Processo Resumo
Processo Resumo
Processo Resumo
Sistemi misti
Negli anni 60 del novecento cominciano a delinearsi ordinamenti processuali non
caratterizzabili con il modello classico di uno o altro schema processuale. Questo
mutamento ideologico deriva dal cambiamento dell’approccio quanto al common law, da
parte della cultura europea-occidentale, con una denotazione del ruolo attivo del giudice
nel resto del trial; e quanto all’analisi di civil law, per parte delle culture anglosassoni, con
una realizzazione della limitazione di visione all’ordinamento giuridico tedesco (e
conseguente solidificazione della caratterizzazione del sistema come fondato sui forti
poteri del giudice), senza una visione più allargata delle caratteristiche di altri
ordinamenti.
La mistizzazione dei sistemi processuali pare essere una tendenza in allargamento:
Ley de Enjuciamento Civil (LEC) di 2000 : esempio di questo movimento di
convergenza è la riformulazione normativa che ha portato un ruolo
manageriale al giudice, anteriormente non contemplato, e standard di
collaborazione inusuale per gli avvocati
Le riforme paiono necessarie per l’adeguamento del meccanismo
processuale alle nuove esigenze della società, tendendo ad un’adozione di
un approccio funzionale alla risoluzione dei problemi traferiti dalla società .
Riguardante la riforma appaiono altre due questioni che puntano per la
necessità di specializzazione del sistema
Eccesso di conflittualità
Estrema complessità delle controversie civili
Normativa processuale
Si deve segnalare una convergenza per le forme codicistiche che caratterizzano il sistema
europeo-occidentale, come evidenziato dalle Civil Procedure Rules (UK) del 1999.
Questo spirito codificativo prima a livello nazionale, durante il XX secolo, a portato
a una sovrapposizione della normativa del processo come unico strumento di risoluzione
dei problemi di efficienza e adeguamento del processo alla realtà , portando ad una
sottovalutazione di altri aspetti funzionali e alla pratica legale.
A livello sopranazionale, soprattutto in paesi in area europeo-occidentale e latino-
americana, si è visto un sorgere di normativa di principi minimi inviolabili di natura
processuale, soprattutto quanto a standard di effettività delle norme, tanto quanto il suo
contenuto.
L’influenza di questa legge di principi rileva quanto alla gerarchia delle fonti per la
sua interpretazione processuali per parte di corti sovranazionali, cosi che le proprie corti
supreme nazionali possano avere un ruolo amplificato e forte nell’interpretazione
processuale (cassazione – garanzie internazionali tanto quanto costituzionali).
ADVERSARY SYSTEM
. M O D E L L O C L A S S IC O
RUOLO DELL’AVVOCATO
Legato a quanti casi arrivano o no a tribunale, vediamo il ruolo dell’avvocato in
duplice profilo. In primo luogo compete a lui le scelte strategiche, con l’inizio della
controversia (litigante temerario: chi inizia di mala fede sarà condannato). Negli stati uniti
l’introduzione di una causa frivola ha come conseguenza una condanna personale a
sanzioni dal pagamento della multa alla cancellazione dell’albo professionale. La
deontologia impone quindi che l’avvocato non conduca controversie nella consapevolezza
dell’infondatezza, dovendo sconsigliare alla controversia caso non ci siano sufficienti
chances di accoglimento della pretesa. Questo compito deterrente non esiste, già che, in
Italia, in caso di violazione di questa norma deontologica è la parte a pagarne le
conseguenze.
Ulteriormente, si deve analizzare il valore giuridico e morale di ogni ordinamento
all’atto introduttivo ad opera dell’avvocato. Esiste un reale impatto religioso nel valore e
modalità inserita negli atti introduttori e in generale nel processo. Nel common law
sistema l’avvocato si fa moralmente garante del contenuto dell’atto. Quanto all’obbligo di
veridicità negli atti notiamo una differenza, già che il sistema di base calvinista o luterano
acetta un notice che introduca semplicemente la controversia con obbligazione di verità,
mentre gli ordinamenti latini necessitano di un’introduzione fattualizzata ma senza
nessuna necessita di dire il vero o il falso. L’avvocato inglese deve fare una dichiarazione
di veridicità assumendosi l’impegno e garanzia del contenuto dell’atto. Situazioni analoghe
si trovano in paesi come la Germania e gli stati uniti.
