Cap4 - Soluzione Grafica Di Problemi PM in 2 Variabili
Cap4 - Soluzione Grafica Di Problemi PM in 2 Variabili
Cap4 - Soluzione Grafica Di Problemi PM in 2 Variabili
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a1
con a1 , a2 ∈ IR fissati e con c ∈ IR. Il vettore a = individua una direzione ortogonale alle
a2
rette della famiglia (4.2) ed è orientato dalla parte in cui sono le rette della famiglia ottenute
per valori crescenti della c, cioè verso il semipiano in cui risulta a1 x1 + a2 x2 ≥ c.
Come esempio del risultato riportato dallemma appena dimostrato, si consideri la disug-
3
uaglianza lineare 3x1 +x2 ≥ 6. Il vettore a = individua una direzione ortogonale alla retta
1
3x1 + x2 = 6 ed è orientato verso il semipiano individuato dalla disuguaglianza 3x1 + x2 ≥ 6
(Figura 4.2).
Nella pratica, per determinare quale dei due semipiani è individuato dalla disuguaglianza
lineare a1 x1 +a2 x2 ≥ c si può procedere semplicemente in questo modo: dopo aver rappresentato
la retta a1 x1 + a2 x2 = c per individuare qual è il semipiano di interesse, si può scegliere un
punto P del piano (l’origine degli assi è il piú semplice) e valutare l’espressione a1 x1 + a2 x2 in
questo punto; se il valore cosı̀ ottenuto è maggiore o uguale di c allora il semipiano individuato
dalla disuguaglianza lineare a1 x1 + a2 x2 ≥ c è quello contenente il punto P ; in caso contrario
è quello opposto.
43
x
2
T
ax> C
-
y
θ
a
_
x
T
ax ≤ C
x
1
3x 1+ x2 > 6
3x 1+ x2 ≤ 6
1111111
0000000
0000000 a
1111111
0000000
1111111
2
44
Nel piano cartesiano Ox1 x2 l’equazione quadratica
la cui intersezione è la circonferenza stessa. S ≤ è l’insieme dei punti ”interni“ alla circonferenza,
mentre S ≥ rappresenta i punti “esterni”.
Nel piano cartesiano Ox1 x2 le equazioni quadratiche riconducibili alla forma
h(x1 , x2 ) = x2 − a1 x21 + a2 x1 + a3 = 0
h(x1 , x2 ) = x1 − a1 x22 + a2 x2 + a3 = 0
rappresentano rispettivamente una parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate e ascissa
a2
del vertice pari a − 2a 1
e una parabola con asse parallelo all’asse delle ascisse e ordinata del
a2
vertice pari a − 2a1 . Consideriamo senza perdere di generalità la prima delle due equazioni e
gli insiemi individuati dai due vincoli di disuguaglianza corrispondenti
S ≤ = {x ∈ IR2 : x2 ≤ a1 x21 + a2 x1 + a3 }
S ≥ = {x ∈ IR2 : x2 ≥ a1 x21 + a2 x1 + a3 }
S ≤ è l’insieme dei punti che si trova “internamente” alla parabola stessa e S ≥ è l’insieme dei
punti “esterni”.
f (x1 , x2 ) = k (4.4)
45
funzione obiettivo su un piano cartesiano Ox1 x2 si considera la famiglia di rette parallele (k =
C)
c1 x1 + c2 x2 = C (4.5)
ottenuta al variare di C, che rappresentano le rette di livello della funzione. Sulla base di quanto
esposto nel paragrafo precedente,
valori
superiori della C si determinano traslando le rette nel
c1
verso individuato dal vettore che rappresenta, quindi, una direzione di crescita per la
c2
funzione c1 x1 + c2 x2 . Ovviamente, la direzione opposta sarà una direzione di decrescita.
