Metodi e Valutazione Dei Progetti
Metodi e Valutazione Dei Progetti
Metodi e Valutazione Dei Progetti
STATISTICA
L’informazione statistica è data da un numeroun conto è parlare di numeri un conto è parlare di
informazione statistica. Nella predisposizione dei progetti dobbiamo tenere distinte le due cose.
L’informazione statistica sono i numeri più qualcos’altro.
La statistica come scienza e informazione statistica come prodotto di questa scienza.
La statistica come scienza è la scienza della misura che deve produrre un’informazione statistica che non
sempre è un numero ma è qualcosa in più.
Chi produce informazione statistica (persona o enti) e dove trovarla.
L’obiettivo è misurare chi e cosa partendo dal presupposto di misurare un fenomeno. La statistica misura i
fenomeni sociali, economici, demografici, socialifenomeno trasversale
L’impatto economico del turismo è molteplice. Valuti in termini non monetari come arrivi e presenze e poi
in termini monetari ma le due cose non implicano un delta proporzionato. Ci sono forme di turismo a bassa
spesa e altre ad alta capacità di spesa. Devi saper valutare la sostenibilità dei servizi (indicatori di pressione
turistica).
Distinguo i fenomeni semplici dai complessi nell’approccio metodologico.
Il fenomeno semplice è quando è definito e definibile. Il turismo non è definito ma è definito il turista.
692/2011 CE definisce il turista ma non il turismo. Il turismo è il risultato delle azioni svolte dal turista.
Il fenomeno complesso non ha una definizione statistica ne è possibile fornirne una es: la qualità della vita.
L’informazione statistica proveniente da fonti ufficiali: ISTAT, EUROSTAT, OCSE…
22/02/23
Società che disponeva di una scarsa informazione statistica a una società caratterizzata da abbondanza di
dati. Misurare quantitativamente/qualitativamente la realtà il problema risulta essere orientarsi in questi
dati. Il primo problema è selezionare i dati proprio perché abbiamo un diluvio di dati spesso contrastanti tra
loro. (es: non c’è allineamento dati nazionali con dati spesa turistica come mi oriento)
Quando vogliamo fare un processo di valutazione dobbiamo chiarire il modo di trasformazione del
problema reale in problema statistico. Il problema statistico poi può essere di misura quantitativo e
qualitativo.
A seconda dell’approccio ho metodologie diverse se quantitativo o qualitativo.
C’è un comune denominatore: raccogliere informazioni. L’approccio odierno è machine learning di massa
ignorando la qualità dei dati dando importanza ai dati di massa. I dati sono talmente tanti che nascono
relazioni sconosciute alla mente umana. Per questo ci sono gli algoritmi con deep learning con algoritmi
che apprendono dagli errori commessi nel caso di analisi di dati.
I fenomeni valutabili sono: demografici, sociali, economici ma anche generali o specifici come progetti. A
seconda del soggetto e di come lo valuto cambia lo strumento: seleziono le modalità di scelta e il tipo di
dati.
Nel processo di valutazione esistono due approcci:
-costruisco indicatori ovvero delle misure costruite partendo dalle variabili (reddito pro capite, densità
turistica, numero posti letto lordo o netto)
-l’altro è chiamato econometrico alla valutazione utilizza metodi e modelli statistici
Riprendendo il discorso di fenomeno semplice e complesso:
SEMPLICE: è definibile ex ante ed è definito. Nel turismo non vi è definizione di esso, esiste la definizione
statistica di turista, essendo statisticamente definito, ma non del turismo. Es: il disoccupato è
statisticamente rilevato essendo colui che ricerca attivamente lavoro, se sei inattivo non sei incluso.
Discernere.
Se valuto efficacia di programmi e progetti il problema della definizione statistica diventa meno importante
perché ho coerenza interna sempre se non lo applico universalmente esternamente.
Dal punto di vista delle statistiche il detto “lo dicono i dati” è privo di senso. I dati hanno senso se
rappresentano la realtà semplificata da una realtà istituzionale a statisticamente definita.
Non sempre i fenomeni sono definibili, altri sono in evoluzione e devono essere definibili. Le indagini sul
turismo sono sotto regolamento comunitario 692/2011disciplina stats sul turismo e parte su ambiente.
Prima del 2011 le stats sul turismo erano sotto direttiva comunitaria che si differenzia dal regolamento
perché non stringente.
Ciò che precede la produzione del dato e le fasi che devo rispettare per produrre dati statistici di fonte
statistica e fonte amministrativa. Le fasi vengono racchiuse nel termine METADATI.
La realtà statisticata è omogenea nel tempo e spazio ma semplificata e quindi la capacità di descrivere la
realtà può variare a seconda della realtà istituzionale.
27/02/23
Fonti primarie (gia esistente) e fonti secondarie (io effettuo rilevazione).
Quindi o le rilevo o uso dati statistici esistenti.
I dati statistici sono qualcosa in più rispetto al numero. È quella misura che è un linguaggio convenzionale.
La realtà statisticata è omogenea nel tempo e nello spazio.
Dove trovare le definizioni statistiche: esempi di misurazione di fenomeno multidimensionale.
1)BES
2)well being index codex OECD
I fenomeni multidimensionali non sono misurati alla stessa maniera proprio perché le dimensioni scelte non
sono perfettamente identiche.
Esempio di fenomeno complesso/multidimensionale:
sito ISTATglossarioalfabeto permette di conoscere dimensioni statisticamente definito.
