Uni 8520-8

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Aggregati per confezione di calcestruzzi

NORMA ITALIANA Determinazione del contenuto di grumi di argilla e UNI 8520-8


particelle friabili
Seconda edizione
GIUGNO 1999

Aggregates for use in concretes


Determination of clay lumps and friable particles

DESCRITTORI Calcestruzzo, aggregato, grumo di argilla, particella friabile, contenuto,


determinazione

CLASSIFICAZIONE ICS 91.100.20-40

SOMMARIO La norma stabilisce le modalità da seguire per la determinazione della


quantità di grumi di argilla e di particelle friabili contenute negli aggregati
da impiegarsi nella confezione di calcestruzzi.

RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI 8520-8:1984.


Rispetto all’edizione precedente sono state apportate modifiche redazio-
nali e tecniche in avvicinamento ai lavori in corso in sede europea.

RELAZIONI INTERNAZIONALI

ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 21 maggio 1999

RICONFERMA

UNI  UNI - Milano 1999


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 2 Nº di riferimento UNI 8520-8:1999 Pagina I di IV


PREMESSA
La presente norma è stata elaborata dall’UNICEMENTO (Ente di
Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calcestruzzi e Cemento
Armato - via Battistotti Sassi 11B, 20133 Milano), ente federato
all’UNI, nell’ambito del Gruppo di lavoro "Aggregati" ed è stata ap-
provata per la sua presentazione alla Commissione Centrale Tecni-
ca dell’UNI il 19 giugno 1997.
È stata quindi esaminata ed approvata dalla Commissione Centrale Tec-
nica, per la pubblicazione come norma raccomandata, il 26 marzo 1998.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove


edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

UNI 8520-8:1999 Pagina II di IV


INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 APPARECCHIATURA 1

4 CAMPIONAMENTO 1
4.1 Aggregato fine ............................................................................................................................................ 1
4.2 Aggregato grosso ..................................................................................................................................... 1
prospetto 1 Massa minima del campione di prova in funzione della classe granulometrica ...................... 2
4.3 Aggregati misti ............................................................................................................................................ 2

5 PROCEDIMENTO 2
prospetto 2 Staccio da utilizzare per la vagliatura ad umido in funzione della curva granulometrica
dell’aggregato ............................................................................................................................................... 2

6 ESPRESSIONE DEI RISULTATI 3

7 RESOCONTO DI PROVA 3

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UNI 8520-8:1999 Pagina IV di IV
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma stabilisce le modalità da seguire per la determinazione della quantità
di grumi di argilla e di particelle friabili contenute negli aggregati da impiegarsi nella con-
fezione di calcestruzzi.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI EN 932-1 Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati
- Metodi di campionamento
UNI EN 933-2 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli aggre-
gati - Determinazione della distribuzione granulometrica - Stacci di
controllo, dimensioni nominali delle aperture

3 APPARECCHIATURA

3.1 Bilancia con accuratezza almeno pari allo 0,1% della massa del campione.

3.2 Bilancia con accuratezza almeno di 0,02 g, utilizzata per determinare la massa del residuo.

3.3 Recipienti di materiale metallico non ossidabile di forma e dimensioni tali da consentire
che il campione sia disposto in strato sottile e risulti completamente sommerso in acqua.

3.4 Stacci 0,063 mm - 1 mm - 2 mm - 4 mm - 8 mm - 16 mm - 31,5 mm UNI EN 933-2.

3.5 Stufa per essiccazione in grado di assicurare una temperatura di (105 ± 5) °C.

4 CAMPIONAMENTO
Il campione di prova deve essere prelevato dal campione originario indisturbato. Esso va
quindi sottoposto ad un lavaggio leggero, per non disgregare le parti friabili e finalizzato
all'eliminazione dei fini, su uno staccio 0,063 mm UNI EN 933-2 ed essiccato alla tempe-
ratura di (105 ± 5) °C fino a massa costante1).

4.1 Aggregato fine


Il campione rappresentativo di aggregato fine, prelevato e ridotto secondo la UNI EN 932-1,
consiste di particelle con diametro massimo maggiore di 1 mm e fino a 4 mm escluso, in
quantità non minore di 200 g.

4.2 Aggregato grosso


Il campione rappresentativo di aggregato grosso, prelevato e ridotto secondo la UNI EN 932-1,
deve essere separato nelle classi indicate nel prospetto seguente, in cui è pure indicata la
massa minima di campione per ogni classe.

1) Si intende raggiunta la massa costante quando la differenza di massa del campione essiccato, determinata in due
pesate successive, ad 1 h di distanza l'una dall'altra, è minore dello 0,1% dell'ultima determinazione.

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prospetto 1 Massa minima del campione di prova in funzione della classe granulometrica

Classe granulometrica Massa minima del campione


mm g
da 4 a 8 1 000
da 8 a 16 2 000
da 16 a 31,5 5 000
oltre 31,5 15 000

4.3 Aggregati misti


Nel caso di aggregati misti il materiale deve essere separato in due frazioni, grossa e fine
mediante stacciatura con staccio 4 mm UNI EN 933-2.
I campioni di aggregato fine e grosso devono essere preparati come sopra indicato.

