Po Viscere e Postura

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Dr.

Matteo Tuvinelli
Osteopata D.O.

Docente di:
Pratica Osteopatica
PRATICA OSTEOPATICA

INTERFERENZE DEL TUBO DIGERENTE


SULLA POSTURA
STOMACO
Posizione: epigastrio e ipocondrio sx

Dimensioni: lunghezza: 25 cm /18 cm


spessore: 10 cm / 0
cm

Funzioni: trasformazione del bolo in


chimo grazie alla secrezione dei
succhi gastrici

Mezzi di fissità: diaframma


esofago
duodeno
peritoneo
(milza-colon-fegato)

Innervazione: n. vago (parasimpatico)


T5/T10
STOMACO
PUNTI DI REPERE ANTERIORI:

• CARDIAS !2 cm a sx dello xifoide


• FONDO ! appoggiato al
diaframma K5/K6 a sx
• PILORO ! 3 dita trasverse al di
sopra dell’ ombelico (di poco a sx o
dx)
• ANTRO PILORICO ! a livello dell’
ombelico

PUNTI DI REPERE POSTERIORI:

• CARDIAS ! posteriormente a
livello del disco D10/D11
• PILORO ! a livello di L1 o L3
INTESTINO TENUE
• formato da duodeno, digiuno, ileo

• lunghezza totale: circa 6/7 metri

• si estende da piloro a valvola ileo-


ciecale

• il duodeno è successivo allo stomaco


ed è retroperitoneale

• Il digiuno e l’ileo occupano la


porzione centrale e inferiore della
cavità addominale

• Entrambi sono ancorati alla parete


addominale posteriore per mezzo del
mesentere
DUODENO

Posizione: mesogastrio
è diviso in 4 porzioni
Dimensioni: lunghezza: 25 cm
calibro: 4,7 cm

Mezzi di fissità: piccolo omento


peritoneo
m. o leg. Del
Treitz
papilla d.
maggiore
papilla d. minore
n.b: è un organo molto fisso!

Innervazione: n. vago (parasimpatico)


T5/T10
DUODENO
PUNTI DI REPERE ANTERIORI e
POSTERIORI:

• è a forma di C e l’ ombelico è al
centro della C
• PILORO ! anteriormente si trova 3
dita trasverse sopra all’ombelico, in
posizione mediana o leggermente a
destra (posteriormente a L1)

• TRATTO D2 ! a lato dx dell’


ombelico

• Angolo D - D ! 2 o 3 dita del


paziente obliquamente sopra e a
sinistra dell’ombelico
(posteriormente è a livello di L2, alla
COLON A/T/D
PUNTI DI REPERE:

• PUNTO DI MC BURNEY (appendice) !


1/3 prossimale alla sias sx (linea da sias
a ombelico)

• VALVOLA ILEOCIECALE! 2 cm sopra


Mc Burney

• FLESSURA EPATICA ! a livello della


10° costa a dx

• FLESSURA SPLENICA ! a livello dell’ 8°


costa a sx

• COLON SIGMOIDEO ! molto


variabile, di solito fossa iliaca sx

• COLON TRASVERSO ! scende a


livelllo dell’ ombelico
INTESTINO CRASSO
• formato da cieco, colon ascendente,
colon trasverso, colon discendente,
sigma, retto

• Il diametro, man mano che si scende,


si riduce fino ad allargarsi di nuovo nel
retto (ampolla rettale)

• si estende da valvola ileo-ciecale all’


ano

• innervazione: Parasimpatica ! nervo


vago fino ai due terzi del trasverso,
mentre da lì in avanti è il plesso sacrale
(S2- S4). Simpatica!T11- L2.
COLON ASCENDENTE

Posizione: fianco dx

Dimensioni: lunghezza circa 15 cm,


larghezza di poco inferiore al cieco

n.b: è un organo retroperitoneale


(come colon discendente) ed è
adeso alla parete addominale
posteriore
COLON TRASVERSO

Posizione: ipocondrio dx, epigastrio/


mesogastrio, ipocondrio sx

Dimensioni: lunghezza fino a 50 cm

n.b: forma come un C che arriva


inferiormente fino all’ombelico
Il colon trasverso è completamente
avvolto da peritoneo.
COLON DISCENDENTE

Posizione: fianco sx

Dimensioni: lunghezza simile al


colon ascendente

n.b: È retroperitoneale fino al


livello della cresta iliaca sinistra.
Rispetto al colon ascendente, il
colon discendente ha un calibro
inferiore ed è posizionato più in
profondità.
SIGMA, RETTO e ANO
Posizione: ilaca sx e ipogastrio
SIGMA
Tendenzialmente ha due curvature
Il meso che sottende il colon sigmoideo
distale si accorcia rapidamente in direzione
della pelvi.