BES: Concetto di qualità della vitafondi come pnrr si rivolgono alle aree interne. Il turismo è uno degli
strumenti principali per lo sviluppo economico delle aree interne. In queste aree si vuole sperimentare uno
stile di vita differente legato alle identità territorialiconcetto di enogastronomia e territorio
paesaggistico.
Si è convinti che alcune destinazioni avendo un prodotto più standard non è detto che possa offrire star
bene/qualità della vita rispetto ad altre località meno blasonate.
Come si costruisce la qualità della vita
Cartogrammamappa
Ortogrammagrafico a colonne
Es: BESindicatori e osservazione di fenomeni multidimensionali
Es: andiamo su dati, better life index, dimensioni di una better life e non coincidono con il BES quindi
diversa rappresentazione qualità della vita. In questo caso vi è l’housing, jobs, occupation etc…
Una volta scelti i domini/indicatori devo capire se è meglio avere tanti o pochi? Sono meglio poi indicatori
legati o incorrelati? Dagli indicatori posso arrivare a un unico indicatore di sintesi?
1) con 150 e passa indicatore si pone il problema di interpretazionedifficile comprendere se la qualità
della vita è buona o noindicatore di sintesi che combini linearmente gli indicatori più similiindicatore
composito. Questa analisi Z1 è la sintesi ovvero somma degli indicatori elementari.
L’ISTAT si ferma alle dimensioni iniziali e non fa questo tipo di processoinformazione statistica
disaggregata che non permette neanche un ranking.
Alla domanda meglio tanti o pochi indicatori quindi utilizzo il principio della parsimonia ovvero cerco di
avere un’informazione statistica utilizzando il minimo degli indicatori possibili. Gli indicatori vanno scelti in
base a quello che vuoi venga stimato in base a una coerenza teorica.
Nel better life index vediamo in prima pagina che c’è già un sistema di sintesi.
Un elemento che mi da questo index riguarda la correlazione o meno tra gli indicatori. a destra vi è una
colonna che permette di aumentare o diminuire determinati indicatori a seconda del peso che do ad essi.
Come scegliere i dati e distinzione tra fonti statistiche ufficiali e non ufficiali.
Ufficiali si attengono ad una definizione condivisa in ambito nazionale e internazionale e metodo di
rilevazione omogeneo nel tempo e spazio dato dagli organismi internazionalicomparabile.
È importante vedere se sono sotto direttiva comunitaria o regolamento.
1/03/23
Le fonti statistiche ufficiali hanno definizioni che rispondono a metodologie omogenee uguali per tutti gli
enti e richiedono tempo tra la progettazione/rilevazione statistica e la sua diffusione.
Tutti i soggetti che fanno parte del Sistan hanno un ufficio statistico con il quale colloquia chiedendo i dati
statistici rilevanti o delucidazioni.
Le fonti ufficiali sono quelle che dovrebbero essere quelle di parità qualitativamente superiori e si
oppongono ad esse quelle non ufficiali.
Esse non sono tenute a rispettare definizioni e metodologie fissate per quelle ufficiali. Es: il CENSIS che nel
rapporto fa un’indagine sul turismo romano produce datinon ufficiale perché ha utilizzato metodologie
differenti da quelle alle quali sono tenute quelle ufficiali.
Le fonti ufficiali (enti che partecipano al Sistan) decidono le indagini che devono fare o perché gli viene
imposto dall’alto EUROSTAT oppure dal basso i soggetti del Sistan competenti per area tematica richiedono
di poter fare indagine inserendola nel PSN nel quale andiamo a scrivere tutte le indagini effettuate nel
triennio successivo per area tematica di competenza.
Il dibattito si sviluppa nei circoli di qualità nei quali i rappresentanti discutono insieme ad altri nel Sistan.
La regione è il primo ente Sistan che si occupa di produrre dati statistici sul turismo che poi invia all’ISTAT.
I dati sul turismo escono a 6 settimane e inviati quindi all’ISTAT dopo tale tempo mentre le territoriali
regionali escono a 6-8 mesiproblema tempestività dei datibig data immediata informazione con GPS.
L’ISTAT risponde all’EUROSTATdipartimento che sta sotto all’ufficio affari socialiche si rifà alle nazioni
unite.
Entrambi enti sovra nazionali.
Banca di Italia non fa parte del Sistan anche se è considerata come fonte statistica ufficialeeccezione. È
un’istituzione importante per il turismo perché va a misurare il turismo in entrata/uscita (inbound ed
outbound) che concorre alla bilancia dei pagamenti rientrando nei servizi nei quali rientra il turismo. la
bilancia dei pagamenti registra crediti e debiti.
Lo strumento SIQUAL è lo strumento del sistema della qualità delle statistiche o dati dando la possibilità di
vedere le fasi dell’indagine statistica vedendo rilevazioni ed elaborazioni.
Nella lista SIQUAL le varie voci sono affiancate da R (rilevazione) E (elaborazione).
L’informazione statistica diffusa non coincide con quella potenzialmente disponibile perché quella diffusa è
solo una parte di quella rilevata che io ISTAT ritengo quella importante
In realtà ogni rilevazione statistica lavora con microdati
2/03/23
Cosa è il turismo? è un settore economico? l’aggregato più importante è la spesa spesa turistica. Nelle
statistiche è necessario capire la distinzione tra turisti e viaggiatoriglossario ISTAT
Il turismo può essere indagato tramite le classificazioni economiche.
