, sai una cosa? Penso che cambierò la velocità a 145 bpm.
caden a
Benny: Che giorno è oggi? Calcola tre mesi da adesso, e pianifica nel tuo
calendario l'ora esatta in cui registrerai il test. Ora cerca di capire se questo ti
sembra realistico.
OK? Forse hai notato che l'ordine della nostra lista di controllo degli obiettivi
SMART può cambiare, e che in realtà non importa, purchè tu segua tutti i
criteri fissati. In effetti, il mio ordine preferito delle lettere è SMATR, ma suona
strano.
159.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
A:
e re a e re re trer u u c c a p u a e
e ce ac p a c p e e e tr u a ca a e tre a a
a tra u a e u ru a te e a a e tra u a tta
u h hat urata ut
160.
ESEMPI DI O IETTIVI A MESI
Adesso tocca a te! Prendi un'area alla volta e pensa a qualcosa che
possa dimostrare che qui hai davvero fatto progressi. Non devi sapere esattamente
come ci arriverai, ma cosa e come sarebbe se fosse senza alcuno sforzo?
Queste sono domande importanti, perché ti aiutano a concentrarti e a creare
una prospettiva di bellezza, e ti consentono di giungere alla meta.
Scegli un obiettivo in ciascuna delle tue tre aree, scrivili uno per uno, e usa la
formula SMART per assicurarti che includano tutti i parametri di cui
hanno bisogno.
161.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO
LIVELLO 3
INIZIARE
Fantastico, siamo quasi pronti per entrare nel programma della sessione di
studio EPM con una rapida sequenza di "avvio" che puoi utilizzare per iniziare
ad avere un atteggiamento mentale molto chiaro, e per assicurarti di avere tutto
il necessario per ogni sessione. Ma prima di tutto, ora sarebbe il momento
perfetto per esaminare i tre diversi tipi di registrazione che utilizziamo nel
sistema EPM. E poiché ti consiglio di farne due subito dopo questo capitolo,
esaminiamo rapidamente ciò che li rende importanti e come ti saranno utili.
PARENZA A FREDDO
Questa è la nostra foto del "prima". La facciamo solo una volta per ogni area
all'inizio del nostro ciclo di 3 mesi. Non deve essere bella; si tratta della verità.
È qui che diamo subito all'obiettivo SMART la nostra migliore possibilità, ci
proviamo, nessuna preparazione, nessun controllo precedente, niente.
Vogliamo ottenere una rappresentazione fedele del punto da cui sei partito, per
poi avere un riferimento alla fine della scadenza di 3 mesi.
162.
I TRE TIPI DI REGISTRAZIONE EPM
Sì! So che sembra strano, ma come ho già detto, il punto è proprio questo.
Questa è la registrazione con la quale valuterai i tuoi progressi dopo 3 mesi.
Perché nel sistema EPM, non ci limitiamo a valutare e a festeggiare,
indipendentemente dal fatto che alla fine abbiamo raggiunto o meno un
obiettivo, ma siamo davvero interessati ai progressi. Se dopo 3 mesi ti ritrovi a
non aver ancora raggiunto il tuo obiettivo, con questa registrazione avrai
comunque la prova della insignificante quantità di progressi che hai fatto.
Quindi non aspettare troppo, e non prepararti. Fallo e basta!
PUNTO DI PARTENZA
Scegli un punto di partenza che abbia un senso: regola il tuo obiettivo SMART,
e fa in modo che tu lo possa suonare in questo momento (usa il metodo della
balena, scegli una velocità più bassa, fai qualunque cosa serva. Poi, quando il
tuo piano è iniziato, magari da una settimana o da un mese, e ti ritrovi a
dubitare di tutto (come si fa a volte, tira fuori la tua registrazione del Punto Di
Partenza, e resterai assolutamente sbalordito dalla differenza che hai fatto!
Questa è una cosa potente perché non significa semplicemente "resistere", o
perché magari gonfia il tuo ego, perché è motivante, esoterica, o perché favorisce
il pensiero positivo, ma perché è una prova reale di ciò che è realmente accaduto.
