La Prima Guerra Mondiale

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LA PRIMA GUERRA

MONDIALE

COME NASCE E COME SI SVILUPPA


LA “GRANDE GUERRA”
ALLEANZE PREESISTENTI

TRIPLICE TRIPLICE INTESA


ALLEANZA

Austria Francia
Germania Russia
Italia Inghilterra
Il contesto e le cause
L’Europa è in piena Belle Epoque, lungo periodo di
pace, sviluppo e benessere a cavallo fra i due secoli

Cause remote della guerra


La crescita economica della seconda rivoluzione
industriale, la crisi di sovrapproduzione
di fine secolo, la necessità di trovare nuovi mercati,
l’imperialismo a danno dei Paesi
più deboli, il nazionalismo, il razzismo crescente.
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra

In FRANCIA il revanchismo (senso di


vendetta):
• Rivincita anti tedesca per riconquistare
l’Alsazia e la Lorena
• Diffuso e crescente antisemitismo
• Nazionalismo e imperialismo
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra
In GERMANIA il kaiser Guglielmo II aveva dato
origine al Secondo Reich, molto
nazionalista:
• Idea pangermanista: tutti i tedeschi
dovevano essere inglobati nella
Germania
• Creazione di un impero coloniale tedesco
che si scontrerà con le altre potenze
coloniali europee
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra
In RUSSIA lo zar Nicola II era poco abile
nel governare.
La popolazione, povera e arretrata, si
ribellò per ottenere la costituzione e fu
una carneficina.
L’idea del panslavismo si diffondeva (unione
di tutti gli slavi d’Europa sotto l’egemonia
russa)
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra
L’imperatore austro-ungarico Francesco
Giuseppe non riusciva a gestire la
Questione balcanica:
-l’Austria aveva perso le regioni italiane, ma si
erano ora anche formati nuovi stati slavi a
sud: Bosnia, Montenegro, Albania,
Macedonia, Transilvania
- ma tra tutti emergeva il sogno della Grande
Serbia, che cercava l’indipendenza, il
panslavismo, lo sbocco sul mare
Ma che cosa succedeva?
L’impero AUSTRO-UNGARICO
I SERBI CONTRO L’AUSTRIA
La Serbia era ancora un piccolo Stato,
ma aspirava a diventare un grande
Paese, come lo era stato nel Medioevo.

I Serbi desideravano la caduta


dell’Impero ottomano e la
frammentazione dell’Impero
austroungarico per poterne approfittare
e unificare molti aree dei Balcani .
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra
In INGHILTERRA:
Una nuova crescente rivalità con la Germania
- per le colonie
- per la produzione industriale
COLONIALISMO ALL’INIZIO DELLA GRANDE GUERRA
Ma che cosa succedeva?
Cause immediate della guerra
In ITALIA l’irredentismo: cioè la volontà di
liberare Trento e Trieste, ancora
austriache

• Manifestazioni nazionaliste e propaganda


a favore della guerra

• Guida: G. D’Annunzio
Causa apparente della guerra
Il 28 giugno 1914
Gavrilo Princip, un
anarchico
nazionalista serbo,
uccide in un attentato
l’arciduca Francesco
Ferdinando, erede al
trono d’Austria e sua
moglie l’arciduchessa
Sofia.
Si precipita verso la guerra - 1914

- 23 luglio: ultimatum dell’Austria alla Serbia che non accettò che funzionari
austriaci partecipassero alla inchiesta giudiziaria contro gli attentatori

- 28 luglio Francesco Giuseppe dichiara guerra alla Serbia.