1. Individuazione delle parti: pressoché tutti gli ordinamenti hanno discipline che
assicurano una precisa individuazione delle parti. Alcune eccezioni presenti nel
sistema cinese appena, per la possibilità di domanda orale.
Si individua i soggetti coinvolti in una determinata controversia (vocatio in
ius). Esiste differenza tra l’atto dell’attore e del convenuto, siccome è
l’autore che individua il giudice e la controparte.
2. Delimitazione dell’oggetto della controversia: standard molto diversificati, con
tendenza generale di richiedere un’esaustività e specificità delle allegazioni.
3. Differenze qualitative fra le diverse tipologia delle controversie: la tendenza
maggioritaria predispone atti introduttivi diversificati in ragione delle diverse
tipologie di controversie
Maggiore la complessità della materia o della controversia, maggiore deve
essere il grado di specificità e fattualità dell’atto introduttivo e vice versa.
Questo perché per gestire una controversia che per ragioni soggettive,
oggettive o probatorie è complessa, l’atto deve essere maggiormente
specifico il profilo fattuale.
Subito dopo la nascita degli USA non esiste un modello autonomo da quello
inglese, così che vediamo la recezione del sistema del pleading, strumento che
introduce la controversia e rappresenta una delimitazione dei diritti (issue). Si
tratta di un sistema di estrema processualizzazione del diritto, esistendo diritto
appena quando esiste una specifica azione che lo tuteli (form of action), così che
por ogni diritto e situazione era previsto un pleading specifico: si tratta di un
modello dei writ. Si sostanzia una duplice giurisdizione originata in epoca
medioevale.
a. At law: si applicava ai signori e si basa su dei circuit judges, giudici che
devono risolvere le controversie in base al diritto del precedente.
b. In equity: il suddito insoddisfatto poteva ricorrere alla corte reale che
creava una nuova forma di azione che tutelava questo nuovo diritto
sostanziale.
La complessità di questo sistema è chiara siccome presuppone la conoscenza di un
numero molto elevato di form di action, dovendo citarsi una specifica formula. Il
suo funzionamento era possibile appena nel proprio sistema inglese che aveva
creato una scienza di pleading, ma la trasposizione per gli stati uniti era complessa
poi:
a. La preparazione professionale classe forense americana è fatta per
botteghe di avvocati inglesi trasferitisi, cercando di imparare il mestiere
direttamente nel praticantato. La casualità della scelta di professionali non
permette la secolarizzazione della distillazione di circostanze necessarie
per la risoluzione della controversia
b. La nuova business classe americana, che vuole arricchirsi, vede la forma di
accesso alla giustizia è complicata come un impedimento e ostacolo al
commercio.
Nello stato di NY viene emanato il Field code, atto per semplificare la pratica del
pleading e procedimenti davanti alla corte. Si abolisce la differenza di
giurisdizione, adesso unica e si adotta un’ugualmente unica form of action per la
tutela di tutti i diritti soggettivi: civil action. Si introduce una specifica forma di
pleading, con un atto introduttivo chiamato fact pleading, estremamente
fattualizzato. Il tennent, ricorrente, deve esercere questo pleading in tre parti
c. Affermare la propria pretesa (in fact). Questa è la parte fondamentalmente
valorizzata dalla giurisprudenza.
d. Indicare la tutela del diritto che gli corrisponde (in law)
e. Fattispecie pratica viene sussunta in quella teorica del precedente,
dedicata al collegamento tra le due parti precedenti (causa of action).
