Diritto Pubblico Slide
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I fallimenti di mercato
Circostanze in cui il mercato non produce allocazione
efficiente delle risorse e pertanto è giustificato l’intervento
pubblico per correggerle
➢ Abuso di potere di mercato
➢ Asimmetrie informative
➢ Esternalità
➢ Monopolio
➢ Beni pubblici
Art. 41 Cost.
L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da
recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i
programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali e ambientali
Next Generation EU
❑ Strumento temporaneo per la ripresa (oltre 800 mld €) → riparare i danni cagionati dalla pandemia di
Covid-19
❑ Lo strumento primario è il c.d. Recovery and Resilience Facility (Dispositivo per la Ripresa e
Resilienza) – approvato con Regolamento UE 241/2021
❑ €723.8 miliardi in prestiti (€385.8 miliardi) and e a fondo perduto (€338 miliardi)
Regolazione condizionale
❑ Serve a correggere eventuali fallimenti di mercato
❑ Prefigurazione di alcuni criteri di comportamento
❑ «La regolazione è retta dal principio «if... what», caratterizzata da prescrizioni non direttive ma
ipotetiche, dal verificarsi delle quali le norme o la regolazione stessa fa discendere conseguenze che sono
predeterminate» (Cassese, 2002)
❑ Se si verifica la condizione X, succede Y
❑ «Regulation by independent authorities»
Autorità di regolazione
▪ Indipendenza dal potere esecutivo
▪ Elevata expertise
▪ Meccanismi «particolari» di nomina
▪ Gli organi restano in carica per un periodo più lungo rispetto alla legislatura ordinaria
▪ Poteri di rulemaking e di adjudication
▪ Autonomia contabile, finanziaria ecc.
Rulemaking (atti di regolazione)
▪ Pongono «regole del gioco» ex ante
▪ Atti amministrativi generali (ossia rivolti a una pluralità indeterminata di destinatari – es. operatori del
settore telefonica, venditori energia elettrica ecc.)
Es.: determinazione tariffe del gas
▪Partecipazione, consultazione, contraddittorio, difesa, motivazione, AIR
Scuola di Chicago
▪ Lo scopo dell’antitrust è realizzare «l’efficienza allocativa»
▪ Metodo dell’analisi economica
▪ Mercato ordine spontaneo
▪ Il diritto antitrust interviene solo quando efficienza e benessere dei consumatori sono in pericolo (es.
partizione del mercato; fissazione prezzi, ecc.)
Le risorse economiche sono utilizzate in modo da ottenere il massimo della produzione di beni/servizi
rispetto alla domanda che si suppone dataBenessere dei consumatori
Il mercato rilevante
❑ Mercato del prodotto rilevante «Comprende tutti i prodotti e /o servizi che sono considerati
intercambiabili o sostituibili dal consumatore, in ragione delle caratteristiche dei prodotti, dei loro
prezzi e dell'uso al quale sono destinati»
❑ Mercato geografico rilevante: «Area nella quale le imprese in causa forniscono o acquistano prodotti o
servizi, nella quale le condizioni di concorrenza sono sufficientemente omogenee e che può essere tenuta
distinta dalle zone geografiche contigue perché in queste ultime le condizioni di concorrenza sono
sensibilmente diverse»
La Commissione UE ha multato BMW e Volkswagen per aver stipulato un cartello vietato dall’art 101
TFUE
BMW, Volkswagen e altre società si sono infatti accordate per limitare lo sviluppo tecnologico:
nello specifico, le società erano in possesso di tecnologie avanzate che avrebbero permesso di ridurre le
emissioni dei veicoli diesel in misura molto superiore a quanto richiesto dalla normativa UE. Hanno però
concordato di non usarle, così da non farsi concorrenza tra di loro
Intese e accordi
❑ Accordi – pratiche concordate – decisioni di associazioni di imprese
❑ Hanno per oggetto o per effetto: impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza
Sono vietati e considerati nulli (art. 101 TFUE, art. 2, l. 287/1990)
❑ Possono essere ammessi se contribuiscono a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o a
promuovere il progresso tecnico o economico, pur riservando agli utilizzatori una congrua parte dell’utile
che ne deriva, ed evitando di: a) imporre alle imprese interessate restrizioni che non siano indispensabili
per raggiungere tali obiettivi; b) dare a tali imprese la
possibilità di eliminare la concorrenza per una parte sostanziale dei prodotti di cui trattasi (art. 101 §3)
Varie figure previste
▪ Fissazione diretta o indiretta dei prezzi di acquisto o vendita
▪ Limitazione o controllo produzione, sbocchi, sviluppo tecnico ecc.
▪ Ripartizione mercati o fonti di approvvigionamento
▪ Applicazione di condizioni dissimili per prestazioni equivalenti
▪ Subordinazione della conclusione di contratti all’accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni
supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto
dei contratti stessi
Posizione dominante
❑ «Una posizione di potenza economica, grazie alla quale l’impresa che la detiene è in grado di ostacolare
la persistenza di una concorrenza effettiva sul mercato in questione, e ha la possibilità di tenere
comportamenti alquanto indipendenti nei confronti dei concorrenti, dei clienti e, in ultima analisi, dei
consumatori» (CGCE, United Brands, 1978)
❑ Il primo indizio per accertarla è costituito dalle quote di mercato detenute, ma ciò potrebbe non essere
sufficiente
❑ Si devono prendere in considerazione anche la «struttura del mercato» (concorrenti attuali e potenziali e
potere dell’acquirente) e la presenza barriere all’ingresso
Cosa può fare la Commissione UE in caso di intese e abusi vietati? (Reg. UE 1/2003 – Public Enforcement)
❑ Poteri di accertamento e indagine (accede ai locali, esamina libri, appone sigilli ecc.) (art. 17)
❑ Richiesta di informazioni e raccolta di dichiarazioni (art. 18 e art. 19)
❑ Potere di applicare misure comportamentali e strutturali (art. 7)
❑ Misure cautelari (art. 8)
❑ Può multare l’impresa (art. 23ss)
❑ Le decisioni della Commissione sono impugnabili dinanzi alla CGUE (art. 31)
ECN
❑ Con il Reg 1/2003 è nato lo European Competition Network (ECN)
❑ Strumento di unità del sistema decentrato: evita duplicazioni procedurali e decisioni formali sulle stesse
fattispecie; funzione di coordinamento
❑ Se ANC applicano direttamente artt. 101 e 102 TFUE (avvio procedura indagine) devono informare per
iscritto la Commissione UE (facoltà di informare le altre ANC) (art. 11 § 2 Reg. 1/2003)
❑Scambio di informazioni: possono essere usate come mezzo di prova della pratica anticoncorrenziale a ai
fini applicazione art. 101 e 102 TFUE (art. 12 Reg. 1/2003)
❑ Le ANC non possono assumere decisioni in contrasto con quelle della Commissione (art. 16 Reg. 1/2003)
❑ Con la Direttiva 1/2019 (ECN+), si rafforzano poteri delle ANC in materia di ispezione, accesso al
domicilio, ecc. maggiori garanzie di indipendenza (AGCM è già dotato di molti poteri e risorse e regole
adeguate).
