Riassunto Arte - Nel - Tempo - Vol - II

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CAPITOLO 1 – LA CRISI DELLA MANIERA

Il manierismo viene inteso ampiamente in modi diversi a seconda dei secoli :

- Dalla morte di Raffaello (1520) e l’inizio del periodo barocco , dove la valutazione critica
dei secoli l’ha considerata un’espressione inarrestabile di risi e decadenza rispetto alla
perfezione dei maestri precedenti (da Raffaelllo indietro) – NEGATIVA. Sostenuta per
altro da Vasari quando afferma nelle Vite che dopo Raffaello l’arte subisce un
inesorabile declino.
- Attorno agli anni 20 del secolo corrente l’accezione manierismo diventa POSITIVA in
quanto viene interpretata al meglio la cultura del 500, come reazione alle regole
classiche e dunque di ribellione per esse. Successivamente Il Vasari poi ritorna ad
affermare che l’arte manieristica buona può essere accettata purchè l’artista,
padroneggiando le regole del disegno alla perfezione può in quel caso contraddire tal
regole in modo elegante e virtuoso.

Nasce quindi uno stile che contraddistingue l’arte manieristica del maturo cinquecento : la
figura serpentiniana, modo d rappresentare il corpo umano un complicato gioco di
contrapposizioni delle ombre. Le membra del corpo vengono piegate innaturalmente in fluire
del movimento paragonabile alla fiamma, senza che nessuno sforzo appaia sullo sguardo del
personaggio.

Dunque la composizione elegante e ricercata, ed il virtuosismo che ne deriva fanno trionfare la


maniera. Primi esempi possono essere gli artisti ingaggiati dopo il sacco di Roma per
ricostruire l’arte della città :

Esempio : SEBASTIANO DEL PIOMBO quando torna a Roma dopo il Sacco (chiamato da
Clemente VII a ricostruire) nell’opera

- Andata di Cristo al Calvario, 1530, Madrid Museo Prado


Alcuni artisti sono costretti ad andare via da Roma per cercare commissioni, come ad esempio
:

- IL PARMIGIANINO che fugge a Bologna per comporre


o Sacra Conversazione , 1529 , Bologna Pinacoteca Nazionale
o Madonna della rosa , 1529-30, Dresda Gemaldegalerie
Dove vediamo una versione molto intellettuale della madonna, che rese profano questo
soggetto.

o Antea, 1535 – 37 , Napoli Galleria Nazionale di Capodimonte


Dopo Bologna egli torna a Parma, dove realizza per Santa Maria della Steccata a Parma

o Vergini savie e folli , 1535 -40 , Santa Maria della Steccata


o Adamo,Eva, Mosè , Aronne, 1535-40, Maria della steccata a parma

- PERIN DEL VAGA che fugge a Genova dove gli viene commissionato di ristrutturare la
villa-fortezza dei Doria a Fassolo,
o Caduta dei Giganti ,1531-33, Genova Palazzo Doria
- POLIDORO DA CARAVAGGIO che fugge a Messina (dopo Napoli) e realizza
o Polittico per i Carmelitani , 1533-34, Torino Galleria Sabauda

o Andata al Calvario,1534, Napoli Capodimonte


In cui mostra in modo chiaro il suo essere allievo di Raffaello.

- ROSSO FIORENTINO a cui viene affidata la ristrutturazione di Fontainebleau (castello


preferito di Francesco I) eseguendo
o Pietà ,1530-35,Parigi Louvre
In cui mostra uno stile Michelangiolesco pieno di vivi nuovi colori.

CAPITOLO 2 – CULTURA ARTISTICA ROMANA FINO ALLA META’ DEL 500

Comincia a Roma una stagione di decorazioni profane , che si affiancano alla formulazione di
un linguaggio nuovo : più comprensibile e diretto verso la devozione della chiesa, e meno
esigente intellettualisticamente (Concilio Trento).

RINNOVAMENTEO URBANISTICO DI ROMA

MICHELANGELO viene nuovamente chiamato da Clemente VII che gli commissiona alcuni
affreschi della Cappella SIstina

- Il Giudizio Universale ,1536-41 , Roma Palazzi Vaticani, Cappella Sistina (Ma dai!)
- Conversione di San Paolo, 1542-45 , Palazzi Vaticani Cappella Paolina
- Crocifissione di San Pietro, 1546-50, Cappella Paolina

Viene mossa verso l’artista una polemica sul decoro e sul profano. Michelangelo sviluppa
senza avvalersi della prospettiva questi dipinti. Queste sono le ultime opere di Michelangelo da
Pittore, Infatti Durante gli anni Farnesi Roma conosce , proprio grazie a Michelangelo ,un’
attività florida di cambiamento edilizio. Realizza :

- Facciata di palazzo Farnese , dal 1534


- Ristrutturazione del Campidoglio, 1537

Statua equestre di Marco Aurelio nel centro

Applicando una forma ovale e trapeizodale

- Basamento della statua di Marco Aurelio,1538


- San Pietro (absidi e cupola), 1547, Città Vaticano

- Porta Pia, 1561,


PERIN DEL VAGA, che realizza

- Sala Paolina, Roma Castel Sant’angelo,1545-47

in cui dentro dipinge


- Alessandro taglia il nodo di Gordio, 1545-47, Sala Paolina
- Prudenza ,1545-47

CAPITOLO 3 – POLITICA ARTISTICA DEI MEDICI A FIRENZE

La produzione artistica di Firenze dopo gli anni 30 e il prosperare dei Medici sono eventi
dipendenti. Grazie alla loro influenza cominciano una serie di nuove

IMPRESE DECORATIVE
Vengono assunte accompagnate da una rigorosa azione politica e intensa attività di
mecenatismo , con l’attenzione per i valori simbolici e propagandistici delle immagini e degli
edifici. Tra numerosi artisti chiamati a lavorare ricordiamo

FRANCESCO SALVIATI che realizza

- Storie di Furio Camillo, 1545, Firenze palazzo vecchio, Sala Udienze

Primo esempio di decorazione profana.