Hai mai fatto un'escursione in montagna, dove esci da una baita e prosegui
lungo il sentiero, solo per ritrovarti sfinito dopo due o tre ore? E poi magari che
hai fatto? Hai guardato indietro e hai visto quella capanna in fondo alla valle
come un puntino o una casetta giocattolo in miniatura, e hai provato un senso
di orgoglio e di miglioramento che senti reale e meritato. E questo fa sembrare
utili tutti i singoli passi che hai fatto.
163.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
L‘ISTANTANEA
Ecco come: ti sei appena esercitato su una determinata area per tutto il
tempo, e senti di aver finito. Poco prima di fare una pausa e passare
all'area successiva, fai una registrazione del tipo "istantanea audio", per
concludere la sessione di studio di oggi relativa a quest'area.
Cosa dire Pronuncia sempre la data e l'ora ad alta voce, nomina l'area/
esercizio e il tipo di registrazione per avere un riferimento nel tuo diario di
studio, e indica qualsiasi altra cosa che potrebbe essere utile. Ora, se il tuo
diario è scritto in modo chiaro ed è aggiornato, e tu fai esattamente quello
che hai programmato di fare, questo avrà meno importanza; ma nella mia
164.
I TRE TIPI DI REGISTRAZIONE EPM
165.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Area 1 - 30 min
5 minuti di registrazione/diario
5 minuti di pausa
Area 2 - 30 minuti
5 minuti di registrazione/diario
5 minuti di pausa
Zona 3 - 30 minuti
5 minuti di registrazione/diario
5 minuti di pausa
———
Suonare: 30 minuti
Puoi usarla prima di ogni sessione di studio. Dal momento che (si spera) hai
completato il livello 2 del sistema EPM, questo elenco non includerà sorprese,
ma la ripetizione è la madre della bravura, e la chiarezza è il potere.
166.
IL MODELLO DI BASE PER LA SESSIONE DI STUDIO EPM
● Imposta una sveglia come promemoria per stabilire la fine del tuo tempo
totale di studio e di quello in cui suoni, nel caso in cui decollassi nello
spazio. :-)
● Piegala e mettila davanti alla porta, sul portachiavi, o in qualsiasi altro posto
in cui sei sicuro di poterla vedere, anche senza volerlo. In questo modo, la
tua mente ti lascerà prendere una breve pausa da tutta quella roba, lasciando
tutta la tua CPU libera per poter studiare.
● Ora, stabilisci quanto tempo hai (se non l'hai già fatto), e suddividilo tra il
suonare e lo studio.
● Timer
● Registratore
● Diario
● Acqua
167.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Ora siediti, avvia il timer e FALLO. Questo è il tuo momento: niente più
pianificazione, basta pensare troppo, non pensare nemmeno alla cosa successiva
che c'è sulla tua lista, basta così. Siete solo tu e il tuo compito. Vai! Rilassati e
ricordati che rilassarsi non significa perdere la concentrazione. Questo è un
buon momento per usare il ciclo della lista di controllo, il metodo della balena,
e il mantra che dice "rilassati, concentrati" secondo le tue necessità. Quando il
timer suona, fermati.
…E ora riposati. Fai partire un timer per il tuo riposo. Bevi un po' d'acqua,
sgranchisci le gambe, magari fai entrare un po' d'aria fresca nella stanza, oppure
salta su e giù un paio di volte. Rilassati finché non suona il timer.
168.
LA TUA SESSIONE DI STUDIO EPM
RICAPITOLAZIONE
Quindi è fatta.
Ora, spero che tu riesca a vedere come tutti i principi abbiano trovato il loro
posto nel tuo piano di studio, e di come ora lavorino per te, e non contro di te.