Art. 1, l. n. 287/1990
«Le disposizioni della presente legge in attuazione dell’articolo 41 della Costituzione a tutela e garanzia del
diritto di iniziativa economica, si applicano alle intese, agli abusi di posizione dominante e alle
concentrazioni di imprese»
Le competenze dell’AGCM
❑ Intervento antitrust (controllo intese/abusi e concentrazioni)
❑ Poteri di advocacy
❑ Competenza su pratiche commerciali scorrette
❑ Vigilanza sul conflitto di interesse
❑ Rating di legalità
❑ ... e molte altre (es. interventi nella filiera agroalimentare, vigilanza sulla commercializzazione
dei diritti sportivi ecc.)
Cosa deve valutare l’autorità antitrust olandese per considerare non anticoncorrenziali questi accordi?
❑ Produzione di incrementi di efficienza, compresi i benefici per la sostenibilità (benefici devono essere
oggettivi)
❑Utilizzatori dei prodotti oggetto dell’accordo beneficiano di una congrua parte di tali vantaggi
❑ La restrizione della concorrenza è necessaria per ottenere i benefici e non va oltre quanto necessario al
raggiungimento degli stessi
❑ La concorrenza è comunque garantita per una parte sostanziale dei prodotti in questione
Riepilogando...
❑ Le pubbliche amministrazioni decidono attraverso procedimenti amministrativi, ossia una insieme di
fasi/atti che portano a una decisione finale («provvedimento»)
❑ L’AGCM è una pubblica amministrazione «particolare»; è un’autorità amministrativa indipendente (ossia
dotata di indipendenza dal potere governativo, autonomia finanziaria, contabile ecc.)
❑Il procedimento antitrust, attraverso cui l’AGCM accerta l’esistenza di un’intesa o un abuso oppure valuta
una concentrazione è un procedimento amministrativo
❑I provvedimenti possono essere di molti tipi (nel caso dell’AGCM un provvedimento è rappresentato dalla
sanzione)
A cosa servono?
❑ Creare un contesto normativo pro-concorrenziale
❑ A differenza della Commissione UE (es. Direttive di liberalizzazione degli anni 90), non può disporre
l’abrogazione di normative anti-concorrenziali
❑ Questi interventi dovrebbero «stimolare» i decisori politici ad adottare normative pro-concorrenziali
Relazione annuale
La Relazione per il 2021 (che ha indicato 95 interventi di advocacy) è stata presentata a marzo 2022. Ogni
anno (entro il 31 marzo), l’AGCM presenta al Presidente del Consiglio una relazione
sull’attività svolta l’anno precedente. Il Presidente del Consiglio la trasmette entro 30 giorni
al Parlamento
Il Comune di Rosignano
❑ Il Comune di Rosignano, nel 2022, ha pubblicato un bando di gara per affidare la concessione di un bene
demaniale marittimo (concessione di valorizzazione per servizi di ristorazione e parcheggio e una
concessione demaniale marittima)
❑ Il disciplinare faceva riferimento a un requisito per partecipare: aver esercitato per almeno tre degli
ultimi cinque anni, non solo attività di ristorazione, ma anche attività “correlate alla balneazione” (gestione
stabilimenti balneari ecc)
❑ Clausola troppo restrittiva (possono partecipare solo concessionari?) e secondo l’AGCM andrebbe
eliminata (parere aprile 2022)
❑ Nel maggio 2022, il Comune ha chiarito il significato del requisito: possono partecipare anche non
concessionari
❑ L’AGCM non ha proposto ricorso
Legitimatio ad causam
❑ Forma di advocacy introdotta nel 2011 (art. 21-bis)
❑ L’AGCM può agire in giudizio contro gli atti amministrativi generali, regolamenti e provvedimenti che
violino le norme a tutela della concorrenza e del mercato
❑ L’AGCM, se ritiene se che una pubblica amministrazione abbia emanato un atto in violazione delle norme
a tutela della concorrenza e del mercato, emette entro 60 giorni un parere in cui indica i profili delle
violazioni riscontrate
❑ Se l’amministrazione non si conforma entro i 60 giorni successivi dalla comunicazione del parere, l’AGCM
può presentare entro 30 giorni ricorso al TAR tramite l’Avvocatura Generale dello Stato
Concentrazioni: le ipotesi
❑ Fusione di due o più imprese prima indipendenti
❑ Acquisizione del controllo totale/parziale di una o più imprese
❑ Creazione di un’impresa comune
«Modifica duratura» del controllo: «diritti, contratti e mezzi» che danno la possibilità di esercitare
un’influenza dominante
Se la concentrazione ostacola in modo significativo la concorrenza nel mercato unico o in una parte
sostanziale di esso, a causa della creazione o del rafforzamento di una posizione dominante è dichiarata
incompatibile con il mercato unico.
Alitalia dovrà restituire gli aiuti di Stato (900 mln) illegittimamente percepiti nel 2017
Aiuti di Stato
❑ Negli anni Settanta, disciplina applicata con poco rigore («aiuti a pioggia)
❑ Dagli anni Novanta in poi, il controllo sugli aiuti è divenuto più rigoroso
❑ Nuove tendenze (anche dopo la pandemia): aiuti «proattivi»?