AGNOLO BRONZINO (Agnolo de Cosimo) il cui stile è ricco di rimandi e citazioni di opere di
Michelangelo, Pontormo e Rosso Fiorentino , che realizza

- Storie di Mosè (La caduta della manna e Miracolo di Mosè) , 1540-45, Firenze Palazzo
vecchio, Cappella di Eleonora di Toledo
- Allegorie, 1540-45 , Londra National Gallery

- Ritratto di Laura Battiferri , 1555-60, Firenze Palazzo Vecchio


PALAZZI STATUE FONTANE E GIARDINI , con un grandissimo contributo del Vasari ,
ricordando in particolar modo Gli Uffizi.

CAPITOLO 4 – SVILUPPO DEL RINASCIMENTO A VENEZIA E NEI DOMINI VENETI

La repubblica di Venezia propone un rinnovamento urbanistico della città definendo tre spazi
vitali :

- Rappresentativo
- Economico
- Militare navale

L’intervento sicuramente più importante da JACOPO SANSOVINO in piazza San Marco , che
viene apprezzata molto dal governo della Serenissima. SI ricordano inoltre del Sansovino il

- Palazzo della famiglia Corner,1533-56,


- Porta della Sacrestia di San Marco, 1545-53

Arrivando a fondere elementi pittorici con l’architettura. Il lavoro per piazza San Marco giunge
in commissione nel 1537. Egli gode di una grande libertà di azione nell’adeguare le regole del
linguaggio figurativo classico alla situazione locale. Abbatte alcune botteghe ingombranti per
ideare il foro ideale-piazza urbano, in modo da ottenere una regolarizzazione longitudinale
dello spazio e lo scenografico isolamento del campanile di San Marco.
ma rimane di fondamentale rilevanza anche il Trattato di Architettura di SEBASTIANO
SERLIO, che propone in modo pratico e illustrato gli ordini architettonici, la scenografia, gli
edifici antichi…in piena rappresentazione Prospettica.

TIZIANO : MATURITA’ E TARDA ATTIVITA’

Per molti anni la pittura lagunare è stata completamente nelle mani di Tiziano, dove la sua
linea di continuità e sviluppo del linguaggio è esemplificata dalla

- Venere di Urbino ,1538 , Firenze Uffizi

L’amicizia con Pietro Aretino rende proponderante l’arte di Tiziano presso le corti italiane come
si può vedere nelle

- Storie Bibbliche (Caino e Abele) , 1542-44 , Chiesa di Santa Maria della salute
E anche in opere come la

- Danae,1546,Napoli Capodimonte

Dove la svolta manieristica, o crisi, costituisce per la’artista infatti solo un momento del
continuo preocesso di arricchimento del suo linguaggio figurativo.
L’artista lascia Venezia nel 1548 per recarsi ad Augusta dove realizzerà il

- Carlo V a cavallo, 1548 , Madrid Museo Prado


In occasione della campagna vittoriosa a Muhlberg contro i protestanti. Egli imprime
un’autorità morale e secolare. La tarda attività di Tiziano è maturata ; non c’è più la felicità e
spensieratezza di un mondo utopico ; la sua arte diviene dunque un’occasione di riflessione
alla luce del recupero del pessimismo ovidiano, allora molto attivo nella cultura Veneta
(prevedeva che il destino dell’uomo fosse in balia di divinità irresponsabili e oppressive).

Le sue ultime importanti opere sono

- Annunciazione , 1564 , Venezia Chiesa di San Salvador


- Tarquinio e Lucrezia , 1570 , Bordeaux Musee des Beaux Arts
IL TINTORETTO

Jacopo Robusti, detto il tintoretto trascorre interamente la sua vita a Venezia. La sua
formazione include la conoscenza della tradizione locale, incarnata al tempo da Tiziano , ma
non si preclude lo studio di maestri quali Michelangelo, Sansovino e degli antichi,
distaccandosi sempre più dalla cultura lagunare.

- Il Miracolo di San Marco , 1548 , Venezia, Gallerie dell’accademia


L’opera sviluppa elementi altamente spettacolari , con un coinvolgimento emozionale degli
spettatori molto grande. Qui risuona il tema dell’intervento miracoloso , dove l’artista sviluppa
la carica suggestiva dei contrasti luministici rinunciando a quelli prospettici-architettonici.

- Il ritratto di Jacopo Soranzo , 1550 , Venezia Galleria dell’accademia

E’ la dimstranza della sua tendenza a rappresentare i personaggi colti nell’attimo in cui sul loro
volto trascorre un’emozione o comunque un elemento di rivelazione della loro interiorità.

- Susanna e i vecchioni, 1557, Vienna Kunsthistorisches Museum


Successivamente quando Tiziano è in fase calante, Tintoretto amplia la sua fama con
importanti teleri consegnati alla scuola grande di San Marco che includono

- Il Ritrovamento del corpo di San Marco, 1562-66, Milano Pinacoteca Brera

- Trafugamento del corpo di San Marco, 1562-66, Venezia Gallerie dell’accademia


- Paradiso , Bozzetto per la tela della Sala del Maggior Consiglio in Palazzo ducale a
Venezia, Parigi Louvre

Il massimo dell’intensità espressiva e meditazione dell’artista sul tema dell’intervento


miracoloso giunge con le opere
- Santa Maria Egiziaca, 1583-87,Venezia Scuola Grande di San Rocco

- Fuga in Egitto, 1583-87, Venezia Scuola Grande di San rocco

In cui emergono rispettivamente l’enfasi gestuale dei personaggi e le tensioni spaziali , e dove
l’ambientazione paesistica prende il sopravvento con toni più intimi e misteriosi nella natura.
Tali elementi verranno riproposti simultaneamente in una delle sue più grandi opere , autentico
testamento pittorico .