Il turismo ha due grandi misure: economico (monetario) e non economico (non monetarioarrivi e
presenze). Il turismo è definito multi settoriale e non è un settore economico. il turismo come settore
economico non esiste.
Settore economico: ?
usiamo la classificazione delle attività economiche per classificare le sezioni interne o che partecipano nel
turismo. indice ATECO stabilisce un codice per ogni attività in base alla sezione economica.
È un settore anticiclico non varia spesa con la variazione del ciclo economico.
A: Agricoltura
B-E: industria in senso stretto con F si ha il settore industriale
G-U: servizi che si dividono in market o non completamente di mercato. Es: istruzione e parte di mercato
non mercato.
La sezione I in prima approssimazione può essere associata al turismo (servizi di alloggio e ristorazione)
Per alcune sezioni di attività economiche possiamo misurare il valore aggiunto che il turismo ha nei vari
settori economici. Utilizzando le attività economiche ho una prima misurazione del turismo anche se non
posso valutare l’effettivo peso dal punto di vista economico.
La contabilità satellite è un altro strumento oltre l’indice ATECO che permette ulteriori valutazioni del
settore del turismo.
6/03/23
La NACE REV2 è coerente con la ISIC REV 3comanda a livello totale dandomi un’informazione superiore.
Quando utilizziamo la classificazione ATECO vediamo le statistiche economiche normalmente usate nella
misura delle attività economiche (occupati, valore aggiunto etc.).
Il settore ATECO è un primo strumento per definire il settore turistico ma per alcune attività economiche
questo tipo di approssimazione va bene (55.1,2,3) mentre per altre classificazioni va utilizzato un altro
metodo.
8/3/23
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9/3/23
Viaggi e vacanze: l’indagine in conformità al regolamento europeo 692/2011, dal 1° gennaio 2012 ha
sostituito la direttiva europea 95/57/CE, soddisfa l’esigenza di raccogliere regolarmente dati sulla
“domanda turistica” e di garantire, insieme ai dati sull’offerta, la disponibilità, in ambito nazionale di un
sistema integrati di informazioni statistiche sul turismo.
La variabile monetaria non ha lo stesso andamento della variabile economica anche quando si fanno i
progetti. Se il concetto di sviluppo economico (ha pure le componenti sociali) è diverso dalla crescita
economica. Con sviluppo intendo dire aspetti sociali come alfabetizzazione e altri aspetti connessi e quando
faccio un progetto li tengo in considerazione. La variabile spesa la si ritrova anche nell’indagine di viaggi e
vacanze. L’indagine ci fornisce le caratteristiche sociodemografiche e per tale indagine sono disponibili i
microdati (dati elementari). Il campione composto da famiglie (unità è la famiglia) è una parte che essendo
casuale probabilistico ha i risultati riportabili all’universale.
Nell’analisi dati utilizzando i coefficienti di espansioni ho lo svantaggio di non poter scendere al dettaglio
territoriale e si ferma a quello regionale.
NB: dall’indagine ex viaggi e vacanze (indagine sulla spesa) è l’unica che offre dati sulla spesa (?). nella
contabilità satellite l’aggregato spesa non è quello rilevato da indagine ISTAT o banca di Italia. Un altro
elemento importante che viene da viaggi e vacanze è la distinzione tra vacanze brevi e lunghe.
Vacanze brevi: max 3 notti
Lunghe: 4 o più notti
L’indagine fornisce altre informazioni sul movimento turistico, caratterizzandolo, per esempio in base alla
destinazione del viaggio, al motivo per cui si è viaggiato, alla forma di organizzazione del viaggio, al tipo di
alloggio utilizzato, al mezzo di trasporto, alla durata o periodo anno.
Dal 97 al 2013 l’indagine è stata condotta trimestralmente con tecnica CATI su un campione nazionale
annuo di circa 14k famiglie (Circa 3.5k per trimestre per un totale di 32k annuo di individui)
Dal 2014 è diventata un focus incluso nell’intervista inziale/finale dell’indagine sulle spese delle famiglie. È
condotta mensilmente con tecnica CAPI (COMPUTER ASSISTED PERSONAL INTERVIEW) su un campione
teorico nazionale di 19k famiglie (7k per trimestre)
ASIA (archivio statistico imprese attive)come unità statistica non è esaustivo. Se andiamo a vedere il
numero di unità con le imprese attive sfuggono molte unità (esercizi para o extra albergh). Le imprese a cui
fa riferimento sono le attività economiche con il problema di pesare le singole attività economiche.
Nel questionario devo distinguere tra indagini di fonti statistiche e fonti amministrative.
Per indagine da fonte statistica (es sistema SIQUAL):
1)bisogna fare attenzione al rispondente che deve essere chiaro l’obiettivo della ricerca.
2)scegliere tecnica di indagine attraverso il quale rilevo l’info statistica coerente con le domande che devo
fare (face to face, questionario, CAPI)
3)dividere il questionario in sezioni catturando l’attenzione del rispondente.
Imbuto capovolto:
Imbuto a botte: domande parte centrale
Indagine statistica volta alla customer statisfaction diventa un elemento importante
Nella predisposizione dei quesiti ci sono quelli di controllo per migliorare la qualità del questionario.