Voglio congratularmi con te! Non solo stai usando a tuo vantaggio un timer,
un diario e un registratore, ma sei arrivato fin qui e hai imparato a riconoscere
l'importanza di separare il suonare dallo studio, hai capito come migliorare
il tuo ambiente di studio, e hai capito come fare per identificare delle
nuove opportunità per studiare. Magari, attraverso l'esercizio
dell'organizzazione del tempo sei riuscito a ritagliarti dei momenti per ciò che è
più importante per te, e hai imparato come evitare le distrazioni e le
interruzioni prima di ogni sessione di studio utilizzando la sequenza di
avvio. Hai adottato una nuova definizione di disciplina, e ti sei assicurato
che fosse in linea con la tua motivazione proprio perché non hai iniziato
con la domanda: "Cosa dovrei fare?", ma invece hai detto: "Cosa voglio
veramente, che cos'è che mi stimola veramente?" Hai progettato i tuoi
obiettivi SMART e hai stabilito le priorità in base all'equilibrio delle tue
capacità, in relazione alle caratteristiche musicali che sono importanti per te. E
non uso questa parola alla leggera, motivo per cui l'ho tenuta proprio per
questo particolare punto del libro, ma, onestamente, non è fantastico?!
169.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Ora che abbiamo fatto tanta strada e tu puoi andare avanti con il tuo piano di
studio EPM, vorrei condividere con te alcune informazioni su cosa aspettarti
durante il ciclo di 3 mesi, e anche per quelli che verranno dopo! —così sarai
preparato per tutto ciò che potrebbe verificarsi.
170.
CONSIGLI PER IL TUO CICLO DI 3 MESI
● Usa il primo mese per affrontare le cose che sembrano più difficili, e inizia
ad affrontarle una alla volta. NON IMPORTA se nelle prime settimane
questo può apparire un po' casuale, l'importante è che inizi a fare progressi
su ognuno di questi frammenti isolati.
● Per il terzo mese, questa sfida del "mettere tutto insieme" può costituire
l'obiettivo principale. Ora che hai il controllo su ogni parte, devi impegnarti
per riuscire a farle funzionare tutte insieme senza problemi. Un esempio
potrebbe essere quello di un pianista che è in grado di suonare da solo ogni
riga dello spartito di un pezzo, e deve concentrarsi sulla transizione da una
riga all'altra mantenendo la giusta fluidità, senza che sembri saltellante o
singhiozzante.
Col tempo avrai un'idea di dove ti trovi in una gamma che va da: "Non ho idea
da dove cominciare, devo lavorare duramente su tutto quanto, che casino!" a:
"Ce l’ho quasi fatta, ma sto ancora commettendo qualche piccolo errore che
impedisce che tutto sia impeccabile". Il punto è concedersi un po' di spazio per
svolgere il lavoro richiesto, concentrandosi a fondo sulle parti più impegnative, e
poi, con il passare del tempo, iniziare a fare dei test inserendoli nel contesto in
cui devono adattarsi, in base ai parametri degli obiettivi SMART.
171.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Questo è possibile. Ricorda, i nostri obiettivi non possono che essere delle
ipotesi. In tal caso, complimenti!
● Diciamo che non c'è più niente da migliorare per quanto riguarda questo
obiettivo SMART, e sei semplicemente stupito della tua intelligenza.
Congratulazioni! No sul serio. Prenditi del tempo per festeggiare, magari
fatti una risata mentre ascolti la tua registrazione della Partenza A Freddo, e
riconosci a te stesso tutta la strada che sei riuscito a fare. Quindi concentra
davvero il tuo tempo di studio rimanente sulle altre due aree, perchè alla
fine, chi può saperlo? Magari potrebbero averne tanto bisogno.
Mentre ti concentri sulle altre aree, ogni tanto prenditi del tempo per
rivedere il tuo obiettivo "completato", così da poterlo mantenere caldo e
pronto per il giorno finale in cui registrerai tutti e tre gli obiettivi.
Se ti senti a posto pensando alla tua posizione rispetto ai tuoi obiettivi, usa
questa giornata per suonare e per metterti a tuo agio più che puoi per la tua
registrazione di domani. Nello scenario ideale, non ci saranno partenze e stop,
ma piuttosto ci sarà una performance che esprime i risultati del tuo studio. Fai
finta che la registrazione di domani tu debba farla oggi, e utilizzala per trovare
tutti gli ultimi piccoli dettagli e le cose su cui dovrai concentrarti domani.