Categorie di aiuti
❑ Aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra anche
tramite il sostegno a favore delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica
❑ Aiuti per il miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali nel settore dell’edilizia
❑ Aiuti a favore di una mobilità pulita
❑ Aiuti per l’uso efficiente delle risorse e per sostenere la transizione verso un'economia circolare
❑Aiuti per la prevenzione o la riduzione dell'inquinamento non dovuto ai gas a effetto serra
❑ Aiuti per la riparazione di danni ambientali, il ripristino di habitat naturali ed ecosistemi, la tutela o il
ripristino della biodiversità e l'attuazione di soluzioni basate sulla natura per l'adattamento ai cambiamenti
climatici e la mitigazione degli stessi
❑ Sgravi fiscali
❑ Aiuti per la sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica
❑Aiuti per le infrastrutture energetiche
❑Aiuti per il teleriscaldamento e il teleraffreddamento
❑Aiuti sotto forma di sgravi da prelievi sull'energia elettrica per gli utenti ad alta intensità energetica
❑Aiuti per la chiusura di centrali elettriche che utilizzano carbone, torba o scisto bituminoso e di attività
estrattive legate all'estrazione di carbone, torba o scisto bituminoso
❑Aiuti per studi o servizi di consulenza in materia di clima, tutela dell'ambiente ed energia
Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (19 ottobre 2022)
❑ Nuove definizioni di attività di ricerca e innovazione: inserite le tecnologie come intelligenza
artificiale, blockchain, cloud ecc...
❑ Sostegno pubblico alle infrastrutture di prova e sperimentazione
❑ Alcune norme sono semplificate per alleggerire oneri amministrativi per le imprese
❑ Misure di salvaguardia a tutela concorrenza
«Anche se è generalmente riconosciuto che i mercati competitivi tendono a produrre risultati efficienti in
termini di prezzi, produzione e utilizzo delle risorse, in presenza di fallimenti del mercato, l’intervento
statale può risultare necessario per agevolare o incentivare lo sviluppo di talune attività economiche che, in
assenza di aiuti, non si svilupperebbero o non si svilupperebbero allo stesso ritmo o alle stesse condizioni e,
di conseguenza, per contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel contesto della RSI, i
fallimenti del
mercato possono ad esempio dipendere dal fatto che gli operatori del mercato non prendono
necessariamente, o almeno spontaneamente, in considerazione gli effetti positivi più ampi per l’economia
europea, ritengono che il raggiungimento di un risultato economico positivo sia eccessivamente rischioso e
pertanto, in assenza di aiuti di Stato, intraprenderebbero attività di RSI di livello troppo modesto dal punto
di vista della collettività. Analogamente, in assenza di aiuti di Stato, i progetti di RSI possono risentire di un
accesso insufficiente ai finanziamenti, a causa dell'asimmetria delle informazioni o di problemi di
coordinamento tra le imprese» (§ 3).
Mercati digitali
«L’Europa è tuttora un mosaico di mercati online nazionali e alcuni problemi, seppur risolvibili, impediscono
ai cittadini di beneficiare dei vantaggi di un mercato digitale unico. I contenuti e i servizi commerciali e
culturali devono poter superare i confini, cosa possibile eliminando le barriere normative e agevolando le
fatturazioni e i pagamenti elettronici, la risoluzione delle controversie e rafforzando la fiducia dei
consumatori. Si può e si deve fare di più nell’ambito del quadro normativo vigente per creare un mercato
unico nel settore delle telecomunicazioni»
(Comunicazione Un’Agenda Digitale Europea, 2010)
Indagine di mercato
La Commissione può avviare indagine di mercato in tre casi
Inosservanza sistematica delle obbligazioni (art. 18)
Designare gatekeeper (art. 17)
Indagine di mercato su nuovi servizi e nuove pratiche (art. 19)
Inosservanza sistematica
❑ Se a seguito di indagine di mercato, il gatekeeper ha violato sistematicamente gli obblighi ex artt. 5, 6, 7
e ha mantenuto/rafforzato/ampliato la propria posizione di gatekeeper, la Commissione può imporre un
rimedio comportamentale o strutturale che sia effettivo o proporzionato
❑ Violazione sistematica se 3 decisioni di inosservanza o ammende entro un periodo di cinque anni
precedente l’adozione della decisione di avvio di un’indagine di mercato in vista dell'eventuale adozione di
una decisione relativa all’inosservanza
❑ «Si considera che un gatekeeper abbia ulteriormente consolidato o ampliato la propria posizione di
gatekeeper in relazione alle caratteristiche di cui all'articolo 3, paragrafo 1, se il suo impatto sul mercato
interno è cresciuto ulteriormente, se la sua importanza in qualità di punto di accesso affinché gli utenti
commerciali raggiungano gli utenti finali è ulteriormente aumentata o se il gatekeeper detiene una
posizione ulteriormente consolidata e duratura nell'ambito delle proprie attività»
Indagine di mercato su nuovi servizi e nuove pratiche
❑ Aggiungere uno o più servizi del settore digitale all’elenco di servizi di piattaforma di base e per
individuare tipi di pratiche potenzialmente sleali o che possono limitare la contendibilità dei servizi di
piattaforma di base e che non sono affrontati in maniera efficace dal presente regolamento (allo stato
attuale)
❑ La Commissione presenta una relazione pubblica al più tardi entro 18 mesi dall'avvio dell'indagine di
mercato, che contiene:
▪ una proposta di modifica del presente regolamento volta a inserire altri servizi del settore digitale
nell'elenco dei servizi di piattaforma di base
▪ un atto delegato recante modifica degli articoli 5 o 6 o 7
La liberalizzazione
❑ Apertura di un determinato mercato attraverso la riduzione delle barriere e dei
vincoli al suo funzionamento
❑ La liberalizzazione ha inciso sui regimi di riserva esistenti
❑ Rapporto tra liberalizzazione e privatizzazione (non sono la stessa cosa)
Accesso al mercato
«Gli Stati membri che subordinano la prestazione di servizi di telecomunicazioni o l’installazione o fornitura
di reti di telecomunicazioni alla concessione di licenze, ad autorizzazione generale o ad una dichiarazione
volta ad assicurare il rispetto delle esigenze fondamentali, provvedono affinché le condizioni relative siano
basate su criteri di obiettività, proporzionalità, non discriminazione e trasparenza, che gli eventuali dinieghi
siano motivati e che sia prevista una procedura di ricorso
avverso tali dinieghi» (art. 2, § 3, Direttiva 90/388/CE)
L’autorizzazione «conforme al diritto europeo»
❑ Provvedimento permissivo dell’esercizio di diritti di libertà economiche già riconosciuti
dal Trattato
❑ La procedura di rilascio, le condizioni e i contributi sono subordinati al rispetto di parametri/criteri di
oggettività, proporzionalità, trasparenza e non discriminazione
Regolazione pro-concorrenziale
❑ L’ex monopolista (gestore/proprietario della rete) può aver mantenuto un certo vantaggio competitivo
❑ Adozione di regole che permettano ai nuovi competitors di operare in condizioni di parità (es. misure
asimmetriche)
❑ Regolazione by independent authorities che fanno rispettare le «regole del gioco»
❑ Finalità: promozione concorrenza ed efficienza, raggiungimento di livelli qualitativi, fruibilità e diffusione
dei servizi in modo omogeneo (l. 481/1995)
❑ Tariffe stabilite e aggiornate in base all’andamento dei mercati
Ri-regolazione
«Fino a quando conservano diritti speciali e/o esclusivi per l'installazione e la gestione delle reti pubbliche
fisse di telecomunicazioni, gli Stati membri adottano le misure necessarie per rendere pubbliche, oggettive
e non discriminatorie le condizioni che regolano l'accesso alle reti.