L’indagine può essere censuaria
Le altre fonti sono amministrativeho un beneficio o un costo. Il beneficio è che avendo fonti
amministrative ho il caso del singolo albergatore che ha l’obbligo di inviare alla questura i dati relativi alla
struttura. Queste fonti vengono utilizzate perché hanno fatto un adempimento amministrativo.
13/3/23
L’archivio unificato avviene tramite procedura di normalizzazione dopo aver applicato una chiave
identificativa.
Standardizzazione:
censimenti:
BIG DATA: dati telefonici ci permettono di vedere il movimento di dati all’interno della popolazione
Network analysis
ISTATPubblicazionirapporto competitività
Variazioni congiunturali
Variazione assoluta: La variazione assoluta è una misura del cambiamento numerico di una grandezza
economica, come il reddito, la produzione o il prezzo, senza tener conto del contesto in cui si verifica il
cambiamento.
Ad esempio, se il reddito di un individuo passa da 40.000 euro a 50.000 euro all'anno, la variazione assoluta
del reddito è di 10.000 euro, ovvero la differenza tra il reddito attuale e quello precedente.
La variazione assoluta è utile per misurare il cambiamento numerico di una grandezza economica, ma può
essere limitata nel fornire un'indicazione del significato di tale cambiamento. Ad esempio, un aumento del
prezzo di un bene di 10 euro potrebbe essere significativo se il prezzo originale era di 5 euro, ma potrebbe
essere insignificante se il prezzo originale era di 1000 euro.
Per questo motivo, la variazione relativa o percentuale, che tiene conto del contesto in cui si verifica il
cambiamento, può fornire una migliore indicazione dell'importanza del cambiamento in relazione alla
grandezza originale.
Variazione relativa: La variazione relativa, anche nota come variazione percentuale, è una misura del
cambiamento percentuale di una grandezza economica rispetto al suo valore originale.
Ad esempio, se il prezzo di un bene aumenta da 100 euro a 110 euro, la variazione relativa è del 10%,
poiché la differenza tra i due prezzi (ovvero 10 euro) rappresenta il 10% del prezzo originale (ovvero 100
euro).
La variazione relativa è spesso utilizzata per confrontare i cambiamenti in grandezze economiche di diverse
dimensioni, ad esempio per confrontare l'andamento dei prezzi di beni di diverso valore. Inoltre, la
variazione percentuale è utile per capire l'entità del cambiamento in relazione alla grandezza originale.
La variazione percentuale è calcolata dividendo la differenza tra il valore finale e quello iniziale della
grandezza per il valore iniziale e moltiplicando il risultato per 100. Ad esempio, se il prezzo di un bene passa
da 100 euro a 110 euro, la variazione percentuale è [(110 - 100) / 100] x 100 = 10%.
16/3/23
Piano strategicodocumento più importante
Annuario statistico italiano24 capitoli, 19 sul turismo
20/3/2023
La variabile statistica può essere:
-quantitativa (numero)
-qualitativa (attributo)
a livello comunale l’istat non diffonde a livello mensile la diffusione delle statistiche.
-Arrivi, presenze, permanenza media
Un’altra banca dati utile èbanca dati settorialiabbiamo statistiche sulle politiche di sviluppo e l’atlante
statistico dei comuni.
Il concetto di valore aggiunto rimanda allo schema di contabilità satellite che usiamo per misurare il valore
aggiunto del turismo. la contabilità satellite a lvl regionale non esisteper avere tale valore aggiunto quindi
usiamo la classificazione ATECOvalore approssimativo
ASC
Banca di Italia: l’indagine è condotta dal 96 ed è campionaria e riguarda il turismo internazionale, le
informazioni vengono utilizzate per compilare la sezione viaggi della bilancia dei pagamenti che si divide in
due sezioni: PARTITE CORRENTI e MOVIMENTO DEI CAPITALI
Le partite correnti si dividono in bilancia commerciale con esportazioni e importazioni nella quale rientra
anche la sezione viaggi. La bilancia dei pagamenti è lo strumento contabile attraverso il quale registro i
flussi in entrata e in uscita che l’Italia ha nei confronti degli altri paesi (flussi di servizi, beni e capitali tutto
registrato nella bilancia) essendo un’indagine campionaria face to face con circa 70 punti frontiera
selezionati. Una delle variabili più importanti oltre ai flussi è la spesa dei viaggiatori. La spesa viene ripartita
tra trasporto e NON trasporto.
La spesa viene rilevata a fine viaggiospesa effettivamente rilevata
Se andiamo sul sito banca italiapubblicazionirapporti con esteroindagine su turismo
internazionalereport annuale2020 CHIARAMENTE parla del COVID
22/3/23
CAMPIONAMENTO
Esempio; In uno spazio campionario ciascun campione è pari a 5. Se vado ad estrarre ciascuna estrazione da
risultati differenti ma molto simili tra loro poiché si vanno a concentrare in un valore medio dove quindi i
risultati di molti campioni sono simili. Questo significa che; più i campioni sono tanti, più il livello di
probabilità di sbagliare aumenta.
La distribuzione campionaria converge ad un valore medio che è stato ottenuto facendo una media.
Ovviamente è importante che il campione sia di numerosità elevata---> TEOREMA DI LIMITE CENTRALE.
Esempio; mettiamo caso che i membri della classe abbiano tutti la stessa altezza, non avrebbe alcun senso
prendere in considerazione più di un campione poiché ne basta uno.