Concentrati sul migliorare ciò che puoi ancora perfezionare.
Non spaventarti. Sarà quel che sarà, fai del tuo meglio e dimentica il resto.
173.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
EFFETTUARE LA REGISTRAZIONE
ALLA FINE DEL CICLO DI 3 MESI
Il giorno è arrivato, ed è una cosa diversa. Oggi non è una classica sessione di
prove con una registrazione alla fine. In teoria, ora sei semplicemente tu che
suoni il tuo strumento. Dopo aver preso un momento per definire bene cosa
stai per fare, inizia a registrare il tuo obiettivo Area 1, quindi il tuo obiettivo
Area 2, e infine il tuo obiettivo Area 3. Questo è quanto.
Di solito mi concedo una prova di tutte le tre aree prima di registrare. Ma se sei
un tipo hardcore e vuoi davvero mettere alla prova la tua idoneità a stare sul
palco, inizia a registrare di colpo e provaci!
OK, nel caso tu vada completamente fuori di testa, ricorda a te stesso che lo stai
facendo solo per te. Nessuno deve mai ascoltare questa registrazione. Questo è
il tuo segreto, il tuo dietro le quinte. Ascolta i consigli di Nike e "Fallo e basta".
E poi...
174.
IL CICLO DI 3 MESI È COMPLETO
Hai ottenuto ciò che la maggior parte dei musicisti sogna. Hai analizzato la tua
posizione. Hai capito dove vuoi andare, e ti sei concentrato sulle aree in cui
vuoi migliorare di più. Hai tenuto traccia del tuo metodo, e hai implementato
rituali e abitudini che possono aiutarti lungo il percorso. Questo è fantastico!
Puoi essere molto orgoglioso di te stesso.
● Infine ascolta la registrazione che hai appena fatto, quella relativa alla tua
scadenza. E…
● Festeggia! Sì, festeggia davvero. Dai importanza a ciò che hai ottenuto, e fai
qualcosa che ti piace.
ai un bel respiro
175.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Ancora una volta, i nostri obiettivi non sono altro che le nostre migliori ipotesi,
e ci sono comunque utili. È molto importante che ti forniscano una tabella
di marcia molto chiara da utilizzare come guida durante i 3 mesi.
Fintantoché avrai fatto del tuo meglio, avrai comunque "fallito al di sopra" di
ciò che avresti ottenuto, se non avessi fissato un obiettivo come prima cosa.
176.
IL CICLO DI 3 MESI È COMPLETO
● Hai la sensazione che ti serva solo più tempo per raggiungere questo
obiettivo proseguendo sulla stessa strada. Grande! Puoi semplicemente
ripetere questo obiettivo SMART nella stessa area per i prossimi 3 mesi fino a
quando non lo raggiungi. O forse negli ultimi 3 mesi hai acquisito una
migliore comprensione di quest'area, e sai cos'è che faresti diversamente se
avessi più tempo. Di conseguenza, puoi regolare nuovamente il tuo obiettivo
SMART, e darti un'altra scadenza.
● Senti che questa non è la strada da percorrere. Potresti voler rimanere nella
stessa area, ma preferisci concentrarti su esercizi diversi e quindi definire un
obiettivo SMART diverso. Bene, allora fallo.
● Hai esaurito la tua pazienza per ciò che riguarda quest'area, e vuoi
concentrarti su qualcos'altro per il prossimo periodo di 3 mesi. Va benissimo
selezionare un altro pezzo di torta "debole" e definire un nuovo obiettivo
SMART, ma assicurati di non esercitare questa opzione troppo presto o
troppo spesso. Questo dovrebbe davvero essere riservato al raro caso in cui
non riesci a sopportare di fare un altro tentativo. Tieni presente che vale la
pena di attenersi al tuo piano, anche quando sembra che tu stia facendo le
trazioni alla sbarra. Ma alla fine, se non senti alcuna spinta a continuare in
quest'area, sarai più produttivo se scegli di concentrarti su un'altra area in cui
ti riesce meglio farlo.