T E R Z A E V O L U Z I O N E : N O T I C E P L E AD I N G
Emanazione delle Federal Rules of Civil Pocedure nel 1938, vigente fino ad oggi con pochi
mutamenti. Per l’astensionismo dello stato, detto reattivo, la società fondamentalmente
litigiosa ritrova nella controversia civile la risoluzione dei suoi conflitti 1.
Si introduce un modello di atto introduttivo diverso dal precedente chiamato notice
pleading, che non fisserà tutti i fatti e termini della controversia ma appena notizia
l’avversario dei termini di massima della pretesa. In particolare à descritto dall’articolo 8
del FRCP dichiarando che debba essere una descrizione breve e lineare della pretesa.
Per quanto concerne l’atto dell’attore (complaint) deve appena includere la
contestazione dei fatti, ma sempre breve e chiaro, già che, come indica l’articolo 8, ogni
allegazione deve essere semplice, concisa e diretta senza che ci sia necessario alcun tipo di
tecnicismo. La funzione precedente di pre trial è adesso passata al discovery.
Oltre alle modalità di pleading sono semplificate anche le modalità di introduzione
della causa, che comincia con la deposizione della complaint a un cancelliere. Il convenuto
deve notificare una answer che contiene le circostanze contestate, potendo passare dalla
negazione parziale o totale delle affermazioni, oppure anche la difesa affermativa, per la
quale indica fatti.
1
vedi controversia per i civil rights, il cui riconoscimento avviene attraverso delle cause civili. Ma
accanto alle controversie per i civil rights abbiamo anche la nascita della product liability litigation,
ossia delle controversi per risarcimento danni da prodotti difettosi.
Sono quindi complaint e answer a costituire i due modelli di pleading principali.
L’autore può quindi presentare una replica all’atto introduttivo (reply). Oltre a questi non
sono ammessi altri pleading.
La modificazione dei pleading è ammessa ma disciplinata all’articolo 15 che prevede
che possa essere modificato in due casi:
1. Quando non è ancora avvenuta risposta dell’avversario
2. Dopo intervento del convenuto, è necessaria autorizzazione del giudice.
QUARTA EVOLUZIONE
DISCOVERY
Il discovery nasce dalla necessità di razionalizzare il funzionamento del processo
consentendo alle parti conoscere le informazioni e prove di cui dispone l’avversario per
potersi preparare un corretto e efficiente svolgimento dell’udienza dibattimentale. Ognuna
delle parti, secondo i metodi indicati nello FRCP formula una richiesta di discovery, ossia
una richiesta di chiarificazione delle informazioni di cui si dispone, potendo raggiungere
un’ottimale delimitazione dell’oggetto della controversia. L’intervento del giudice è
chiamato appena nel caso in cui una parte non adempia alla richiesta formulata
dall’avversario. Questo strumento ha così una duplice funzionalità :
1. Scopre in anticipo e seleziona le prove del dibattimento
2. Fase di trattazione della controversia, emergendo elementi che contribuiscono a
formare l’oggetto della controversa, chiarendolo e delimitandolo.
Alle funzioni originari se ne aggiungono altre ampie, come spazio in cui le parti possono
avere le maggiori chance di far valere le proprie pretese lasciato all’iniziative esclusiva
delle parti, inoltre, è un modello di delimitazione progressiva dell’oggetto della
controversia.
ABUSE OF DISCOVERY
L’ampiezza dello standard porta tuttavia a dilungamento dei tempi di processo,
aumento di relativi costi e trasformazioni in un processo per imboscate, non trattandosi
del sistema collaborativo che si intendeva in origine. Quello che provoca il reale mal
funzionamento della giustizia civile è il discovery lasciato 100% nelle mani delle parti,
tornandosi qui al caso Twombly e caso Iqbal per cui se sono maggiormente specifici i fatti
indicati negli atti introduttivi, lo standard di rilevanza del discovery tenderà a ridursi
poiché le istanze di discovery dovranno comunque essere riferite a quanto allegato negli
atti. Ossia, più è generico l’atto introduttivo, maggiori sono le possibilità di formulare
request of discovery perché lo standard di rilevanza si abbassa; più sono specifici, invece,
gli atti introduttivi, più si circoscrive l’oggetto del discovery perché lo standard di
rilevanza – dovendo essere valutato in relazione a fatti specifici – si innalza.