5 PROCEDIMENTO
Si determina la massa M1 del campione essiccato fino a massa costante e lo si dispone
in strato sottile sul fondo del recipiente; lo si ricopre d'acqua distillata e lo si lascia a bagno
per (24 ± 4) h.
Ogni particella che si possa spappolare tra le dita fino a ridurla così fine da essere elimi-
nata facilmente mediante stacciatura ad umido sugli stacci indicati nel prospetto 2 deve
essere classificata come grumo di argilla o particella friabile.
Lo spappolamento delle particelle friabili o grumi di argilla consiste nello schiacciare o fare
rotolare i granuli tra i polpastrelli del pollice e dell’indice. Non si devono spezzare i granuli
con le unghie né si devono pressare contro superficie dure. Dopo che tutti i grumi di argilla
e le particelle friabili sono stati spappolati, si separa la poltiglia dal resto del campione me-
diante stacciatura ad umido sugli stacci di cui al prospetto seguente.
prospetto 2 Staccio da utilizzare per la vagliatura ad umido in funzione della curva granulometrica dell’aggregato

Classe granulometrica Luce di maglia


dello staccio
mm
Aggregato fine 0,063
(trattenuto allo staccio 1 UNI EN 933-2)
Aggregato grosso: da 4 a 8 mm 2
da 8 a 16 mm 4
da 16 a 31,5 mm 4
oltre 31,5 mm 4

La stacciatura ad umido si esegue manualmente continuando ad agitare e versare acqua


sul campione posto sullo staccio finché il materiale più fine sia completamente passato
nel sottovaglio.
Le particelle trattenute devono essere rimosse con cura dallo staccio, essiccate fino a
massa costante alla temperatura di (105 ± 5) °C e lasciate raffreddare alla temperatura
ambiente.
Si determina la massa del residuo secco MR con accuratezza dello 0,02% rispetto alla
massa iniziale.

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6 ESPRESSIONE DEI RISULTATI
Il contenuto di grumi di argilla e di particelle friabili P presenti nell'aggregato fine ed in ogni
singola frazione di aggregato grosso è dato da:
M 1 – MR
100 ------------------------
M1
dove:
M1 è la massa, in grammi, del campione secco;
MR è la massa, in grammi, del residuo secco.
Per gli aggregati grossi e per gli aggregati misti, la percentuale di grumi di argilla e di par-
ticelle friabili è la media ponderale delle percentuali delle varie classi granulometriche che
compongono il campione.
Se qualche frazione granulometrica dell'aggregato ha una massa minore del 5% della
massa iniziale del campione, questa frazione non deve essere sottoposta a prova, ma,
per calcolare la media ponderale del contenuto di grumi di argilla e di particelle friabili, si
suppone che queste classi ne contengano la stessa percentuale determinata per qualun-
que frazione adiacente, più grossolana o più fine.
Il risultato deve essere arrotondato alla prima cifra decimale.

7 RESOCONTO DI PROVA
Nel resoconto di prova si deve riportare:
- il riferimento della presente norma;
- l'identificazione del campione ed il riferimento al verbale di campionamento secondo
la UNI EN 932-1;
- la quantità di campione utilizzato per la prova;
- la percentuale di grumi di argilla e di parti friabili presenti nell'aggregato fine;
- la percentuale di grumi di argilla e di parti friabili presenti in ciascuna frazione dell'ag-
gregato grosso;
- la media ponderale delle percentuali di grumi di argilla e di parti friabili presenti nelle
diverse classi granulometriche dell’aggregato grosso e dell’aggregato misto.

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PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992
Internet: www.unicei.it - Email: [email protected]

Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. 0669923074 - Fax 066991604
Email: [email protected]

Bari c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus


Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. 0804670301 - Fax 0804670553

Bologna c/o CERMET


Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. 0516250260 - Fax 0516257650

Brescia c/o AQM


Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. 0302590656 - Fax 0302590659

Cagliari c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese


Viale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. 070349961 - Fax 07034996306

Catania c/o C.F.T. SICILIA


Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. 095445977 - Fax 095446707

Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. 0552707268 - Fax 0552707204

Genova c/o CLP Centro Ligure per la Produttività


Via Garibaldi, 6 - 16124 Genova - Tel. 0102476389 - Fax 0102704436

La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo


Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. 0187728225 - Fax 0187777961

Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. 0815537106 - Fax 0815537112

Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP


Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. 08561207 - Fax 08561487

Reggio Calabria c/o IN.FORM.A. Azienda Speciale della Camera di Commercio


Via T. Campanella, 12 - 89125 Reggio Calabria - Tel. 096527769 - Fax 0965332373

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. 0116700511 - Fax 0116965456

Treviso c/o Treviso Tecnologia


Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. 0422608858 - Fax 0422608866

Udine c/o CATAS


Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. 0432747211 - Fax 0432747250

Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Piazza Castello, 2/A - 36100 Vicenza - Tel. 0444232794 - Fax 0444545573

UNI
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di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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