Non ci sono risposte giuste o sbagliate a questo punto. Sentiti libero di seguire
il tuo intuito. Tuttavia, ho scoperto che nelle prime fasi, sia io che i miei
studenti saltavamo troppo spesso da un'area all'altra. Ho scoperto che a volte è
necessario rimanere all'interno di un'area per alcuni cicli di 3 mesi. Come linea
guida approssimativa, penso che sia saggio fidarsi del proprio istinto, e
cambiare il tuo approccio o i tuoi metodi piuttosto che i tuoi obiettivi. Decidi
tu.
177.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Ancora una volta, ecco alcuni scenari diversi che possono aiutarti a decidere cosa
fare dopo.
Questi sono solo alcuni esempi per poter restare nella stessa area, anche
continuando ad applicare la maggior parte degli stessi parametri, cercando
magari di spingersi oltre in uno o due aspetti.
OK, allora definisci un altro obiettivo SMART che mostrerà i tuoi progressi
nella stessa area, utilizzando esercizi differenti per poterti concentrare su un altro
aspetto o su un'altra visione di quella stessa area.
Diciamo che ti sei concentrato sulla tecnica e hai sviluppato i tuoi rulli a colpi
singoli. Hai deciso di rimanere nell'ambito della tecnica, quindi questa volta
passa al vocabolario relativo ai colpi doppi. Continuerai a lavorare sempre sulla
tua tecnica, usando però esercizi leggermente diversi che ti daranno una
sensazione simile.
178.
IL CICLO DI 3 MESI È COMPLETO
O ancora: sono stufo e ho bisogno di un po' di varietà. Fico, allora torna alla
tua ruota/torta, seleziona un altro pezzo "debole" della torta, e metti insieme un
nuovo obiettivo SMART specifico e vai.
Una volta avevo uno studente che si stava preparando per andare al
conservatorio. Per questo motivo ha praticamente dedicato un anno intero a
studiare con me. Non aveva altro da fare oltre che esercitarsi con il suo
strumento (beato lui, vero?), e lo faceva per molte ore al giorno. Ora, in questo
caso, abbiamo assistito a un rapido cambiamento nel bilanciamento delle sue
capacità, e abbiamo notato che le aree che 6 mesi fa erano rimaste praticamente
inalterate, ora erano diventate le sue zone di comfort rispetto a quelle aree che
all'inizio aveva valutato come dei punti di forza.
Un altro fattore che in questo caso ha avuto un ruolo, è che all'inizio del tuo
percorso musicale, puoi fare grandi passi in avanti in breve tempo. Tuttavia,
man mano che diventi più preparato, il tuo livello di abilità tende a
uniformarsi, e potresti iniziare a vedere meno fluttuazioni.
Non importa a che punto sei del tuo viaggio, divertiti con quello che sei in
questo momento. Prendi una decisione, fidati e fallo. Fai riferimento alle tue
liste dei Chi e dei Perché per prendere ispirazione, ed espandi la tua ruota della
torta utilizzando gli obiettivi SMART per assicurarti di essere su un terreno
solido, e che ci sia comunque spazio per l'autovalutazione. A parte questo, non
pensarci troppo su. Buttati!
179.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
ono al pri o ese a non i sono esercitato spesso ora sento che sono
in ritardo rispetto al progra a e oglio spostare la scaden a e
rico inciare da capo
Non farlo! Fare è sempre meglio che indugiare in nome della perfezione. So che
è allettante e che le scadenze possono anche scoraggiare, e che alla fine temiamo
di non rendere giustizia ai nostri obiettivi. Ma il fatto è che questo approccio
non ti è utile. Credimi: ci sono passato, l'ho provato e di tanto in tanto ne
sento ancora il fascino. Detto tra me e te, durante il primo mese tendo a
rilassarmi un po', poi tendo a prendere il ritmo nel secondo mese, e a fare gli
straordinari nel terzo. Va BENE! Ma non modificare la data della scadenza.