La dottrina e giurisprudenza ha individuato tre modalità d’utilizzazione per fini
impropri del discovery, o abuse of discovery:
1. Fishing expedition: richieste di tipo evidentemente esplorativo con il fine di
costringere la controparte a porre il maggio numero di attività processuale.
2. Over discovery: eccesso di request per la necessità della lite.
3. Bulk discovery: una risposta alla request che sia sovrabbondante con la finalità
di nascondere un documento rilevante, rendendo difficoltoso la comprensione
della sua rilevanza. Questo à conseguenze anche per il peso economico che
avrà per la parte più debole messa in difficoltà.
E-DISCOVERY
Con l’uso dei computer aumentano i dati e le informazioni che sono a disposizione
di tutti così che si mutano le modalità di conservazione di queste informazioni, così come
la complicazione della loro analisi. Di conseguenza, esiste una necessità di adeguamento,
che arriva nel 2006 con la formale equiparazione tra documentazione cartacea e
documenti digitali, soggetti allo stesso regime probatorio. Vengono anche introdotti
principi di regolazione, in particolare l’attribuzione alle parti e al giudice del potere di
sostituire l’acquisizione totale di e-discovery con verifiche e campionature al fine di
delimitare l’ambito di operatività . Anche qui esistono obblighi di conservazione.
PRE-TRIAL CONFERENCE
Questa fase eventuale, trovata nell’articolo 15 FRCP, deve essere ordinata dal
giudice e consiste nella convocazione delle parti e degli avvocati nello studio del giudice ed
ha, in linea generale, la finalità di ricostruire e di semplificare le questioni controversie che
dovrebbero essere portate al trial, scoprendo quali fatti sono ancora controversi e quanti
sono stati soggetti ad accordo.
Può essere demandato in qualsiasi momento, potendo avere la finalità di direttive
all’inizio o di preparazione dell’udienza dibattimentale, nel caso alla fine. Se proposta
all’inizio del pre-trial, permette anche l’autorizzazione di modificazione del pleading.
Oltre ad essere sollecitata dal giudice, può anche essere sollecitata dalle parti. Si
tratta di quei provvedimenti che la parte, contro la quale è stata formulata una discovery
request, può richiedere al giudice di essere esonerata dal rispondere, ossia i
provvedimenti di limitazione delle punizioni delle discovery request. si tratta di ordini
protettivi che autorizzano la parte a non rispondere alla discovery request che abbia un
valore economico sproporzionato rispetto a quello della controversia. Questo è legato
sempre a un approccio pragmatico legato al principio della proporzionalità .
Inoltre, la pre-trial Conference ha anche il compito di consentire al giudice di
adottare ogni altro provvedimento che sia considerato utile per l’efficiente e il rapido
svolgimento delle attività di pre-trial, già che si può redigere anche qui il piano del
processo.
Infine, qui si possono raggiungere accordi transattivi su una parte o su tutta la
controversia, ossia risoluzioni alternative e anticipate della controversia.
TRIAL
Sebbene rarissimi, si tratta del momento centrale del processo di common law,
siccome il fulcro ideologico dell’ordinamento è il dibattimento. È retto da principi generali:
1. Pubblicità – Il dibattimento si svolge in maniera pubblica, cioè alla presenza
delle parti e del pubblico, e il fondamento della pubblicità delle udienze è la
possibilità per ogni cittadino di verificare che il procedimento si svolga con
correttezza e imparzialità
2. Oralità – tutto ciò che avviane nel dibattimento e tutto ciò che è rilevante per la
causa deve essere presentato in forma orale, perché deve essere ascoltato dalla
giuria.