- Ultima cena , 1594 , Venezia San Giorgio Maggiore


IL VERONESE

La formazione di Paolo Caliari avviene a Verona , dove ingloba una sapiente orchestrazione
prospettica-costruttiva, alimentata da un colore acceso. Tra i primi lavori che svolge a Venezia
ricordiamo la decorazione del soffitto della stanza del consiglio dei dieci in palazzo ducale
dove dipinge

- Giunone che riversa i suoi doni, 1553-54 , Venezia Palazzo Ducale, Stanza del
Consiglio dei dieci
- Trionfo di Mardocheo , 1555-56, Venezia , Chiesa San Sebastiano (particolare storie di
ester)
Dagli anni 60 la scene dipinte dal Veronese assumono un impianto di rappresentazione più
teatrale, con episodi più sacri e mitologici che trascendono in luminose rappresentazioni
profane.

- Alessandro e la famiglia di Dario, 1565-67,Londra National Gallery


- Cena in emmaus ,1559-60, Louvre

Portano entrambe una regia fastosa, che contrappone classicità a modernità (fondale
architettonico e vestiti dei personaggi), rappresentano episodi sacri.

PALLADIO PER VENZIA E LA TERRAFERMA

Egli fu fondamentale non solo per l’architettura rinascimentale , ma come punto di riferimento
nel mondo fino al creare il fenomeno del palladianesimo, una tendenza che trae origini dai
modelli e dagli assunti teorici usati dall’architetto italiano. Nel 1546 compie la sua prima opera
da architetto :

- Ristrutturazione della Basilica , Vicenza

Successivamente

- Palazzo Chiericati, Vicenza


Sono solitamente sempre due tipologie ricorrenti che conservano sempre il motivo
caratteristico della facciata tempio :

- Costruzioni sviluppate orizzontalmente


- Strutture più compatte a due piani

Come si può vedere nella costruzione della

- Villa Cornaro a Piombino, 1560-65

Palladio usa invece una diversa sistemazione per


- Vlla Capra- Vicenza, 1550-51

- Pianta della Rotonda del Palladio

Le caratteristiche del’edificio sono :

o Pianta centrale a croce greca


o Nucleo costituito da salone coperto a cupola

Successivamente

- La loggia del Capitano, Vicenza,1571


- Chiesa di San Giogio maggiore, Venezia , 1566
- Chiesa del Redentore, Venezia 1576

TRADIZIONE E RINNOVAMENTO NELLA PITTURA VENETA

LO SCHIAVONE Andrea Meldolla compie una rielaborazione dei modelli del Parmigianino per
eseguire opere pittoriche come

- Adorazione dei Magi, 1547, Milano Pinacoteca Ambrosiana


Dove lo spazio e il ritmo dei movimenti sembrano generati dalla poderosa torsione della
colonna intorno alla quale si assiepano i personaggi : il colore è disteso con pennellate larghe
e fluide, producendo effetti di luci cangianti e vivaci accostamenti.

- Decorazione libreria Marciana, 1556-57, Venezia


Costituisce invece un importante penetrazione del gusto manieristico a Venezia anche se
l’assorbimento degli elementi caratteristici di tale gusto è sempre mediato dalla vitalità della
tradizione pittorica locale.

BASSANO Jacopo da Ponte rappresenta è un pittore di nuovo arrivo che giunge a Venezia a
formarsi studiando Lotto e Tiziano. Rimane fedele ad una ricca stesura cromatica, con colori
accostati e contrapposti a larghe campiture o tocchi rapidi e vibranti. I soggetti religiosi nei suoi
dipinti si trasformano spesso in temi agresti , con ricchezza di motivi naturalistici come

- Semina del Grano (Pastorale) , 1558-62, Lugano Collezione Thyssen – Bornemisza


Dove il riferimento alla parabola evangelica del seminatore è trasceso nella rappresentazione
di una scena pastorale.

PARIS BORDON allievo di Tiziano, è invece uno dei primi artisti veneti a sviluppare complesse
partiture scenografiche-architettoniche derivate dal trattato di Sebastiano Serlio come nella

- Consegna dell’anello al doge , 1545 , Venezia Gallerie dell’Accademia


EL GRECO

- Altarolo Portatile (sinistra : adorazione dei pastori, cristo trionfante , battesimo di cristo)
GIOVAN BATTISTA MORONI

- Il Sarto , 1570 , Londra National Gallery


- Ritratto di Antonio Novagero , 1564-65 , Milano Pinacoteca Brera
CAPITOLO 5 – IL RIGORISMO POSTRIDENTINO A ROMA, NELL’AREA PONTIFICIA E
NELL’ORBITA SPAGNOLA

Si creano due fazioni :

- Le immagini sacre, direttamente contestate dai luterani e soprattutto dai calvinisti che
non ammettono lo sfarzo nelle chiese e considerano il culto delle immagini religiose
una pratica che esclude il diretto contatto tra l’uomo e dio.
- La chiesa cattolica riconosce invece il valore didattico e morale di tali immagini e,
rifiutando decisamente il principio del sacerdozio universale, afferma la necessità della
mediazione del clero e dell’intercessione dei santi. Le immagini fanno parte della
tradizione della Chiesa, della sua stessa storia, e non possono pertanto essere
ripudiate in nessun mondo, in quanto divenute ormai parte integrante della liturgia.