[...] Inoltre gli Stati membri:
- eliminano tutte le restrizioni alla fornitura di capacità di trasmissione per mezzo di reti televisive via cavo e
consentono l'impiego di reti cablate per la prestazione di servizi di telecomunicazioni diversi dai servizi di
telefonia vocale;
- provvedono affinché sia autorizzata a tal fine l'interconnessione delle reti televisive via cavo con la rete
pubblica di telecomunicazioni, in particolare l'interconnessione con le linee affittate, e che siano abolite le
restrizioni relative all'interconnessione diretta delle reti televisive via cavo da parte dei gestori di queste
ultime» (art. 4, Direttiva 90/388/CE).
Servizio universale
❑ Concetto di derivazione europea
❑Quale equilibrio tra la liberalizzazione e la tutela dell’interesse generale?
❑ Nucleo minimo di prestazioni «di base» individuate dal regolatore
❑ Serie di prestazioni che deve essere garantita in modo permanente, con una completa copertura
geografica del territorio nazionale, a prezzi abbordabili
❑ Sotto-insieme del servizio pubblico (Rangone, 2003)
❑ Erogate anche se in perdita
❑ Finanziamento attraverso trasferimenti a carico bilancio Stato oppure fondo di compensazione (poste)
Contratto di servizio
❑Regola i rapporti tra PA e gestore del servizio
❑ Rapporti economici
❑ Investimenti da effettuare
❑ Scioglimento e decadenza per gravi inadempienze
Le compensazioni degli OSP sono compatibili con la disciplina degli aiuti di Stato?
Compensazione oneri di servizio pubblico e disciplina degli aiuti di Stato
❑Primo orientamento: il finanziamento pubblico degli OSP deve sempre essere assoggettato alla procedura
prevista per gli aiuti di Stato; la Commissione potrà dichiararne la compatibilità con mercato
unico (caso Coopérative d’exportation du livre français, 1998)
❑ Secondo orientamento (oggi prevalente): compatibilità con la normativa degli aiuti di Stato se
strumentali a remunerare gli extracosti sostenuti per la fornitura del servizio se i destinatari non
traggono vantaggi economici e non si avvantaggiano di una posizione concorrenziale più favorevole (caso
Ferring, 2000 e caso Altmark, 2000)
Condizioni «Altmark»
Per non costituire aiuto ex art. 107 TFUE, devono essere rispettate tutte le seguenti condizioni:
❑ Impresa deve essere chiaramente incaricata di OSP (con atto specifico di conferimento)
❑ Criteri calcolo compensazione definiti in modo obiettivo e trasparente
❑ Compensazione deve essere proporzionata
❑ Impresa selezionata tramite gara altrimenti la compensazione vinee determinata in base a un’analisi dei
costi in cui sarebbe incorsa un'impresa comparabile gestita in modo efficiente e dotata di mezzi per
soddisfare le esigenze di servizio
Se una sola di queste condizioni non è rispettata → procedura controllo aiuti di Stato
Forme di gestione
❑Concorrenza nel mercato (autorizzazioni)
❑Concorrenza per il mercato (concessioni)
❑Affidamento in house
❑Società mista
L’ARERA: l’organizzazione
❑ Prima autorità di settore ad essere istituita (l. n. 481/1995)
❑ Regola i settori dell’energia elettrica, del gas, del servizio idrico (dal 2011), del telecalore (dal 2017) e dei
rifiuti (dal 2017)
❑ Organo collegiale (Presidente + 4 Commissari), nominati con D.P.R., previa deliberazione del C.d.M., su
proposta dei ministri competenti – designazioni governative «bilanciate» dall’assenso delle commissioni
parlamentari
❑ Requisiti di professionalità e competenza nel settore; durano sette anni; non rinnovabile; divieto di
pantouflage
❑ Autonomia contabile, amministrativa e organizzativa
❑ Finanziamento con contributi a carico degli operatori di settore
L’Arera: i poteri
❑ Poteri consultivi (fornisce a governo e Parlamento elementi di conoscenza/valutazione, sulla disciplina
del mercato e sulla regolazione)
❑ Poteri «normativi» (poteri di rulemaking; atti amministrativi generali relativi alla fissazione di tariffe,
livelli qualitativi di servizio, direttive di separazione amministrativa e contabile, ecc.)