- Lo zar ordina la mobilitazione generale russa a difesa della Serbia.
- Ultimatum della Germania alla Russia.
- anche la Francia si mobilita in difesa della Serbia
- l’Inghilterra la segue
- La Germania dichiara guerra alla Russia (31 luglio) all’Inghilterra (4 agosto) e
alla Francia (5 agosto)

Tutti erano convinti che, con i nuovi mezzi, sarebbe stata una guerra-lampo
LA PROPAGANDA DILAGA OVUNQUE

Praticamente dovunque in Europa, dilaga la


propaganda pro guerra. Tutti i governi, la
stampa, molti intellettuali, fanno circolare idee
e immagini che creano nel popolo la paura
dello straniero e lo incitano alla guerra.
Arruolamento volontario.
Nazionalismo.
Attacco al “disfattismo”.
vedi immagini
https://www.google.com/search?q=propaganda+prima+guerra+mondiale&client=firefox-b-
d&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwio_MrZtJ7oAhWzoFwKHXe0D8UQ_AUoAXo
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IL BILANCIO
In realtà la Grande Guerra

- durerà 4 anni, 3 mesi e 14 giorni

- causerà circa 12 milioni di morti tra militari e civili;

- diversi milioni furono i feriti.


Aerei
cannoni
bombe
semicingolati
…il telefono!
E ancora
• Gas
• Lanciafiamme
• Automobili
• Mitragliatrici
• Sommergibili
• Cucine da campo
Ma la protagonista fu, inaspettatamente,
LA TRINCEA
• Il 6 agosto i tedeschi occuparono il Belgio,
per entrare in Francia. I tedeschi erano
convinti di occupare velocemente la
Francia con la Blitzkrieg=guerra lampo-

• Ma sul fiume Marna i francesi costrinsero i


tedeschi a ripiegare. Si costruirono le
PRIME TRINCEE (settembre 1914)

LA GUERRA DI MOVIMENTO SI
TRASFORMO’ IN GUERRA DI POSIZIONE
• Si apriva il fronte occidentale: entro
Natale si contavano 400 000 morti

• L’Italia restò fuori dalla guerra nel


primo anno…

• Nel 1916 un nuovo fallito attacco


tedesco alla Francia (battaglia di
Verdun) si concluse, dopo dieci mesi
(febbraio-dicembre), con 700.000 morti
• Sul fronte orientale i russi combattevano
contro tedeschi e austriaci

• Entro il 1916 “solo” 2 milioni di morti…

• Il terzo fronte era quello turco: Inglesi e


arabi contro i Turchi
…e l’Italia?
La Triplice Alleanza era un patto difensivo: il
governo Salandra aveva perciò potuto
dichiarare la neutralità perché l’Austria era
attaccante verso la Serbia.

In Italia si sviluppò quindi un fortissimo


dibattito politico fra interventisti e neutralisti
INTERVENTISTI
Repubblicani
Socialisti estremisti
Intellettuali
NEUTRALISTI
nazionalisti
Liberali di Giolitti
(D’Annunzio)
Papa Benedetto XV
Psi e Cgl
LA VICENDA DI MUSSOLINI
Un giovane Benito Mussoli era direttore del
quotidiano del partito socialista L’Avanti. Il giornale
aveva preso posizione contro la guerra, anche se
piccoli gruppi nel partito erano favorevoli al conflitto.
Mussolini fu inizialmente neutralista, seguendo la
linea generale del Partito socialista, ma poi si spostò
su posizioni nazionaliste e interventiste, entrò in
contrasto con il partito e fu costretto a lasciare la
direzione del giornale e uscì dal partito.
Fondò un suo giornale, il Popolo d’Italia, favorevole
alla guerra. (15 novembre 1914)
• All’insaputa del Parlamento, Salandra
e Sonnino (primo ministro e ministro
degli esteri) si recarono a Londra per
firmare un patto con la Triplice Intesa:
gli alleati promisero, a fine guerra,
Trentino, Alto Adige, Istria, parte della
Dalmazia e protettorato sull’Albania

• L’Italia firmò un’alleanza segreta: il Patto


di Londra e il 24 maggio 1915 dichiarò
guerra alla Germania
IL “RADIOSO MAGGIO”

La maggioranza del Parlamento italiano era contraria alla


guerra e non sapeva del Patto di Londra firmato dal
governo.