Dopo il concilio di Trento nasce comunque una contestazione che si volge contro le licenze
manieristiche che avevano introdotto nell’arte sacra temi e motivi profani fuorvianti,
allontanando i soggetti religiosi dalla necessaria chiarezza di rappresentazione (fu al centro
delle critiche anche il Giudizio Universale di Michelangelo, per virtuosismo anatomico inutile).
Proprio per questa polemica nascono dunque verso il 1560 una serie di artisti che si
distanziano ferocemente dal modello michelangiolesco e in generale dalla Maniera. Alcuni
sono :

- TADDEO ZUCCARI
o Pietà 1564-1565, Galleria Nazionale delle Marche

- FEDERICO ZUCCARI
o Flagellazione , 1573-77 , Roma oratorio di Santa lucia al Gonfalone
I GESUITI E L’ELABORAZIONE DEI NUOVI MODELLI DI ARTE SACRA A ROMA

La riforma cattolica del nuovo ordine religioso dei Gesuiti segna una svolta cruciale nella storia
della riforma cattolica. Paolo III è il fautore di tale ordine e decide, per costruire la chiesa di tale
ordine, di ingaggiare diversi architetti, ma alla fine sceglie Jacopo Barozzi detto IL VIGNOLA.

- Interno chiesa del Gesù, 1571-78

La facciata viene però affidata a GIACOMO DELLA PORTA, che propone un prospetto su due
piani cornato da un frontone e raccordato ai fianchi da volute

- Facciata della chiesa del Gesù,1571-84


I gesuiti si occupano poi degli interni della chiesa, dove ogni opera deve essere libera da
ogni abbellimento inutile o virtuosismo. Così opera , su tale principio GIUSEPPE VALERIANO
che provvede alla decorazione interna di due cappelle laterali alla chiesa del gesù insieme a
GASPARE CELIO e SCIPIONE PULZONE producendo

- Assunzione della Vergine, 1584-88 , Roma Chiesa del Gesù

- Cristo Bendato, 1597, Chiesa del Gesù Cappella Passione


- Ecce Homo, 1597 , Chiesa del Gesù cappella Passione
- Annunciazione, 1587 , Napoli Museo Nazionale di Capodimonte
IL CAUTO SPERIMENTALISMO DI INIZIO SECOLO (1600) IN ARCHITETTURA E
SCULTURA

I primi tentativi di abbandono manieristico sculturale è sicuramente dominato dalla figura del
VIGNOLA il quale tramite opere come

- Chiesa di sant’ Andrea sulla via Flaminia , 1554 , Roma


- Villa Lante a Bagnaia ,1556, Viterbo

Successivamente il Vignola compie lavori carichi di motivi bizzarri e fantastici come per
esempio

- Tempietto del sacro bosco di bomarzo (villa orsini) , 1550-63


- Grotta , 1550-63 , Sacro bosco bomarzo

- Due mostri , 1550-63, Sacro Bosco


PLURALITA’ DI INDIRIZZI E DI ESPERIENZE NELL’AREA PONTIFICIA

FEDERICO BAROCCI torna ad Urbino , che nel 1565 era una città in decadenza , seppur
ancora animata da una notevole vivacità culturale. L’artista si avvicina alle correnti più
innovatrici dei Francescani e dei Cappuccini, interpretandone nella sua opera i novi ideali
religiosi.

- Deposizione di Cristo, 1569 , Preugia Cattedrale San Lorenzo


E’ uno delle opere più importanti , tra patetismo e scultoreità delle figure.

- Fuga in egitto, 1573 , Roma Pinacoteca Vaticana


Dall’armoniosa e morbida fusione dei toni. Il successo dell’artista fu inoltre ingrandito
dall’artista a causa delle stampe tratte dai suoi dipinti come per esempio :

- Madonna delle Nuvole , Bologna Pinacoteca Nazionale


CAPITOLO VI – MOLTEPLICITA’ DI TENTENZE NELL’ORBITA SPAGNOLA E IMPERIALE

GENOVA

Gli importanti architetti presenti a Genova sono :

- GALEAZZO ALESSI
o Villa Cambiaso, 1548 , Genova

o Chiesa di Santa Maria Assunta in Carignano , 1552 , Genova


- LUCA CAMBIASO
o Cristo al cospetto di Caifa , 1570-72 , Genova Accademia Ligustica
o Studio di volumi, Firenze Uffizi Gabinetto disegni e stampe
MILANO

Gaudenzio Ferrari è l’artista che domina il milanese , tra coloro giunti dopo l’inizio della
dominazione spagnola. L’artista manifesta una vivace volontà di aggiornamento stilistico come
nella

- Crocifissione , 1535, Torino Pinacoteca Sabauda

Si può vedere una scena ricca di pathos e tensione. Nel

- Martirio di santa Caterina, 1540-41, Milano Pinacoteca di Brera


Che concepisce teatralmente in uno spazio urbano, indugiando sulla descrizione dei martiri e
conferendo al volto della santa un’ostentata impassibilità.

LEONE LEONI viene chiamato a milano come incisore e medaglie della zecca, dopo però
viene commissionato di fare ritratti emblematici alla corte di Carlo V

- Carlo V che calpesta il Furore, 1551-53, Madrid , Museo del Prado

Con espliciti richiami all’arte classica. La fama di Leoni diviene enorme , al punto che lo
scultore stesso si fa costruire un palazzo dove ospitare le sue collezioni di anticaglie e opere
d’arte, la casa casa degli omenoni. Anche il papa PIO IV ordina allo scultore di fare un
monumento per il fratello da erigere in Duomo, tale è

- Monumento funebre per Gian Giacomo de’ Medici , 1560 , Milano Duomo

La venuta del cardinale Carlo Borromeo regola un pieno e autentico adeguamento delle regole
stabilite dal concilio di trento. Per fare questo si fa affiancare dal PELLEGRINO TIBALDI che
traduce in opera il pensiero pastorale del cardinale sia intervenendo sul costruito sia
progettando nuovi edifici sacri.
- Cortile del Collegio Borromeo, 1564, Pavia
- Chiesa di San Fedele , 1569 , Milano

Oltre all’architettura viene curata dal Borromeo anche l’arte figurativa , in questo senso
espressa da