❑ Poteri di controllo e adjudication
❑ Poteri di risolvere le controversie tra imprese e consumatori
L’Autorità, prima di approvare la misura, indice una consultazione sul testo per acquisire il parere
degli interessati; sottopone la misura ad Analisi di Impatto della Regolazione (AIR)
La vendita
❑ La vendita è libera (è sufficiente iscriversi a un elenco detenuto dal MISE)
❑ In origine: clienti idonei (possono stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore fornitura o
grossista) e vincolati (possono stipulare contratti di fornitura esclusivamente con il distributore che svolge il
servizio nell’area territoriale dove si trovano gli utenti)
❑I clienti idonei (in un primo momento distributori, grossisti e clienti finali con alto consumo energetico)
possono acquistare sulla c.d. borsa elettrica
❑ I clienti vincolati (famiglie, piccoli consumatori) che contrattano attraverso il c.d. Acquirente Unico
❑Dal 1° luglio 2007 tutti i clienti sono idonei
La borsa elettrica è un mercato organizzato secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività
Affidata al Gestore del Mercato GME (art. 5)
Povertà energetica
❑ Riferimento nella Direttiva 2009/72/CE (considerando n. 8 e 53)
❑ Diviene rilevante nella Direttiva 2019/944/UE (art. 27): famiglie a basso reddito, elevata spesa per
l’energia rispetto al reddito disponibile e la scarsa efficienza energetica
❑ A marzo 2022 istituito un Osservatorio Nazionale presso il MITE, che ha tra i suoi compiti quello di
elaborare criteri per l’individuazione del numero di famiglie in condizioni di povertà energetica (non
adottati)
L’ENI
❑ Svolge la propria attività anche attraverso controllate (art. 3)
❑ Nel 1967, all’ENI è attribuita la riserva anche per l’attività di prospezione
❑ Le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi nelle aree non riservate sottoposto a
regime concessorio altamente discrezionale («permesso» rilasciato dal Ministero)
❑ Nel 1992, l’ENI diventa una S.p.a. (privatizzazione formale)
❑ Dal 1995 al 2001, processo di privatizzazione sostanziale
Titoli minerari
❑Permesso di prospezione: titolo necessario per lo studio generale di vaste aree di territorio
❑ Permesso di ricerca: titolo necessario all’acquisizione di dati geofisici e perforazione (pozzi esplorativi)
❑Concessione di coltivazione: titolo accordato a chi è già titolare di permesso di ricerca e ha rinvenuto un
giacimento, necessario per svolgere le attività inerenti la produzione di idrocarburo
Il PITESAI
❑ Dl Semplificazioni 2018 (febbraio 2019)
o Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee
o Sospensione attività prospezione, ricerca, coltivazione
o Aumento Canoni concessori
❑ Adottato nel febbraio 2022
❑ Individua le zone dove è possibile procedere con le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di
idrocarburi sul territorio nazionale
❑ Riprende la valutazione di nuove domande di prospezione e ricerca, per il solo gas naturale solo nelle
aree idonee (no petrolio)
❑Impugnato da alcuni Comuni
Stoccaggio
❑Gas immagazzinato e immesso in rete (importato o prodotto) al fine di utilizzarlo
❑ Attività svolta in concessione
❑ Non superiore a vent’anni, rilasciata dal MIMIT
❑ I richiedenti devono avere la necessaria capacità tecnica, economica ed organizzativa che dimostrino di
poter svolgere, nel pubblico interesse, un programma di stoccaggio rispondente alla normativa
❑ Obbligo di assicurare e fornire i servizi di stoccaggio minerario, strategico e di modulazione agli utenti
che ne facciano richiesta
Distribuzione
❑ Attività di servizio pubblico
❑ Servizio affidato dagli enti locali esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a dodici anni
❑ Imprese svolgono anche dispacciamento
❑ Obbligo di allacciare i clienti che ne facciano richiesta, che abbiano sede nell'ambito dell’area territoriale
alla quale si riferisce (a patto che vi sia capacità del sistema di cui dispongono e le opere necessarie
all'allacciamento del cliente siano tecnicamente ed economicamente realizzabili in base a criteri stabiliti
con delibera dell’ARERA)
❑ Perseguono risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili
Vendita
❑ Separata dalla distribuzione dal Decreto Letta
❑ Si può svolgere a seguito di iscrizione in un elenco detenuto dal Ministero (fino al 2012 rilascio
autorizzazione non discrezionale da parte del MISE)
Proposta Solidarietà mediante un migliore coordinamento degli acquisti di gas, scambi transfrontalieri di
gas e parametri di riferimento affidabili per i prezzi (ottobre 2022)
❑ Acquisto in comune di gas
❑ Limitazione dei prezzi
❑ Price cap «dinamico» (non tetto, ma forcella nelle sedi di negoziazione al di sopra e al di sotto della quale
gli ordini non possono essere eseguiti)
❑Uso trasparente infrastrutture
❑ Solidarietà Stati Membri e sulla gestione domanda
Art. 9 Cost.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche
nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli
animali.
Art. 41 Cost.