Quindi, geometricamente, un problema di massimizzazione consisterà nel considerare la
traslazione nel verso della direzione di crescita della funzione obiettivo, mentre in un problema
di minimizzazione si considera la traslazione nel verso opposto (Figura 4.3)
x2
12
11
direzione di crescita
10
7
6
1 2 3 4 5 6 2 x +x =12 x1
1 2
2 x 1 +x 2=8 2 x 1 +x 2=10
Per rappresentare questa funzione obiettivo su un piano cartesiano Ox1 x2 si considera la famiglia
di curve (k = r2 )
(x1 − a1 )2 + (x2 − a2 )2 = C 2 (4.7)
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ottenuta al variare di C, che rappresentano circonferenze concentriche di raggio variabile C.
Se il problema è di massimizzazione si vuole trovare il massimo valore di raggio ottenibile
in corrispondenza di valori ammissibili per x1 e x2 ; viceversa se si tratta di minimizzazione.
Osserviamo che se il centro della circonferenza base è ammissibile, esso costituisce il punto di
minimo globale.
f (x) = x1
e sia l’insieme ammissibile F definito dai vincoli:
2 2
(x1 − 3) + (x2 − 2) = 13
2
(x1 − 4) + x2 2 ≤ 16
Determinare graficamente, se esiste, un punto di minimo.
Soluzione. Questo esempio evidenzia geometricamente la definizione di minimo locale vinco-
lato in un problema a 2 variabili.
L’insieme ammissibile F , rappresentato in Figura (4.4), ed è dato dall’arco di circonferenza
d (tratteggiato in verde). Poiché esso è compatto e f è continua, in base al Teorema di
ACB
Weierstrass, l’esistenza di un minino globale è assicurata.
Le curve di livello x1 = k sono rette parallele all’asse delle ordinate con valore crescente
all’aumentare di k. Si determina il punto di minimo globale nel punto A = (0, 0)T di valore
f ∗ = 0. Si osserva che il punto C è un massimo globale, mentre il punto B risulta essere un
minimo locale.
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x2
A x1
Soluzione. L’insieme ammissibile F é dato dal segmento di retta che ha per estremi i punti
T
1 1 1 1
x̃ = 1 − 2√ , √
2 2 2
e x̄ = 1 + √ , √
2 2 2 2
T.
Esempio 4.3.4
Si consideri ora il problema di allocazione ottima di risorse del Paragrafo 2.4.1 che è rappresen-
tato dal seguente problema di Programmazione Lineare:
48
Figura 4.5: Soluzione grafica in IR2 dell’Esempio 4.3.3.
Sul piano cartesiano Ox1 x2 ciascun vincolo individua un semipiano. In particolare, in Figura 4.6
è evidenziato il semipiano individuato dal primo vincolo x1 + x2 ≤ 750.
In Figura 4.7 è evidenziato il semipiano individuato dal secondo vincolo x1 + 2x2 ≤ 1000.
Infine in Figura 4.8 è evidenziato il semipiano individuato dal terzo vincolo x2 ≤ 400.
Ovviamente i vincoli di non negatività delle variabili x1 ≥ 0 e x2 ≥ 0 rappresentano
rispettivamente il semipiano delle ascisse non negative e il semipiano delle ordinate non negative.
L’insieme ammissibile del problema di Programmazione Lineare che stiamo esaminando è
dato quindi dall’intersezione di tali semipiani e si può indicare con
n o
S = (x1 , x2 ) ∈ IR2 | x1 + x2 ≤ 750, x1 + 2x2 ≤ 1000, x2 ≤ 400, x1 ≥ 0, x2 ≥ 0 .
Tale regione di piano prende nome di regione ammissibile, è un insieme convesso ed è rappre-
sentato in Figura 4.9.
Tutti i punti P (x1 , x2 ) appartenenti a questa regione sono punti dell’insieme ammissibile
del problema e quindi tutti i punti di questa regione costituiscono soluzioni ammissibili del
problema.
Si consideri ora la funzione obiettivo 7x1 + 10x2 e si consideri la famiglia di rette
7x1 + 10x2 = C
49
Figura 4.6: Semipiano individuato dal vincolo x1 + x2 ≤ 750
50
Figura 4.7: Semipiano individuato dal vincolo x1 + 2x2 ≤ 1000
51
Figura 4.8: Semipiano individuato dal vincolo x2 ≤ 400
ottenute al variare del parametro C. Esse costituiscono le curve di livello della funzione in
due variabili f (x1 , x2 ) = 7x1 + 10x2 che sono ovviamente delle rette come rappresentato in
Figura 4.10.