Ma a Maggio 1915 il Parlamento votò comunque l’entrata in


guerra spinto dal governo, ma soprattutto dalle grandi
manifestazioni di piazza organizzate dai nazionalisti guidati,
fra gli altri, da D’Annunzio.

Famosa la manifestazione di Quarto dei Mille (5 maggio


1915) in cui D’Annunzio pronunciò un celebre discorso di
incitamento alla guerra.
L’ITALIA IN GUERRA

• Secondo gli accordi con gli alleati dell’Intesa, il compito degli italiani
era quello di aprire un nuovo fronte sulle Alpi, di sconfiggere gli
austriaci e marciare su Vienna mettendo in crisi gli austriaci.

• Il generale Cadorna schierò l’esercito sul fiume Isonzo e sul Carso

e attaccò l’esercito austriaco. Iniziali vittorie italiane. Nel 1915

furono sferrati 4 attacchi, persi 250.000 uomini, solo piccole

porzioni territoriali furono conquistate.


1915-1916
LA REAZIONE AUSTRIACA

• Strafexpedition austriaca (spedizione


punitiva)

• Solo nel 1916 furono lanciati nove


attacchi, ma anche qui la guerra fu di
logoramento, senza grandi
spostamenti, ma con grandi perdite
umane.
1917
LA GUERRA DIVENTAVA
DAVVERO MONDIALE
La svolta del 1917:

A febbraio la rivoluzione russa


porta alla caduta dello Zar e al
governo comunista di Lenin.

I Russi firmato con la Germania il


trattato di Brest-Litovsk, cedono
Polonia, Lituania d Estonia alla
Germania e abbandonano la guerra.
IL RITIRO DELLA RUSSIA CHIUDE IL
FRONTE ORIENTALE CONSENTE A
GERMANIA E AUSTRIA

di concentrarsi sul fronte


occidentale e italiano
Il Giappone si era schierato con l’alleanza per
togliere alla Germania le sue colonie asiatiche
nell’Atlantico i sottomarini tedeschi avevano
affondato moltissime navi americane e
giapponesi, perciò
- per ripristinare i commerci con l’Europa
- per una questione morale di
autodeterminazione dei popoli

NELL’APRILE 1917 GLI STATI UNITI


ENTRARONO IN GUERRA
IL FRONTE INTERNO
In tutti i paesi coinvolti nella guerra era necessario coinvolgere l'intera
nazione in guerra: il "fronte interno". L'intento delle autorità era far
partecipare al clima bellico non solo i soldati ma indistintamente tutta la
popolazione. Parallelamente, fu anche un modo per evitare che
dilagassero idee pacifiste, neutraliste o anti-nazionali.
In Italia furono introdotte leggi in pieno stile militare con pene molto severe,
paragonabili alle punizioni registrate sul fronte nel periodo di Cadorna
contro i disertori. Alcuni reati, anche se commessi lontano dal fronte,
furono giudicati da un tribunale militare: 60.000 civili ad esempio furono
condannati per aver manifestato apertamente il proprio dissenso alla
guerra o aver espresso pubblicamente il proprio disfattismo
(specialmente dopo la disfatta di Caporetto).
Un modo di agire che non risparmiò nemmeno il clero e le loro azioni,
spesso considerate ambigue. Alcuni sacerdoti si opponevano agli aspetti
più sanguinosi della guerra e il Papa era contrario allo scontro con
l’Austria, storico Paese cattolico.
LA STANCHEZZA PER LA GUERRA
Il 1917 è anche l’anno in cui in molti Paesi crebbe la stanchezza
per la guerra e aumentarono le voci che chiedevano la pace.
La Chiesa cattolica era fin dall’inizio stata contraria al conflitto, anche se i deputati
cattolici votarono comunque a favore della guerra per non sabotare gli interessi
dell’Italia. Nel giugno 1917 il papa Benedetto XV lanciò un nuovo appello contro l’
”inutile strage”.
https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2014/09/02/news/cento-anni-fa-benedetto-xv-il-papa-contro-
l-inutile-strage-1.35608895