L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da
recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i
programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali e ambientali
Regimi di sostegno
«Strumento, regime o meccanismo, applicato da uno Stato membro o gruppo di Stati membri, inteso a
promuovere l’uso di energia da fonti rinnovabili riducendone i costi, aumentando i prezzi a cui può essere
venduta o aumentando, per mezzo di obblighi in materia di energie rinnovabili o altri mezzi, il volume
acquistato di tale energia, includendo a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, gli aiuti agli investimenti,
le esenzioni o gli sgravi fiscali, le restituzioni d’imposta, i regimi di sostegno nella forma di obblighi in
materia di energie rinnovabili, inclusi quelli che usano certificati verdi, e i regimi di sostegno diretto sui
prezzi, ivi comprese le tariffe onnicomprensive e le tariffe premio fisse o variabili»
Incentivi: principi
❑ Regimi di sostegno informati ai seguenti principi/criteri:
➢ Equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio
➢ Gli incentivi non si applicano alle opere di manutenzione ordinaria e alle opere effettuate per adeguare
l'impianto a prescrizioni di legge
➢ Conformità alla disciplina degli aiuti di Stato
➢ Copertura sulle tariffe energia
➢ Semplificazione amministrativa delle procedure
Incentivi: meccanismi
❑ Incentivo per la realizzazione di nuovi impianti, riattivazioni di impianti dismessi, integrali ricostruzioni,
potenziamenti e rifacimenti di impianti esistenti assegnato dal GSE sull’energia elettrica prodotta
dall’impianto
❑ Incentivo proporzionato all’onerosità dell’intervento e diversificazione
❑ Per grandi impianti incentivo attraverso procedure competitive di aste al ribasso effettuate in riferimento
a contingenti di potenza
Regimi autorizzatori
❑ Autorizzazione unica: rilasciata dalle Regioni a seguito di procedimento amministrativo (per grandi
impianti)
❑ Procedura abilitativa semplificata (PAS): dichiarazione al Comune con relazione a firma di progettista
abilitato
❑ Dichiarazione di inizio lavori asseverata (interventi su impianti già esistenti)
❑ Comunicazione: attività libera (impianti piccoli)
Autoconsumo collettivo
❑ Autoconsumo: clienti finali che producono energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo e possono
immagazzinare o vendere energia elettrica rinnovabile
❑Autoconsumo collettivo: almeno due autoconsumatori agiscono collettivamente (es. condominio con un
impianto in cui è prodotta energia rinnovabile; la quota eccedente venduta)
RePowerEU
❑ La Commissione propone di rivedere al rialzo l’obiettivo per il 2030 della direttiva sulle energie
rinnovabili, passando dal 40 % della proposta dello scorso anno al 45 %
❑ Strategia UE energia solare
❑ Diffusione idrogeno
❑ Accelerare procedure amministrative
Banca d’Italia
❑ Nata nel 1893 (come istituto di emissione e banca commerciale) e divenuta in seguito un istituto di
diritto pubblico preposto alla tutela del pubblico credito e attività di emissione
❑ Organi: Assemblea generale, Consiglio superiore, Governatore e Direttorio
❑ Il Direttorio è composto da Governatore, direttore generale e tre vicedirettori generali (durano in carica
sei anni; nominati dal Consiglio superiore; Governatore nominato con DPR, su proposta del Presidente del
Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio superiore)
❑ Due funzioni principali: Funzione monetaria e funzione di vigilanza
CONSOB
❑ Nata nel 1974 (a seguito di «scorporo» dal Ministero del Tesoro delle funzioni di controllo delle società
quotate in borsa)
❑ Organismo collegiale: Presidente + quattro commissari (nominati con DPR, su proposta del Presidente
del Consiglio dei Ministri; 7 anni, non rinnovabile)
❑ Agiscono in piena indipendenza (anche se vi è un legame con l’esecutivo relativamente ai meccanismi di
nomina)
❑ Tutela degli investitori; efficienza, trasparenza e sviluppo del mercato mobiliare italiano
❑ Supervisione e indirizzo dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA)
Cosa fa la CONSOB?
❑ Poteri normativi/regolamentari: regolamenta la prestazione dei servizi di investimento da parte degli
intermediari, obblighi informativi delle società quotate nei mercati regolamentati e operazioni di offerta al
pubblico
❑ Poteri di vigilanza: controlla e autorizza la pubblicazione di prospetti informativi che devono essere
obbligatoriamente redatti e pubblicati dall’emittente che voglia svolgere attività di sollecitazione del
pubblico risparmio; autorizzazione la pubblicazione del prospetto di quotazione; rispetto delle regole di
correttezza e trasparenza da parte degli intermediari finanziari
❑ Supervisione sulla società di gestione dei mercati regolamentati (Borsa Italiana s.p.a.): Borsa Italiana,
sotto la vigilanza della CONSOB, vigila sul corretto svolgimento delle negoziazioni sui mercati regolamentati,
stabilisce requisiti e procedure di ammissione intermediari; gestisce informativa società quotate; controlla
dati e notizie fornite dal mercato dagli emittenti quotati
IVASS
❑ Nata nel 2012 (subentrando all’ISVAP)
❑ Prima era assoggettato alle direttive del Ministero dell’Industria e agli indirizzi del CIPE
❑ Presidente è il Direttore Generale BI
❑ Consiglio è un organo collegiale costituito dal Presidente e da due Consiglieri (consiglieri sono esperti
nominati DPR, previa delibera del Consiglio dei Ministri) su proposta del Governatore della Banca d’Italia e
di concerto con il MISE
❑ Vigilanza sul mercato assicurativo e protezione degli assicurati
❑ Esercita le proprie funzioni in stretto coordinamento con Autorità europea delle assicurazioni e delle
pensioni aziendali o professionali – EIOPA
Disciplina UE di «liberalizzazione»
❑ «Prima Direttiva» (77/780/CE)
➢ Riduzione discrezionalità, condizioni per l’autorizzazione prestabilite
➢ Fondi «distinti» e «sufficienti»; due persone per determinare orientamento dell’ente
➢ Domanda per l’esercizio del credito non può essere valutata in base alle esigenze del mercato
➢ Clausola di salvaguardia
❑ «Seconda Direttiva» (89/646/CE)
➢ Eliminazione potere discrezionale, requisiti più definiti (es. capitale minimo per autorizzazione)
➢Autorizzazione unica
➢Mutuo riconoscimento
➢ Home country control
Strumenti di risoluzione
❑ Vendita dell’impresa ad acquirente privato
❑ Bridge bank (costituzione di banca ponte gestita dall’autorità pubblica)
❑ Bad bank (cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo appositamente costituita per la
gestione delle attività)
❑ Bail – in (salvataggio interno tramite esclusivo e diretto coinvolgimento di azionisti, obbligazionisti e
correntisti)
Stress test
«Le autorità competenti effettuano ove opportuno, ma almeno una volta l’anno, prove di stress prudenziali
sugli enti soggetti alla loro vigilanza, per facilitare il processo di revisione e valutazione prudenziale di cui
all'articolo 97» (art. 100 § 1 1 Direttiva 2013/36/UE)
Risultati ottenibili in diversi scenari e su vari orizzonti temporali: scenario a breve termine e rischio fisico
❑ Vulnerabilità delle banche a uno scenario di siccità o calore estremo dipende fortemente dalle attività
settoriali e dall’ubicazione geografica delle rispettive esposizioni (calo della produttività a livello settoriale,
ad esempio nel campo dell’agricoltura e dell’edilizia, e in un aumento delle perdite su crediti nelle aree
interessate)
❑ Rischio di inondazione: ne potrebbero risentire garanzie immobiliari e i mutui sottostanti nonché i
prestiti alle imprese, soprattutto nelle zone più colpite
❑70 miliardi di euro di perdite in termini aggregati per le 41 banche in oggetto.
Quali aspettative?