3. Concentrazione
4. Immediatezza
FASI DI TRIAL
GIURIA
LAW OF EVIDENCE
La disciplina in materia di prove in ordinamenti di common law ha un rilievo
autonomo e particolare, siccome tutte le regole concernenti i mezzi prova sono in un testo
normativo unico che prende il nome di federal rules of evidence. È una disciplina che
evidentemente è collegata con la normativa processuale ma ha un rilievo autonomo
perché si procede in quella sede alla standardizzazione delle modalità di conoscenza delle
circostanze di fatto che attengono al processo. Quali le ragioni della sua autonomia?
1. Le regole sulla prova à per molto tempo l’unico testo che disciplina la modalità
di svolgimento del dibattito
2. È unica per il processo civile e per il processo penale, siccome le modalità
procedimentali, cioè il dibattimento, è identico in cause penali o civili
Il principio fondamentale del tema di prova si trova nell’articolo 401 e consiste nel
diritto delle parti di ammettere l’amissione di qualsiasi mezzo di prova considerato
rilevanti in senso significativamente ampio. Collegato a questa ampiezza di rilevanza,
troviamo il dovere delle parti di fornire la conoscenza dei fatti oggetto del giudizio, ossia
l’onere della prova. Questo onere negli USA è ulteriormente caratterizzato con il dovere di
produrre o indicare le prove che intendono acquisire al trial.
Collegato a quanto detto bisogna considerare il metodo di assunzione delle prove
La direct and cross examination ha una duplice finalità , in quanto per un verso
rappresenta una modalità di controllo dell’attendibilità del testimone; ma, al contempo,
rappresenta una modalità di verificazione oggettiva dei fatti da parte della giuria.
Per ampiezza di rilevanza, sarà accettato tutto quello che non mette in causa una
regola di esclusione. Così oltre alla rilevanza, si deve considerare la verifica dell’esistenza
di queste leggi di esclusioni, strettamente legate alla presenza della giuria, ossia l’intento
della sua protezione. Così indica l’articolo 403 delle FRE. Siccome solo attraverso
dell’esaminazione dei testimoni si potrà introdurre le prove, con una rappresentazione
ritualistica delle fasi di giustizia, la law of evidence dovrà essere fondamentalmente
semplificare il dibattito, impedendo l’ammissione di conoscenze e informazioni di difficile
valutazione, con il rischio che possano confondere la giuria o indirizzarla sviando la
questione.
Siccome grande il numero di regole di esclusione si menzionano qui:
1. Hearsay – necessità di escludere le affermazioni di soggetti che non abbino
assistito personalmente o direttamente all’evento descritto. Fra gli articoli 803 e
804 si indica 23 eccezioni a questa esclusione
2. Best evidence - sta a indicare la necessità di acquisire al trial solo strumenti di
writing, recording and photography originali (quindi esclusione di copie, fotocopie
e riproduzioni).
3. Varie sono le obiezioni che impediscono l’ammissibilità della prova astrattamente
ammissibile.
PROVA SCIENTIFICA
Il tema della prova scientifica mette insieme il rapporto tra scienza, processo e verità. Si
costituiscono storicamente due visioni:
1. Positivismo giuridico e più in generale è un periodo di modernismo che comporta
una fiducia a-critica delle conoscenze scientifiche
2. La teoria reflazionistica del post modernismo, di cui rappresentante è Popper
considera la scienza soggetta a evoluzioni e come tale variabile e soggetta a
falsificazioni. Conseguente la necessità di passare anche in ambito giuridico ad un
approccio di verifica in concreto ed empirica della correttezza nel caso di specie
dei risultati che l’indagine scientifica fornisce.
La rilevanza pratica della questione è data dall’incrocio fra due circostanze
1. L’aumento esponenziale dei casi in cui, per risolvere una controversia, è necessario
utilizzare conoscenze tecnico-scientifiche, con il ricorrere a consulenze tecniche
che marcano presenza in 65% dei casi.
2. nel 95% dei casi il giudice recepisce le conclusioni del consulente tecnico e le pone
alla base della decisione della causa.
