Uni 8520-8
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RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato
RICONFERMA
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 APPARECCHIATURA 1
4 CAMPIONAMENTO 1
4.1 Aggregato fine ............................................................................................................................................ 1
4.2 Aggregato grosso ..................................................................................................................................... 1
prospetto 1 Massa minima del campione di prova in funzione della classe granulometrica ...................... 2
4.3 Aggregati misti ............................................................................................................................................ 2
5 PROCEDIMENTO 2
prospetto 2 Staccio da utilizzare per la vagliatura ad umido in funzione della curva granulometrica
dell’aggregato ............................................................................................................................................... 2
7 RESOCONTO DI PROVA 3
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI EN 932-1 Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati
- Metodi di campionamento
UNI EN 933-2 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli aggre-
gati - Determinazione della distribuzione granulometrica - Stacci di
controllo, dimensioni nominali delle aperture
3 APPARECCHIATURA
3.1 Bilancia con accuratezza almeno pari allo 0,1% della massa del campione.
3.2 Bilancia con accuratezza almeno di 0,02 g, utilizzata per determinare la massa del residuo.
3.3 Recipienti di materiale metallico non ossidabile di forma e dimensioni tali da consentire
che il campione sia disposto in strato sottile e risulti completamente sommerso in acqua.
3.5 Stufa per essiccazione in grado di assicurare una temperatura di (105 ± 5) °C.
4 CAMPIONAMENTO
Il campione di prova deve essere prelevato dal campione originario indisturbato. Esso va
quindi sottoposto ad un lavaggio leggero, per non disgregare le parti friabili e finalizzato
all'eliminazione dei fini, su uno staccio 0,063 mm UNI EN 933-2 ed essiccato alla tempe-
ratura di (105 ± 5) °C fino a massa costante1).
1) Si intende raggiunta la massa costante quando la differenza di massa del campione essiccato, determinata in due
pesate successive, ad 1 h di distanza l'una dall'altra, è minore dello 0,1% dell'ultima determinazione.
5 PROCEDIMENTO
Si determina la massa M1 del campione essiccato fino a massa costante e lo si dispone
in strato sottile sul fondo del recipiente; lo si ricopre d'acqua distillata e lo si lascia a bagno
per (24 ± 4) h.
Ogni particella che si possa spappolare tra le dita fino a ridurla così fine da essere elimi-
nata facilmente mediante stacciatura ad umido sugli stacci indicati nel prospetto 2 deve
essere classificata come grumo di argilla o particella friabile.
Lo spappolamento delle particelle friabili o grumi di argilla consiste nello schiacciare o fare
rotolare i granuli tra i polpastrelli del pollice e dell’indice. Non si devono spezzare i granuli
con le unghie né si devono pressare contro superficie dure. Dopo che tutti i grumi di argilla
e le particelle friabili sono stati spappolati, si separa la poltiglia dal resto del campione me-
diante stacciatura ad umido sugli stacci di cui al prospetto seguente.
prospetto 2 Staccio da utilizzare per la vagliatura ad umido in funzione della curva granulometrica dell’aggregato
7 RESOCONTO DI PROVA
Nel resoconto di prova si deve riportare:
- il riferimento della presente norma;
- l'identificazione del campione ed il riferimento al verbale di campionamento secondo
la UNI EN 932-1;
- la quantità di campione utilizzato per la prova;
- la percentuale di grumi di argilla e di parti friabili presenti nell'aggregato fine;
- la percentuale di grumi di argilla e di parti friabili presenti in ciascuna frazione dell'ag-
gregato grosso;
- la media ponderale delle percentuali di grumi di argilla e di parti friabili presenti nelle
diverse classi granulometriche dell’aggregato grosso e dell’aggregato misto.
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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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