In riferimento al problema di allocazione ottima rappresentato dal problema di Program-
mazione Lineare che stiamo esaminando, il parametro C rappresenta il profitto totale che deve
essere massimizzato. Per C = 0 si ottiene la linea di livello passante per l’origine del piano
Ox1 x2 . Ovviamente, scegliendo x1 = 0 e x2 = 0 (che è un punto ammissibile in quanto
(0, 0) ∈ S) si ottiene il profitto totale nullo. All’aumentare del valore di tale profitto, cioè
all’aumentare del valore della costante C, graficamente si ottengono rette parallele alla retta
di livello passante perl’origine traslate nella direzione di crescita della funzione 7x1 + 10x2
7
data dal vettore (Figura 4.10). Poiché si desidera massimizzare la funzione obiettivo,
10
si cercherà di raggiungere il valore piú alto per la C ottenuto scegliendo per x1 e x2 valori
ammissibili cioè tali che (x1 , x2 ) ∈ S. Osservando la rappresentazione grafica della regione
ammissibile S si deduce che all’aumentare di C, le rette di livello della funzione obiettivo inter-
secano la regione ammissibile finché C ≤ 6000. Tale valore è ottenuto per x1 = 500 e x2 = 250
e non esistono altri punti della regione ammissibile in cui la funzione obiettivo assume valori
maggiori. Il valore 6000 è, quindi, il massimo valore che la funzione obiettivo può raggiungere
soddisfacendo i vincoli. Tale soluzione ottima è raggiunta in corrispondenza del punto P di
coordinate (x1 , x2 ) = (500, 250); tale punto non è un punto qualsiasi, ma costituisce quello che
nella geometria piana viene detto vertice del poligono convesso che delimita la regione ammissi-
bile. Il fatto che l’ottimo del problema è raggiunto in corrispondenza di un vertice della regione
ammissibile non è casuale, ma come si vedrà in seguito, è una caratteristica fondamentale di
un generico problema di Programmazione Lineare. Si osservi fin d’ora che la frontiera della
52
Figura 4.9: La regione ammissibile S
53
Figura 4.10: Curve di livello della funzione f (x1 , x2 ) = 7x1 + 10x2 e punto di ottimo
54
regione ammissibile è definita dalle rette
e che ogni intersezione di due di queste rette è un vertice della regione ammissibile; il numero di
queste possibili intersezioni (non tutte necessariamente appartenenti alla regione ammissibile)
è ovviamente pari al piú a 10. Si osservi, infine, che nel punto di ottimo sono attivi i vincoli
x1 + x2 ≤ 750 e x1 + 2x2 ≤ 1000 mentre non è attivo il vincolo x2 ≤ 400.
Nel caso particolare che abbiamo esaminando, la soluzione ottima determinata è unica,
ma in generale può accadere che le rette di livello della funzione obiettivo siano parallele ad
55
un segmento del perimetro del poligono che delimita la regione ammissibile; in questo caso
potrebbe accadere che esistano piú punti ammissibili in cui la funzione assume lo stesso valore
ottimo e quindi la soluzione non sarebbe piú unica; nel problema in esame, ciò accadrebbe, ad
esempio, se la funzione obiettivo fosse cx1 + 2cx2 con c costante reale positiva (Figura 4.11);
infatti, tutti i punti del segmento AB rappresentano soluzioni ottime.
Tuttavia, anche in questo caso si può sempre trovare un vertice che costituisce una soluzione
ottima.
Esempio 4.3.5
Consideriamo ora un problema di miscelazione descritto nel paragrafo 3.3.1 che è rappresentato
dal seguente problema di Programmazione Lineare:
min(400x1 + 600x2 )
140x1 ≥ 70
20x1 + 10x2 ≥ 30
25x 1 + 50x2 ≥ 75
x1 ≥ 0, x2 ≥ 0
Nelle figure che seguono rappresentati i vincoli lineari di questo problema; In particolare nella
Figura 4.12 è evidenziato il semipiano individuato dal vincolo 140x1 ≥ 70. Nella Figura 4.13
e nella Figura 4.14 sono evidenziati rispettivamente i semipiani individuati dai vincoli 20x1 +
10x2 ≥ 30 e 25x1 + 50x2 ≥ 75.