Più aumenta la variabilità e più aumenta la probabilità, di conseguenza siamo in presenza di più campioni
diversi. Più varia è la probabilità più si ha un’inferenza statistica.
RAGIONATO= dove il modello e campione non è misurabile quindi l’errore è contemplato e infatti molto
spesso si commette
Lo schema di contabilità è uno schema che deriva dal manuale di contabilità nazionale, ossia il regolamento
comunitario UE n.549/2013.
Il sistema europeo di contabilità del 2010 definisce i principi e metodi di contabilità nazionale a livello
europeo e deriva dal System of National Account 2008 delle Nazioni Unite.
Lo schema di contabilità satellite è previsto dallo SNA e SEC che elaborano delle tabelle producendo delle
informazioni che sono coerenti con alcuni aggregati della contabilità nazionale. Quindi, esiste un quadro
centrale che è la contabilità. I conti satelliti possono soddisfare specifiche in materia di dati ed informazioni
statistiche offrendo maggiori dettagli, organizzando ed approfondendo alcuni concetti presenti nel quadro
centrale. Lo schema di contabilità satellite può anche prevedere alcune informazioni supplementari.
23/3/23
La contabilità satellite misura il contributo del turismo sul sistema economico (es: il turismo contribuisce 6%
sul PIL).
Computational equilibrium model: misurano l’impatto sul sistema economico
Moltiplicatori keynesiano: impatto
Tavola input-output: impatto
contabilità satellite: contributo
la differenza tra impatto e contributo è che l’impatto mi permette di collegare il turismo alla variazione del
prodotto interno lordo relazione. L’impatto lo posso misurare quando a determinate variabili collego
l’effetto su una variabile come il PIL.
il contributo è una specificazione ed è misurata dalla contabilità satellite.
La contabilità è definita satellite perché gira intorno a quella nazionale e come appendice dei conti satelliti
che sono tematici:
-conto amministrazioni pubbliche
-conto sul turismo
-conto sull’ambiente
Il sistema europeo dei conti (SEC) e il System national account 2008. Tra i due conti non c’è linearità. La
contabilità satellite non è sotto regolamento e direttiva e risulta essere un esercizio volontario. Ogni 3 anni
viene fatta una relazione sulla quale si suggeriscono le implementazioni che possono essere fatte dal
regolamento. La volontarietà però porta ad avere un approccio soggettivo e quindi non omogeneo (es:
consideriamo PIL Spagna e Italia). La contabilità satellite prevede alcune informazioni supplementari.
Nei conti satellite posso avere caratteristiche diverse:
-conti satellite funzionali: sono strutturati guardano alle funzioni che svolgono gli aggregati economici.
-conti satellite settoriali: mettono in relazione i prodotti con le branche di attività economica (ATECO divide
per settori); il turismo rientra tra i conti settoriali perché mette in relazioni prodotti per branche. Il fatto che
il conto satellite del turismo sia settoriale vuol dire che la contabilità satellite turistica ha come scopo quello
di individuare l’industria turistica perché l’insieme di branche attività economiche aggregate danno il
concetto di industria. Partendo dall’approccio spesa dei visitatori per i prodotti turistici.
La spesa turistica non proviene da indagine viaggi e vacanze o dalla banca d’Italia ma proviene dalla
contabilità nazionale (aggregazione di più dati per quantificare generalmente i consumi delle famiglie
nazionali). I paesi nordici utilizzano i dati che provengono dal lato domanda.
L’approccio per la contabilità satellite è un approccio spesa.
Il conto satellite della prevenzione sociale è collegato ai settori istituzionali: con la contabilità nazionale
parliamo di un insieme di conti che hanno come obiettivo di descrivere la produzione di beni e servizi,
distribuzione e redistribuzione del reddito e il risparmio. Guardando alla contabilità nazionale posso dire
che ho un aggregato di riferimento che è il PIL; ho il gruppo di conti che descrive la redistribuzione (reddito)
generato e come viene distribuito tra chi ha concorso alla produzione di beni e servizi.
Questo gruppo di redditi riceve sussidi o subisce un prelievo fiscale distribuzione/redistribuzione
secondaria. Questo secondo gruppo di conti genera un altro reddito definito reddito disponibile. Il reddito
disponibile in parte viene consumato e in parte risparmio (conti di accumulazione) che verrà reinvestito.
Questo gruppo di conti ha un’entrata e uscita a seconda della posta e si presenta a livello integrato (tutta
italia) oppure a sua volta suddiviso per singoli settori istituzionaliimprese finanziarie, non finanziarie,
amministrazione pubblica, famiglie, settore no profit, resto mondo. Questa articolazione ha delle
specificità per ogni suddivisione.
Nella contabilità ambientale abbiamo i flussi stock (ammontare) e i flussi di materia dove vengono presi in
considerazione flussi e stock misurando l’azione antropica su ambiente (deterioramento) e poi al suo
interno abbiamo il modulo della spesa della produzione ambientale.
Il PIL che misura la produzione di beni e servizi finali (beni e servizi consumati dalle famiglie) e l’ottengo
facendo la differenza tra produzione totale e beni intermedimetodo del valore aggiunto
PIL verde: mira ad isolare le spese che hanno un effetto sul PIL ma rappresentano una riparazione al danno
che la produzione dei beni effettua sull’ambiente.
