25 Dicembre

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Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in VOGOGNA

25 dicembre 2022 - 1 gennaio 2023

Santo Natale
di Gesù
Dal Vangelo secondo Matteo (Lc 2,1-14)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di


tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore
della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
La folla è spinta a muoversi per sottostare alla volontà dei potenti, subisce un
potere che condiziona le loro vite. In questo censimento la gente viene contata e
catalogata come esercizio di un potere tenuto da pochi. Anche nella nostra vita
spesso ci sentiamo in balia di eventi e di forze a cui non possiamo resistere,
passivamente siamo spinti dove non abbiamo scelto di andare e fatichiamo a
riprendere in mano la nostra vita.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di
Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di
Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Ora il racconto si concentra su Giuseppe discendente della antica ma ormai
decaduta dinastia del re Davide. Torna a Betlemme dove era nato e con se
porta la sua famiglia. Si lascia alle spalle la sua casa e cerca di sottostare alla
volontà di chi è più forte di lui.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede
alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia,
perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
Sorprende la brevità e l’essenzialità di questo racconto, gli eventi vengono
descritti senza particolari emozioni. Autori moderni e non, si sarebbero
dilungati a descrivere quanto succede, qui invece l’autore rispecchia la stessa

personalità dei suoi protagonisti. Non c’è traccia di rancore o di


preoccupazione per le difficoltà che si trovano ad affrontare. Le numerose porte
chiuse non sono descritte e la mangiatoia viene accolta con naturalezza. Colui
che sarà “pane” nasce nella mangiatoia, Gesù è avvolto nelle fasce anticipando
così il sudario del sepolcro. Il verbo di Dio inizia la sua spogliazione fin dal
momento della sua nascita. Dio si sveste, rivestendosi di umanità. Un continuo
abbassarsi per giungere a toccare tutte le ferite umane.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano
tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a
loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
Gli angeli sono inviati da coloro che spesso erano i primi esclusi dalla società,
gli angeli vanno da loro perché sono gli unici rimasti svegli. Essi vegliano non
per motivi religiosi ma sono esattamente quelli che al momento possono essere
di aiuto. Coloro che vegliano il gregge sono i primi destinatari dell’annuncio
che Dio è nato.
Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi
annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è
nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
I pastori sono informati di quanto sta accadendo in quella notte, in questo
l’angelo non si trattiene nel descrivere la grandezza e l’autorità del Messia che è
nato. Ai pastori è annunciata la notizia che i profeti avevano a lungo
anticipato, ma il luogo di questo incontro con il Messia non è nei palazzi del
potere: Dio attende d’incontrare gli uomini altrove.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una
mangiatoia».
Le fasce richiamano alla morte e alla sepoltura e quindi alla croce, la
mangiatoia richiama all’Eucarestia. Tutto si dispone per anticipare in questi
segni quanto sarà di tutta la vita di Cristo. Dio diventa uomo non per ricevere
onore o gloria ma per diventare pane, nutrimento per l’umanità.
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio
e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli
ama».
Un segno grande appare ai pastori, nella gloria di Dio risuona la bellezza
dell’amore con cui Dio ama gli uomini. Dio ama ciascuno di noi ed è disposto
ad offrire suo Figlio sulla croce per amore di noi sue creature. Il figlio, eterno
con il Padre, dona la sua vita e si fa cibo per ciascuno di noi.

Auguri di Buon Natale


Una tra le più belle definizioni di parrocchia è “Famiglia di famiglie”, cioè una comunità
cristiana in cui ci si aiuta e nessuno viene lasciato indietro, in cui si cammina verso Dio,
si cerca di valorizzare i doni gli uni degli altri, imparando a condividere quello che si ha.
In questo Avvento abbiamo voluto mettere al centro la famiglia e per augurarvi un Buon
Natale mi affido ad un breve racconto tratto dagli scritti di don Artibano Di Coscio che
quest’anno ricordiamo a 20 anni dalla morte.
«Una sera, invitato in una casa di una famiglia assai numerosa, ho
capito che si stava consumando una cena piuttosto scarsa per i tempi
che corrono. A quel tavolo sedeva anche un estraneo, un compagno di
lavoro del capo famiglia, un ragazzo solo che evidentemente era stato
invitato. Mi hanno fatto sedere e hanno diviso anche con me quel che
c'era sul tavolo: mezza pagnotta di pane pugliese e ali di pollo (chi fa
la spesa sa che hanno un prezzo piuttosto basso rispetto ai petti e alle
cosce). Col brodo avevano fatto probabilmente la minestrina per il
pranzo con i bambini. Sedendomi mi sono sentito come un ladro che
portava via qualcosa dalla bocca di qualcuno; mi viene servita nel
piatto un'ala, era di pollo sì ma un'ala e una sola, per di più di un
pollo assai scheletrico. Quel giorno era un venerdì di quaresima! Mi è
venuto subito in mente che non si poteva mangiare la carne, ma a
parte il fatto che lì si trattava di sola pelle e ossa, se avessi seguito
quel pensiero avrei perso l'occasione di vedere in quella cena
il valore della vera condivisione di quella famiglia».
Don Artibano

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Celebrazioni della Settimana


GIORNO
ORARIO INTENZIONE
DELLA SETTIMANA

Sabato 24
CONFESSIONI
dalle 11.00 alle 12.00
22.30 S. Messa della Vigilia
Dalle 15.00 alle 17.30

09.00 S. Messa al Cimitero


Domenica 25
SANTO NATALE DI GESÙ CRISTO
10.30 S. Messa in Parrocchia PER LA COMUNITÀ
Lunedì 26
10.30 S. Messa in Parrocchia
Festa di Santo Stefano

Martedì 27 17.30 S. Rosario


Festa di San Giovanni Apostolo 18.00 S. Messa in Santa Marta

Mercoledì 28 17.30 S. Rosario


Santi Innocenti martiri 18.00 S. Messa in Santa Marta

17.30 S. Rosario
Giovedì 29
18.00 S. Messa in Santa Marta

Venerdì 30 17.30 S. Rosario


Festa della Santa Famiglia 18.00 S. Messa in Santa Marta

17.00 CONFESSIONI
Sabato 31
18.00 S. Messa in Parrocchia

09.00 S. Messa al Cimitero


Domenica 1 Gennaio 2023
Festa di Maria madre di Dio
10.30 S. Messa in Parrocchia PER LA COMUNITÀ

Lunedì 2 10.30 S. Messa in Parrocchia

Per contattare il Parroco


Don Nicola Salsa 339-3662065
E-mail. [email protected]

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