180.
IL CICLO DI 3 MESI È COMPLETO
Magari puoi cercare di capire cosa ti ha fatto andare fuori strada, e trovare delle
soluzioni per evitare che ciò accada di nuovo in futuro. È necessario
programmare dei tempi di studio che siano più consoni? Dai un'altra occhiata al
tuo calendario, e comunica le tue priorità alle persone importanti della tua vita.
Hai lasciato che il tuo diario o le tue registrazioni diventassero obsolete? Rendili
di nuovo attuali. Hai dimenticato di usare un timer? Se è necessario, fai un
promemoria, e poi riprova. Riparti da zero e accomodati pure: l'acqua è
bellissima.
A volte questa sensazione viene fuori dopo che abbiamo creato il grafico a forma
di torta, analizzato il qui e ora, e abbiamo finalizzato le tre aree di interesse per i
3 mesi successivi, ma se sei un principiante e devi ancora mettere alla prova il
sistema EPM, può spuntare fuori un problema in qualsiasi momento. Forse hai
provato un pizzico di stress o anche un pochino di delusione. Lascia che ti
spieghi.
181.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI LIVELLO 3
Devo dirti una cosa che probabilmente già senti a livello istintivo: nella maggior
parte dei casi, i tuoi progressi saranno basati su qualcosa che hai già iniziato,
pensato o preso da un libro, o da una fonte che già possiedi. Tutto quello che
devi fare è eseguirlo con la massima bravura possibile, finché non è completo.
Pensa a tutti i libri che hai comprato, agli esercizi che hai iniziato e non hai
finito, a tutti i grandi consigli che hai ascoltato ma che non hai mai seguito.
Tutto questo è ormai alle spalle. A partire da ora, ci concentreremo sulla
pianificazione, l'esecuzione, i progressi e la valutazione che devi fare. Questo è il
lavoro da svolgere.
Tanto per cambiare, concediti di provare un grande senso di sollievo per il fatto
che la tua ricerca è finita. Voglio che smetti di cercare la cosa u a. Con il
sistema EPM, stiamo giocando a un tipo di gioco completamente
diverso: quello di trovare la cosa u ta.
182.
CONCLUSIONE
Quando ho pensato a quali dovrebbero essere state le mie parole di commiato, i
suggerimenti più importanti con cui voglio lasciarti, posso in pratica
restringere il campo a due cose.
Forse leggere questo libro puo' esserti sembrato come bere da un idrante, ma
considerando che volevo davvero darti un master in efficienza dello studio, alla
fine penso di essere stato piuttosto conciso. Ciò che mi ha più volte stupito, è
che ogni volta che uno studente viene da me con un problema relativo a questo
sistema, è che di solito questo è il risultato dell'aver tralasciato uno o due
elementi che non si ritenevano così importanti. Dopo una mia critica, dicono
sempre qualcosa del tipo: "Oh, quindi dici sul serio?" E la soluzione
sembra sempre essere (non c'è modo di dirlo senza sembrare ovvio): pe
a er che parte ue t r a p rta te e ta e per a u a t
tutt te a Ho cercato più che ho potuto di eliminare tutto ciò che è in
eccesso, e di fornire il materiale secondo il consiglio di Albert Einstein:
"Rendilo il più semplice possibile, ma non più semplice".
Sì, come abbiamo già discusso nelle FAQ, ci sono un milione di modi per
perdere la rotta. Non c'è bisogno che tu ti rimproveri per questo.
L'applicazione di questo sistema o di qualsiasi altro che abbia un certo livello di
complessità, e implichi l'autoconsapevolezza, il cambiamento delle abitudini e
la valutazione del proprio miglioramento, può richiedere anni. Posso assicurarvi
che mi considero un eterno e umile studente di questa materia.