RETTO
Il colon retto segue il sigma a livello di S3.
È l’ultima parte dell’intestino crasso, fino
all’orifizio anale.
È per lo più verticale.

ANO
È la porzione terminale dell’intestino, al
contatto con l’esterno.
Ha inizio alla giunzione ano- rettale e
termina a livello dell’orifizio anale.
È posto 2- 3 cm anteriore al coccige.
DIGIUNO/ILEO
Palpazione con un
approccio globale tra il
colon ascendente e
discendente
Fattori che influiscono i movimenti
viscerali

SNA SNS PATOLGIE (sia


(influenzato a (connesso alla in fase acuta
sua volta da s. struttura che cronica)
nervoso muscolo-
somatico e scheletrica)
endocrino)
STUDI SCIENTIFICI
CAUSE DI OBESITA’
• Patatine, patate fritte
• Coca Cola e le bevande zuccherate (tutto lo
zucchero liquido in generale)
• Carne e formaggi (diete iperproteiche)
• Fast food
• Sedentarietà
• Cibi ipercalorici (merendine, dolci)
• Cereali raffinati
• Episodi di catarro, bronchite, febbricola sono
significamente inferiori nei lattanti e bambini che
non assumono proteine animali
STUDI SCIENTIFICI
• Studi prospettici: rischio obesità aumenta del
60% per ogni lattina bevuta in più al giorno
• Dieta iperproteica: digestione proteine e grassi
formano corpi chetonici che avvelenano il
centro dell’appetito e sono poco assimilabili.
• Latte materno 1-2% di proteine è l’alimento
ideale per il bambino, il latte artificiale è più
ricco di proteine e aumenta rischio di obesità,
è l’unico cibo indispensabile al lattante fino a
4-5 anni
STUDI SCIENTIFICI
• Il glucosio è un fattore prognostico di tumore al cervello,
il tumore necessità di quantità superiori di 20 volte i
valori di riferimento
• Studio su 10000 donne ha evidenziato una percentuale
significativamente superiore di ammalarsi di tumore in
chi è sovrappeso e ha più ormoni sessuali maschili
• I Sintomi della Sclerosi Multipla possono arrestarsi
seguendo un regime alimentare specifico
• I derivati del latte fanno aumentare la presenza degli
ormoni maschili, con un aumento della possibilità di
tumori.
STUDI SCIENTIFICI
• Proteine animali favoriscono l’osteoporosi e la perdita di
Calcio
• Antociani (tipo di antiossidanti che danno la colorazione
rosso-arancione ai frutti) riducono il rischio di tumore
• I coloranti artificiali aumentano l’irritabilità in
particolare nei bambini
• Correlazione tra alti livelli di glicemia e ADHD (deficit
dell’attenzione da iperattività)
• Aumentando l’apporto di grassi cresce la possibilità di
ammalarsi di carcinoma mammario
• 1000 persone al giorno si ammalano di tumore, 465
muoiono ogni giorno, 80 di questi per il fumo di sigaretta
ALIMENTAZIONE BAMBINI
• Latte materno possiede 1-2% di proteine
(povero di ferro), il latte artificiale ha una%
maggiore di proteine
• Dieta iperproteica stimola la produzione di
IGF1 che stimolano la crescita cellulare e in
particolare dei pre-adipociti
ALIMENTAZIONE BAMBINI
FAO - OMS - American Dietetic Association - Dietitians
of Canada