MODELLO ITALIANO
MODELLO STATUNITENSE
Per l’essenzialità strutturale degli atti introduttivi, le alegaciones iniciales della LEC
mirano ad una logica di completezza, adeguata ed esaustiva configurazione. Mediante gli
articoli qui spiegati si cerca di evitare tattiche strategiche dilatorie, che mirino quindi ad
allungare i tempi del processo o ad utilizzarlo a fini tattico-strategici, oltre a consentire al
giudice, sotto diverso profilo, di avere un quadro completo del materiale oggetto della
controversia, in modo da rendere lo svolgimento del processo più funzionale accelerando i
tempi di risoluzione della controversia.
- L’articolo 339 disciplina le modalità di esposizione delle circostanze di fatto fatta
in modo ordinata e chiara. La chiarità è standard anche dell’atto introduttivo del
convenuto
- L’articolo 412 introduce uno standard di esaustività e completezza degli atti
introduttivi, non potendo esserci future possibilità di modificazioni di queste
allegazioni iniziali.
- L’articolo 400 fortifica la necessità di esaustività con la necessaria deduzione
nella domanda introduttiva del giudizio di tutte le allegazioni fattuali e di tutte le
configurazioni possibili, sotto il profilo giuridico, delle relative pretese, così che
deve coprire il dedotto e il deducibile.
o In particolare si stabilisce che il fondamento della propria pretesa deve
essere specifica, siccome una risposta evasiva, contestazione generica e
silenzio danno luogo all’ammissione tacita delle circostanze di fatto
allegate dall’attore.
Dopo un’analisi fatta al sistema per Lord Wolf, si considera ricorrenti costi troppo
elevati, tempi troppo lunghi e un’eccessiva complessità della procedura, alla base della
quale starebbe il principio di iniziativa delle parti che si incontra ala base dell’adversary
system. Lo studioso indica come necessario l’attribuzione al giudice di robusti poteri di
direzione (case management), controllando lo svolgimento del processo e
determinandone la maggiore velocità, oltre all’indicazioni di necessarietà della prova.
Fondamentale l’introduzione della possibilità di svolgere qualsiasi attività
necessaria per overriding objectives, esercitando quindi i suoi poteri per assicurare la
parità delle parti, ottenere un significativo risparmio dei costi del processo e assicurare
l’applicazione del principio delle parti. ’utilizzo dei poteri manageriali del giudice deve,
quindi, estrinsecarsi tendenzialmente nell’incoraggiare le parti, individuare le
controversie, decidere le questioni che necessitino di approfondimento, il suo ordine,
incoraggiare risoluzioni alternative, fissare calendario e che sia rispettato, verificare costo
e beneficio di ogni azione, utilizzo della tecnologia, direttive per il procedimento.
Il processo civile inglese conosce una fase contenziosa ante causam, ossia una fase
contenziosa che precede l’inizio vero e proprio del processo. Questa fase contenziosa non
ancora giurisdizionale viene definita cd. preaction protocols, i quali consistono in modelli
per l’instaurazione della controversia in sede preprocessuale, non obbligatori. Hanno
essenzilamente tre scopi:
1. Incoraggiare lo scambio delle informazioni di cui ogni parte è in possesso in
maniera approfondita, completa e preventiva
2. Mettere le parti in condizione di evitare il processo attraverso il
raggiungimento di un accordo transattivo
3. Contribuire all’efficace svolgimento del processo anche nel caso in cui un
accordo non venga raggiunto.
Le parti devono comportarsi in modo ragionevole, scambiandosi informazioni e
documenti rilevanti e devono agire in modo a ricorrere alla tutela giurisdizionale come
ultimo ricorso.
D IS C I P L I N A D E G L I A T T I I N T R O D U T T I V I
Con le CPR del 1999 assistiamo, invece, all’introduzione di tre modelli di atto introduttivo:
1. Atto introduttivo generale, utilizzato ogni volta in cui la legge non disponga
diversamente (part 7)
2. (part 8) utilizzato quando si richiede una decisione su questioni giuridiche che non
coinvolgono profili di fatto
3. part 20 – utilizzato per la proposizione di domande riconvenzionali.
