Romani 2.odt
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I ceti più ricchi abitavano le domus (prevalentemente a Pompei, case a due piani). Era separata da
un muro perimetrale che la staccava dalla città. L’ambiente d’ingresso vestivolum. Da esso si
accedeva alle fauces (corridoio corto che portava all’atrio, uno spazio centrale molto ampio di
forma rettangolare destinato ad accogliere il focolare). Nell’atrium c’era anche un armadio che
custodiva le maschere degli antenati (sfilate durante le cerimonie più importante) e il forziere per il
denaro.
L’atrio era aperto nella parte più alta con un tetto fatto a 4 falde che confluivano in una vasca che
raccoglieva le acque pluviane usate poi nella casa.
I cubicola erano le camere da letto. Di fronte alle fauces era situato il tablinum dove si facevano
pranzi in estate. Era affiancato dalle ale (ambienti di servizio). Vi era un giardino ornamentale
destinato al passeggio lontano dalla casa. Tiblinum sala da pranzo. Ecsedra sale per ricevimenti.
Le Insule erano condomini costituite da poche stanze e ambienti usati da più persone come i cortili
o zone destinate al culto religioso. C’erano anche le ville, abitazione destinata a grandi proprietari
terrieri. Sorgevano all’esterno della città ed erano circondate da terreni. Erano dotate di ambienti
molto articolati.
L’ultimo tipo di abitazioni erano i palazzi imperiali destinanti agli imperatori. La domus aurea era
così grande da avere 150 ambienti su 80 ettari su 3 colli romani. Attorno ad un peristiglio c’era un
cortile poligonale che collegava la parte più pubblica con quella privata. La sala ottagona era una
sala dove si svolgevano i banchetti caratterizzata da una struttura nella quale grazie a una pedana
l’imperatore stando su un piedistallo al centro poteva vedere il panorama di Roma mentre gli
venivano versati profumi e petali di rose. Il sistema compieva un giro completo in 24 ore.
PITTURA ROMANA
Funzione trionfale, si dipingevano soggetti che rappresentavano imprese gloriose ma ormai andate
perdute. La ritroviamo soprattutto a Pompei con vari affreschi.
Affresco: stesura dell’intonachino e il pictor parietaus si occupava del disegno usando l’ago e
compasso, lasciava porzioni all’artista più colto che ideava la scena.
Stili:
• Strutturario a incrostazione, usato nelle case di coloro che non si potevano permettere il
marmo alle pareti. Le immagini simulavano il marmo
• Architettura in prospettiva, si rappresentavano pareti nel quale lo spazio viene deviato da
elementi architettonici secondo da una prospettiva che non rispetta le regole della
prospettiva tradizionale .
• Parete reale o ornamentale, le architetture diventano giocattoli delicati. Colori usati: verde
e azzurro. Su questi colori vi sono piccole figurette sospese a mezz'aria, paesaggi o oggetti
mitologici.
• Illusionismo prospettico, si serve di prospettive e architetture in maniera fantasiosa. Le
pareti delle stanze venivano dilatate artificialmente.
La pittura dopo il 79 d.C. lascia sempre meno traccie a seguito dell’eruzione di Pompei.
ARCHITETTURA
La scultura nasce con il contatto con l’arte greca e la riproduzione in marmo delle statue greche.
Predomina il ritratto che riprendeva bene le caratteristiche dei defunti.
Statua barberini: rappresentazione di un patrizio in toga ritratto con i volti di due antenati che gli
somigliano molto. Questa statua è testimonianza di 3 generazioni di una famiglia.
Ritratti di anziani:
• Anziano con rughe rappresentazione realistica, labbro inferiore pronunciato, naso
pronunciato.
• Donna anziana: raffigurata con capelli raccolti e frangetta corta. Questo evidenzia la voglia
di curare l’aspetto fisico e non perdere la giovinezza. Se vista da profilo sembra che la punta
del naso si opponga alla punta dei capelli.
Abbiamo anche una ritrattistica ufficiale:
• Augusto di primaporta: augusto è rappresentato come una divinità greca ma viene vestito
con una corazza perché imperatore. Il braccio rappresenta il gesto di imperatore che esprime
il comando solenne. La sua corazza rappresenta la scena del re dei parti che restituisce le
insegne romane a marte ottore o un generale vittorioso. Augusto è rappresentato scalzo e
affiancato un delfino il quale cavalcato da eros, che allude a venere (appartenente alla
famiglia da cui proveniva augusto).
Questa ritrattistica è dedicata agli imperatori.
Contemporaneamente a quest’arte si sviluppa l’arte plebea: è un’arte in cui predominano le
sproporzioni:
Fregio dell’arco di augusto a susa: viene celebrato l’accordo politico tra Roma e il re dei segusi.
Viene rappresentata una processione con personaggi come i vittimali (uccidevano gli animali da
sacrificare). Gli animali sono 3 e sono rappresentati di dimensioni molto grandi per rappresentare la
moltitudine. L’arte plebea è dunque un arte simbolica che rappresenta ciò che ritiene più
importante.
Rilievo storico celebrativo: ara pacis
era un altare della pace in prossimità del Tevere dove era stato ricostruita nel 1938. Era in
relazione con un orologio solare costituito da un obelisco portato a Roma dall’Egitto da augusto. Il
giorno del compleanno dell’imperatore, l’ombra dell’obelisco andava a sfiorare la mensa
sacrificale. Venne realizzata per celebrare il ritorno di augusto dalla Spagna.
2 accessi di cui 1 dotato di gradinata. Sulla pareti vi sono le lesene corinzie che suddividono le
facce dell’altare. Le lesene esterne hanno un fusto decorato. L’interno racchiude la mensa
sacrificale.
Nella parti principale dell’altare sono rappresentati dei festoni con coppie di nastri. Questi festoni
hanno frutti appartenenti ad ogni stagione. Oltre a questi festoni vi sono le patere, recipienti rituali
con i quali si versavano liquidi sull’altare durante riti sacri per pulirlo. Alla mensa vi si accedeva da
gradini con all’interno sponde fatto da leoni, processioni sacrificali ecc.
Vi è rappresentata una scena con il lupercale, Romolo e Remo trovati dalla lupa. Le scene
rappresentate in sintesi rappresentano la storia di Roma. Oltre a queste scene vi è rappresentata la
processione del giorno di inaugurazione della costruzione. Questa scena è rappresentata come le
scene nel partenone.
Colonna traiana: eretta nel foro traiano per celebrare le imprese in tracia. Collegava la biblioteca
greca e latina. Ordine tuscanico con toro ornato da foglie d’alloro, fusto con 17 rocchi di marmo.
Altezza 40m circa. Duplice funzione: funeraria e celebrativa. Custodiva le vesti mortali della
moglie di traiano. Colonna copile: si sviluppa un nastro a forma di chiocciola. Altezza del nastro
80cm circa. Apollo d’oro di damasco: architetto prediletto di traiano.