Il Partito socialista italiano era stato l’unico partito socialista in Europa a dichiararsi
fin dall’inizio contrario alla guerra. Nel 1914/15 era stato l’unico partito a
organizzare manifestazioni contro la guerra. Ma anche al suo interno, in un’area più
estremista, si crearono gruppi pro guerra.
I socialisti venivano attaccati perché accusati di “sabotare” lo sforzo militare
nazionale: così il partito scelse la linea di “non aderire, non sabotare”.
Nel 1917, dopo l’uscita della Russia dalla guerra, il partito rilancia la sua propaganda
contro il conflitto.

I sistemi industriali e sanitari di alcuni Paesi, fino ad allora tenuti in piedi dalla
mobilitazione DELLE DONNE, cominciarono a cedere.
• Intanto nell’ottobre 1917 gli Austriaci
sfondarono il fronte a Caporetto e
costrinsero gli Italiani a ritirarsi sul Piave,
dopo una gravissima sconfitta.

• Il gen. Cadorna coprì di infamia la


battaglia, rigettando la colpa sui soldati.

• Il gen. Armando Diaz fu inviato a sostituire


Cadorna: promise ai soldati che, dopo la
vittoria, sarebbero stati distribuiti terreni ai
veterani
I RAGAZZI DEL ‘99

E LA BATTAGLIA DEL PIAVE

L’esercito italiano in crisi arruolò tutti i giovani che avevano appena compiuto 18
anni. Gli italiani riuscirono a resistere sul fiume Piave. (novembre 1917)
L’esercito italiano guidato da Diaz riesce a
recuperare il territorio fino all’Isonzo (battaglia di
Vittorio Veneto)
Gli Americani e gli Alleati sconfissero i
tedeschi (Amiens) in Belgio e li
costrinsero ad arretrare.
IL 3 NOVEMBRE 1918 L’AUSTRIA
FIRMAVA L’ARMISTIZIO CON L’ITALIA