183.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
La migliore metafora che abbia mai sentito relativa a questo discorso, ha a che
fare con i voli transatlantici. Sentite questa: A quanto pare, quando voli con
una compagnia aerea commerciale con un volo programmato, diciamo, per
andare da Francoforte a New York, anche quando l'aereo riesce a decollare
esattamente in orario, e atterra esattamente come previsto, dopo 8 ore e 35
minuti, se analizzi il percorso di questo "volo perfetto", scoprirai che è fuori
rotta per circa il 95% della durata del volo.
Come mai? Perché proprio come nella vita reale, ci sono venti laterali
imprevisti, venti contrari, e tempeste che possono costringere il pilota a fare
una deviazione. Ma finché la pianificazione iniziale è corretta e la rotta ideale
per arrivare a destinazione è chiara, allora non importa: il pilota potrà tornare
sulla rotta ogni volta che sarà possibile. Nessuno perde la testa, tutti la
accettano come una cosa normale e questo non interferisce con la puntualità
dell'arrivo dell'aereo alla destinazione prevista.
Proprio come l'aereo, non è necessario essere perfettamente sulla rotta; non è
così che fai progressi. Non giudicarti. Succedono sempre cose inaspettate. Ma
devi sapere esattamente dove stai andando, e devi impostare una rotta in modo
da poterti riorientare e apportare le modifiche necessarie per tornare sempre su
di essa. Ecco cos'è il viaggio.
Ed ecco da dove inizi! Configura il tuo sistema EPM e tieni sempre a mente
questo: Fai il meglio che puoi con ciò che hai al momento. Se lo fai, puoi stare
certo che potrai fare dei progressi come mai prima d'ora, e potrai essere
decisamente orgoglioso di te stesso.
184.
OUTRO
Eccoci qui! Sei arrivato alla fine di tutta questa storia.
Ascolta, spero che questo libro ti abbia messo su una nuova strada, e che tu stia
già applicandone i principi. Spero davvero che tu possa realizzare il tuo piano di
studio EPM, e che il tuo primo ciclo di 3 mesi sia iniziato. In caso contrario,
dai, torna indietro e fallo ora!
Sono entusiasta e non vedo l'ora che tu possa sperimentare ciò che questo potrà
fare per te in futuro. So che questo può farti pensare che dovrai fare molta
pianificazione, e che dovrai scrivere molto prima di andare avanti. Ma non ho
dubbi che presto ti sembrerà come guidare una macchina, pensando a
malapena a tutte le cose che devi fare - allacciare la cintura di sicurezza, avviare
il motore, fare una curva, fare il pieno di benzina, e così via - tu decidi solo
dove vuoi andare, e usi l'auto per arrivarci.
Se hai trovato prezioso questo libro, dillo a tutti coloro che potrebbero trarre
vantaggio dal metodo EPM. Per me significherebbe molto se tu prendessi in
considerazione il fatto di consigliare questo libro a quanti più colleghi
musicisti possibile, in modo che tutti insieme possiamo studiare
con qualcosa di divertente, ottenere dei risultati, e infine aiutare le
persone a capire meglio se stesse, aumentare la loro fiducia, e
permettere loro di creare della musica migliore.
185.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
Non vedo l'ora di incontrarti di persona un giorno in uno dei miei drum camp,
seminari, clinic o concerti.
Benny
186.
187.
PRATICA EFFICACE PER MUSICISTI
188.
INFORMAZIONI SULL‘AUTORE
Benny Greb è attualmente uno dei batteristi più stimati al mondo. Non solo è
stato il protagonista di quasi tutti i principali festival di batteria, ed è stato in
tour in tutto il mondo con le sue clinic e i suoi drum camp, ma è anche
riconosciuto come compositore e bandleader della sua band, Moving Parts, che
ha vinto il rinomato premio ECHO Jazz, l'equivalente tedesco di un Grammy
nel jazz.
Oltre a condurre drum camp a livello globale, ha pubblicato due dei prodotti
didattici di maggior successo e acclamati dalla critica, he a ua e
ru e he rt a c e ce r e, e ha contribuito a creare molti
prodotti firmati disponibili per tutti i batteristi di oggi.
www.bennygreb.com
189.