- ANTONIO CAMPI
o Crocifissione con scene della passione, 1569 , Louvre
- GIULIO CAMPI
o Riposo nella fuga in Egitto, 1566-67 , Milano Chiesa San Paolo Converso
- VINCENZO CAMPI
o La fruttivendola , 1580 , Milano Pinacoteca Brera
- SOFONISBA ANGUISSOLA
o Autoritratto, 1554 , Napoli Museo Nazionale Capodimonte
o Bambina con cfanciullo morso da un granchio, 1560 , Berlino Collezione privata

NAPOLI E SICILIA

Lo sviluppo manieristico di Napoli è determinato principalmente da :

- MARCO PINO
o San Michele arcangelo, 1573 , Napoli Chiesa di Sant’angelo a Nilo
- TEODORO D’ERRICO
o Polittico con Crocifissione, Annunciazione e Deposizione , 1608 , Ercolano
(Napoli) Santuario di Santa Maria a Pugliano
- FRANCESCO CURIA
o Annunciazione , 1596-97 , Napoli Museo Capodimonte

LA CORTE DI RODOLFO II A PRAGA

Il castello imperiale boemo diviene centro di raccolta di una strabiliante collezione mentre
schiere di artisti da tutta europa si insediano nel suo interno e nelle sue vicinanze, sottoposti al
personale controllo dell’imperatore, come ad esempio :

- PAOLO VERONESE
o Venere e Marte legati da Amore , 1580 , New York Metropolitan Museum
- ARCIMBOLDO
o Ritratto di Rodolfo II come vertumno, 1589 , Skoklosters Slott, Svezia
- BARTHOLOMAEUS SPRANGER
o Atena sconfigge l’ignoranza e protegge le Arti e le Scienze
CAPITOLO VII – IL RINNOVAMENTO DELLA PITTURA TRA LA FINE DEL XVI E L’INIZIO
DEL XVII

In campo artistico dopo eventi storici come la sconfitta dell’invincibile armata e la guerra dei
trent’anni , si susseguono degli importanti artisti. La tarda-maniera non è ben apprezzata da
alcuni artisti verso la fine del ‘500 , che diverranno in seguito dei rifondatori di una nuova
riforma della pittura, più su tutti i fratelli CARRACCI e MICHELANGELO MERISI , detto IL
CARAVAGGIO.
Egli partono dal naturalismo e approdano ad un rinnovamento profondo della cultura figurativa,
abbandonando il virtuosismo per tornare alla natura e alla verosimiglianza.

I CARRACCI : LUDOVICO, AGOSTINO , ANNIBALE

L’attività dei Carracci si sviluppa a Bologna presso l’Accademia dei Desiderosi (poi degli
Incamminati) : un’accademia privata di carattere profondamente diverso da quello di istituzioni
pubbliche. La loro proposta più marcata è quella del ritorno al VERO NATURALE. Quest’ultimo
viene recuperato sia mediante un più stretto contatto con la realtà quotidiana sia attraverso lo
studio e la rimeditazione della tradizione rinascimentale. Il disegno punta dunque sempre più
alla diretta comprensibilità e verosimiglianza delle immagini, in accordo tanto con le esigenze
devozionali riformate.

Con ANNIBALE abbiamo

- Ragazzo che beve,1582-83 , New York Peter Sharp Collection


- Macelleria , 1583 , Oxford Christ Church
- Assunzione, 1592 , Bologna Pinacoteca Nazionale

Dove le esperienze naturalistiche rifluiscono nella caratterizzazione dei singoli apostoli, che
manifestano concitatamente il loro stupore di fronte al sepolcro vuoto, mentre al di sopra un
vast spazio di nuvole accoglie la Vergine.

- Pietà, 1599-60, Napoli Museo Capodimonte (commissionato dai Farnese)

Luce che investe le figure e che mette in evidenza il saldo impianto monumentale del gruppo.
In questo dipinto viene idealizzata la bellezza del corpo di cristo.

- Fuga in egitto , 1603 , Roma Galleria Doria Phamphili

Facendo emergere il sentimento della natura tanto ricercato nell’accademia degli incamminati.

Con LUDOVICO abbiamo


- L’annunciazione , 1585, Bologna Pinacoteca Nazionale
- Martirio di San Pietro Toma, 1598-99, Bologna Pinacoteca Nazionale

In cui è presente un severo rigore formale e prospettico che definisce la scena ; diversi
elementi (come il cesto) rappresentano lo studio del vero.

Con AGOSTINO abbiamo

- La comunione di San Gerolamo , 1591-92 , Bologna Pinacoteca Nazionale

Dove si evince la maniera di Agostino, caratterizzata da una forte componente intellettuale ed


erudita, che lo allontana dalla sensibilità devozionale e sentimentale di Ludovico come dallo
slancio appassionato di Annibale.

MICHELANGELO MERISI, DETTO IL CARAVAGGIO (VEDI MONOGRAFIA CARAVAGGIO)

ROMA : SFERA DI INFLUENZA DI CARAVAGGIO, INFLUSSI CARAVAGGESCHI

Caravaggio non ebbe una scuola vera e propria. La mancanza di una scuola e un contatto
diretto con il maestro Lombardo resero naturalmente eterogeneo il gruppo dei pittori attratti dal
suo naturalismo e dalle novità iconografiche suscitarono reazioni e interpretazioni diverse :

- ORAZIO GENTILESCHI
o Annunciazione, 1623, Torino Galleria Sabauda
o Ritrovamento di Mosè , 1633 , Madrid Museo Prado
- ARTEMISIA GENTILESCHI (Figlia di Orazio)
o La Maddalena Penitente, 1617-20 , Firenze Palazzo Pitti
- CARLO SARACENI
o Estasi di San Francesco, Monaco Alte Pinakothek
o Morte della Vergine, Roma Chiesa di Santa Maria della Scala
- ORAZIO BORGIANNI
o Sacra famiglia e santi, 1615 , Roma Galleria Nazionale d’arte Antica
- BARTOLOMEO MANFREDI
o Concerto, 1620, Firenze Uffizi
- JEAN VALENTIN DE BOULOGNO
o Scena Osteria, 1616-20 , Parigi Louvre
- SIMON VOUET
o Tentazione di San Francesco, 1624, Roma Chiesa di San Lorenzo in Lucina
- GERRIT VAN HONTHORST
o San Giuseppe falegname, 1617 , Montecompatri , Convento di San Silvestro
ROMA : GLI EMILIANI