I conti del turismo rientrano tra i conti di attività economica e prodotti. La compilazione dei conti satellite
deve prevedere sempre quattro fasi (slide)
Tavola 1 spese del turismo inbound per prodotto e per tipologia di visitatori
27/03/23
A seconda del paradigma prescelto si avrà la contabilità satelliteSNA e SEC
Nel capitolo 21 riporta i conti relativi alle attività delle aziende; nel capitolo 22 i conti del settore pubblico,
nel 23 i conti delle istituzioni.
Un aggregato economico non è altro che un valore monetario: tendiamo ad esprimerlo come la
sommatoria di un determinato numero di beni considerando il prezzo per la quantitàaggregato
economico
Questo aggregato può essere espresso in due modi a prezzi correnti ovvero a valori di mercato, è un
aggregato economico in termini nominali (p e q stesso periodo di riferimento). Es: se guardo il PIL a valore
di mercato mi sto riferendo a prezzi e quantità di beni turistici per i rispettivi prezzi dello stesso periodo.
Se mantengo i prezzi a un tempo base precedente e quantità invece che rimane correnteaggregato
economico in termini reali/volume (variazioni).
PIL: aggregato macroeconomico. Da un punto di vista concettuale descrive il valore economico di beni e
servizi finali prodotti all’interno del territorio economico. concetto di produzione finale.
Intero: fa riferimento al territorio economico
Lordo: non viene scorporata l’obsolescenza del capitale fisico (ammortamento). Se la togliessi misurerei il
PINprodotto interno netto.
Il pil misura l’incremento della ricchezza. Questa produzione di beni e servizi finali misura l’incremento
della ricchezza.
Misurando l’incremento di ricchezza assumo che la produzione sia un flusso mentre la ricchezza è uno stock
(quindi l’ammontare).
La produzione si divide in market e non market. Il criterio che si utilizza è quello del 50%. Quando i ricavi
superano il 50% dei costi allora la produzione è market. Distinzione è importante perché quando vado a
valutare i metodi di misura del PIL ne posso considerare tre:
-metodo valore aggiunto
-metodo personale o dei redditi
-metodo della spesa
Un bene è finale quando varca le soglie dell’impresa e va direttamente alle famiglie. Es: mela è bene finale
se da supermarket va direttamente alle famiglie.
La stessa mela invece se divenisse bene per un succo allora diventerebbe bene intermedio per un altro
prodotto finale.
Quando i beni e servizi sono non market uso il metodo personale o redditi e considero la produzione di
attività non market venga fatta dal punto di vista dei costi che sono le retribuzioni.
La produzione finale descrive delle operazioni economiche condotte dagli operatori economici.
Gli operatori sono le unità istituzionali: unità con contabilità completa e autonomia decisionale. Il sistema di
contabilità nazionale considera gli operatori economici aggregati a seconda delle funzioni prevalentemente
svolte.
La somma dei valori aggiunti non da il PIL ma devo inserire le imposte al netto dei contributi sui prodotti.
TAVOLA 5 CONTO DELLA PRODUZIONE DELLE INDUSTRIE TURISTICHE E DELLE ALTRE INDUSTRIE
30/3/23
Ripresa tavola 5
GLOSSARIO: (https://www.istat.it/it/files//2020/06/Conto-satellite-turismo.pdf)
Il consumo turistico interno contabilizza spese ricevute senza esborso monetarioconsumi collettivi. Es:
bonus vacanze non è spesa ma un consumo perché è un trasferimento dal punto di vista della contabilità.
La spesa non coincide con il consumo.
La tavola 5 abbiamo lo studio dell’industria turistica non da intendersi come quella considerata dall’ATECO.
Abbiamo due grandi aggregati VATI (valore aggiunto industrie turistiche) e VAT (industrie turistiche e non).
Nella colonna PRODOTTI abbiamo i servizi/prodotti considerati.
Il valore aggiunto è la differenza tra la produzione totale e i consumi intermedi. Il basi price è al netto di
alcune imposte.
Nella tavola 6 ho l’offerta turistica interna e consumo turistico interni a prezzo di acquisto con iva e
imposte, abbiamo l’output e quota turistica (pari al consumo turistico interno) e quindi il valore aggiunto
quota turismo per quanto riguarda alloggi e visitatori è pari al 99%.
L’industria turistica come definita non ha omogeneità nella perimetralizzazione
Tavola 7: occupazione nelle industrie turistiche. Sono presenti l’industria turistica. Per quanto riguarda i
posti occupati non viene considerato il singolo ma quanti posti occupati dal singolo anche differenti tra loro.
Con le tavole 10a,b,c. prevedono tavole non monetarie a differenze di quelle precedenti.
Le unità di analisi sono il numero di viaggi e numero di pernottamenti. Il numero di viaggi fa riferimento ai
viaggi al di fuori del proprio ambiente economico e poi il numero di pernottamenti. I viaggi sono un flusso il
numero di pernottamenti sono uno stock.
La 10a è a doppia entrata con turisti ed escursionisti e il totale con la somma dei due precedenti. Questa
analisi viene fatta per il turismo inbound, domestico e outbound. Con i pernottamenti parliamo di presenze
e quindi notti.
Per quanto riguarda i pernottamenti se andiamo a vedere quelli del turismo inbound (proveniente da un
Paese diverso da quello di riferimento) nel 2019 sono stati superiori al turismo domestico (italiani che
rimangono in Italia).