Si nota quindi un modello semplificativo da seguire chiamato claim form, che vengono
integrati in un notice pleading, per cui l’integrazione degli atti introduttivi sará fatta nei 15
giorni successivi (con il particulars claim – descrizione sintetica dei fatti). Il pleading dovrà
contenere una dichiarazione di veridicità sottoscritta dall’avvocato. La contestazione dei
fatti palesemente veri può condurre ad una sanzione che è considerata molto incisiva:
ossia, la condanna al pagamento delle spese legali di controparte.
TRACKS
Sono questi i tre diversi percorsi processuali. I criteri della scelta sono il valore in
primo luogo, tuttavia il giudice, tenendo conto della complessità della controversia può
derogare il criterio meramente economico, così che, per esempio anche una causa di
valore inferiore a 25.000 sterline può essere trattata con multi track.
1. Small claim track - si applica per le controversie il cui valore economico non
supera le 5 mila sterline ed è un procedimento rapido e semplice in cui non
sono ammessi provvedimenti di tipo cautelare o provvedimenti anticipatori.
Ciò che caratterizza questo modello è il ricorso solo ai documenti (non
informazioni orali)
2. Fast track - tendenzialmente è destinato alla trattazione delle controversie il
cui valore economico sia ricompreso tra i 5mila e 25mila sterline. Con
l’allocation viene indicata la direttiva del pre trial (summon for direction) e
viene indicato il calendario delle attività . le parti devono depositare la c.d. pre-
trial check list, modulo di verifica del rispetto da parte delle parti delle
direttive impartite dal giudice. L’unica udienza dibattimentale si svolge nelle
conseguenti 30 settimane dall’introduzione della controversia.
3. Multy track - La caratteristica principale del percorso definito multi track, è
senza dubbio la sua spiccata flessibilità , la quale deriva dagli ampi poteri
attribuiti al giudice di governo dei tempi e delle modalità di svolgimento delle
attività processuali. Anche qui il giudice deve, attraverso collaborazioni con le
parti emanare le direttive e fissare i tempi della controversia. Inoltre potra
richiamare case management conference con l’obbiettivo di verificare:
a. Che la causa sia sufficientemente chiara e matura sulla base dei soli atti
introduttivi
b. necessità di procedere ad una modifica degli atti introduttivi
c. le modalità attraverso le quali debba avvenire la disclosure delle
informazioni e dei documenti. Il termine disclosure sta ad indicare il
sinonimo USA si discovery.
i. Stabilito uno standard del specific disclosure: Oltre ad esserci
un automatic disclosure di tutti i documenti rilevanti e non è
necessario formulare specifiche request of disclosure in quanto
la parte deve per legge produrre tutti i documenti di cui è in
possesso e che intende utilizzare al trial, possono trovare
oggetto specifiche richieste di disclosure. Inoltre non si arriva a
una concessione ampia, stabilita fino agli anni novanta
specialmente per il caso Peruvian vs. Guano. Sarà ristretta
esattamente dalla automatizzazione dell’informazione e dalle
specifiche richieste.
Prima della celebrazione del trial, può indire una ulteriore conference
predibattimentale, denominata pretrial review: è una conference che si
prevede nei casi più complessi ed è diretta non più dal giudice del pre-trial ma
già dal giudice che sarò poi incaricato di seguire il trail. Ha due obbiettivi:
a. Verificare se le attività di disclosure hanno ridotto le questioni
controverse, siccome saranno appena oggetto di trial queste
b. Verificare la completezza del fascicolo del pre trial consentendo al
giudice di dare le giuste direttive.
Fondamentale il momento di scelta di allocation della controversia alla track giusta, fatto
in base alle informazioni dei preaction protocols o negli atti introduttivi. Nel caso ciò non
sia sufficiente, sarà ancora:
1. Scambio di questionario di allocazione per cui le parti devono fornire al giudice
ulteriori informazioni
2. Allocation hearing – apposita udienza informale.