(per GUIDO RENI guardare MONOGRAFIA)

La situazione a Roma, con l’accademia di Annibale Carracci prevedeva e vincolava diversi


artisti oltre Guido Reni come FRANCESCO ALBANI, che elabora una personale visione
classicistica , che per una certa vena elegiaca e morbida si distacca sia da Annibale che da
Guido Reni. Si vede dunque

- Storie di Venere e Diana , 1617-18 , Roma Galleria Borghese

Si pongono successivamente i presupposti del consolidarsi di un’estetica classicista , dettata


dall’idea di Agucchi in un trattato in cui egli afferma che la natura non può essere oggetto di
diretta rappresentazione artistica ma deve essere sottoposta ad un processo di idealizzazione
ed elezione.

Le opere di DOMENICHINO (Domenico Zampieri) incarnano i precetti teorizzati da Agucchi ,


facendo della sua pittura una dimostrazione di tali precetti. Dipinge paesaggi con
ambientazioni naturali ispirate nostalgicamente a un’ideale di classicità.

- Guado , 1605 , Roma Galleria Pamphili

GUERCINO (Giovan Francesco Barbieri) , inizialmente accostato a Ludovico Carracci,


derivando uno spiccato interesse per gli effetti di luce e la resa atmosferica.

- Carro di Aurora, 1621, Roma Casino Ludovisi

Valendosi della prova di Agostino Tassi egli dipinge l’intelaiatura architettonica dell’affresco,
traendo il massimo partito dall’effetto di sfondamento illusionistico della volta. Il vibrare delle
luci accentua l’effetto di movimento generato dalle nubi, dagli scorci e dai gesti delle figure.

- Et in Arcadia Ego, 1618 , Roma Galleria Nazionale d’arte Antica

Che si tratta di un memento mori molto drammatica : la morte è presente anche in arcadia, per
la sfortuna dei pastori.

PARTE 2 - DAL BAROCCO AL ROCOCO’

Capitolo 1 – Il barocco e la cultura 600esca

Dopo le astronomiche scoperte di Galileo , si affaccia una nuova concezione dello spazio , non
arginato più nella rassicurante visione geocentrica ma dilatato in estensioni illimitate,
destinante a influenzare l’immaginazione barocca. Il termine in se proviene dall’aggettivo
spagnolo barrueco , che deriva dalla forma di sillogismo baroco. Elemento tipico del barocco è
la rappresentazione dell’estasi in cui l’esperienza interiore viene trasposta sul piano dello
spettacolo e della glorificazione esteriore, usando correntemente teatralità e ostentazione
anche per definire un’ambiguità di inquietudine spirituale.

Le prime opere che hanno inaugurato il barocco sono :

- GIOVANNI LANFRANCO
o Assunzione della Vergine, 1625-27 , Roma Chiesa di Sant’Andrea della Valle
o Apparizione di Cristo a Santa Margherita da Cortona , 1622 , Firenze Palazzo
Pitti

In cui la madonna è rappresentata con luci surreali e pose maestose, tipiche della teatralità
barocca.

- PIETRO DA CORTONA
o Il trionfo della Divina Provvidenza, 1633-39, Roma Palazzo Barberini
- Da cui si evincono dilatazioni dello spazio sentito come continuum popolato da figure
moltiplicabili all’infinito, fusione di spazio reale e spazio dipinto in una nuova entità
spettacolare. La composizione inoltre si espande liberamente attorno ad un centro che
agisce come vortice o risucchio luminoso..
o Cosimo presentato a Giove da Ercole e Vittoria , 1643-1646 , Firenze Galleria
Palatina

Ma il rappresentatore vero e proprio dello stile barocco sarà GIAN LORENZO BERNINI, la cui
arte viene concepita su un duplice rapporto di natura e tradizione.

- Natura : vista come un campo di forze in azione e manifestazione divina,


- Tradizione : come perdita di ogni carattere dogmatico e costrittivo , e libertà
sperimentativa.

La sua arte crea una tensione dinamica e drammatica come testimonia

- David , 1623-24, Roma Galleria Borghese


- Apollo e Dafne, 1622-25, Roma Galleria Borghese

Inoltre sono molto importanti le sue opere nella basilica di San Pietro, in vaticano

- Baldacchino sulla tomba di San Pietro, 1624-33


- Tomba di Urbano VIII , 1628-47

Altre sue opere invece :

- Costanza Buonarelli, 1630-35, Firenze Museo Nazionale Bargello


- Luigi XIV , 1665 , Versailles
Dove emergono le sue doti ritrattistiche, aderenti in modo perfetto al barocco. Ma egli compie
un passo decisivo verso l’attualizzazione e l’integrazione delle tre arti(PITTURA
ARCHITETTURA SCULTURA) nell’importante

- Transverberazione di Santa Teresa, 1646-52, (per la cappella Cornaro in Santa Maria


della Vittoria)

FRANCESCO BORROMINI si oppose al Bernini sulla scena architettonica-sculturale dei primi


decenni del ‘600 , seppur tra loro ci fu sempre un’incompatibilità profonda. L’occasione di
dimostrare la sua differenza artistica. Tale possibilità gli venne concessa con

- L’interno della cupola della chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane , 1638-41

CAPITOLO 2 – IDEA E NATURA NELLA PITTURA DEL SEICENTO

Nel 1633 il pittore e teorico Vicente CArducho scrive a difesa dell’ideale classico-
rinascimentale , giunse a considerare negativamente Caravaggio, poiché il 600 si era aperto
nel segno della rivoluzione naturale di Caravaggio. La polemica riguardante il confronto tra
classicismo e naturalismo vedeva degli elementi opposti e contraddetti tra loro :

- Vero e decoro
- Natura e idea

Il naturalismo fa riferimento , in campo storico-artistico , alla mimesis che pone sullo stesso
piano senza distinzioni gerarchiche tutti gli aspetti del mondo sensibile , dalla figura umana al
brano di natura morta, e contempla dunque il mondo percepibile ai sensi.