Ovviamente i vincoli di non negatività delle variabili x1 ≥ 0 e x2 ≥ 0 rappresentano rispettiva-
mente il semipiano delle ascisse non negative e il semipiano delle ordinate non negative.
L’insieme ammissibile del problema di Programmazione Lineare che stiamo esaminando è
dato quindi dall’intersezione di tali semipiani e si può indicare con
n o
Se = (x1 , x2 ) ∈ IR2 | 140x1 ≥ 70, 20x1 + 10x2 ≥ 30, 25x1 + 50x2 ≥ 75, x1 ≥ 0, x2 ≥ 0 .
56
Figura 4.12: Semipiano individuato dal vincolo 140x1 ≥ 70
57
Figura 4.13: Semipiano individuato dal vincolo 20x1 + 10x2 ≥ 30
58
Figura 4.14: Semipiano individuato dal vincolo 25x1 + 50x2 ≥ 75
59
Figura 4.15: La regione ammissibile Se
60
Figura 4.16: Curve di livello della funzione 400x1 + 600x2 e punto di ottimo
61
la funzione obiettivo può raggiungere soddisfacendo i vincoli. Tale soluzione ottima è raggiunta
in corrispondenza del punto P di coordinate (x1 , x2 ) = (1, 1); si osservi che anche in questo
caso tale punto è un punto particolare della regione ammissibile. Si osservi, infine che in questo
punto sono attivi i vincoli 20x1 + 10x2 ≥ 30 e 25x1 + 50x2 ≥ 75 mentre risulta non attivo il
vincolo 140x1 ≥ 70.
• il problema di PL ammette soluzione ottima (che può essere o non essere unica) in
un vertice del poligono convesso che delimita la regione ammissibile;
• il problema di PL non ammette soluzione ottima perché
Quindi se si suppone che esiste un punto ammissibile, cioè che la regione ammissibile sia
non vuota, allora sembrerebbe di poter dedurre che o il problema di Programmazione Lineare
ammette soluzione ottima in un vertice del poligono convesso che delimita la regione ammissibile
oppure è illimitato.
Questi asserti, ora semplicemente dedotti intuitivamente per via geometrica, hanno in effetti
una validità generale e verranno enunciati e dimostrati in maniera rigorosa nel capitolo 10.
62
x 2
11111111111111111111111111111
00000000000000000000000000000
00000000000000000000000000000
11111111111111111111111111111
00000000000000000000000000000
11111111111111111111111111111
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11111111111111111111111111111
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11111111111111111111111111111
00000000000000000000000000000
11111111111111111111111111111 x 1
00000000000000000000000000000
11111111111111111111111111111
00000000000000000000000000000
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00000000000000000000000000000
11111111111111111111111111111
Come ultima considerazione intuitiva si vuole citare la possibilità che la regione ammissibile sia
costituita da una striscia di piano, cioè dalla porzione di piano compresa tra due rette parallele
(Figura 4.17). In questo caso non esistono vertici per la regione ammissibile e il problema risulta
illimitato ad eccezione del caso particolare in cui le rette di livello della funzione obiettivo sono
parallele alle rette che delimitano la striscia di piano; in questo caso si hanno infinite soluzioni.
La non esistenza di vertici in questo caso si intuisce essere legata al fatto che la regione
ammissibile costituita da una striscia di piano contiene rette. Infatti nei casi delle regioni am-
missibili S e Se dei problemi di Programmazione Lineare dell’Esempio 4.3.4 e dell’Esempio 4.3.5
non esistono rette interamente contenute in S o in S. e Anche la regione illimitata Se può contenere
semirette, ma non rette.
Nel caso in cui la regione ammissibile non contiene nemmeno semirette (che è il caso della
regione S dell’Esempio 4.3.4), cioè la regione ammissibile sia chiusa e limitata, è possibile
garantire l’esistenza di un minimo (e un massimo) assoluto per funzioni continue grazie al
teorema di Weierstrass.
63