❑ Ruolo dell’organo dell’organizzazione nell’integrazione dei rischi climatici e ambientali nella cultura e
nella strategia aziendale e risk appetite framework aziendale, declinando in modo coerente policy e sistemi
organizzativi (iniziative)
❑ Intermediari individuano i rischi climatici e ambientali capaci di incidere sul contesto aziendale e sono in
grado di comprenderne e misurarne gli impatti, al fine di assicurare la resilienza del modello di business e
orientarne le prospettive di sviluppo
❑ Organo amministrazione modula i diversi interventi sull’organizzazione e sui processi operativi a fronte
dei rischi climatici e ambientali in modo coerente e proporzionale alle valutazioni formulate in merito alla
loro materialità
❑ Mappatura e gestione dei rischi climatici e ambientali
❑ Creazione database sui profili di rischio climatico e ambientale
❑ Integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi di valutazione dell’adeguatezza del capitale
interno e di liquidità
❑ Programmazione aggiornamento periodico delle decisioni assunte in relazione a metodologie e
strumenti per la loro valutazione, in modo da preservarne nel continuo la validità e la significatività
(marcata dinamicità dei rischi climatici)
❑ Integrazione dei rischi climatici e ambientali da parte degli intermediari nelle fasi di processo del credito
❑ Valutazione del possibile impatto dei rischi climatici e ambientali sul pricing degli investimenti in
strumenti finanziari
❑ Impatto rischio climatico e ambientale sulla continuità operativa
❑ Misurazione e gestione rischio liquidità
❑ Intermediari si dotano di infrastrutture, dati e processi necessari per comunicare modalità con cui
integrano i driver di rischio ambientale nella strategia aziendale, nell’organizzazione interna e nei
meccanismi di gestione del rischio
Quali tecnologie?
❑ Big data
❑ Intelligenza artificiale
❑ Sentiment analysis
❑ Natural language process (NPL)
❑ Machine learning
❑ DTL (Blockchain)
❑ Smart contracts
Regolamento Fintech
❑ Definizione di Fintech: «attività volte al perseguimento, mediante nuove tecnologie, dell’innovazione di
servizi e di prodotti nei settori bancario, finanziario, assicurativo» (art. 1, c. 1. lett. c)
❑ Comitato per il Fintech
➢ Presieduto da Ministro dell’Economia e Finanze; membri permanenti: Governatore BI, Presidente
CONSOB, Presidente IVASS; Presidente AGCM; Presidente Garante Privacy, Direttore AGID e Direttore
Agenzia Entrate
➢ Osserva e monitora evoluzione Fintech per individuare obiettivi, definire programmi, pone in essere
azioni per sviluppo Fintech
➢ Agevola contatto con operatori di settore; scambio informazioni; confronto su aree rischio
➢ Svolge attività di sperimentazione Fintech
➢ Relazione annuale
❑ Ambito di applicazione: sperimentazione può essere richiesta per un’attività di innovazione tecnologica
che incide sul settore bancario, finanziario o assicurativo e che ha determinate caratteristiche (art. 5)
❑ Presupposti per ammissibilità
➢ Significativamente innovativa (con le nuove tecnologie, offre servizi, prodotti e processi che siano
realmente nuovi e diversi per i settori di riferimento)
➢ Richiede deroga a orientamenti di vigilanza o atti generali
➢ Apporta valore aggiunto (arreca benefici ad utenti finali, maggiore efficienza del settore, rende meno
onerosa e più efficace la regolamentazione del settore; miglioramento del sistema gestione rischi)
➢ Stato avanzato per sperimentazione
➢ Sostenibile da un punto di vista economico/finanziario (art. 6)
❑ Interlocuzione con autorità competenti: prima di presentare la richiesta, si possono avviare
interlocuzioni informali con autorità competenti (anche per comprendere a chi presentare la richiesta);
canale di comunicazione su Internet (art. 8)
❑ Presentazione e contenuto della richiesta: finestre temporali (due mesi); descrizione progetto, studio
preliminare di fattibilità, ragioni della deroga, potenziali rischi e tutela utenti, forme di comunicazione e
risarcimento (artt. 9 e 10)
❑ Durata: 18 mesi (art. 11)
❑ Istruttoria da parte dell’autorità competente (art. 12): esito entro 45 giorni (ammissione o non
ammissione)
❑ Sperimentazione vera e propria: si testano in una «sandbox» prodotti e servizi tecnologicamente
innovativi in dialogo costante con le autorità di vigilanza (art. 13-14)
❑ Registro soggetti ammessi alla sperimentazione (art. 15)
❑ Monitoraggio: l’autorità competente monitora andamento della sperimentazione e riferisce al Comitato
(art. 16)
Criptovalute
❑ Il termine indica una valuta «nascosta», cioè utilizzabile/visibile solo conoscendo un
codice informatico («chiave d’accesso»)
❑ Non esiste «fisicamente» (vale a dire in formato cartaceo o metallico)
❑ Scambiata in modalità peer-to-peer (ossia tra due dispositivi direttamente senza intermediari) per
acquistare beni o servizi
❑ Può essere... chiusa: non può essere convertita in moneta avente corso legale e acquisita solo online
all’interno della comunità virtuale (es. quelle dei giochi online)
❑ Unidirezionale: può essere acquistata anche con moneta avente corso legale a un tasso di cambio
fissato, ma non può essere nuovamente convertita in moneta avente corso legale
❑ Bidirezionale: è convertibile con le monete avente corso legale (Bitcoin)
Cos’è la blockchain?
❑ Registro aperto e distribuito che può memorizzare le transazioni tra due parti in modo sicuro, verificabile
e permanente (per i bitcoin: è un registro pubblico delle transazioni bitcoin in ordine cronologico)
❑ Partecipanti al sistema («nodi»), connessi tra loro in maniera distribuita
❑ Dati in un «blocco» (una specie di archivio) sono immutabili: non possono essere retroattivamente
modificati senza modificare i blocchi successivi (per farlo serve il consenso di tutti i partecipanti)
❑ Autenticazione avviene tramite la collaborazione di massa ed è alimentata da interessi della comunità
❑ Ogni blocco è identificato da un codice, contiene le informazioni di una serie di transazione e contiene il
codice del blocco precedente
Criptovalute
❑ Protocollo: il codice informatico che specifica il modo in cui i partecipanti possono effettuare le
transazioni
❑ Distributed ledger technology: conserva in modo immodificabile le transazioni
❑ Rete decentralizzata di partecipanti: aggiornano, conservano e consultano la distributed ledger delle
transizioni secondo le regole del protocollo
BENEFICI
❑ No incentivi legati alle banche (spesso controproducenti)
❑ Maggiore efficacia ed efficienza nei pagamenti
❑ Eliminazione intermediario
❑ No costi e commissioni
RISCHI
❑ Uso per fini illeciti; denaro sporco
❑ Truffe
❑ Insorgenza di rischi per stabilità finanziaria (ma solo in caso di un uso più ampio)
❑ Volatilità di alcune criptovalute (es. bitcoin)
❑ Assenza di tutele per i consumatori in assenza di una regolamentazione
Nel 2021, la CONSOB ha stabilito che alcune attività su Binance non erano autorizzate
E i bitcoin?