Tavola 10b: arrivi e pernottamenti per tipologia di trasporto nel turismo inbound.
10c tipo di alloggio con indici di terminizzazione netti
10b: tavola che ci consente di misurare le unità produttive nell’industria turistica per classi dimensionali di
addetti. Le industrie vengono classificate in base al numero di addetti (1-4, 5-9 etc) e si nota che l’industria
1-4 (conduzione familiare) è quella che prevale.
Per quanto riguarda il conto satellite del 2020 non è stata rilasciata una tavola, è presente il testo integrale
ma non le tavole.
3/04/23
12/04/23
ISPA nel panorama delle fonti statistiche redige le fonti informative.
PNRR piano nazionale ripresa e resilienza e REACT-EU.
13/04/23
SLIDES
Prnnm
21/04/23
La valutazione è fornire misura delle azioni svolte, senza azione e quindi strumento di misura non possiamo
parlare di valutazione. La valutazione può essere quantitativa o qualitativa.
Es: customer satisfaction è una valutazione qualitativa fatta di giudizi. Le valutazioni qualitative vengono
analizzate con delle scale potendole trasformare da qualitative a quantitative o viceversa. (Scala di Lickert).
Oppure utilizzo le parole come elemento formativo e faccio un’analisi lessicale con gli attributi che
maggiormente ricorrono (studio delle ricorrenze)analisi testualesentiment analysisprendo il
fenomeno di studio (turismo) e in base al vocabolario che mi sono creato vado a misurare la ricorrenza
delle parole (buono, accogliente, economico etc) che mi aiutano a sintetizzare le ricorrenze di un vocabolo.
Indicatori per il breve terminecongiunturali che vanno a prendere campioni molto ampi (es: clima di
fiducia delle famiglie). I dati (big data) per questo tipo di analisi vengono presi in generale dai social media
in primis Twitter e i dati telefonici.
L’aspetto qualitativo è sempre quello più importante.
APE digitale: tramite valutazioni statistiche viene fatta una profilazione degli utenti e si va a vedere i luoghi
e destinazioni più consoni in base ai dati inseriti. Con il secondo progetto tutte le strutture ricettive si sono
iscritte al portale avendo come obiettivo finale la sostituzione di booking creando un portale nazionale.
Turismo tedesco
Slide VALUTAZIONE.
Fondamentale risulta essere l’individuazione dei bisogni e dei soggetti così da poter effettuare un
miglioramento.
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE EX ANTE ed EX POST ha due vie differenti: indicatori soggettivi e oggettivi e dei
modelli statistici ed econometrici dove abbiamo una variabile risposta e altre variabili che possono spiegare
(causa-effetto).
Una variabile discretaconto
Con la variabile continuamisuro
Quando i dati sono di conteggio e applico come metodo di valutazione una regressione…
SLIDE SERIE STORICA
-una serie storica: è una serie di dati
26/04/23
Big data è un’informazione che non costa
Errore campionario è misurabile
Distinzione tra approccio scientifico e sociologico a sua volta distinti tra chi utilizza gli indicatori e chi no
Per fare un programma deve essere chiaro cosa fare e chi intercettare
Per fare un progetto devo intercettare una linea di bisogni emergenti non soddisfatti fino ad ora e sto
individuando quindi un mercato potenziale e di riferimento,
la valutazione può essere ex ante o ex post (monitoraggio).
27/4/23
3/5/23
Media, mediana etc
4/5/23
Media aritmetica
Frequenza assoluta e relativa
La media è un valore virtuale e non reale. Il concetto inoltre risente dei valori anomali; nel concetto di
media risultano tutti i viaggi anche di quelli che viaggiano gratuitamente nella casa di proprietà.
Essendo un indicatore virtuale bisogna capire in primis come va ottenuto e capire quale sia il concetto di
scarto nella media presentata.
Le proprietà fondamentali sono due:
-la somma degli scarti è zero
-per levare il problema di segno elevo al quadrato o ragiono in termini assoluti
La somma degli scarti al quadrato è un minimo
Quando lavoro sullo scarto lavoro sulla dispersione intesa come dispersione dei dati rispetto a un centro
La media aritmetica va applicata quando l’andamento dei dati è lineare.
Concetto di scartovariabile scartoscarto quadratico medio derivante dalla varianza
Quando la crescita è esponenziale e non più lineare non posso più applicare la media. Se la classe pesa 70kg
e la classe è composta da 30 avrei risultato X ma con la media geometrica poiché esponenziale perché
cresce l’evoluzione dei dati è la radice nesima del prodotto X con i. i casi studiati.
Calcolo di una distribuzione unitaria di dati che compaiono una sola volta e la radice ha n osservazioni.
Quando la media geometrica è ponderata allora effettuo la radice di n osservazioni per x dati presi in n
osservazioni.
Facendo la media dei valori trasformati in logaritmo ottengo la media geometrica.
Se applico una media piuttosto che un’altra la differenza è minima. Molti usano la media geometrica anche
con valori anomali perché essendo sotto radice abbassa l’influenza dei valori anomali. Per risolvere il
problema dei valori anomali uso la media troncata applicando la media aritmetica togliendo il 25% dei
valori più piccoli/grandi se voglio fare la media troncata al 50%.
Un secondo caso: il valore anomalo è molto diverso dai successivi e lo rimuovo esso però potrebbe essere
importante per l’analisi del fenomeno.