• Proteine: legumi, cereali, noci e semi forniscono tutti gli aminoacidi


essenziali
• Ferro: pesce, legumi, vegetali di colore verde scuro, noci, cerali
arricchiti di ferro e altri semi, (assorbimento è ostacolato da fitati e
tannini, facilitato da vitamina C)
• Zinco: legumi, noci, lievito, germogli, prodotti fermentati
• Vitamina A: sufficienti le verdure giallo-arancioni e verdi
• Omega 3: pesce, alghe, lino e noci
• Vitamina B12: supplementazione nei vegani per la mancanza di latte
(latte di soia o cereali fortificati con questa vitamina)
• Vitamina D: 30 min di sole su faccia e mani 3 volte/sett, pesce e carne
• Fibre: poche < 3 anni perché riducono la densità energetica e l’intestino
non è maturo
• Calcio: latte, frutta secca e semi
•X

OBESITA’
SINDROME METABOLICA
1. Circonferenza della vita donna > 85cm
uomo > 100 cm
2. PA > 130/85 mmHg
3. Glicemia a digiuno > 100 mg/mL
4. Trigliceridi > 150 mg/mL
5. Colesterolo HDL < 50 mg/mL
OBESITA’

• Esiste correlazione statistica tra l’obesità e


l’assunzione di proteine animali, zuccheri e
grassi.
• Aumento significativo di tumori a: pancreas,
intestino, prostata, seno, cistifellea e rene
• Ipercolesterolemia
INFIAMMAZIONE
• Ac. Arachidonico precursore delle prostaglandine
infiammatorie è riccamente contenuto nelle carni e
nei formaggi

• Lo zucchero e gli alimenti che innalzano i livelli di


insulina sono sostanze pro-infiammatorie

• Infiammazioni intestinali, mucositi, m.di Chron


evitare lo zolfo, quindi limitare le proteine animali
(putrefazione metionina e cisteina che danno origine
all’idrogeno solforato) e le fibre dei cereali induriti
al forno, preferire creme di riso integrale, di
legumi, verdura, frutti di bosco.
INFIAMMAZIONE
CIBI CONSIGLIATI
• Riso integrale
• Grasso del pesce
• Olio di oliva e di lino
• Verdura e alghe
• Frutti di bosco
• Polifenoli contenuti nelle fibre e nei cereali
• Legumi
ALLERGIA o INTOLLERANZA
ALLERGIA

Rapida ed esagerata reazione patologica del sistema immunitario nei confronti di un


alimento ingerito. 6% nei bambini, 1-2% adulti.
L’allergia alimentare è dovuta ad una anomala soppressione dei normali meccanismi di
tolleranza immunologica nei confronti delle proteine ingerite: latte, uova, soia,
arachidi, nocciole, pesci e crostacei.

INTOLLERANZA

possono essere causate da:

1. Fattori propri dell'alimento, come contaminanti tossici (ad es. tossine presenti nei
funghi)
2. Proprietà farmacologiche dell'alimento (istamina o tiramina in pesci, crostacei o
formaggi stagionati, solfiti in bevande fermentate)
3. Infezioni gastrointestinali

Non sono riferibili a intolleranze alimentari: cefalea, depressione, scarsa


concentrazione, dolori articolari, congiuntiviti, edemi e soprappeso, cellulite, infezioni
ricorrenti.
TEST
Per le ALLERGIE ALIMENTARI è necessaria un'accurata visita allergologica e
sono disponibili test diagnostici (dai test cutanei ai test di laboratorio, ai test di
scatenamento) validati scientificamente.
Per le INTOLLERANZE ALIMENTARI invece non sono disponibili test
attendibili!!
I test "alternativi” tra cui:
Kinesiologia applicata (DRIA test e simili),
Test di citotossicità (Cytotoxic test o test di Bryan o ALCAT, ecc.), Test EAV
(elettroagopuntura secondo Voll, Vega test, Sarm test, Biostrength test e loro
varianti),
Test di provocazione/neutralizzazione
Test di provocazione/ neutralizzazione sublinguale
Biorisonanza
Analisi del capello
Iridologia

NON sono attendibili in quanto non sono in grado di individuare agenti causali di
presunte "intolleranze alimentari", sono privi di validazione scientifica e non
sono riproducibili.
GLUCOSIO
RESVERATROLO LATTE
Insulina, IGF-I, EGF CARNE

AMP/ATP

IGF1R,EGFR RAS NF1


LKB1 QUERCITINA
PI3K
AMPK
AKT PTEN

TSC
RESTRIZIONE
TNF-a
CALORICA RADICALI
METFORMINA LIBERI
mTOR

HIF

VEGF, PDGF,TGF
LATTE
(leucina)
GLUTINE
• Aggregato proteico contenuto in alcuni cerali quali
farro kamut orzo grano segale.