La Proposta MICA esclude dal suo campo di applicazione:
«le cripto-attività sono create automaticamente tramite mining a titolo di ricompensa per il
mantenimento della DLT per la convalida delle operazioni» (art. 4, § 2, lett. b)
MICA: i soggetti
❑ Emittente di criptoattività: persona giuridica che offre al pubblico qualsiasi tipo di criptoattività o che
chiede l’ammissione di tali criptoattività a una piattaforma di negoziazione di criptoattività
❑ Fornitore di servizi per le criptoattività: qualsiasi persona la cui occupazione/attività nel prestare servizi
per le criptoattività su base professionale (custodia e amministrazione di criptoattività, gestione di
piattaforme, ricezione e tramissioni di ordini ecc.)
Vigilanza
❑ Gli Stati Membri devono designare autorità competente come punto di contatto unico
❑ Poteri delle autorità per vigilare sugli emittenti e sui fornitori di servizi (anche poteri
sanzionatori/inibitori e di indagine)
❑ Vigilanza ABE per EMT e ART
Impresa pubblica
❑ Strumento «tradizionale» dell’intervento pubblico dell’economia
❑ Espressione dello «Stato Imprenditore»
❑ «Il potere di determinare l’indirizzo economico dell’organizzazione spetta a un soggetto pubblico» (M.S.
Giannini, Le imprese pubbliche, 1958)
❑ Valenza soggettiva di «pubblico» (ci si riferisce all’imprenditore)
❑ Artt. 41 e 43 Cost.
Privatizzazioni
Azienda autonoma Ente pubblico economico Società in partecipazione pubblica Dismissione delle
partecipazioni pubbliche
1900-1950 1930 – 1990 1990 →
Tipi di privatizzazione
Privatizzazione formale
• Trasformazione in società di diritto privato (spa o srl)
• Azioni/quote detenute totalmente o prevalentemente dallo Stato (MEF)
• Controllo pubblico prevalente
• Es. Gruppo Poste Italiane o Ferrovie dello Stato
Privatizzazione sostanziale
• Trasformazione in società di diritto privato
• Azioni/quote cedute ai privati (lo Stato resta con una partecipazione minoritaria)
• Controllo pubblico minoritario
• Es. ENI ed ENEL
Privatizzazioni: i motivi
❑Diminuzione dell’indebitamento pubblico
❑ Maggiore efficienza delle imprese pubbliche (troppo grandi)
❑ Aiuti di stato anticoncorrenziali
❑ Moltiplicazione di incarichi
❑ Corruzione
Golden Power
❑ Prescinde dalla privatizzazione
❑ Poteri speciali possono essere esercitati dal Governo in imprese che operano in settori strategici
❑ Le imprese estere che vogliono acquisire partecipazioni in società italiane in questi settori devono
notificare l’intenzione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
❑ La PCM può porre un veto oppure imporre specifiche condizioni se ritiene che l’operazione costituisca
una minaccia per l’interesse nazionale
Regolamento 2019/452 che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti
nell’Unione
❑ «Investimento estero diretto»: investimento di qualsiasi tipo da parte di un investitore estero inteso a
stabilire o mantenere legami durevoli e diretti tra l'investitore estero e l'imprenditore o l'impresa cui è
messo a disposizione il capitale al fine di esercitare un'attività economica in uno Stato membro, compresi
gli investimenti che consentono una partecipazione effettiva alla gestione o al controllo di una società che
esercita un'attività economica
❑Gli Stati Membri «possono mantenere, modificare o adottare meccanismi per controllare gli investimenti
esteri diretti nel loro territorio per motivi di sicurezza o di ordine pubblico»
❑ Norme e procedure relative ai meccanismi di controllo decisi dagli Stati Membri purché trasparenti e non
discriminatori
❑ Fattori da tenere in considerazione
Alcune novità del 2022 (art. 2- quater, d.l. 21/2012 e DPCM 1 agosto 2022)
❑ Prenotifica: serve a deflazionare il procedimento
❑ Informativa alla PCM sui progetti di costituzione, acquisizione, delibera ecc...
❑ Entro 30 gg, si comunica all’impresa se l’operazione rientra o meno nell’ambito di applicazione del dl
21/2012: se rientra → notifica
❑ L’operazione può anche rientrare nel dl 21/2012, ma sono manifestamente insussistenti i presupposti
per esercizio poteri speciali
❑ Si può archiviare la pratica se non si rinvengono elementi tali da non far esprimere il Consiglio dei
Ministri
Il caso Syngenta/Verisem
❑ Verisem: gruppo internazionale nel settore dei sementi (fanno parte imprese francesi e
italiane)
❑ Syngenta: multinazionale cinese che vuole acquistare Verisem
❑ Bloccata dal governo nell’ottobre 2021
❑ Ricorso al TAR (rigettato)
Il caso Robox
❑ Robox: azienda operante nel settore della progettazione/produzione e sistemi controllo
movimento, robotica ecc...
❑ Efort Intelligent Equipment: società cinese dominante nel campo della robotica voleva
aumentare i propri investimenti in Robox
❑ Acquisizione bloccata (2022)
Il caso Faber
❑ Faber Industrie spa: società friulana attiva nella produzione di bombole e stoccaggi per l’idrogeno
❑ Rusatom GasTech, importante società energetica russa operante nei settori del nucleare e delle
rinnovabili controllata dell’agenzia atomica della Federazione Russa
❑ Acquisizione bloccata (2022)
Il golden power è una forma di intervento pubblico più o meno invasiva rispetto alla golden share?