Il realismo rappresenta l’ambito estremamente variegato dell’esperienza e della vita quotidiana


, che gli artisti cominciarono a valorizzare fin dal secolo XV.

In italia tra i primi a recepire il messaggio del realismo caravaggesco ci fu

- BATTISTA CARACCIOLO (detto BATTISTELLO) , che f tra i più fedeli dei


caraveggeschi e del realismo. Si può notarlo da opere come
o Battesimo di Cristo, 1610, Napoli Quadreria di Girolamini
- JUSEPE DE RIBERA (detto LO SPAGNOLETTO) che punta quasi ad una
degradazione umana grottesca e deforme. Si nota in
o Martirio di San Bartolomeo , 1630 , Madrid Museo del Prado
o Pietà 1637 , Napoli Certosa San Martino
- MASSIMO STANZIONE
o Pietà , 1638 , Napoli Certosa di San martino
- BERNARDO CAVALLINO
o Immacolata concezione, 1645-50, Milano Pinacoteca di Brera
o Ritrovamento di Mosè, 1650-56, Braunschweig Herzog Anton Ulrich Museum

L’altro grande protagonista accanto a Caravaggio per il naturalismo europeo è senza dubbio
DIEGO VELàZQUEZ di cui ricordiamo :

- Apollo nella fucina di Vulcano, 1631 , Madrid Museo del Prado che a differenza di
Caravaggio la luminosità è diffusa e l’ombra sempre trasparente è intesa come
modificazione dei valori tonali.
- Innocenzo X , 1650 , Roma Galleria Doria Pamphili ammirevole per la singolare
concentrazione psicologica

SVILUPPI DEL CLASSICISMO

Parallelamente all’arte caravaggesca si sviluppa il classicismo, portato avanti da Annibale


Carracci e Domenichino in opposizione tanto agli estremi sviluppi sia del manierismo che del
naturalismo ; essi puntavano a rifarsi gli ideali di equilibrio di misura e di ordine.

Rimane importante l’idea , cioè l’innata capacità dell’artista di distinguere il perfetto


dall’imperfetto , l’ordine dal disordine , la bellezza dalla deformità. I primi a seguire questo
ideale sono :

- NICOLAS POUSSIN con la sua ispirazione per una serie di dipinti di tema mitologico
caratterizzati da un timbro cromatico chiaro e luminoso, ricco di riflessi dorati.
o Giardino di Flora ,1631, Dresda , Gemaldegalerie (ispirazione letteraria derivata
dalla Metamorfosi di Ovidio)
o Morte di Germanico , 1628 , Minneapolis Institute of Arts (ispirazione letteraria
derivata da Historiae di Tacito)
- CLUADE LORRAIN
o Partenza di santa Paola del Prado , 1639 , Madrid Museo Prado dove l’effetto di
profondità è accentuato da quinte di vascelli all’ancora , che guidano la
prospettiva
o Mulino , 1648, Roma Galleria Doria Pamphili con pastori in costume antico
impegnati in danze e processioni religiose che contribuiscono a proiettare una
visione in un’indefinita lontananza temporale che rinviano al mito dell’ Arcadia.
- ANDREA SACCHI nell’ambito della pittura sacra un importante esponente.
o Visione di San Romualdo, 1631, Città Vaticano , Pinacoteca con severa
concentrazione sul significato religioso che si traduce nella soppressione di ogni
elemento accessorio e nel rilievo monumentale , conferito alle figure dei
monaci , colte in atteggiamenti di austera meditazione.
TENDENZE ECCENTRICHE TRA NATURALISMO E BAROCCO

Il ‘600 è secolo di tensioni spirituali e profonde inquietudini : vengono a crearsi delle visioni
artistiche che si oppongono a quelle dominanti del barocco e dell’ideale classico. Esempio è

- JACQUES CALLOT con le incisioni


o Passaggiata , dai Capricci , Ginevra Museè de art e histoire
- GRECHETTO che preferì l’ambito congeniale del capriccio e dei soggetti pastorali
popolati di armenti e animali domestici
o Lo Zampognaro, Galleria Palazzo Bianco
- VALERIO CASTELLO
o Ratto delle Sabine , 1650 , Firenze Uffizi
- ALESSANDRO MAGNASCO
o Trattenimento in un giardino d’Albaro, 1740 , Genova Palazzo Bianco Galleria
o Furto sacrilego , Campoporto(PAVIA), chiesa di Santa maria Assunta

REALISMO E GENERI NELLA PITTURA OLANDESE DEL SEICENTO

L’olanda nel 1609 si divise e si separò dalla spagna e dalle fiandre cattoliche ; questo portò un
destino artistico per le due regioni. L’ olanda continuò la tradizione dei Paesi Bassi , con le
tendenze realistiche. Gli sviluppi di vari generi contraddistingue la pittura olandese, ma se dal
400 l’attenzione per il realismo aveva portato ad importanti opere, solo nel 500 ci fu una
emancipazione di tali elementi di realismo, assumendo un contenuto autonomo.
REMBRANDT E HALS furono i principali sviluppatori di questa pittura, che nonostante non
avessero mai abbandonato l’olanda non si persero le tendenze della pittura contemporanea.