Il Kaiser tedesco avrebbe continuato la


guerra, ma numerose manifestazioni lo
costrinsero alla fuga. Si formò la Repubblica
di Weimar, che si arrese l’11 novembre 1918
Il presidente americano Wilson propose un
Programma di pace in quattordici punti, presentato al
Senato degli Stati Uniti (8 gennaio 1918) e approvato :
• Libertà di navigazione
• Abbassamento delle barriere doganali
• Evacuazione dei territori russi occupati
• Reintegrazione di Belgio, Serbia e Romania
• Alsazia e Lorena alla Francia
• Società delle nazioni
1 - Pubblici trattati di pace, stabiliti pubblicamente e dopo i quali non vi siano più intese internazionali particolari di alcun genere, ma
solo una democrazia che proceda sempre francamente e in piena pubblicità.
2 - Assoluta libertà di navigazione per mare, fuori delle acque territoriali, così in pace come in guerra, eccetto i casi nei quali i mari
saranno chiusi in tutto o in parte da un'azione internazionale, diretta ad imporre il rispetto delle convenzioni internazionali.
3 - Soppressione, per quanto è possibile, di tutte le barriere economiche ed eguaglianza di trattamento in materia commerciale per tutte
le nazioni che consentano alla pace, e si associno per mantenerla.
4 - Scambio di efficaci garanzie che gli armamenti dei singoli stati saranno ridotti al minimo compatibile con la sicurezza interna.
5 - Regolamento liberamente dibattuto con spirito largo e assolutamente imparziale di tutte le rivendicazioni coloniali, fondato sulla
stretta osservanza del principio che nel risolvere il problema della sovranità gli interessi delle popolazioni in causa abbiano lo stesso
peso delle ragionevoli richieste dei governi, i cui titoli debbono essere stabiliti.
6 - Evacuazione di tutti i territori russi e regolamento di tutte le questioni che riguardano la Russia... Il trattamento accordato alla Russia
dalle nazioni sorelle nel corso dei prossimi mesi sarà anche la pietra di paragone della buona volontà, della comprensione dei bisogni
della Russia, astrazion fatta dai propri interessi, la prova della loro simpatia intelligente e generosa.
7 - Il Belgio – e tutto il mondo sarà di una sola opinione su questo punto – dovrà essere evacuato e restaurato, senza alcun tentativo
per limitarne l'indipendenza di cui gode al pari delle altre nazioni libere.
8 - Il territorio della Francia dovrà essere completamente liberato e le parti invase restaurate. Il torto fatto alla Francia dalla Prussia nel
1871, a proposito dell'Alsazia–Lorena, torto che ha compromesso la pace del mondo per quasi 50 anni, deve essere riparato affinché la
pace possa essere assicurata di nuovo nell'interesse di tutti.
9 - Una rettifica delle frontiere italiane dovrà essere fatta secondo le linee di demarcazione chiaramente riconoscibili tra le due
nazionalità.
10 - Ai popoli dell'Austria–Ungheria, alla quale noi desideriamo di assicurare un posto tra le nazioni, deve essere accordata la più
ampia possibilità per il loro sviluppo autonomo.
11 - La Romania, la Serbia ed il Montenegro dovranno essere evacuati, i territori occupati dovranno essere restaurati; alla Serbia sarà
accordato un libero e sicuro accesso al mare, e le relazioni specifiche di alcuni stati balcani dovranno essere stabilite da un amichevole
scambio di vedute, tenendo conto delle somiglianze e delle differenze di nazionalità che la storia ha creato, e dovranno essere fissate
garanzie internazionali dell'indipendenza politica ed economica e dell'integrità territoriale di alcuni stati balcanici.
12 - Alle regioni turche dell'attuale impero ottomano dovrà essere assicurata una sovranità non contestata, ma alle altre nazionalità,
che ora sono sotto il giogo turco, si dovranno garantire un'assoluta sicurezza d'esistenza e la piena possibilità di uno sviluppo
autonomo e senza ostacoli. I Dardanelli dovranno rimanere aperti al libero passaggio delle navi mercantili di tutte le nazioni sotto la
protezione di garanzie internazionali.
13 - Dovrà essere creato uno stato indipendente polacco, che si estenderà sui territori abitati da popolazioni indiscutibilmente polacche;
gli dovrà essere assicurato un libero e indipendente accesso al mare, e la sua indipendenza politica ed economica, la sua integrità
dovranno essere garantite da convenzioni internazionali.
14 - Dovrà essere creata un'associazione delle nazioni, in virtù di convenzioni formali, allo scopo di promuovere a tutti gli stati, grandi e
piccoli indistintamente, mutue garanzie d'indipendenza e di integrità territoriale.
LA GUERRA ERA
FINITA
Il 18 gennaio 1919 a Versailles si aprirono i
trattati di pace

Discussione tra pace democratica


e pace punitiva
Il risultato: Germania considerata la vera
colpevole della guerra
Alsazia e Lorena interamente alla
Francia
Corridoio di Danzica
Le colonie spartite tra Francia,
Inghilterra e Giappone
Condanna a ripagare tutti i debiti
di guerra
E a rinunciare alla marina, alla
leva, a gran parte dell’esercito
Il risultato: Austria
Divisa tra Repubblica d’Austria e di
Ungheria

Perse tutte le regioni slave

(furono ingrandite la Polonia e la Romania


E nacquero nuove nazioni: Repubblica di
Cecoslovacchia, Regno di Jugoslavia)
ASSETTO DEL 1929
Si riorganizza il Medio Oriente. Lo Stato turco è indebolito e Francia e Gran Bretagna
prendono il controllo di una zona che diventa strategicamente ed economicamente
sempre più importante.
MA L’EUROPA ERA DA
RICOSTRUIRE ANZI SI
PREPARAVANO I
SEMI DI UNA NUOVA
GUERRA…

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