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L'anziano è considerato un soggetto fragile perché tende ad ammalarsi più

facilmente. una persona di età avanzata che presenta più patologie croniche (da cui
non si guarisce)
-età avanzata: 75 anni in su
-non autosufficiente: (non può vivere da solo)
-con sintomi e segni di più malattie (croniche o degenerative)
-con sindromi geriatriche (instabilità posturale, maggiore probabilità alla caduta)
Alcune malattie
principali dell'anziano sono:
Demenza senile
Alzheimer
Parkinson
Malattie cardiovascolari/polmonari
Diabete.
Tumori

Nei confronti di un paziente così complesso si ha una metodologia assistenziale


basata su 3
elementi:
- LA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE:
che definisce lo stato di salute dell'anziano. Si basa su vari livelli:
°stato di salute
•livelli di autonomia
°tono dell'umore
°capacità mentali
rapporti interpersonali
condizione economica
•capacità di compiere atti di vita quotidiana (lavarsi, vestirsi ecc)
Questa valutazione viene fatta dall' UNITA' DI VALUTAZIONE GERIATRICA (UVG)
È un gruppo di persone che valuta l'anziano e abbiamo il geriatra, medico di
famiglia,
infermiere, assistente sociale, fisioterapista.
-L'EQUIPE ASSISTENZIALE:
È formata da più figure professionali che lavorano insieme come geriatra,
fisioterapista,
infermiere aiutato dall'oss, assistente sociale.
Ogni professionista interviene in base alle proprie competenze mantenenendo uno
stile
collaborativo. Il lavoro di equipe si basa su:
appartenenza: (concetto di gruppo)
°meta: (scopo, obiettivo comune)
collaborazione (condivisione delle scelte)
-LA CONTINUITA' ASSISTENZIALE:
ha lo scopo di integrare ospedale e servizi del distretto (asl), i medici di base e
tutte le figure professionali

ALZHAIMER
È una malattia neurodegenerativa chiamata così in base al neurologo che la scopri.
Si può avere dai 60 anni e può durare dai due anni in poi, colpisce principalmente
le donne e non si può
guarire ma si può rallentare il decorso. Ci sono terapie farmacologiche e non, ad
esempio la ROT (terapia che
cerca di orientare il malato alla memoria allo spazio e al tempo) e la TERAPIA
DELLA REMINISCENZA
(stimolazione cognitiva dei ricordi).
L'Alzheimer ha 3 stadi:
Precoce: sintomi passano inosservati e si hanno segni di compromissioni della
memoria e dell'intelligenza.
Intermedio: in cui si ha AFASIA (disturbo del linguaggio) APRASSIA (disturbo del
movimento) AGNOSIA (non
riconoscono gli oggetti)
Terminale: si ha un decadimento fisico e mentale in cui gli anziani sono
completamente allettati e incapaci a
fare tutto.

Parkinson

È una malattia degenerativa di cui non si conoscono le cause ed è caratterizzata


dalla diminuzione della dopamina, ovvero il neurotrasmettitore che controlla il
movimento. I tre sintomi principali del Parkinson sono:
tremore: coinvolge inizialmente una sola parte del corpo, principalmente parte
dalle mani poi la testa, il collo,
la mandibola e le labbra. I tremori
si hanno a riposo e scompaiono appena si fa un movimento. (sollevare un bicchiere).
Se la persona è agitata si
hanno più tremori. I malati di Parkinson
avvertono anche una sensazione di tremore interno che non si vede all'esterno ma
che è fastidioso per chi
l'avverte.
rigidità: si ha a livello degli arti, collo e tronco e si ha un aumento del tono
muscolare sia in movimento che a
riposo.
lentezza: chiamata (bradicinesia). in cui la persona esegue gesti o movimenti molto
lentamente ad esempio
trascinano i piedi a terra. Si perde espressività
Ad essa si accompagna l'ACINESIA ovvero la difficoltà a fare dei gesti coordinati o
spontanei. Una forma di
acinesia è il FREEZING ovvero hanno una
sensazione di congelamento alle gambe al pavimento.
I malati di parkinson hanno anche una postura scorretta che lo porta a ripiegarsi
su se stesso.
In fine abbiamo l'ACINESIA PSICHICA in cui si ha una lentezza del pensiero (non si
concentra, non sa fare discorsi
logici.
Terapia farmacologica
La terapia farmacologia puo:
• nelle fasi iniziali ridurre in modo più o meno completo il disturbo motorio
• nelle fasi avanzate facilitare l'efficacia del trattamento riabilitativo.
Il farmaco maggiormente utilizzato in questi pazienti è la levodopa (L-dopa), un
precursore della
dopamina, ridotta nei pazienti con Parkinson ma
che non può essere somministrata direttamente perchè non in grado di superare la
barriera
emato-encefalica.
TRATTAMENTO RIABILITATIVO
Fisiocinesiterapia
2 incontri settimanali di 30-40 minuti
Obiettivo: far superare al paziente le alterazioni secondarie osteoarticolari e
muscolo.
legamentose.
Utilizza:
•Il calore, azione rilassante sulle attività articolari
• L'elettroterapia, effetto nutritivo e antidolorifico
•La massoterapia, effetto stimolante sulla fibra muscolare