Concetto di moda: media di esposizione calcolabile con ogni tipo di carattere. In una eventuale tabella ho il
numero di consumi di un bene e il numero di luoghi nel quale utilizzato (farmaco/reparto)
La diffrequenza: numerosità assoluta/ ampiezza classe
Mediana: nella mediana i numeri devono essere ordinati per dati qualitativi ordinabili (licenza media,
elementare etc) e inoltre non risente dei dati anomali. La mediana non ragiona sui caratteri ma sugli
elementi di posizione. La mediana è un concetto di bipartizione del concetto statistico e non
necessariamente coincidono. Se media e mediana coincidono la distribuzione statistica è simmetrica e la
curva risulterebbe a campana.
Un altro modo per calcolare il valore mediano è la frequenza relativa cumulata e osservare il valore in
corrispondenza del quale la frequenza relativa cumulata raggiunge il 50%.
Percentili: sono quei valori che dividono la distribuzione in cento parti di uguale numerosità
Se divido in quartili il secondo quartile corrisponde alla mediana. 25-50; 50-50; 75-25.
10/5/23
11/5/23
Carattere indice concentrazione
-Cumulabile
-trasferibile
Essendo l’indice relativo esso vale tra zero e uno. Se non lo dividessi non andrei ad avere un indice relativo.
Cartogramma nel quale l’Italia non c’erano grandi aree di concentrazione di rapporto (?).
Turismo e attivazione di altri settori è 3,32 euro. Poco interscambio con altri settoriservizi poco connessi
ai flussi turistici
Statistica bivariata è quell’indice che utilizziamo per capire se esiste relazione tra variabili. Cosa significa
avere qualche relazione?
Le relazioni sono bivariate: peso o altezza oppure due caratteri qualitative (sesso ((sisi grazie)) e titolo di
studio)
Relazioni statistiche: di per se misura un legame associativoil legame non può essere considerato di causa
effetto e una delle grandi problematiche di questi grandi indici è che dal punto di vista empirico non
possiamo stabilire un nesso di causa effetto ma semplicemente stabilire dei nessi di connessione. Cosa è
che ci spinge a ragionare in termini di causa effetto? È la regolarità con la quale vediamo il simultaneo
accadimento degli eventi, noi concettualmente riproduciamo uno schema di causa effetto laddove il nesso
che si registra è di semplice co-variazione.
Se vogliamo saggiare empiricamente una relazione causale allora dobbiamo ricorrere a un metodo
sperimentale nel quale metto la mia variabile dipendente manipolandola vedendo gli effetti sulla variabile
indipendente.
Sarebbe corretto parlare di covarianza e non rapporto causa-effetto perché il disegno sperimentale sul
quale si basano le indagini statistiche non permettono tutto questo (?).
Quando c’è una regolarità allora anche in un disegno non sperimentale (?)
Ho la frequenza osservata tramite la tabella e da questa ne costruisco una teorica che soddisfa la
condizione di indipendenza (ho la relazione dove moltiplico freq ass di riga per colonna per tutto il collettivo
ho la freq teorica di indipendenza)
Quando la somma delle contingenze è zero allora le elevo al quadrato (contingenza è valore osservato
meno valore teorico tutto al quadrato) la contingenza al quadrato la divido per la corrispondenza e
frequenza teorica e ottengo ?
Devo trasformare l’indice assoluto in relativo dividendo il p quadro per n che moltiplica il meno per n righe
e n colonne.
15/5/23
Differenza sostanziale tra campionamento probabilistico e no. Se è probabilistico scelgo in maniera
ragionata le persone oppure effettuo un campionamento a valanga/questionario che sono di basso costo e
pongo delle questioni più disparate. SEGUENDO un campione probabilistico quando commento mi riferirò
alla percentuale dei corrispondenti.
Nel campionamento probabilistico poiché il campione è una variabile casuale i risultati che ottengo dal
campione essendo probabilistico è una variabile che definisco casuale. Le stime che effettuo a partire da
quel campione vuol dire che quella che prima era una variabile statistica prima era casuale. La stima che
faccio sul campione (es altezza media) anch’essa è basata su variabile casuale.
Modello d’urna: associo un modello probabilistico con variabili che possono essere discrete e continue.
Tutte le variabili tendono a una curva che è quella normale. Se io dimostro che i campioni si distribuiscono
secondo un modello d’urna e che lo stimatore scelto come campione ha andamento normale allora sono in
grado di calcolare l’errore di andamento.
Evento 0 è impossibile, 1 è certo, tra 0 e 1 è incertezza.
La normalità è numero di casi favorevoli fratto il numero di casi possibili e ciò risulta essere la frequenza
relativa.
La frequenza relativa in termini matematici è connessa alla legge dei grandi numeri secondo la quale
all’aumentare del numero di ripetizioni di un esperimento la proporzione con la quale uno specifico
risultato si osserva tende sempre più vicina alla probabilità di ottenere lo specifico risultato.
Variabile statistica diventa casuale quando inserisco p(x) ovvero probabilità che si verifichi un evento.
Definiamo come spazio campionario un insieme di possibili risultati. È il numero di campioni
potenzialmente estraibili da una popolazione n.
Io ho interesse a fare un’indagine campionaria perché voglio dati più tempestivi, più facilmente
maneggiabili e con bassi costi. Il problema è che il campione mi da dei risultati differenti: ho lo spazio
campionario che mi determina tante stime a seconda del campione che estraggo.