• Non ha alcun funzione nutritiva ma ha un


importante aspetto tecnologico in quanto migliora la
lievitazione nel processo di panificazione.

• Costituito da proteine, le “prolamine” contenenti


l’aminoacido “prolina” che può dare problematiche
di sensibità al glutine se dà problemi extraintestinali
o di malattia celiaca se la prolina “coinvolge” la
mucosa intestinale.
LATTICINI
LIEVITI
AMIDI
• L’amido non è solubile in acqua, alcol o etere.
Questa è la ragione per cui mangiando
regolarmente pasta e riso si può assistere ad
una importante costipazione degli organi
coinvolti nella digestione, e in seguito di tutti
gli altri.
NICHEL
• Uno degli elementi esistenti in natura
frequentemente coinvolti dai processi irritativi
è il nichel (soprattuto cutanei),1 la maggior
esposizione per la popolazione è la sua
presenza nei cibi. Tale metallo presente
soprattutto nei vegetali ha la proprietà di
attivare processi di immunostimolazione,
attivando in chi è allergico o se assunto in
grosse quantità, vari sintomi che possono
colpire diversi sistemi: gastroenterico,
cutaneo, polmonare e osteoarticolare.2,3
NICHEL
• È stato inserito tra la lista dei metalli
potenzialmente carcinogeni per l’uomo.4
• Uno degli alimenti più ricchi di nichel è la
lattuga e in generale tutte le verdure a foglia.5
• Il nichel è presente nell’acqua, nel suolo e
nell’aria e le piante riescono così ad assorbirne
grandi quantitativi.1 Anche gli animali
assumono nichel ma dalle piante e/o da altri
animali, quindi non direttamente e di
conseguenza in misura minore.1,5
NICHEL
L'insalata, visti i poteri irritativi sia enterici sia
dermici, non è un alimento che fa male, bensi
un alimento errato se utilizzato in dosi
eccessive. Inoltre c'è da sottolineare che dal
punto di vista nutritivo non ci sono sostanze utili
per noi al suo interno se non acqua e sali
minerali, e che la scissione della cellulosa, di
cui è principalmente composta l'insalata, a noi
esseri umani non è concessa.6,7
INTEGRAZIONE NEURO-FASCIALE
Interferenze ascendenti
Diaframma
Mediastino
Tenue esofago
Colon
Scaleni

Dismorfismi come scoliosi e Scheuermann


INTEGRAZIONE NEURO-FASCIALE
INTERFERENZE VISCERALI

Riflessi Trazioni per Alterazioni Alterazioni Alterazioni Deficit


viscero-somatici mezzi di fissità necessarie alla pressorie antalgiche funzionali
e somato-viscerali fisiologia d’organo

Nota: nell’uomo le interferenze neurologiche sono molto più potenti in direzione viscero-
somatica, ovvero da un organo all’apparato muscolo-scheletrico, piuttosto che in direzione
somato-viscerale. Sembra che le strutture che compiono una funzione vitale per l’organismo,
siano maggiormente schermate da possibili interferenze aberranti (36)
INTEGRAZIONE NEURO-FASCIALE
Disfugnomonicità: Interferenze specifiche del tubo
digerente
Glutine Lieviti
iper-tono e Nichel Iper-tono e
dolorabilità Latticini Iper-tono distensione Amido
sulla regione Iper-tono e tenue e tenue e Iper-tono Esofago e stomaco
pelvica distensione trazione trazione generale Irritazione, iper-
del colon che colon e della da radice del dell’intestino tono e trazione
necessita di trazione da radice del mesentere e da “addome
gastrica ed
spazio apon. mesentere apon. a tavola” esofagea
trasversale trasversale
GASTRITE
PRE-POST
TRATTAMENT
O
GASTRITE

•F
LIEVITI PRE E POST RIMOZIONE
LIEVITI - LATTICINI
•H
GLUTINE PRE-POST RIMOZIONE
GLUTINE
AMIDI
BERGAMO Via G.B. Moroni, 255
BUSTO ARSIZIO Via Pascoli, 1

Info: 035 259090 – 0331 677284


[email protected]
www.accademiaosteopatia.it

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