TERAPIE
Abbiamo 3 tipi di terapie:
ROT:
E' una terapia di orientamento alla realtà (nel tempo e nello spazio)
Abbiamo due tipi di ROT:
-formale: si svolge in classe in una struttura per anziani diurna (no h24) in una
stanza dove si fanno terapie
(fisioterapie o terapie sull'orientamento allo
spazio e al tempo), attività ludiche, manipolative e ricreative e di
intrattenimento.
Si fa in gruppo da 7-8 pazienti per volta con 1 operatore specializzato. I pazienti
comunicano tra loro e non si
sentono a disagio perchè hanno tutti la
stessa problematica. Durano da 45 min a 1 ora e mezza e si fanno per 3/5 volte alla
settimana.
-informale: una parte si svolge in classe e continua poi a casa con i familiari.
Entrambe vengono utilizzate nello stadio iniziale o intermedio della malattia.
STRATEGIE DELLA ROT:
-associazione: connessione tra 2 elementi da memorizzare
-visualizzazione: associazione visiva
-categorizzazione: raggruppare in categorie (elenco)
TERAPIA DELLA REMINISCENZA
E' una terapia che si basa sul recupero dei ricordi e delle vicende personali del
paziente. I malati di demenza
hanno come punto di riferimento la M.L.T
ma in stadi avanzati viene compromessa (M.L.T= memoria autobiografica)
Si lavora con gruppi da 5/8 persone, dura da 30-50 minuti e ha 1 cadenza
settimanale.
Il setting (contesto) deve essere rilassato con un atmosfera serena e rassicurante.
SI utilizzano materiali vari per stimolare i ricordi (5 sensi). Si mostrano ai
pazienti foto del passato, oggetti che
appartengono alla loro vita, canzoni o
cibi. Si può ad esempio fare una scatola dei ricordi in cui si inseriscono gli
oggetti più significativi o album
fotografici.
METODO COMPORTAMENTALE
Deriva dalla teoria comportamentista ed agisce sul comportamento. Serve a
modificare il comportamento degli
anziani o anche disabili, autistici ecc. Serve
per anziani AGGRESSIVI E IMPULSIVI.
Le strategie usate sono:
-rinforzo positivo: vengono premiati se si comportano bene
-contratto delle contigenze: si stabilisce il premio insieme
costo della risposta: si interviene in una situazione che è cambiata togliendo il
premio
-time out: se si fa qualcosa di sbagliato viene interrotta l'attività
ISTITUZIONALIZZAZIONE

È' un processo di inserimento degli anziani in strutture apposite . In educazione


civica abbiamo trattato e che Queste strutture sono dati da comuni e dalle asl in
base anche se l’anziano è autosufficiente o non autosufficienti.In queste strutture
gli anziani hanno difficoltà
ad ambientarsi.
E alcuni servizi per gli anziani possono essere:
SERVIZI RESIDENZIALI: come le RSA (residenza sanitaria assistenziale) in cui si sta
nella struttura h24 e ne
usufruiscono pazienti non autosufficienti
con patologie croniche o degenerative. In queste strutture lavorano gli oss, gli
infermieri, i fisioterapisti e i
geriatri.
I servizi residenziali possono essere anche:
CASA ALBERGO: appartamenti per anziani autosufficienti
CASA DI RIPOSO: struttura per anziani autosufficienti o parzialmente. Può esserci
l'intervento di infermieri,
medici o fisioterapisti.
poi abbiamo i SERVIZI SEMIRESIDENZIALI che offrono servizi durante la giornata di
tipo sociosanitarie. Fanno
terapie riabilitative, attività lu diche,
di socializzazione (centro diurno)
poi abbiamo i SERVIZI DOMICILIARI che vengono forniti presso il domicilio
dell'anziano e sono di 2 tipi:
-carattere sociale: cura e pulizia della persona e della casa, assistenza nottura,
(cucinare, pulire)
-medico sanitario: possono avere infermieri, fisioterapisti, oss.
Possono aver bisogno di entrambe le assistenze.
Chiamata assistenza domiciliare integrata e ospedalizzazione a domicilio, essa
offre servizi socio sanitari. E l'UVG
(unità valutazione geriatrica) stabilisce
quali prestazioni deve avere il paziente presso il loro domicilio.

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