- HALS che ebbe una pittura veloce, con pennellate quasi impressioniste, maestro del
ritratto collettivo
o Allegro Bevitore, 1630, Amsterdam Rijksmuseum
o Reggenti dell’ospizio dei vecchi, 1644 , Haarlem , Frans Hals Museum
- REMBRANDT
o Lezione di anatomia del dottor Tulp, 1632 , L’aia , Mauritshuis (scena
drammatica centrata sull’azione del medico e sulle reazioni del pubblico, con
luce proiettata sulle facce e sfondo in penombra)
o Ronda di notte, 1642 , Amsterdam Rijksmuseum
o Uomo dall’elmo d’oro 1650, Berlino Staatliche Museum
o Stampa dei cento fiorini, 1649, Acquaforte
- JAN VERMEER la cui produzione rappresenta un fenomeno eccezionale e senza
paralleli a cui deve riconnettersi il naturalismo europeo.
o La lattaia, 1658 , Amsterdam Rijksmuseum
o Stradetta, 1658, Amsterdam Rijsmuseum

PITTURA DELLA REALTA’ IN LOMBARDIA E NELL’ITALIA SETTENTRIONALE

- BERGAMO
o CARLO CERESA
 Ritratto di un frate francescano,1635, Accademia Carrara
o EVARISTO BASCHENIS
 Strumenti Musicali, 1660, Bergamo Accademia Carrara
o FRA GALGARIO (VITTORE GHISLANDI)
 Ritratto di cavaliere dell’ordine Costantiniano, 1740 , Milano Museo Poldi
Pezzoli
 Ritratto della nobildonna Isabella Camozzi de Gherardi, Costa di Mezzate
, Collezion Conti Camozzi Vertova
- MILANO
o GIACOMO CERUTI
 Vecchia contadina, 1735 , Collezione Privata
- GENOVA
o LUIGI MIRADORI
 Moltiplicazione dei pani e dei pesci, 1647 , Cremona palazzo comunale
- BOLOGNA
o GIUSEPPE MARIA CRESCPI
 Fiera di Poggio a Caiano, 1709 , Firenze Uffizi

CAPITOLO 3 – I CENTRI DEL BAROCCO TRA 600-700

MERIDIONE, NAPOLI

MATTIA PRETI di formazione Caravaggesca

- Bozzetto per gli affreschi sulla peste di Napoli , 1660 , Galleria Nazionale Capodimonte

LUCA GIORDANO la cui pittura fonde elementi della pittura barocca alla tradizione veneta

- Trionfo di Giuditta , 1703-04 , Napoli Certosa di San Martino, Cappella del Tesoro di
enorme spazialità
- Gloria di San Lorenzo, 1692-93, El Escorial, Monastero di San Lorenzo

LUIGI VANVITELLI

- Chiesa della Santissima Annunziata , 1761-82 , Napoli


CAPITOLO 4 – TRA ROCOCO’ E ILLUMINISMO

Ondulazioni ramificate in riccioli e lievi arabeschi floreali sono in effetti gli elementi formali tipici
del Rococò . Il termine deriva dal francese rocaille che indica un tipo di decorazione per grotte
e giardini a incrostazioni di rocce e conchiglie. Il rococò esalta infatti la fluidità degli elementi
naturali stilizzandoli e annodandoli in una continua , spumeggiante increspatura di valore
decorativo. Si sviluppa per decorazioni interne.

VENEZIA assume un tono di conservatorismo, come si vede nell’opera di GIAMBATTISTA


TIEPOLO

- Nettuno che rende omaggio a Venezia , Venezia Palazzo Ducale


- Vergine del Carmelo che appare al beato Simone Stock,
- Banchetto di Cleopatra , 1746 -50 , Venezia Ca’ Labia
- Gloria di Casa Pisani 1761 – 1762 , Stra, Villa Pisani

SEBASTIANO RICCI

- San Marziale in gloria , 1699-1701 , Venezia Chiesa di San Marziale


- Commiato di Venere ad Adone , 1707-08, Firenze Palazzo Pitti
- Madonna con Bambino e santi, 1708, Venezia Chiesa di San Giorgio Maggiore

GIAMBATTISTA PIAZZETTA

- La gloria di San Domenico , 1724-27, Venezia Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
- Santi Vincenzo Ferreri, Giacinto e Luigi Bertrando , 1737-38 , Venezia Chiesa dei
Gesuati
- Madonna che appare a san Filippo Neri, 1725-26, Venezia Chiesa di Santa Maria della
Consolazione

SCENOGRAFIA E VEDUTISMO

Il diffondersi della scenografia prospettica cambiò gli schemi dell’impostazione prospettica.


Non c’era più un ‘esigenza e un’ideale di continua illusione tra lo spazio della scena e quello
reale, che tanta parte aveva avuto nella scenografia barocca, che con BIBIENA viene definita
veduta d’angolo. Ma anche e importanti aperture panoramiche, dettate dalle nuove fantasie
architettenoiche .

Il centro d’elaborazione per questi nuovi orientamenti è sicuramente il lavoro di

- GIOVANNI PAOLO PANNINI, il più importante interprete di vedute di soggetto romano,


sia reali che immaginarie.
o Santa Maria Maggiore , 1742 , Roma , Palazzo del Quirinale
Per veduta si intende un ambito distinto dalla semplice pittura di paesaggio, volto alla
rappresentazione topografica , in cui l’elemento naturale si integra a quello architettonico.

o Capriccio architettonico , 1735 , Roma Galleria Gasparrini


- CANALETTO (ANTONIO CANAL) che risulta particolare per la resa atmosferica, dalla
scelta di precise condizioni di luce per ogni particolare momento della giornata e da
un’indagine sulla realtà condotta con criteri di scientifica oggettività.
o La casa della vecchia guardia , 1749 , St.James Park-Basingstoke, Collezione
del conte di Malmesbury
o Il cortile degli scalpellini , Londra National Gallery
o Il Canal Grande da Campo San Vio presso ponte di Rialto, 1723 , Milano
Collezione Crespi

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